Teo Teo ha scritto:
Io non ho fatto mparagone tra Yamato e altre case italiane ( che poi ce n'è solo un'altra, la dynit, a conti fatti ) proprio per evitare dualismi contrapposti inutili.
Appunto. Sono dualismi scontati. Tanto se si critica uno dei due è perchè l'altro apparentemente sembra più soddisfacente. Ma a conti fatti, tenendo conto tutti gli elementi in gioco, si compensano a vicenda.
Cita:
Il nostro paese è l'italia, certamente, infatti io sostengo che TUTTI dovrebbero cambiare mentalità.
Chi produce dvd di cartoni animati giapponesi dovrebbe alzare il tiro della qualità e gli acquirenti elevare la propria apertura mentale ed esigere standard minimi pù elevati, COMPRANDO solo dvd originali dove meglio pare e piace, nel negozietto sotto casa ( ma ce ne sono ancora???? ) nel centro commerciale generalista, nella megacatena di distribuzione di prodotti entertainment di elettronica, su internet... ma originali!!!
Ok, la smetto di descrivere la situazione ( che non mi riguarda affatto perchè in casa ho solo cd dvd originalissimi di qualsivoglia cartone o film si tratti, e ho acquistato dynit e yamato e stormovie ) e vorrei proporre soluzione che cambino la mentalità di produttori e di acquirenti......... ma come si fa????
Tu che proponi????
Io la vedo dura.
Sono italiano e abito in italia da sempre, ed ho origine italiane almeno dall'ottocento ( più in dietro dovrei fare l'albero genealogico ).... eppure la realtà che sto vivendo ORA non mi piace nè mi rappresenta più.... e non per scelte mie, ma per una degenerazione e uno scazzo generalizzato che vediamo in ogni ambito......
Non so cosa dire
Intanto una mia carissima collega di Bergamo che da 3 mesi abita a Copenaghen mi descrive una realtà che pare saturno rispetto a cosa è l'Italia adesso......
Senza scomodare confronti tra situazioni economiche e sociali attuali e quelle del passato, io posso solo proporre il mio punto di vista.
Innanzitutto serve imparare dagli errori commessi.
Poi non bisogna pretendere che il pubblico cambi perchè è il pubblico che fa il costume. Quindi dovrebbe essere l'editore che si adegua al suo pubblico. Adeguarsi non sempre è sinonimo di priorità alla qualità e alla pignoleria.
Prendi i dvd di Goldrake, esempio lampante. Se quel tipo di prodotto destinato a quel tipo di pubblico stravende, mentre l'edizione precedente "da fumetteria" è stata un flop, hai gia la risposta.
Ragazzi sono CARTONI ANIMATI e non opere che interessano tutto il pubblico mainstream. Sarebbe ora che ce ne rendessimo tutti conto e che di conseguenza ABBASSASSIMO le pretese.
L'errore di uno dei due editori in particolare è stato proprio quello di ascoltare i gusti del pubblico web, di nicchia. Finendo così per fare investimenti che non hanno portato i profitti sperati. L'altro editore invece ha esagerato con la tiratura di copie per titoli che comunque avrebbero venduto molto meno di quanto sperato.
Ora questi errori li stanno pagando e stanno cercando di rimediare. E lo fanno interpretando il mercato ognuno a modo suo, abbassando soprattutto il livello di rischio d'impresa.
E in un settore in cui ormai è tutto digitale, su hard disk, in simulcast e in streaming, il mercato dell'home video trova sempre meno spazio.
Per cui quel poco che uscirà avrà mire ben precise, basso rischio e guadagni quasi assicurati.
La colpa è degli editori quanto dei fans. ma gli editori cercano di porre un rimedio. Mentre i fans lo fanno mai un esame di coscienza? Ma figuriamoci! Ci sono forum dove la gente da anni continua a cagare il cazzo per "i nomi girellari" di titoli entrati ormai nell'immaginario collettivo con quei nomi li. Da anni. Nonostante la loro età cominci ad avanzare. Dimostrando cosi di essere bambocci prima che persone adulte.
O dove la gente non compra edizioni spettacolari solo per una virgola fuori posto (tipo la U di Gundam). O dove si augura il fallimento di uno dei due editori, come fosse la soluzione al mercato povero che comunque ci contraddistingue (LOL).
In realtà quello che traspare è solo gente che trova ogni scusa pur di non comprare. Allora che si lamenta a fare se tanto non compra mai un cazzo? Ha senso?
Per me è fondamentale PIANTARLA DI LAMENTARSI sul web. Specie in età adulta.
E limitarsi semplicemente a comprare e non comprare in base alle proprie esigenze.
Perchè quando le lamentele di base hanno solo lo scopo di screditare a priori un editore e finiscono per diventare infiniti tormentoni, per me si tratta esclusivamente di gente che si comporta a livello di scuola materna. E che non va minimamente considerata. Perchè tanto si lamenterebbe regolarmente, in ogni caso, sempre e comunque.
Mi auguro che gli editori in questione l'abbiano finalmente imparato, a loro spese, ma l'abbiano imparato.