Fico, sembra di essere tornati indietro di 30 anni con i 600 genitori di Imola che sono andati a L'altra campana e gli alunni di una classe elementare che hanno scritto pubblicamente che loro avrebbero rinunciato ai cartoni violenti se i genitori non avessero più letto riviste porno
Allora, il discorso violenza non può prescindere da situazione sociale e target a cui il prodotto è indirizzato. Pensiamo un attimo a quel 4 aprile 1978. La fatina Elmi annuncia Goldrake, madre e figlio davanti allo schermo. Parte la sigla, Ufo robot ufo robot... il bambino spalanca gli occhi, la madre è incuriosita, ...a giocar su Marte va... il bambino è ipnotizzato da quello strano tipo che appare minaccioso, la madre resta un attimo interdetta ... lui respira dell'aria cosmica... e i minidischi cominciano a saltare, la madre si agita un po' ...ma chi è, ma chi è... e un bestio fa fuori una città, a quel punto alla madre viene un coccolone.
Scusate è, ma come pensate che avrebbero reagito molti adulti che nel 1978, in pieni anni di piombo, con fascisti e comunisti che si ammazzavano in strada, e con i soli cartoni visti fino a quel momento che erano al massimo hanna & barbera di fronte a un cartone in cui c'era un combattimento molto pià realistico di qualsiasi cosa si fosse vista in un programma per bambini fino ad allora? Semplice, avrebbero detto che era violento e fascista, cosa puntualmente accaduta.
Oggi invece, tralasciando i veri appassionati, quanti adulti all'epoca bambini lascerebbero vedere senza pensarci due volte Goldrake al figlio di 5 anni? Io dico che la frattura generazionale di cui parlò in una intervista credo a Kappa Magazine Luca Raffaelli esisterà sempre, e che invecchiando si vedono le cose da angolazioni diverse, per cui io per primo ci penserei due volte a far vedere a mio figlio certe cose che pure io ho visto dagli 8 anni. Ma vale anche per certi giochi che facevo da piccolo, tipo entrare nei cantieri deserti e buttarmi giù dal primo piano di una casa in costruzione su un mucchio di sabbia, o salire al quinto e affacciarmi di sotto senza ringhiere o protezioni.
In quanto alla violenza nei cartoni di oggi, che non seguo tra l'altro, non mi stupirei se fosse maggiore di allora, l'assuefazione vale per tutto.
p.s. La scena che più mi fece star male di un cartone, non ricordo se era in Mazinga o Jeeg, è stata quella in cui una specie di raggio faceva impazzire la gente e si vedevano centinaia di persone che si buttavano giù dai palazzi.