Sicuramente Hokuto ha fatto lo sforzo di inquadrare un po' il punto di vista di chi ama quelle canzoni, e quantomeno riconosce per la generazione che è cresciuta ascoltandole la possibilità di un legame profondo con esse, ormai saldamente ancorate dentro di noi non per stupidità, ma per quello che evocano. Una canzone (e una cantante come Cristina, un'autrice come la Manera) ti entra dentro quando in determinati momenti della tua vita (perlopiù infantile-adolescenziale, in questo caso) hai trovato in essa risposte o almeno supporto, consolazione, forza, o semplicemente divertimento...
E' l'atteggiamento di assoluto rigetto per le canzoni di AVM a far sì che in questo forum noi fans di Cristina siamo in quattro gatti a tentare di spiegare la nostra passione, mentre l'altro forum, quello di Virgo (che fan di Cristina non è ma ha l'intelligenza di accettare un costante, sereno confronto - e rispetto sempre le sue opinioni, conosce le canzoni di Cristina meglio di quasi tutti noi...), è pieno di fans che nemmeno si sognano di intervenire qui, visto che verrebbero considerati un branco di deficienti. Questo "separatismo" può piacere ad alcuni, in quanto crea l'
ILLUSIONE, perché di questo si tratta, che - citando la lettera a Sorrisi di GIorgio - "
il popolo dei manga-fan sta dando i dovuti meriti agli autori RCA, quasi interamente ignorando, invece, le produzioni Mediaset", quando non è affatto così, questo ripudio collettivo non esiste nei fatti, anche se qualcuno lo sogna. Cristina ha tantissimi fans che quotidianamente scrivono su internet, si scambiano informazioni sui suoi concerti, solo che se ne stanno un po' per i fatti loro visto che qui fare riferimento alle sue canzoni è come citare Satana: fioccano i segni della croce e vari gesti scaramantici...
La "politica linguistica" della Manera sta nella semplicità della forma, con dei contenuti che a voi non diranno assolutamente niente, ma che per chi ci si è identificato sono significativi. Non pretendo che un 30enne che magari sente per la prima volta "Quando un giorno tu crescerai" capisca cosa potevo provare a 7 anni e quindi cosa mi è rimasto dentro, ma che almeno riconosca la possibilità per qualcuno di considerare di grande valore queste canzoni, scritte non da una "cerebrolesa" ma da un'autrice consapevole di quale fosse il target a cui andavano e che, a mio parere, ha trovato in molti casi la chiave giusta per comunicare con quel "target"; trasmettendo qualcosa di vivo, non solo per tornaconto economico.
Alessandra sarà di destra come dici ma certi contenuti sono universali, e io che di destra non sono nemmeno lontanamente penso che non ne abbia fatto una bandiera; una persona di destra può anche stimare Francesco De Gregori... Uno di sinistra a maggior ragione deve tentare di togliersi i paraocchi ed essere più che mai obiettivo. Non sto a pensare quale sia la fede politica di AVM quando ascolto un suo brano, e soprattutto non ci stavo molto a pensare da ragazzino quando Cristina con le sue canzoni diventava davvero un mito ai miei occhi, capace di toccare tante sfumature diverse: l'allegria, il disagio, la paura, la spensieratezza ecc.
Sarà molto cattolica come dici, ma testi con riferimenti espliciti alla religione sono pochissimi (forse solo "Un passo dopo l'altro sulle strade di Gesù"), più che altro esprime certi valori in modo laico, ed è per questo che mi ci sono sempre rispecchiato, pur essendo ateo. Non mi sembra molto giusto dipingere come una sorta di catechista una persona che ha scritto, per fare un esempio recente, "Supermodels", una canzone stupenda, che potrebbe sembrare addirittura diseducativa considerato che celebra il mondo della moda, gli stilisti, le Top models, e l'uso abbondante di cosmetici senza ficcarci in mezzo la nozioncina educativa... E lo stesso è per quasi tutti i brani.
Sinceramente da fruitore delle sue canzoni da anni e anni gli aspetti di cecità non li ho percepiti: a volte credo che siano più le premesse (la conoscenza delle sue origini, l'ambiente da cui proveniva) che le sue canzoni a formare in te questo pregiudizio.
Non ho mai trovato il concetto che tu invece riscontri, del "non comprendere gli altri" allontanandoli da sé; al contrario, forse la ricerca della comprensione è espressa in toni fin troppo retorici. "
Ti accorgerai che dietro ad ogni verità / se guarderai, c'è un'altra verità / Due verità per me non fanno una bugia / ma la realtà, tra amore e fantasia" solo per citare la più nota.
Sono antiberlusconiano fin nel midollo, credimi, solo che non ragiono in questi termini: che soltanto perché qualcuno lavora per lui, magari credendoci, non debba essere preso in considerazione in alcun modo.
Nei brani dei telefilm in particolare, dove aveva maggiore libertà espressiva non essendo vincolata a personaggi di cartoons, ha toccato tematiche di tutti i tipi: la gioia e la malinconia nella crescita, la solitudine, l'amicizia, il disagio sociale e l'emarginazione (chi prima di lei l'aveva preso in considerazione per i bambini, e si era rivolto a loro in termini semplici, in modo da poter essere compreso, ma dicendo "
Vorresti stare al centro dell'universo, ma poi in mezzo agli altri ti senti perso (...) le nubi avvolgono il tuo cuore appartato, e il tuo viso è troppo spesso adombrato" - "
Tutto pesa di più se taci (...) credi che nessuno capirà"... ecc?), la pace, il rapporto con i genitori, la gioia e la malinconia nella crescita e tanto altro... Ok, l'ha fatto in rima baciata, ma anche questa semplicità formale può piacere. C'è l'aspetto fantastico nelle sigle delle maghette, che ho adorato da sempre (eppure sentire la sigla di Lulù, con quel ritmo, quella voce, non mi fa rivivere quest'aspetto magico come mi capita con la bellissima sigla di Evelyn, grazie anche al testo efficace, o con la recente "Fancy Lala"), quello più esistenziale (si parla ovviamente di quando ero piccolo, ora è un discorso diverso, di ricordi soprattutto), quello di semplice svago di pezzi tipo "Una grande città" o "Gira il mondo principessa stellare"...
Sinceramente i testi "vecchio stampo", come possono essere quelli di Albertelli, Testa ecc. posso anche giudicarli superiori dal punto di vista formale; non ho nemmeno posto la questione, se rileggi i miei interventi. Il fatto è che non mi hanno trasmesso niente, non mi sono MAI emozionato ascoltando uno di quei brani come mi capita invece sentendo le canzoni di Cristina.
Allo stesso modo, la voce di Cristina potrà sembrare inferiore tecnicamente per alcuni aspetti a quella di Clara dei CDR o altre, ma è capace di esprimere diverse sfumature: la grinta, l'estrema dolcezza (quasi da ninna-nanna in alcuni brani, con un effetto profondissimo di rilassamento, come davvero può farlo solo una ninna-nanna cantata da una madre...), la gioia un po' infantile di certi brani movimentati, con quella sua "risatina" mentre canta che a voi farà venire l'orticaria ma per me è una caratteristica che la rende unica; la convinzione in canzoni sull'attualità tipo "L'indifferenza", "Dai parla un po' con noi", "Noi vorremmo"...
Fai riferimento al termine "
caparbietà": ora mi viene in mente solo nella canzone "Tredici anni", il passo è questo: "
Tredici anni, tredici anni con caparbietà / triturati dalla propria personalità" (...) "
strana età". Insomma, non mi sembra che si inneggi alla capabietà, ma che se ne sottolinei l'ambivalenza...
x Dani5043: Visto che adoro i tanti musicisti che hanno composto per Cristina, sinceramente non avrei saputo che farmene delle musiche originali giapponesi. Penso alla sigla di Creamy e a com'è in giapponese, e così vale per tante altre... Le nostre musiche sono talmente piaciute da essere esportate all'estero (in alcuni paesi quindi importavano la musica, ma snobbavano la versione giapponese e sceglievano di importare quella italiana).
Anonymous ha scritto:
[imprenditore ON]
La fininvest/mediaset aveva/ha i soldi per importare i cartoni animati e quindi quando vuole una serie rilanci aun pochino e le piccole TV locali restano a bocca asciutta.
Per lo stesso motivo lasciavano le sigle originali. Compro la serie completa di sigla e la trasmetto così com'è. I soldi per pagare qualcuno che mi faccia la sigla non ce li ho e quindi o sigla giapponese o niente sigla
[imprenditore OFF]
Capisco... La Rai invece non ha una lira... Infatti quest'anno
non è uscito un cd monografico sulla serie a cartoni animati "WinX"...