tarrasque ha scritto:
Fatto sta, che chiunque abbia almeno 10 anni secondo me è in grado di scrivere roba del genere.
Grazie al cielo, finalmente, ci siamo arrivati.
Esatto, Tarrasque, stilisticamente e grammaticalmente qualsiasi bambino sarebbe stato in grado di scrivere un testo come 'Prendi il mondo e vai' o 'Rimani te stesso' o 'Che segreti hai?' o 'Quando un giorno tu crescerai'.
Cosa comporta questo? Che, sapendo scriverlo, il bambino riesce anche a capirlo.
Sottolineo ancora una volta che questi brani si riferiscono a un target che va dai 4 ai 14 anni, nel pieno dell'infanzia e all'inizio dell'adoloscenza di un essere umano, proprio nel momento in cui ogni ragazzo si fa domande e cerca risposte.
Pensa se il bambino si fosse trovato a sentire un sigla con questo testo
'Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona' (vv 103-105, Canto V, Inferno). Beh sì... stilisticamente lavorata, c'è persino una 'figura etimologica'... e il bambino cosa avrebbe capito? Avrebbe apprezzato la figura etimologica? Non credo.
Con questo quello che voglio dire è che la caratteristica principale dei testi di Alessandra è stata sempre la semplicità, perchè lo scopo, come più volte qui dentro si è ripetuto, era quello di trasmettere e insegnare qualcosa, nel caso dei brani dei telefilm, ad esempio, di rispondere alle domande dell'adolescente.
Per mia esperienza devo dire che le parole o frasi che da piccolo non ho capito delle sigle di Cristina sono state veramente poche e a dire il vero in questo momento non me ne viene in mente neanche una da citare.
Devo dire, quindi, che per mia esperienza e per quella di molti altri, Alessandra è riuscita nel suo intento, cioè di far comprendere i suoi testi.
Io definisco questa 'semplicità'. Tu la definisci 'banalità'.
I miei professori mi hanno sempre detto che un buon testo doveva andare al sodo, senza troppi artifici retorici, senza troppi 'fronzoli e però' (cit. 'Principe Valiant', Alessandra Valeri Manera). Naturalmente doveva essere corretto grammaticalmente, e mi sembra che i testi di AVM lo siano, quindi puoi anche togliere quell' "illitterata'.
Non so che tipo di professori tu abbia avuto Fa.Gian, che prediligevano l'aspetto estetico al contenuto.
Socrate accusava la retorica di essere un'arte inutile, perchè aveva solo lo scopo di parlare e parlare e parlare per ammaliare l'ascoltatore con effetti scenici, senza però aver trattato un argomento serio, o almeno un argomento.
Anch'io penso che questo sia inutile... Abbiamo tutti parlato di Dante, io cito Cavalcanti, suo grande amico, che nella sua poesia ha sempre evitato le trovate retoriche e stilistiche, sostituendo ad esse la compattezza e la coerenza. Un testo semplice, ma dritto al sodo. Cavalcanti pero' è un grande esponente dello stil novo, rimasto nella storia.
Con questo quindo voglio dire che, imho, un testo con parti prevalentemente ipotattiche, ma povero di contenuto, è migliore di uno paratattico con un certo messaggio.
Tu dici quindi che la Manera non era capace di scrivere qualcosa stilisticamente e grammaticalmente più elevato, ma se il suo scopo era un altro, non vedo perchè avrebbe dovuto prediligere un linguaggio aulico che avrebbe solo complicato i suoi fini.
In conclusione se questi testi devono arrivare a un pubblico di un target inferiore, e quindi tra le loro caratteristiche devono avere 'chiarezza' e 'semplicità', non vedo perchè io non possa definirli sublimi o capolavori nel loro genere.
Non ho mai osato paragonare questi testi a Dante, nè mai lo farò, così come non capisco perchè ci sia gente che si ostina a fare paragoni tra sigle vecchie e nuove.
Sono due generi diversi, per un pubblico diverso, con caratteristiche diverse.
Come dici tu quindi, 'lo ribadisco e lo ribadirò sempre', per me per il loro genere sono testi molto validi.
Semplicità, non banalità... un bambino è banale perchè non sa fare tutte le cose che sanno fare i grandi? Un bambino è banale perchè guarda i cartoni animati invece di film superpremiati? No, credo che questo lo sostenga anche tu.
La semplicità di un bambino, a volte, può dare tanto, proprio tanto, e i testi di AVM si pongono lo scopo di riprodurre quella semplicità tipica dei bambini, di riprodurre il loro ambiente, per farli sentire a loro agio.
Non pretendo che voi mi capiate, ma 'lo ribadisco e lo ribadirò sempre'.
Poi se vogliamo scendere nel particolare io qui:
Prova e vedrai, che volendo riuscirai,
tu riuscirai e riuscendo crescerai
sì, crescerai ed allora riuscirai!
Riuscirai!
vedo un'allitterazione di 'r', conosonante liquida che tende a dare una sensazione di certezza e sicurezza.
Nei vv 2-3 vedo un chiasmo. Tutto il ritornello, poi, puo' essere inteso come un climax.
Poi vedo una rima nel mezzo (volendo, riuscendo). Poi vedo un'iterazione (ripetizione di 'riuscirai, riuscirai...' 'crescerai, crescerai...'). Poi vedo una figura etimologica (riuscendo e riuscirai appartengono alla stessa radice).
Quindi così stilisticamente povero non è.
------------------------
qui:
Uno, dieci, cento, mille.
Siamo molto coraggiosi
ma noi siam più numerosi.
Furbi, grandi, vispi, forti.
Siamo grossi e nerboruti,
ma noi siamo assai più astuti.
Alti, bassi, magri, grassi.
Tutti pronti ad attaccare,
non lasciamoli scappare.
Tanti, tanti.
Siamo proprio in tanti, Peter Pan!!!
Al v 1 vedo un climax ascendente. Al v 7 vedo un ossimoro (accostamento di termini di senso opposto, 'alti, grassi', 'magri, grassi').
Al v 4 vedo un parallellismo, ovvero il termine A (furbi) si riferisce al C (vispi) per qualità interiore, il termine B (grandi) al D (forti) per qualità esteriore.
Poteva usare la stessa figura... ma ha variato.
Anafora ai vv 2, 5 e 11 (siamo) e ai vv 3 e 6 (ma noi siam). Alla fine allitterazione di 't', che esprime un senso di confusione.
--------------------------------
qui:
Fiocchi di cotone
bianchi come neve!
Neve: lieve lieve!
Fiocchi di cotone,
gocce di pallore,
sulle fronti di un altro colore!
Fiocchi di cotone,
ghiaia del sentiero,
strada del pensiero
che si esprime in libertà!
Metafora al v 1. Similitudine al v 2. 'Lieve' sta per leggera.
Consonanza tra 'cotone' e 'pallore' ai vv 4 e 5.
Paronomasia tra 'fiocchi' e 'bianchi' (suoni simili). Paronomasia tra 'colore' e 'cotone' (suoni simili).
Consonanza tra 'sentiero' e 'colore' ai vv 6 e 8.
Analogia ai vv 4 e 5. Ai vv 4 e 5 poi c'è un forte contrasto tra le due parole 'fiocchi' (con c dure) e 'gocce' (con c morbide). Parallellisimo (di struttura) ai vv 8 e 9.
---------------------------------------
Passiamo ora a questa:
Nasce un sogno
che germoglia
senza mai sfiorire.
Dolce sogno
che arpeggiando
culla i tuoi segreti.
Questo sogno
non ti lascia
fino al tuo risveglio
quando infine
nell’aurora
con le stelle svanirà.
Qua non ci sono rime.
Allitterazione di 's' su tutto il ritornello.
Conosonanza tra 'germoglia', 'risveglio' e 'sbadigli'.
Parallellismo di struttura ai vv 1,2 e 4,5.
Consonanza tra 'aurora' e 'svanirà' ai vv 11,12.
Assonanza invece tra 'sfiorire' della prima parte e 'infine' della seconda (vv 3 e 10).
Consonanza tra 'culla' e 'stelle' ai vv 6 e 10.
Zeugma attribuito alla parola 'sogno'. Ovvero un termine a cui nella realtà non potrebbe essere attribuita quell'azione. I sogni infatti non germogliano nella realtà.
Zeugma anche con 'sfiorire' sempre riferito a sogno, che viene paragonato al 'fiore'.
Analogia tra le stelle e il sogno ai vv 7 e 12.
Ossimoro tra 'stelle' e 'svanirà'. Le stelle non svaniscono.
Litote al v 3: non sfiorisce=fiorisce.
Ossimoro tra 'germoglia' e 'sfiorire' (senso opposto). I due verbi infatti indicano senso opposto.
Sinestesia poi tra il 'sogno' e 'arpeggiando' ai vv 4 e 5. Ovvero appartengono a due sfere sensoriali diversi. L'azione dell'arpeggiare è riferita al senso dell'udito. Il sogno invece a quello della vista.
Sineddoche al v 6. 'Tuoi segreti' sta per il tutto, ovvero la persona che sogna.
------------------------------------------
qui:
E quella strada dal manto argentato
aveva al termine del suo selciato
la luna piena, bianca e splendente
che dondolava assai dolcemente.
Ed una notte in riva al mare
io quella strada saprò attraversare
raggiungerò la luna d'argento
tutte le stelle del firmamento.
Questa l'ho citata solo perchè mi piace.^^
Basta mi sono rotto^^.