Non cercavo di fare politica da 4 soldi Watta, non preoccuparti, stavo semplicemente rispondendo al tuo paragone Manera-McDonald's. E' evidente da quel che si legge in alcune risposte quali siano le fonti. Non nego nulla di quello che mi è stato risposto, le censure e le sigle rifatte sono una realtà (negativa), volevo solo spingere a riflettere un po' sul lavoro svolto da Mediaset negli anni 80 e 90 invece di dar retta soltanto ai titoletti scandalistici sulle "incredibili censure mediaset" nei vari settimanali otaku, e noto che già qualcuno cambia un po' i toni in questa direzione. Prima di sparare a zero senza distinzioni, offendendo in tutte le maniere possibili alcune persone (una in particolare...) perché "fa gruppo" e tutti fanno così in questo forum (in altri è il contrario), si dovrebbe riflettere su questo. Ad esempio perché parlare sempre delle censure e mai dell'ottimo lavoro spesso svolto, ad esempio nella scelta dei doppiatori, che sono l'anima di certi cartoni (tanto che oggi se escono in dvd alcune serie ridoppiate lo sdegno è quasi unanime)? Non fa parte degli adattamenti anche questo? In questo forum l'odio per le versioni adattate da Mediaset sembra la norma, ma la norma è altro: i milioni di ragazzi o ex-ragazzi che a questi cartoni, per come sono stati adattati, per le voci scelte, per le sigle della Manera, sono affezionati.
Gli adattamenti erano un tramite tra la società e gli anime. Come scrivevo tempo fa, l'ostilità diffusa di molti psicologi e genitori verso l'animazione giapponese, "immondizia" diseducativa, comportava la necessità di qeusto tramite. Si possono fare tanti bei discorsi contro la censura, è facile (figurarsi poi se da gay non mi ritengo offeso per tutti i personaggi omosessuali - o comunque le scene "equivoche" - censurati), ma un minimo di realismo sarebbe doveroso. Che ora gli adattamenti possano piacere o meno a chi approfondisce la conoscenza di tali cartoni con le versioni originali (di alcuni spesso sappiamo l'esistenza, ripeto, solo grazie a Mediaset, per cui ora si può sapere già tra le centinaia di serie verso quali indirizzarsi, quali acquistare in dvd) è giustissimo, ma non la demonizzazione di chi ha fatto un lavoro necessario, richiesto dalla società. In un periodo in cui i cartoni giapponesi erano demonizzati da tutti, Mediaset li ha valorizzati, e non il contrario; non dimentichiamoci che le critiche sono sempre state in senso opposto alle vostre, si parlava cioè della pessima qualità della programmazione mediaset "per bambini" PROPRIO PERCHE' trasmetteva cartoni giapponesi, e non certo perché erano censurati (semmai dovevano esserlo di più). Duqnue è stata una scelta coraggiosa. La cultura degli anime è arrivata dopo, i dvd oggi, avreste preferito seguire certe serie per la prima volta ora, a 30 anni, senza censure? Sicuri che ve ne sarebbe fregato qualcosa, se non vi foste prima appassionati alla versione Mediaset (magari deludente per alcune censure ma ottima per le voci scelte)?
Per questo mi dicevo convinto che ci sia molta più omologazione in certi attacchi al "potere" di Mediaset (fa più "fighi" mostrarsi così, "contestatori incazzati" contro il Potere di Mediaset e contro la censura, conferisce il titolo di veri "intenditori" di anime, di appassionati puristi, di otaku...) che nel saper discernere quel che di buono e di cattivo c'è stato. E invitavo appunto ad evitare di scagliarsi con toni sempre esagerati contro chi se ne occupava.
Watta Takeo ha scritto:
Me lo riconosci che a me possa stare tremendamente sulle palle, e che ci veda (ci senta, più che altro) la nebbia dell'oscurantismo, in quello zibaldone? Mi ha fatto davvero girare le scatole, quella lì col maglioncino anti raffreddore. Ma tanto, eh... Onestamente, di quello che provi tu quando vedi una sigla di Cristina D'Avena cambiata in altre reti televisive poco mi cale, capisci? E non perchè voglia fare troppo il ganzo, disinteressandomi degli altri, e di te nello specifico... E' che quello è solo affar tuo. Io posso dirti cosa succede a me. Oh sì, se posso: ebbene, la Valeri Manera è tutto quello che disprezzo; buoni sentimenti, canzoni rifatte, zero violenza o pochissima
Beh certamente, a te non piace quel che ha fatto la Manera, le sue canzoni ti fanno schifo ecc. La questione secondo me è questa in realtà, perché dal discorso delle sigle rifatte (che non sono certo state date al rogo, esistono ancora) si parte sempre per allargare il discorso a tutto quello che ha fatto la Manera ed è stato solo "merda". Poco male, a me piacciono molto ed è un discorso solo ed esclusivamente soggettivo; non mi metterei mai a scrivere che i "robottoni" che tanto piacciono ad alcuni sono immondizia violenta. C'è la convinzione diffusa che le sue canzoni siano robetta da effeminati, buonismo e smancerie ecc (come lasciano intendere le tue parole quando scrivi "buoni sentimenti, zero violenza o pochissima.", e come in generale si legge spesso). Poco cale anche a me. Sono convinzioni errate.
Rupan Sansei ha scritto:
Lady Oscar - 1° passaggio 1982 - Sigla Cavalieri del Re - doppiaggio XYZ
Occhi di Gatto - 1° passaggio 1989 - Sigla Cristina D'avena - Doppiaggio ABC
Entrambi le serie vengono acquistate e riproposte, ipotesi, nel 2000
Se anche uno solo di quei fattori sopra cambia non va bene.
Anche se i Cavalieri rifacessero la sigla di Occhi di Gatto non andrebbe bene.
Spero che sia chiaro.
E' chiarissimo, ho già risposto che è un comportamento che adottano tutte le emittenti (è rarissimo trovare una sigla Mediaset su altre reti quando viene acquistata la serie; anche Lamù su TMC aveva la sigla di Bersola e non quella storica, ma i casi sono moltissimi), e non significa che lo approvi, al contrario; ma oggi, dopo anni e anni di "Una spada per Lady Oscar", canzone che vanta sicuramente molti estimatori (non so se tanti quanti ne conta quella dei Cavalieri, non possiamo dirlo), buttarla nel cestino come se non fosse mai esistita non è possibile, perché non si è trattato di un semplice "riempitivo" ma di una canzone riuscita. Non direi lo stesso di altre sigle rifatte di Cristina che magari nemmeno riesco ad ascoltare, ma potrebbero farlo altri che le apprezzano...
Rupan Sansei ha scritto:
E anche Cristina in un certo modo ne sta pagando le conseguenze. Meno ingaggi per lei e il suo tentativo ora di fare canzoni "normali".
Questo lo dici tu, quando mai ha cantato canzoni che non siano sigle di cartoni? Sta invece continuando a far quello, solo che adesso sono scritte da autori che si limitano a scopiazzare (male) la Manera ("c'è un gatto pasticcione.... in cerca di avventure qua e là..." ecc). "Mirmo" che sta per arrivare sembra la classica canzone tunz tunz. Figurati se da fan di Cristina non apprezzerei di sentirla cantare cose diverse, magari sempre sigle di cartoni ma scritte con uno stile nuovo... Però che senso aveva mandare via la Manera se poi dovevano far di tutto per non far avvertire la differenza?