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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: mer 14 dic 2011, 10:33 
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Grazie dell'intervento Hiroshi.

Hiroshi ha scritto:
Spero mi perdonerete se intervengo senza aver letto tutta la discussione...


Nulla da perdonare, ci sarebbero voluti 2 giorni di ferie per farlo! :D :D


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MessaggioInviato: mer 14 dic 2011, 17:46 
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@Hiroshi: ti rigrazio per la risposta :D

Quindi anche i dati di "Musica e dischi" sono "penalizzanti"? a giorni mi dovrebbe arrivare il libro con tutte le classifiche annuali... Sapevo che era abbstanza attendibile...

Cuorforte ha scritto:
FDiv88 ha scritto:
Forse, in conclusione, per ora, è meglio lasciare le cose nel dubbio senza scannarci ^^
(...)
Per quanto riguarda le soglie, sono sempre state di doppio in doppio..nel 2001 e anche negli anni 90 c'erano state si delle modifiche ma lievi...anche nel caso in cui ci fosse un platino alle 200.000, a 100.000 sarebbe dovuto scattare il doppio disco d'oro.

Sono d'accordo con te quando dici che è il caso di lasciar perdere, perché finché qualcuno non sa con certezza (e non con supposizioni... il disco d'oro forse era a 50.000, quello di platino forse a 100.000, ma a 100.000 ci doveva essere almeno il doppio d'oro ecc ecc) come fossero certificate le vendite nel 1982, e le soglie per i vari riconoscimenti, è inutile continuare. Anche perché ti ripeto che si leggono in giro dati "contrastanti", per esempio che Renato Zero nel 1986 conquistò il disco d'oro per 100.000 copie... Quindi o qualcuno porta dati certi, o è inutile parlarne.


Aspè..certo che se sulla certificazione è la stessa cantante a sbandierare la soglia delle oltre 50.000 copie per il disco d'oro, un conto sono 1-2 dichiarazioni ma è un dato ribadito numerose volte ed emerge nella maggioranza di queste... ...
Il meccanismo per i doppi dischi d'oro è lo stesso per tutti i supporti discografici (cambiano le soglie, anche se a volte coincidono). Prendendo ad esempio il disco d'oro: al di sotto della soglia del platino ci sono più dischi d'oro corrisondenti a più superamenti della soglia per ottenere il primo.
Se il disco ha superato per una seconda volta la soglia per avere il primo (e a quel dato non corrisponde la soglia posteriore), è automatico il secondo disco d'oro.
Se si parla di un disco d'oro con in riferimento la soglia delle 50.000 copie ... ...


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MessaggioInviato: ven 23 dic 2011, 3:20 
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..penso, senza voler rendere meno sofisticato questo gioco al rilancio di numeri, che RCA ragionasse con "numeri" lontani e diversi da quelli della Five Record, etichetta che promuoveva prettamente artisti interni al proprio mondo televisivo. Five Record stampava pure poche copie di molti dischi, arrivandone a stampare col contagocce nel 91 (45giri) e addirittura LP fino al 93. Quante copie avrann ostampat odel Fivelandia 11 ? 1000? 5000 ? quando ormai il CD aveva ormai preso piede. La filosofia di Five Record era certamente far soldi, ma non aveva l'esigenza di stampare SOLO materiale che potesse vendere. Diversamente non avrebbe mai stampato dischi di cartoni abbastanza anonimi (Bobobobs per citarne uno).

Non entro nel giro dei numeri, dato che senza fonti attendibili e Ufficiali sarebbe solo un parlar ipotetico abbastanza vuoto e facilmetne confutabile.

Probabilmente per Fininvest era importante anche promuovere l'artista più che guadagnarci sopra nell'immediato. Un po' un gioco pubblicitario-promozionale a lungo termine, dopotutto se Cristina vive ancora come artista un motivo bisogna pure rintracciarlo nell'investimento fatto in passato da parte del suo "datore di lavoro", per dirla in termini molto grezzi

E' ovvio che RCA, che viveva di produzioni discografiche, considerasse dei parametri più rigidi e se il settore sigle cartoni stava effettivamente esaurendo la sua spinta, importa poco fermarsi a puntualizzare sul fatto che 50.000 pezzi di un disco son sempre tanti soldi. Probabilmente per RCA (come per altre storiche etichette) il mercato sigle cartoni era ormai poco interessante......infatti lo hanno abbandonato.
Hanno investito energie sul settore SOLO quando questo permetteva di vendere barcate di dischi, appena la fiamma si è spenta se ne son andati via.

Oggi un disco che vende 50.000 pezzi è un signor disco, ma son cambiati i tempi, bisogna considerare contesti e momenti. Probabilmente se tra 2..5 anni un disco di successo arriverà a tirature non superiori ai 5.000 pezzi il mercato del disco fisico morirà.

Penso che Heidi, come Lady Oscar, Ufo Robot, Capitan Harlock e altri pezzi primi anni 80 siano riusciti a vender ben più di 100.000 copie. Canzoni/dischi che ricordano TUTTI. Penso pure che dei Puffi i pezzi venduti fossero ben più di 50.000, altrimenti non si spiega il fenomeno dei mille album monografici (anche se nel 1981 ancora il fenomeno non era esploso ed effettivamente era già presente un album, per quanto mero adattamento da produzione straniera).

Riassumendo, i Cavalieri del Re sono stati un fenomeno molto più potente e incisivo (al tempo) della D'Avena, in termini di successo discografico, per quanto riguarda il mondo delle sigle dei cartoni, ma come tutti i grandi fenomeni si son come dire esauriti anche rapidamente...le vendite complessive dei dischi della D'Avena (penso) siano decisamente più corpose però, non ha raggiunto picchi spaventosi ma è rimasta nel tempo.

See you next time...


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MessaggioInviato: ven 23 dic 2011, 9:36 
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Virgo ha scritto:
..penso, senza voler rendere meno sofisticato questo gioco al rilancio di numeri, che RCA ragionasse con "numeri" lontani e diversi da quelli della Five Record, etichetta che promuoveva prettamente artisti interni al proprio mondo televisivo.


Assolutamente concordo. Non mi ero accorto che la la discussione avesse virato su confronti fra RCA e Five Record. Le logiche di una casa discografica "che vive di produzioni discografiche" non sono quelle di un'etichetta che è solo una parte di un gruppo televisivo.

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Cuore d'acciaio, mente geniale e rischio da affrontare, ma chi non ha coraggio non può sfidare il cielo come noi!


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MessaggioInviato: gio 29 dic 2011, 20:12 
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Se per i dischi RCA con le sigle di successo si è parlato del superamento delle 100.000 copie credo anche io che "Lady Oscar" potrebbe anche superare questa soglia. Anche se questa soglia, potrebbe valere per i primi anni in cui uscirono le prime sigle. Dopo, con il mutamento del mercato del 45 giri, anche questo tipo di soglia potrebbe avere avuto delle modifiche. Dopo un po' si è parlato di questa soglia delle 50.000 non superate e Lady Oscar, come periodo di uscita, è in mezzo ai due periodi. Con vendite totali dei CDR sul 1.000.000 non è impossibile che la sola ''Lady Oscar'' abbia venduto 500.000, la stranezza è: Nella classifica annuale, dove è surclassata (ma ci possono essere delle spiegazioni) da un disco di cui si dice aver venduto 300.000 copie (quello di Cecchetto) e l'accostamento con altri dischi usciti nello stesso anno, con (quasi) le stesse posizioni in classifica ma con vendite aventi si le stesse cifre, ma uno 0 in meno. Il dato venuto fuori delle 50.000 copie, è stato tirato in mezzo sia per dichiarazioni di Zara, sia per le posizioni in classifica molto vicine, non perchè: ''la casa x ha tirature y, allore deve averle anche la casa Beta''. Il discorso su Heidi: Heidi è un'eccezione, non avrebbe avuto senso basare un'intera produzione su un dato eccezionale, il cui ripetersi non era scontato.

Sicuramente ogni casa discografica, in uno stesso periodo, può avere una soglia diversa al di sotto del quale non vuole andare. Facendo un confronto tra le tirature RCA/RTI (limitatamente ai 45 giri): la Five non è mai andata oltre le 100.000 copie e, diversi 45 giri RTI (sopratutto quelli dei primi anni 90) devono aver avuto delle tirature che la RCA, probabilmente, non avrebbe preso in considerazione (poi dipende anche dal periodo. A vinile quasi estinto, un po' tutti non stampavano copie astronomiche). Anche la RCA sfornava 45 giri di serie come "Nero cane di leva" che, tolti gli appassionati, non sembra essere stata una serie così popolare da vendere tanto, tanto che si è parlato di tirature molto basse. Discorso che vale anche per altri dischi. In un' intervista, Mitzi Amoroso, ha detto che del disco "Banner/Sasuke" furono stampate pochissime copie e che era introvabile (http://www.hurricane.it/personal/kbl/in ... /mitzi.htm). Nella stessa intervista parla anche di non grossi consensi per "La Banda dei ranocchi/Ippotommaso", lei parla di 100 copie ma è scontato che siano metaforiche, indicanti semplicemente una vendita non alta.

Il punto venuto fuori in seguito è stato proprio qual'era questa soglia al di sotto del quale la RCA non andava all'epoca. Riepilogando, nel '82/'83 si sa che i dati non superavano le 50.000 copie. Questo non superare le 50.000 era considerato sufficiente per andare avanti per un po', se no si sarebbe fermato tutto immediatamente, come in altri casi RCA, senza un solo 45 giri in più. Ma sembra che anche prima, accostate alle tirature di oltre 100.000 (e in certi casi non solo) per alcuni, c'erano tirature molto basse.


Ultima modifica di FDiv88 il sab 9 giu 2012, 10:04, modificato 26 volte in totale.

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MessaggioInviato: gio 29 dic 2011, 20:12 
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Per gli LP dei Puffi, non è che per giustificarli, ci dovessero per forza essere vendite faraoniche del 45 giri. Anche se già 50.500 davano luogo ad un buon disco d'Oro. Nel panorama musicale, non era un dato considerato scarso ma un successo, altrimenti non avrebbero dato una certificazione. Probabilmente oggi, questo dato, è ancora di più un successo. L'uscita degli LP dei Puffi può essere dovuta sia al fatto che i dati del 45 giri erano considerati buoni, sia all'ampia popolarità dei personaggi. Poi si può far leva anche sul "quanti comprano almeno una cosa", senza che i dati del singolo prodotto siano faraonici.

Diciamoci anche che I Cavalieri del Re non sono rimasti perchè non li hanno voluti far rimanere, perchè la sigla di Lady Oscar è rimasta (dal 2002 la danno in Tv spesso) e di fatto è popolarissima anche tra i giovanissimi. Se avessero fatto rimanere i Cavalieri dando sigle importanti, magari anche queste avrebbero avuto una loro popolarità, come tutt'oggi ce l'ha la riproposizione di Lady Oscar. La RTI aveva dei suoi cantanti su cui voleva puntare, senza assorbire i cantanti di altre case discografiche (a volte, pare, "tagliando le gambe" anche ai propri). A livello di personaggi e cantanti, ci sono anche tanti che conoscono le sigle, però conoscendo molto poco dei relativi cantanti. Cristina D'Avena, come personaggio, ha avuto ampia popolarità anche perchè esposta in TV tramite telefilm, co-conduzioni o presenza fissa in varietà, a differenza di altri.


Ultima modifica di FDiv88 il sab 9 giu 2012, 10:10, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: gio 5 apr 2012, 0:59 
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/08/31/cristina-sirena-dei-bambini.html

CRISTINA, SIRENA DEI BAMBINI
La Repubblica, 31 agosto 1993 — pagina 35 sezione: TELEVISIONE

COS' E' mai un cartone animato senza una sigla musicale che ne scandisca l' apertura e la chiusura? Cos' è mai la sigla di un cartone animato se non è cantata da Cristina d' Avena? Questa doppia convinzione è ben radicata in casa Fininvest, dove tutti i cartoni animati vengono incorniciati dalle rassicuranti sigle musicali scritte da Alessandra Valeri Manera per Cristina: canzoncine dai testi allegri o comunque rassicuranti, che vengono puntualmente premiate con un grande successo di vendita. E così l' arrivo su Canale 5 e su Italia 1 delle numerose nuove serie di cartoni animati oltre a confermare una certezza - è noto che ' squadra vincente non si cambia' - rinnovano un dubbio di sempre: sono certamente tante le sigle musicali fino ad oggi cantate da Cristina, ma tante quante? Nulla di meglio che chiederlo direttamente a lei, oramai diventata una star per i bambini italiani, tanto che si trova in vacanza in una località marina e per motivi di ' privacy' preferisce non dirne il nome. ' Amo le canzoni con una morale' E allora, Cristina: ti ricordi quante sigle di cartoni animati hai cantato fino ad oggi? "Ne avrò cantate circa 200, se non di più. Basta fare un conto: sino ad oggi ho inciso 11 dischi ' Fivelandia' , se calcoliamo anche quello che uscirà a Natale prossimo; ognuno di essi comprende 14 brani musicali e, quindi, già così sono 154 sigle; se poi si considerano anche tutti gli altri dischi fatti per programmi televisivi si arriva almeno a 300 canzoni". Un bel record, non c' è che dire, ma non rischia di essere ripetitivo questo continuo incidere sigle? "No, per me è molto divertente. A me piace davvero cantare per i bambini e mi piace cantare delle canzoni che abbiano una morale, che insegnino qualcosa di buono. E poi, una volta che si riesce a entrare in comunicazione col mondo dei bambini è assai difficile che si desideri uscirne". Sinora hai ricevuto 4 dischi di platino e 1 d' oro (ogni disco di platino premia la vendita di 1 milione di dischi e ogni disco d' oro la vendita di 500 mila). Secondo te questo successo è legato più ai contenuti delle tue canzoni o al tuo particolare modo di essere? "Le canzoni hanno sicuramente il loro peso, ma molto dipende dalla mia dolcezza e dal fatto che con i bambini mi comporto in modo spontaneo e non come una diva. Quando mi vedono vogliono tutti abbracciarmi e baciarmi, come se trasmettessi loro un' energia positiva". ' Sono dolce per davvero' A volte la stampa ti accusa proprio di questo, di mostrarti eccessivamente dolce. C' è una parte di verità nelle critiche che ti vengono rivolte? "Dicevano che ero ' caramellosa' quando interpretavo Licia, ma era il personaggio ad essere così ed io mi adeguavo nel recitarlo. Nella vita non sono ' caramellosa' ma sono dolce per davvero e non posso farci niente. A volte qualcuno pensa che mi comporto così perché voglio accattivarmi i bambini, ma questa è una menzogna. A me danno fastidio le critiche solo quando si dicono le cose per il gusto di fare una battuta, senza nemmeno conoscermi di persona". Da molti anni rappresenti il simbolo dell' eterna ragazzina: è difficile resistere alla tentazione di chiederti l' età. "Ho 29 anni - compiuti da pochissimo - e faccio professionalmente questo lavoro da soli 10 anni, anche se canto da quando ne avevo 3". La tua prima canzone? "' Il valzer del moscerino' , tra le prime classificate allo ' Zecchino d' oro' ".
- di ARMINIA MAIDA


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MessaggioInviato: gio 5 apr 2012, 9:51 
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Ma se è Cristina stessa che 9 volte su 10 parla di 50.000 copie per il disco d'oro del 1982/1983?! Ho elencato numerose fonti dove emerge che il platino era con 100.000 copie (compreso il sito ufficiale della Warner Bros), questa è 1 su 10 dove mi sa che ha fatto confusione con i numeri. Non è che dobbiamo sembre ripetere le stesse cose: Nel 1986/1987 Madonna vinse il disco di diamante per le 800.000 copie. True Blue di Madonna, l'album più venduto di quell'anno ha venduto sulle 800.000 copie (neanche 1.000.000), questo veniva fuori sia da La Stampa che dal Corriere della Sera che da altre fonti ''ufficiose''... Kiss me Licia e i Bee Hive avrebbe venduto più del disco più venduto di quell'anno (True Blue) con una certificazione inferiore (il platino è inferiore al diamante)?.

Nel 1986 ha vinto anche il disco di platino per il totale dei dischi venduti (1.500.000 copie totali di tutti i dischi), anche se non ho ancora capito se questo tipo di disco di platino, assorbe quello certificato per un singolo album. La Stampa ha dedicato un intero articolo (Se non sbaglio era 1.000.000 45 giri totali e 500.000 LP). Questo dato viene fuori da svariate fonti.

Se fosse così, come avrebbe fatto, al 1991, a vendere 4.000.000 di dischi totali (decine e decine di dischi) se già solo con 5 sarebbero 5.000.000? In quell'articolo è semplicemente stata fatta confusione con 0 in più nel riportare i dati...errore di cui si è già parlato. Quei dati non combacerebbero con i tanti diffusi (50.000 per il disco d'oro; Disco di platino per le 1.500.000 copie totali vendute al 1986 di tutti i dischi; 4.000.000 di copie totali vendute al 1991).

PS: Semmai andava postato nel post che parlava delle vendite di Cristina...
PS2: Sembra esistere anche un Tv Sorrisi e canzoni del 1986 che parla di Licia e del disco sulle 100.000 copie.


Ultima modifica di FDiv88 il sab 9 giu 2012, 9:52, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: gio 5 apr 2012, 10:09 
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No no infatti è evidentemente una stronzata, più che altro lo possiamo prendere come monito contro le cifre che spesso girano, e che anche da fonti di quegli anni sono spesso sballate. E' evidente che la giornalista ha fatto questa (errata) equazione: 4 milioni e mezzo di dischi venduti (dato, questo, sicuro); 4 dischi di platino e uno d'oro = ogni disco di platino vale un milione di copie e ogni disco d'oro mezzo milione :)

FDiv88 ha scritto:
PS: Semmai andava postato nel post che parlava delle vendite di Cristina...

Oddio sono arrivato a pagina 4 o 5 per ritrovare il post sulle vendite e quando ho visto questo mi pareva fosse quello giusto, ho perso lo storico delle conversazioni :)


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MessaggioInviato: gio 5 apr 2012, 10:30 
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FDiv88 ha scritto:
PS2: Sembra esistere anche un Tv Sorrisi e canzoni del 1986 che parla di Licia e del disco sulle 100.000 copie.

Comunque è interessante la funzione "cerca La Repubblica dal 1984" sul sito repubblica.it... E' uscito anche questo.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/12/04/per-love-me-licia-disco.html

PER ' LOVE ME LICIA' , DISCO DI PLATINO ALLA D' AVENA
04 dicembre 1986 — pagina 29 sezione: MUSICA

MILANO - Un "Disco di platino" ricevuto dalla "Five record" ha sancito ufficialmente ieri il successo di Cristina D' Avena. La cantante ha soltanto ventidue anni, ma ha ormai un suo affezionatissimo pubblico, quello dei piccoli e piccolissimi. Diventata famosa già nel 1968 dopo aver vinto la decima edizione dello Zecchino d' oro interpretando la canzone "Il Valzer del moscerino", la sua fama è cresciuta negli ultimi anni. Infatti la D' Avena canta le sigle delle più popolari trasmissioni televisive per bambini, come "Pinocchio", o la celebre "Canzone dei Puffi" o come la sigla dell' altro fortunato cartone animato "Love me Licia", poi diventato telefilm. Nonostante la fortuna come cantante, la D' Avena continua però a studiare, e frequenta il terzo anno di medicina.


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MessaggioInviato: gio 5 apr 2012, 12:25 
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Il disco di platino c'è stato per ''Kiss me Licia e i Bee Hive'' (lo conferma anche il sito ufficiale). Anche qui: Sono più le fonti (anche ufficiali) che confermano il disco di platino per ''Kiss me Licia e i Bee Hive'', non per ''Love me Licia'' (credo che questo giornalista abbia fatto confusione con i titoli della saga. Tanto che parla di questo titolo riferendosi proprio al cartone animato).

Qua sotto metto uno screenshot dal sito ufficiale (dove sono anche riportate le copie per ''Canzone dei Puffi'') e dove sono anche indicati tutti gli album che hanno vinto il disco di platino (che sono ''Kiss me Licia e i Bee Hive'', ''Arriva Cristina'', ''Cristina'', ''Cri Cri'', ''Fivelandia 14''):

Immagine


PS: Suggerisco di scorporare la discussione relativa a Cristina, dal post di Heidi, dove risulta un po' OT, in questo sui dati di Cristina (dove ci sono anche le varie fonti) :)
viewtopic.php?f=1&t=17680

PS: Si..è molto interessante la funzione di ricerca de ''La Repubblica''. Sia grazie a questo che grazie a quello de ''La Stampa'', si riescono a scoprire comunque delle cose interessanti (anche i vecchissimi palinsesti televisivi) ;)


Ultima modifica di FDiv88 il sab 9 giu 2012, 9:54, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab 9 giu 2012, 9:28 
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Sono riuscito a trovare, tramite un arretrato della rivista ''Musica&Dischi'', dei dati generici sul mercato musicale italiano, che vanno dal 1964 al 1988 (diviso per supporti: 33giri/45giri/MC/CD):

Immagine

Un altro grafico che va dal 1988 al 2008 per il solo CD (che per anni, ha praticamente avuto il monopolio dei supporti. Per gli ultimi anni del grafico, coincidenti con la contrazione del CD, sono assenti i supporti nascenti ed in crescita come il digital download, che contrae ma non è detto che annulli, ed il ritorno del vinile, anche se quest'ultimo non dovrebbe avere dati da record):
Immagine


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