Hokuto no Rao ha scritto:
Queste sono le notizie da me date in questo stesso post:
Bè però ci sono altre foto... Roberto Fogu è stato un ottimo raffinato pianista fin dalla più tenera età. Suonava anche il trombone ed ha lavorato per tanti anni come musicista in Rai. Nella stagione 1988-1989 ha raggiunto il culmine della propria carriera come direttore artistico del coro di Gallicano, dove impostò l'attività musicale sulla musica leggera più che sulla musica classica. Questo non venne gradito dall'ottusa giunta comunale, ma di Fogu rimane il ricordo di una persona simpatica, sorridente e scherzosa. La figlia lo ricorda con estremo affetto, avendola iniziato alla musica in tenera età, e che oggi continua l'attività paterna, anche se in Germania. Gli allenamenti sulle scale erano sempre portati avanti in un clima rigorosamente professionale ma gioioso. Quindi di quest'uomo abbiamo anche la testimonianza di grande orgoglio ed affetto da parte della figlia, con cui sono in amichevole contatto e che presto ci darà nuove informazioni. Amuro David ha scritto:
a confutare le precise informazioni dell'immaginifico Hokuto No Rao.
Scusa ma non capisco dove vengo confutato... io le informazioni le ho avute dalla Sig.ra Bruna del comune di Gallicano, la quale mi ha parlato del biennio 1988-'89, quindi al limite se c'è qualche errore non è certo mio. Tu che ne sai se nel 1988 non era già in attività il coro, anche se sul sito è riportato l'89 come data di partenza. Magari il coro è stato assemblato nella seconda parte dell'88, col maestro Fogu già assoldato. Tutte le altre notizie mi pare concordino con quanto da me detto, piuttosto che confutarmi! Comunque mi pare che il trait d'union Fogu-Gallicano l'ho trovato io, non tu. Sei tu l'immaginifico che descrive un Hokuto no Rao quale non sono: io riferisco i fatti da persone attendibili, se poi sbagliano non sono perfetti loro nè io, ma non penso proprio nemmeno tu. Io mi limito a cercare nuove piste e le trovo prima di te, ma senza pretendere di essere la Bibbia. Comunque aspetto in gaudente attesa le tue primizie future.

Poraca miseria, c'è un equivoco grosso come una casa!
Ero convinto (ed il bello che ero convinto di conoscere la lingua italiana) che confutare significasse "CONFERMARE".
Me lo sono andato a cercare ora sul Garzanti, mai errore fu più grosso.
Ho citato quel sito a riprova di ciò che avevi detto, spero si capisca dal tono lusieghiero che c'è proprio una contraddizione fra il resto del messaggio con qull'accidenti di "confutare".
Ti chiedo scusa se ti sei offeso, come ho ribadito intendevo dire tutt'altro (e terrò d'ora innanzi il vocabolario vicino alla tastiera).