dancasti ha scritto:
bene, comincia a non mettergli il televisore in cameretta e ad educarlo a non accendere la tv in sala, senza la presenza di un
grande...

D'accordissimo. I ragazzini hanno il televisore in camera e guardano tutto senza filtri, a molti genitori sta bene così perché possono farsi i propri comodi disinteressandosi...
dancasti ha scritto:
dani5043 ha scritto:
il divieto non è né più e né meno come quello di non frequentare cattive compagnie, guardare la tv dopo aver fatto i compiti, ecc
...e così accontenti pure gli psicologi a cui tieni tanto...

Non è che ci tengo tanto agli psicologi, perché di c****e ne dicono tante, trattandosi di scienze sperimentali non è chi possono avere le verità assolute. Ma io sono per l'educazione che mette dei paletti, che lo si voglia o no i bambini devono maturare il discernimento e la funzione dei genitori è quella di guidarli. E' stato sempre così, oggi lo è di meno per via che la società si va evolvendo e i ragazzi hanno molti contatti esterni che, 20 anni fa ad esempio, erano meno evidenti.
dancasti ha scritto:
dani5043 ha scritto:
a me sembra il modo di operare di Alessandra Valeri Manera
non sono affari della avm, ma dei genitori!!!

Ci sono i cosidetti codici di regolamentazione, non è perché io so che è pericoloso andare a 150 km/h non debba esserci un codice stradale che mi vieti di andarci e quindi si debba sperare solo nel mio buon senso. Visto che come hai detto tu ci sono una marea di genitori che si disinteressano dei figli un minimo di regolamentazione è - purtroppo - necessaria. Basta, come più volte detto, scegliere i prodotti per fascie senza sacrificare una serie censurandola.
dancasti ha scritto:
dani5043 ha scritto:
qualche psicologo mi ha detto
bene... io psicologo affermo che l'omicidio è un'ottimo metodo di scaricare le tensioni accumulate durante la settimana lavorativa...

dai, quelli parlano solo per farsi pagare...

Lo sostenevano anche gli antichi greci che il teatro (all'epoca c'era solo quello) aveva una funzione catartica. E sono d'accordissimo.
Però non puoi liquidare la psicologia con "parlano solo per farsi pagare"... E' molto riduttivo. Le argomentazioni possono anche esserci per porsi in antitesi con le teorie psicoevolutive, ma proprio perché scienza sperimentale si dice l'uguale e il contrario di tutto.
dancasti ha scritto:
se si butta da un palazzo, prima di diventare adulto, credendo di imitare superman
non sarà colpa dei genitori che non gli hanno mai spiegato che l'uomo non può volare e, parimenti,
non sarà colpa della tv, perchè nei cartoni animati jap hanno censurato la morte di un personaggio che cade dalla rupe...

ah, vero: sarà colpa di willy e. coyote... l'avevo quasi dimenticato...

Spesso i media esagerano anche inventando legende metropolitane. E' sensazionale dare una notizia di un bimbo che si lancia credensosi Superman che dire che si tratti di un terribile incidente. Io non ci credo che un bimbo faccia ste cavolate perché non capisce la differenza tra finzione e realtà. Ma stiamo scgerzando? Sarebbe morto comunque magari attraversando la strada credendosi l'uomo da 6 milioni di dollari!!!
La mia tesi non parla di
censure frivole, ma di situazioni negative come vedere violenza gratuita soprattutto presente nei tv movie americani in cui il cattivo è cattivo senza un perché, contrariamente agli schemi giapponesi in cui il cattivo non lo è quasi mai solo per il piacere di esserlo. Io ho molte più riserve di quella violenza gratuita che non deriva da una motivata ragione. Non che il bambino comunque non debba capire che la violenza comunque è negativa e alimenta altra odio. Ma almeno così rifletterà e cercherà nella vita di porsi il problema di capire l'altro essere umano.
In ogni caso le censure che auspico io non sono quelle dell'emittente televisiva, ma che siano i genitori a guardare le cose assieme, e se non possono di vietarle. Censura nel senso di limitare l'assolutismo che le ultime generazioni sembrano avere.
Conosco diverse persone che hanno a che fare con bambini delle scuole elementari e sento racconti di comportamenti che alla mia epoca si riscontravano solo nei bambini provenienti da situazioni di famiglie
difficili, mentre adesso certi comportamenti disturbati cominciano ad essere considerati normali.
Forse mi sorge il dubbio che il sitema educativo odierno abbia qualche pecca.
