Fa.Gian. ha scritto:
Datemi del paranoico, ma io sospetto FORTEMENTE che la Corona Cinematografica fosse una società di questo tipo
http://www.tzetze.it/redazione/2013/08/ ... index.htmlQuindi se vogliamo smuovere un po' le acque credo dovremmo chiedere alla Gabanelli, o a qualche giornalista d'inchiesta, della stessa razza..
Fa.Gian. ha scritto:
Infatti, l'unica spiegazione per tutte le reticenze e paure incontrate sul nostro cammino, mi fanno pensare che ci sia sotto qualcosa di grosso e potenzialmente pericoloso.
La sigla di Lamù, potrebbe innescare un effetto dòmino, forse è per questo che ci ostacolano in tutti i modi?
Non lo so, ma pensavo che un cambiamento nell'approccio, dovrebbe tenere conto di questi fatti.
Io non sarei così drastico (quantomeno non nei confronti della sola Corona). E' vero che probabilmente fecero letteralmente "carte false" per la questione dei premi qualità dei cortometraggi. Ma il fatto che in determinati generi (porno, erotico, commedia sexy di serie c ma anche horror splatter, thriller morbosi etc.) all'epoca molti non volessero comparire era cosa molto comune. Se si guarda la filmografia italiana di quegli anni è piena di compagnie di produzione "misteriose" con all'attivo pochissimi o anche un solo film, spesso di certi generi "di frontiera"; o registi che cambiavano pseudonimo un film e uno no (mi viene in mente Joe d'Amato alias Aristide Massaccesi, alias Michael Wotruba, alias John Shadow, alias Romano Gastaldi, alias Richard Haller, alias Dan Slonisko, alias Fred/Frederico/Federiko Slonisko, alias Dario Donati, alias Anna Bergman, alias O.J. Clarke, alias Robert Hall, alias Donna Aubert, alias Lynn Clark, alias George Hudson, alias Joan Russel, alias Hugo Clevers, alias Robert Price-Jones, alias Kevin Mancuso, alias Igor Horwess, alias Zak Roberts, alias Alexander Boroscky, alias Steven Benson, alias Félicien Dran, alias David Hills, alias John Bird, alias James Burke, alias Raf De Palma, alias Michael Di Caprio, alias Una Pierre, alias Alexandre Borsky, alias Robert Yip, alias Chang Lee Sun).
Eppure nessuno di loro faceva nulla di illegale. Tieni presente che oggi i porno attori vanno ai talk show o ai reality, ma all'epoca essere invischiato in certe produzioni era fonte di discredito sociale se non addirittura emarginazione (ho conosciuto una persona che ha "recitato" in diversi film porno anni 70 e il suo destino è stato quello...)
Poi il caso di Lamù è diverso. Qui la Corona per tramite di uno studio ad essa collegata eseguiva un lavoro per terzi (la TBS). Logico che non fosse facile risalire ad essa. E poi i maggiori "attori" della Corona sono morti. Chi dovrebbe spendere tempo e soldi per ostacolarci??
Se c'è stato del dolo probabilmente è stato fatto da chi ha passato la musica alla Corona/Studio Econ/Ricmon Sound.
Poniamo questo caso:
-un artista registra un pezzo per una casa discografica media o medio-piccola
-il pezzo non viene pubblicato o ha scarsissimo successo
-la Corona chiede una canzone da usare per la sigla
- La casa discografica gli passa il pezzo
- Venutolo a sapere l'artista disconosce il pezzo o chiede comunque di non comparire
- così accade e tutti quanti dimenticano la vicenda
Sto approfondendo un caso che mi sembra interessante (riguardante un pezzo già citato qui) quantomeno come forte analogia. Vi farò sapere.