Con buon ritardo trovo finalmente il tempo di recensire il CD. Ribadisco per chi se ne dimentica che visto che sono io che parlo, le opinioni sono mie, e se uno si sente offeso, beh non è un problema mio.
La canzone più bella, a mio parere è la Nell di Jonathan, e stacca di un bel pezzo le altre. tutte le altre le trovo oscillanti tra il pessimo e il discreto.
Sinceramente, 12 euro per un CD con un solo bel pezzo non l'ho trovato un buon prezzo. Certo, è un doppio e ci sono le basi, ma che me ne faccio delle basi di pezzi che non mi piacciono? Diversi pezzi poi erano già editi su altri CD, per cui non contano nell'affare. Evitando quindi di parlare di quelle già edite su altri CD:
- Barbie Rockstar. Una cazzata. Non mi dice proprio nulla. M.A.S.K. è ancora peggio. Sono rimasto molto sorpreso negativamente da questi pezzi di Martelli.
- Transformers e Cybertron. Queste non sono malaccio. si riconosce lontano un miglio l'apporto dell'autore di Trider.
- Il fantomatico Lupin. Da quando l'ho sentita tempo fa non è che mi sia mai piaciuta particolarmente. Per carità, fatta bene come tutte le cose di Zara. Però non è certo tra le sue che preferisco. A livello Ugo il re del Judo o Il fichissimo del baseball, per dire. Chissà, magari ad averla sentia all'epoca sarebbe diventata un punto di riferimento per le sigle successive. A sentirla adesso invece non mi aggiunge nulla di nuovo.
- Diabetik. Siamo seri.
- Teknoman. Su questa ho poche parole. Riesce a creare un connubio tra gli abissi della tecno slava tipo Dragostea e del peggior trash. E' un pastiche di Under the boardwalk, Cosa fanno i marinai, Honolulu Baby[/b], [i]Bombolo e Tanti auguri. Il tutto in salsa unza. Queste cose lasciamole fare a Vanni, che le fa molto ma molto meglio.
- Voltron. Stesso autore di cui sopra, non molto meglio.
- Arriva Robocop. Mi ha fatto sperare di un bene per tutta la strofa. Intro massiccia e potente, crea tutta un'attesa per un chorus che spacchi, ed invece... proprio lì perde tiro. Peccato, perché Draghi la interpreta bene, e cavoli si è anche lanciato in un genere abbastanza atipico. Riuscità a metà.
- Mechander Robo. Qui sinceramente mi chiedo chi cazzo l'abbia mixata. La canzone è del tutto inascoltabile. E quando dico inascoltabile intendo FISICAMENTE inascoltabile. A me da un fatidio fisico la quantità di feedback sugli acuti che si sente per buona parte del pezzo, ma a livello quasi del dolore!
Ho dovuto, non scherzo, togliere le cuffie. Per riascoltarla ho dovuto tirar giù di qualche decina di decibel le frequenze intorno ai 12000 Hz. Davvero non riesco a capire come in fase di mixdown non si siano accorti che quegli sweep erano così fastidiosi.
Peccato perché questa e L'invincibile Shogun (che pure non è mixata molto meglio, ma almeno non è dolorosa) non erano poi malaccio. Stile Balestra. Non mi fanno impazzire, però ci stavano abbastanza come pezzi.
- La piccola Nell di Zara senior, non mi piace come quella di Zara junior, però già mi piace di più di Lupin. Per lo meno ha un inizio più particolare, e strofa e ritornello non sono troppo simili. Sufficienza piena.
Credo di aver finito. sinceramente questo CD mi ha portato ad una considerazione: il tempo delle sigle è DEFINITIVAMENTE finito. In tutta onestà, a parte Nell, nessun bel pezzo? Dove sono finiti i bei tempi andati? Possibile che tutti questi autori che già avevano fatto delle belle canzoni non abbiano trovato un'ispirazione degna dei loro vecchi pezzi (Jonathan è quindi ovviamente e comunque "scusato" in quanto questo è il primo pezzo con la sua firma)?
A me tutto il CD ha dato l'impressione un po' di "fatto in casa". Forse con poco budget? o poca convinzione? o riciclando roba che avanzava in cassetto? O da soli col computer in casainvece di andare con musicisti veri in uno studio come una volta?
Probabilmente non c'è un solo motivo, e non c'è lo stesso motivo per tutti gli autori, come è ovvio. Penso soprattutto a Martelli. Com'è possibile che la stessa persona che ha creato tante belle sigle, abbia fornito soltanto le ben poco ispirate Barbie e Mask? Forse che a lavorare con MIDI e computer si perde la sonorità e la creatività del lavorare con musicisti veri?
Penso ad un aneddoto che mi ha raccontato Vito Tommaso prima di Lucca. Diceva di come ad Agostino Marangolo dicesse grosso modo la parte che doveva fare, ma poi lasciava fare a lui, "perché un lo puoi miha ingabbiare uno così". Il succo è forse proprio questo. Le sigle negli anni '70 e '80 erano in gran parte lavoro di sperimentazione, di improvvisazione, di collaborazione spontanea tra più musicisti, di FANTASIA, INTUIZIONE, COLPO D'OCCHIO e VELOCITA' DI ESECUZIONE. In una parola, di genio.
Poi, attraverso gli '80 e i '80 è diventato un business, un mestiere, un riapplicare schemi consueti. Non è storia nuova. Con l'abbassarsi dei prezzi dell'hardware e l'aumentare delle possibilità dei computer, è diventato sempre più facile farsi musica in casa. Il budget da investire per le sigle (e anche altri generi di musica) si è conseguentemente abbassato, e la qualità pure.
Dopotutto, adesso qualsiasi fesso si può fare il demo su myspace o mettere il video su youtube. Non è altro quindi che un punto d'arrivo che rispecchia il cammino di tutto lo scenario musicale attuale, e anche se non mi sorprende, confesso che un po' speravo in un colpo di coda.
_________________ 4/4/1978. Io c' ero. 
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