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 Oggetto del messaggio: Winx, il fenomeno italiano ?
MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 3:14 
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Località: Mirabella Imbaccari (CT)
Ieri ho visto la registrazione del programma di Rai 3 'Tv Talk' (in onda il sabato dalle 9 alle 10,30). Ero curioso di sapere i commenti sul programma di Benigni, invece mi ritrovo una polemica sul film delle Winx e sulla qualità della tv per i bambini.

In un'intervista la capostruttura di Rai 3 lamentava il fatto che Straffi abbia occupato lo spazio di giornali e tv senza che si parlasse dell'apertura di un portale internet Rai per i bimbi (Straffi mangiaspazio), poi nel filmato si parlava di come Rai Fiction abbia speso 3 milioni e mezzo di euro nel film delle Winx uscito in 600 copie, numero incredibile.

Siamo di fronte al rilancio dell'animazione italiana ?
Possiamo dunque competere con americani e giapponesi ?
Da italiani dovremmi dirci orgogliosi per le Winx esportate in più di 100 Paesi, ma la cosa che non mi piace in questo prodotto è l'assenza di elementi riconducibili alla cultura italiana.

Ho provato a vederne una puntata ma non posso non pensare alle maghette giapponesi come Sailor Moon, non vedo originalità ma una grossa operazione di marketing nella creazione di un prodotto che mescola vari elementi (dall'animazione giapponese ai film fantasy americani).
Sembra che il film abbia una buona colonna sonora (canta Natalie Imbruglia).

Lo stesso Straffi diceva di aver preso in considerazione le opinioni dei bambini per poter creare un prodotto gradito a molti; la cosa che fa storcere il muso è che le Winx sembrano un prodotto nato per il mercandising (dalle bambole agli accessori scolastici ecc.).
La curiosità era notare le critiche negative rivolte al film dai vari commentatori in studio, smentendo Straffi sul presunto messaggio 'educativo' delle Winx (che io proprio non vedo).
Infine è stata trasmessa un'intervista a Cino Tortorella che si lamentava di come la tv di qualità per i bambini sia solo Rai 3, quindi noi utenti potremmo pagare solo un terzo del canone Rai (e qui mi trova d'accordo in quanto Rai 3 è ormai l'unico canale della tv di stato che valga la pena seguire).


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 9:05 
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Località: fra milano e pavia
se non sbaglio del discorso merchandise se ne parlava anche in un altro topic

secondo me
è un problema di tutta la tv oggi

qualsiasi programma nasce per esigenze di marketing
oppure se non può offrire un collegamento diretto ad un merchandise
viene farcito di spot o promozioni

tant'è vero che piuttosto che avere idee originali di format o quant'altro
si punta su prodotti già pre-confezionati che hanno già avuto
successo in altre tv
e le si pubblicizza proprio per 'programmi di successo' senza
parlare di eventuali contenuti o modalità della trasmissione

tutto sommato, per ciò che riguarda il discorso Winx
diciamo che una fra le cose importanti che può arrivare
ad un pubblico estero è che si tratta di un prodotto italiano

a livello di 'immagine' è comunque a nostro favore

la correttissima analisi che hai fatto tu
non è (purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista)
ciò che importa a vasta parte del pubblico e soprattutto
a chi propone il prodotto

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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 11:09 
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qui lo stroncano:
http://www.cinefile.biz/winx.htm

è un peccato che non puntino anche sulla qualità delle sceneggiature e non soltanto sull'aspetto di facciata che serve per il merchandising.

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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 11:52 
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Località: Coconino County
Premesso che delle Winx io non so nulla, ho sempre pensato che fossero un clone mal riuscito delle Witch, create sulla falsariga di quei cartoni animati di mediocre fattura che copiano filmoni americani appena usciti, con il solo scopo di vendre bambole, figurine, zaini, scarpe a strappo e valigette di trucchi.
Nella mia testa sono le eredi della bambola Tania, ma con maggiori supporti multimediali a sostegno.

Uh, ora che ci penso, non so nulla nemmeno delle Witch! O_O
Però la mia impressione rimane quella. ^_^


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 12:05 
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Località: Salem
Ho visto anch'io tv talk, qualche cosa che ricordo:

Mi pare che Cino Tortorella non abbia condannato le winx, cosa che mi ha anche un po' stupito perché altre volte non era stato così tranquillo quando si parlava dei cartoni di oggi.

Gli indici di ascolto sono oltre il 40% nella fascia 4-7 e circa il 25% nella fascia 8-14 che tra l'altro era il target designato quando pensarono il cartone.

Nel mercato delle bambole le winx hanno scalzato le Barbie e le siliconate Bratz, evidentemente chi ha creato i personaggi ha colto nel segno.

Concordo sul fatto che sia una serie pensata sin dall'inizio per l'esportazione e il merchandising, ovvero una serie molto giapponese e anche l'ispirazione mi pare evidente.
Il cartone però non l'ho mai visto, mi aspetterei qualche intervento da chi lo conosce bene per evitare giudizi affrettati come accadde a suo tempo per goldrake e compagnia. Perché se al di la dei giocattoli i messaggi che lascia non sono negativi andrebbe considerato anche quello.

Tra l'altro c'è la versione in carne e ossa con delle ragazze che girano l'Italia con un vero e proprio musical, un paio di estati fa fecero il tutto esaurito qui da me con centinaia di bambine con madri (tante) e padri (pochi) al seguito.


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 14:02 
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Personalmente trovo che le Winx (le serie tv) siano uno dei punti più bassi mai raggiunti in termini di qualità dall'animazione italiana.

Brutti disegni, brutte animazioni, storie orribili.
Capisco però che colpiscano e attraggano i più piccoli: colori vivaci, protagoniste/fate con poteri magici e personaggini carini qua e là.

Sono un prodotto puramente commerciale e come tale ha colto nel segno invadendo e conquistando una fetta di mercato considerevole e non solo in Italia.

Mi dà però molto fastidio che uno dei nostri maggiori prodotti d'esportazione (televisivamente parlando) sia un cartone animato del genere.
Senza considerare che lo trovo anche diseducativo, giacchè veicola tramite le protagoniste una certa idea delle ragazze che trovo quantomeno squallida, sia in termini di comportamento sia per quel che riguarda l'immagine.

Sul film non mi pronuncio, perchè non l'ho visto.
Certamente un prodotto in 3d italiano è interesante dal punto di vista tecnico e dai trailer direi che non è certo peggio di tante schifezze della Barbie che mi è capitato di vedere.
Anche lì però mi sembra di capire che di "italiano" traspare ben poco... anche le musiche le hanno fatte fare ad una straniera...
Son perplesso :?

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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 19:23 
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Località: GENZANO
Ragazzi come sapete io ed Ency siamo reduci dai Castelli Animati 07, in tale manifastazione e piu precisamente sabato 1 si è tenuta una conferenza di Loredana Lipperini(persona molto gradevole per altro) :
Ancora dalla parte delle bambine.
La mia personale idea è che Straffi sia un grande furbone, non sto qui a giudicare il prodotto, è riuscito a vendere le Winx persino in Giappone patria di Sailoor Moon.
Non credo che molti prodotti che oggi vediamo nei cinema o in dvd siano tanto meglio delle Winx( le ultime serie di Matsumoto sono orribili),almeno una volta tanto siamo riusciti noi a vensere qualcosa.
E come dico sempre ai posteri l'ardua sentenza e se son rose fioriranno.


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 20:52 
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Località: un isola sperduta in mezzo al mare blu
Sabato ho visto tale trasmissione.
Mi faceva ridere il battibecco tra l'ideatore delle WinX e la tipa che analizza gli ascolti arrabbiata contro di lui perchè i figli si imbambolano troppo nel vedere tale cartone e poi perchè hanno prodotto i giochi :lol:


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 20:54 
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Località: GENZANO
Io mi riferivo al festival, non so a quale trasmissione ti riferisca.


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 21:15 
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grezza ha scritto:
...Brutti disegni, brutte animazioni, storie orribili.
Capisco però che colpiscano e attraggano i più piccoli: colori vivaci, protagoniste/fate con poteri magici e personaggini carini qua e là...

Mi fai paura
Sembri quelli che criticavano la "radio disegnata" di Hanna&Barbera (ed era Bob Clampett) oppure chi criticava "Goldrake"

Ma vi ricordate cosa abbiamo dovuto passare noi quando guardavamo "Fantaman", "Creamy", "Mazinga" ecc. ....?

Vi ricordate come ci dicevano di guardare "almeno" i cartoni Warner o Disney, che erano "fatti meglio" ?

Vi ricordate quella giornalista scema che intervistando Leo Ortolani, gli chiese: "come fa ad avere successo un fumetto disegnato così male? Insomma anche mia sorella piccola saprebbe disegnarlo, anzi, anche io...." (per la cronaca quella giornalista non si è più vista in TV dopo quella infelice uscita >___>)

Le Winx, che ci piaccia o meno, sono un buon prodotto, ai bambini (bambinE?) piace, quindi evidentemente tocca qualche corda particolare, se no saremmo invasi di serie di successo (vi faccio notare che WITCH sta perdendo lettrici, anche per colpa di una gestione fallimentare della Disney Italia), perchè tutti saprebbero farle

Quindi: è vero che è commerciale (come im Motu, come Mazinga Z, come un sacco di altre serie storiche)

È vero che è disegnato male (come Braccobaldo Bau, come Vicky il vichingo, come KenShiro....)

È vero che ci sono delle furberie, tipo "animaletti "Kawaii", vestitini alla moda (sono di Prada), ma tutto questo è solo la base di QUASLIASI serie

Non è questione di usare o no questi "trucchi", la questione è su COME viene usata
Le WITCH hanno i mutandoni delle Gemelle Kessler, le WINX sono più alla moda ("mignotte"?), ma questa è la realtà. Negarla o disprezzarla non ci rende migliori di quei rompiballe che fecero una interpellanza parlamentare per "Goldrake"

Ripeto: se ha successo, un motivo ci sarà, e che abbia successo una serie italiana è solo che un bene

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, ed in effetti non ne vedo in giro.

Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 21:20 
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Località: GENZANO
Fa Gian, condivido pienamente.No l'ho voluto scrivere per pigrizia.
Comunque vedremo il dopo Winx come sara.


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Che abbia successo è innegabile e come ho scritto ne capisco il motivo.

Il mio giudizio sulla qualità era da considerare in confronto a tanti altri prodotti per bambini che girano adesso che sono veramente tanti e alcuni davvero ottimi.

Il paragone con chi criticava le serie giapponesi e le confrontava con quelle della Hanna & Barbera secondo me non regge, per il semplice motivo che dietro a quelle critiche si nascondeva (male) anche un forte pregiudizio nei confronti di una cultura e di un modo di fare animazione molto diverso da quello a cui erano stati abituati i telespettatori di allora.

Io il paragone lo faccio con le produzioni attuali e, ripeto, ce ne sono molte di ottima qualità e con storie ben fatte.
Il problema è che la maggior parte di queste serie non passa nelle tv in chiaro e quindi i bambini sono "costretti" (virgolette d'obbligo) a sorbirsi quello che passa il convento.
Visti gli sforzi e le tecnologie impiegate per il lungometraggio, non vedo perchè non produrre qualcosa di meglio.

Sul fatto che le Winx siano state gestite benissimo dal punto di vista commerciale non c'è dubbio, al contrario di altre serie similari che avevano un ottimo potenziale e questo è un merito di chi opera dietro le quinte.

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MessaggioInviato: lun 3 dic 2007, 22:04 
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Scusa vuoi paragonare "Winx" con "Wolf's rain"?

Il primo, pur con tutti i trucchi e le furberie è una serie carina e godibile (se stacchi il cervello, pure di più :P )

Il secondo, pur con la grafica e le animazioni realistiche, è una rottura di balle inenarrabile

Allora cosa è meglio?

Ogni prodotto fa storia a se, Winx vende e nel farlo diverte. Che male c'è?
Mica dobbiamo educare i bambini con i cartoni, per quello ci sono (o dovrebbero esseci) i genitori, la scuola ecc. ...
Le Winx divertono e tanto basta
Che poi divertano anche i bambini giapponesi, francesi, tedeschi, oltre che italiani, non dovrebbe farci che piacere :)

EDIT:
A te che sei disneiano, voglio dire solo una cosa: ingersoll
Vediamo come rispondi :wink:

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Fa.Gian. ha scritto:
Scusa vuoi paragonare "Winx" con "Wolf's rain"?


No...

:lol:

Hanno un target completamente diverso.

Ripeto: le Winx hanno successo e capisco il perchè, ma per me sono un brutto cartone animato e ce ne sono di migliori.

Mi fa piacere che un prodotto italiano abbia successo nel mondo (e che successo!), ma preferirei fosse qualcosa di meglio.

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grezza ha scritto:
Fa.Gian. ha scritto:
Scusa vuoi paragonare "Winx" con "Wolf's rain"?


No...

:lol:

Hanno un target completamente diverso.

Sono entrambi prodotti di intrattenimento

Entrambi divertono gli spettatori, pur se non mi attirano (evidentemente io sono estraneo a detti target), ma non per questo li denigro a sangue perchè non mi piacciono

Cita:
Ripeto: le Winx hanno successo e capisco il perchè, ma per me sono un brutto cartone animato e ce ne sono di migliori.

Mi fa piacere che un prodotto italiano abbia successo nel mondo (e che successo!), ma preferirei fosse qualcosa di meglio.

E chi ti dice che, una volta racimolati miliardi con le Winx, non producano qualcosa di meglio in libertà?

Non sarebbe un pregio ulteriore delle fatonze di Prada?

Che poi a ben vedere, una volta libero di fare quello che vuole, perfino Sua Maestà Miyazaki, ha cominciato a sbarellare.

Se "Nausicaa" è un capolavoro, "il Castello Errante" lo trovo di una teutonica pesantezza, pieno di disegni elaborati, e scene involute

Preferivo quando era più limitato dagli sponsor, ma faceva del suo meglio per emergere, non vorrei che anche a Straffi finisse col mancare l'ispirazione :|

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Fa.Gian. ha scritto:
A te che sei disneiano,


Non me l'aveva mai detto nessuno... :lol:

Fa.Gian. ha scritto:
voglio dire solo una cosa: ingersoll
Vediamo come rispondi :wink:


...

Salute?

...

Forse non sono poi così disneyano... :oops:

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grezza ha scritto:
Fa.Gian. ha scritto:
A te che sei disneiano,


Non me l'aveva mai detto nessuno... :lol:

Fa.Gian. ha scritto:
voglio dire solo una cosa: ingersoll
Vediamo come rispondi :wink:


...

Salute?

...

Forse non sono poi così disneyano... :oops:

Mamma mia, mi cade un mito :(

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Mai sentito parlare dell'orologio di Mickey Mouse della Ingersoll, del 1933 ?

Ad appena 4 anni dalla creazione di Topolino, Walt Disney prese a sfruttarlo selvaggiamente nel merchandise, oltre che nei cartoni animati

Questo orologio fu tra i primi e più grandi successi in questo campo (c'era la Grande Depressione e la prima produzione dell'orologio, andò esaurita IN UN GIORNO SOLO)

Straffi non ha inventato nulla :wink:

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Conoscevo il pezzo, non i dettagli.

Riguardo a Straffi, non è che gli sto dando del genio, solo dico che evidentemente ha fatto bene il suo lavoro (si parla di un giro d'affari di + di un miliardo di euro) e ha imparato bene la lezione :wink:

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"L'arte imita la vita. Ma sono i dettagli che fanno la differenza"
Forse le Winx non saranno arte, ma di certo hanno fatto tesoro della lezione, e curano benissimo i dettagli.

IMHO sono meglio di molta roba (come appunto "wolf's rain") che con la scusa dell'arte, ti ammanniscono delle cavolate in bella copia

Cita:
Conoscevo il pezzo, non i dettagli

Salvato in corner :)

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MessaggioInviato: mar 4 dic 2007, 0:42 
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prima di affrontare direttamente il discorso vi incollo l'estratto di 2 interviste. la prima di leiji matsumoto:

"In giovane età tutti i disegnatori tendono a presentare dei fumetti che soddisfano le proprie esigenze senza pensare ai lettori che li leggono. La differenza tra un disegnatore professionista e uno che non lo è, sta proprio nella capacità di capire i lettori e di proporre dei lavori che rimangano nel loro cuore. Nonostante tutti vogliano disegnare qualcosa di interessante, se alla base mancano un messaggio e uno scopo precisi, allora qualsiasi opera è destinata all’oblio."

la seconda di ippei kuri della tatsunoko:

«Una serie animata si finanzia anche grazie agli sponsor, e generalmente erano di due tipi: o produttori di dolci, oppure di giocattoli. I primi volevano prodotti comici, i secondi, dovendo vendere giocattoli, preferivano robot e meccanismi vari. Così, a seconda dello sponsor che capitava, dovevamo realizzare serie comiche, curate da Hiroshi Sasagawa, oppure di fantascienza, di cui ci occupavamo Tatsuo e io»

i signori che hanno detto queste cose hanno creato capolavori come capitan harlock e kyashan andando incontro al gusto dei lettori e spinti da ragioni - chi più, chi meno - commerciali. la questione, quindi, a mio avviso, non riguarda tanto le winx ma l'epoca in cui tali personaggi trovano collocamento nel mercato sia televisivamente sia attraverso il merchandising. io non ho mai visto il cartone che non giudico, anche se è innegabile una certa estetica da "mignottelle" (il termine vuole essere esplicativo ma non sanzionatorio) delle sue characters, che ben si confà all'estetica femminile giovanilistica in voga adesso. quindi magari le fatine non saranno veicolo di grandi messaggi (ma questo non lo so, magari poi è così, lungi da me giudicare le cose - lo ripeto a costo di essere ridondante - senza averle viste come chi apostrofava goldrake "violento e fascista") ma è indubbio che esse - almeno visivamente - abbiano un forte appeal che fa da traino al successo dei numerosi gadget correlati alla serie televisiva e alla serie televisiva in sé (ecco a che mi riferivo accostando le ragioni commerciali ai tempi in cui esse trovano collocazione).

non è infatti questo che a me lascia interdetto del fenomeno winx. ciò che non sopporto è che la nostra industria culturale non tenga conto del successo così eclatante di un prodotto italiano continuando ad investire poco in produzione e preferendo acquistare dall'estero (vedasi il caso delle gals, che mignottelle lo sono letteralmente e di questo la beneamata RAI se n'è accorta solo dopo averle comprate). ora, magari in questi anni si registra una certa inversione di tendenza (vedasi anche un ottimo prodotto come ratman) ma mai abbastanza per valorizzare le potenzialità insite in tanti disegnatori, sceneggiatori e animatori nostrani che non riescono a campare grazie alla loro passione e al loro talento.
lungi da me sostenere una qualche forma di "protezionismo" culturale alla francese (mica sono scemo: se così fosse gli anime non sarebbero arrivati così in massa in italia); tutto quello che credo è che semplicemente bisognerebbe continuare a puntare sia sui prodotti di importazione sia implementare le produzioni autoctone, i cui costi - visto il caso delle winx - possono venire ampiamente ripagati in caso di successo (che, il più delle volte, è ampiamente pianificato e quindi piuttosto probabile)


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in riferimento all'ultimo passaggio qui sopra, incollo un passo della tesina di un mio amico ispirato da pellitteri e dalla sua analisi dei modelli degli eroi mediali:

Modello "forte unificato". Ovvero il pianificare a tavolino la fama di un personaggio. Il lancio sul mercato avviene massicciamente, con un sinergico supporto di tutti i mezzi disponibili per permettergli di raggiungere il maggior livello di pervasività possibile: stampa specializzata, cartoni animati, pubblicità, fumetti, libri per ragazzi.
Moltissimi personaggi, giocattoli cult del mercato americano, seguono tale modello (chi alla mia età non si ricorda di He-Man e più in generale dei Masters of the Universe?), lo stesso dicasi per i robottoni anni Settanta: Mazinga e Goldrake su tutti.

... e le winx, è il caso di aggiungere...


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Il film è al primo posto degli incassi settimanali con quasi 2 milioni di euro, non ci sono parole...

alcune recensioni

"Il successo delle Winx è che le fate si vestono, parlano e hanno il modo di fare delle ragazzine di oggi: insomma, la magia è una macchia di colore alla moda su una normalità di segno positivo ma non proprio esaltante, che si traduce in un segno grafico altrettanto piatto e banale. Quanto alla tecnologia, si può apprezzare il tentativo di confrontarsi con il gigante USA ma l'esperimento di 'Winx Club - Il segreto del regno perduto' resta per ora un ruggito del topo."
(Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 30 novembre 2007)

"Le scopiazzature - nei tratti somatici come nei poteri iperteconologici - si sprecano. Collocabili tra le trasgressive Bratz e le rassicuranti Barbie, in quanto modello pre-adolescenziale l'aspetto più pericoloso delle Winx sta nell'esteriorità, con corpi longilinei tutti curve, "vitino da vespa", trucco, abiti succinti e tacchi. Una responsabilità che si crede bilanciata da rapporti paritari tra i sessi e da un femminile protagonista nel bene (le nostre) e nel male (le streghe antenate), oltreché da inni ad autostima e spirito di gruppo, con tutti che si promettono l'eternità di amicizia, amore, famiglia. 400 tra artisti e tecnici coinvolti, ma per forma e contenuti siamo lontani dal faro Pixar, mentre il finale anticipa il secondo episodio già in preparazione."
(Federico Raponi, 'Liberazione', 30 novembre 2007)

"Filiformi ma modaiole, fidanzate con principini azzurri, le nostre usano lessico pop e volano nella dimensione onirica cercando con spirito di gruppo su montagne impervie con strani animali, il segreto del misterioso libro del destino. E un balletto coreografico colorato che accende su base etica i sentimenti del pubblico teenageriale soprattutto femminile."
(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 30 novembre 2007)


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Cita:
si traduce in un segno grafico altrettanto piatto e banale

Chi si ricorda frasi del genere all'indirizzo di Tartakowski e delle sue "Superchicche"?

Vi ricordo che è l'autore anche di "Samurai Jack" 8)

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, ed in effetti non ne vedo in giro.

Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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Rosario ha scritto:

alcune recensioni

"Il successo ...

"Le scopiazzature...

"Filiformi ...


io continuo a ribadire il concetto

se è vero che tutto è pianificato a livello marketing
è anche vero che di ciò se ne accorge una piccola e relativa parte di pubblico,
tra cui ad esempio i critici o alcuni appassionati.
Non so se questo sia bello o brutto,
fatto sta che per 'tutti' le winx sono un prodotto di successo italiano

e cononcordo con chi fa altri paragoni del passato
siccome all'epoca eravamo noi il pubblico bambino
non ci si poneva minimamente il problema,
nemmeno lontanamente si sapeva chi ci fosse dietro
e nemmeno interessava sapere quali fossero gli scopi e le idee
di chi disegnava, progettava, produceva quei lavori

Questo ovviamente non implica che noi oggi non si debba ragionarci su,
commentare e discuterne
però non riesco a capire chi cerca nei cartoni di oggi dei 'contenuti'
Ma a noi quali 'contenuti' ci sono stati presentati?

Eppure oggi siamo qui a discutere intelligentemente
approfondendo le varie analisi e concetti
'nonostante' da piccolo
abbia visto il 'diseducativo' (secondo chi ne discusse all'epoca) Goldrake! :lol:

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MessaggioInviato: mar 4 dic 2007, 9:36 
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Fa.Gian. ha scritto:
Cita:
si traduce in un segno grafico altrettanto piatto e banale

Chi si ricorda frasi del genere all'indirizzo di Tartakowski e delle sue "Superchicche"?

Vi ricordo che è l'autore anche di "Samurai Jack" 8)


Beh, dai... non c'è paragone!

Bisogna distinguere sintetico ed efficace da piatto e banale... :wink:

Per quanto riguarda eventuali messaggi nei cartoni...
Non è necessario che un cartone per bambini dia un messaggio, la sua funzione primaria è intrattenere.
D'altra parte deve essere indicato e studiato per una determinata fascia d'età.
Il fatto che un cartone come le Winx ricalchi la moda presentando un modello che ritengo negativo lo trovo davvero fastidioso, pur rendendomi conto che i bambini (soprattutto quelli più piccoli) non badano assolutamente a queste cose, ma vedono soprattutto il tema principale "belle (?) ragazze che usano la magia e sconfiggono i cattivi: evviva!".

Sul fatto che qualcuno sulla scia del successo delle Winx produca qualcosa qualitativamente migliore... lo spero, ma ne dubito. :?

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