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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 13:24 
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Iscritto il: sab 24 gen 2004, 21:25
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Oggi per il 30^ compleanno della serie Atlas Ufo Robot vorrei parlare della sensazione che mi evoca questa serie. A differenza di quasi tutti gli altri utenti di questo forum che spesso sono dei veri appassionati di cartoni animati, questa serie è stata una delle pochissime serie a cartoni che ho seguito. Ne avrò viste in tutto meno di una decina, ma quella che mi è rimasta sicuramente più nel cuore è proprio la serie di Goldrake.
Per parlare della sensazione che ho iniziamo con un video. Mi vengono i brividi ogni volta che lo vedo: Goldrake di Caraturo.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=d87RK4mhiwg[/youtube]

è potente davvero
quando finisce mi prende il groppo in gola
ogni volta

questa è la sensazione di cui voglio parlare:
mi fa sentire come se ci avessero ingiustamente tolto qualcosa
come quando un bel sogno finisce

qualcuno direbbe nostalgia...
ma non so se chiamarla proprio nostalgia - direi quasi tuttaltro

fatto sta che quella sensazione di "io un giorno navigherò nello spazio" me l'hanno proprio rubata - questo è quello che provo

"io spazzerò via le forze malvagie di vega"
"io esplorerò stani mondi alla ricerca di nuove forme di vita e nuove civiltà"
di questo mi hanno derubato! :(

la sensazione che provo è che tutta quella speranza e disillusione di quando avevo 8 anni, si è tramutata in un senso di ingiusta privazione.... io non andrò mai nello spazio.... non lavorerò mai neanche in un acceleratore di particelle a Ginevra.... non ci sarà un professore baffuto a coordinare la base, non ci sarà una Venusia alla fattoria che mi aspetta senza sapere veramente cosa faccio per il mondo, non ci sarà da fare segretamente manutenzione di tanto in tanto al mio robot, non ci sarà un giovane Alcor col suo inutile disco giallo che mi vuole seguire a tutti i costi in tutte le mie pericolose battaglie...

sto qui a lavorare su internet, ma quello che voglio veramente fare è gridare "GOLDRAAAAKEEE AVANTIIIIII"
passare la vita correndo in tunnel improbabili, gridare il nome di armi strane come un lottatore di sumo,
uscendo dalle cascate perché "fa più figo" dei mostri di vega che invece si fanno tutto il tragitto luna-terra per poi crepare amaramente dopo aver devastato un non strategico quartierino di tokyo


insomma.... sono un po' incazzato... mi sento come se mi avessero derubato di tutto questo... io queste cose le volevo fare sul serio!... non dico combattere davvero contro i mostri di vega, perché sarei più per la diplomazia.... ma dico, almeno esplorare le galassie come in Star Trek oppure come in Goldrake rendermi davvero utile con il mio potente Ufo Robot


ripenso a questo... e poi vedo l'orrenda campagna elettorale italiana di quest'anno... vedo i problemi del mondo che non si risolvono e invece peggiorano... vedo l'umanità prendere strade sbagliate e percorrerle accelerando.... e penso che tutto questo sia troppo ingiusto

ma mi sento terribilmente impotente perché io non posso farci un caxzo di niente :(


.........


ma un giorno Goldrake tornerà
e gli farà un culo così...
a tutti!



:lol: ih ih ih gia me li vedo... poverini :)

buon goldrake day a tutti!

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Negli spazi di Sobolev, nessuno può sentirti urlare!


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 13:37 
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Località: Taranto
Come molti sanno Goldrake non è la mia serie preferita e anzi spesso l'ho criticata.

Però è sicuramente la serie che più di tutte le altre mi evoca il senso della nostalgia per un'altra epoca, quindi ne serbo comunque un bel ricordo. Sarà il mix provocato da quella sigla così squillante nella musica e ingenua nel testo, da quel doppiaggio così intenso nella recitazione e impreciso nell'adattamento (anche se continuo a sostenere che non è la bestialità spacciata dai puristi), che creano un insieme di antico e moderno :)

Nell'altra discussione si chiedeva dove fossimo all'epoca. Beh, a parte che io avevo due anni, ma comunque non vidi la serie quando uscì, l'ho recuperata in tempi molto più recenti attraverso varie registrazioni sparse fra una persona e l'altra, nel remoto passato avevo visto solo qualcosa: è stato un po' come comporre il puzzle e ricordo l'emozione ogni qual volta riuscivo a recuperare una puntata (e anche la frustrazione perché mi ero promesso di vedere tutta la serie solo quando fossi riuscito ad averla tutta!). Quindi sono bei ricordi sedimentati nella memoria.

Poi ricordo la maschera da carnevale che a casa mi comprarono per aver fatto i compiti :lol: e mia zia che mi cucì il costume da carnevale (con i Boomerang Elettronici di gommapiuma - peccato che non ho nessuna foto), oppure il Movie Viewer della Mupi con la cassettina: per anni ho maledetto me stesso per non averlo conservato e poi l'anno scorso a Napoli finalmente me lo sono ricomprato! :D

Insomma era qualcosa che avevi presente anche senza aver visto i cartoni. Ecco, quello cui sono più legato è il "fenomeno" più che l'anime in sé.

Per scendere nello specifico ritengo inoltre che sia la serie robotica che meglio sviluppa il senso del "meraviglioso", cioè del restare meravigliati. Un po' come accade con certi film di Spielberg (e guai a chi si innervosisce per l'accostamento!!), fa restare a bocca aperta sognando grandi avventure tra le stelle.

Il fatto che sia rimasto confinato nella dimensione del sogno per me è una cosa buona: è un comodo rifugio dove tornare quando la realtà mostra i suoi lati peggiori 8)


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 13:48 
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Iscritto il: gio 13 feb 2003, 10:26
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E' impossibile spiegare cosa ha rappresentato Goldrake per chi c'era quel giorno di 30 anni fa a chi è arrivato dopo.

Tutto qua. E' un po' come per lo sbarco sulla Luna. L'uomo ci è andato altre volte, ma non sarà mai più la stessa sensazione che ha provato chi ha seguito la prima volta in TV.

Goldrake è stato l'inizio di tutto. Non è possibile spiegare a chi è nato dopo cosa vuol dire essere bambino e giocare in cortile o nell'intervallo a Goldrake e litigare per chi fa Actarus e chi Alcor.

Certo, queste cose succedono ancora con Dragonball o le Winx, ma non è la stessa cosa perché non potrà mai più essere la stessa cosa.

Prima di Goldrake non c'erano cartoni animati giapponesi. Dopo sì (Heidi, Kimba e Vicki non contano, non erano così rivoluzionari come temi ed impatto sociale). Adesso, qualsiasi altro cartone giapponese di grande o enorme successo ,sarà semplicemente un ALTRO cartone giapponese di grande od enorme successo.

E' stata per noi la nascita di un ARCHETIPO. Il robottone gigante. Provate ad immaginare come deve essere stato prima che nel 1947 venisse creato Zio Paperone. Perché sembra impossibile, ma una volta Zio Paperone, che per noi è qualcosa di scontato, che è sempre esistito, una volta non c'era.

E un bel giorno qualcuno leggendo un fumetto ha visto per la prima volta quel personaggio. Che ora è eterno. Che è entrato a far parte definitivamente del nostro patrimonio culturale.

Ecco questo è Goldrake per la mia generazione.

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 14:35 
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Località: Velletri RM
Non mi rendevo conto di quello che voleva dire, ero troppo piccola; oggi capisco quello che ha significato nella storia della televisione (e non solo) italiana.

Ho un ricordo forte, invece, delle figurine di TV sorrisi e canzoni (ho tuttora gli album), tra cui c'erano anche i protagonisti di Goldrake: ricordo che stranamente già allora ero colpita dal fatto che fossero stati messi in mezzo ai personaggi TV, segno dell'importanza di questo cartone.

E poi: penso che la sequenza di uscita sia una scena davvero, davvero indimenticabile per tutti noi, qualunque età avessimo... :cry:

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 15:21 
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Iscritto il: ven 2 dic 2005, 13:24
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Atlas Ufo Robot per me rappresenta parte di me stesso.
E' forse grazie a questa serie che ho mantenuto un lato romantico, ho dato più valore a certe cose della vita. Ha gettato le basi per la mia educazione. Sicuro per il 90% è grazie ad essa che adoro l'animazione.
Devo anche ringraziare l'impatto che ha avuto questo cartone nel nostro paese: era una novità assoluta e rivoluzionaria, tanto che anche i miei genitori la guardavano appassionatamente insieme a me. All'asilo, ma anche nei primi anni di scuole elementari, disegnavo Goldrake dappertutto, ero ossessionato da questa serie e da questo robot. E lo sono ancora oggi!

Fin da piccolo ho sempre sognato di alzare gli occhi al cielo e vedere con mio grande stupore Goldrake che combatte contri gli ufo di Vega...ovviamente sempre con gli occhi di un bambino...non è che mi auguro sul serio che cio avvenga per davvero, non oso immaginare che strage di civili... :lol:

Anche per questa loro caratteristica di "favola epica" adoro le serie classiche robotiche della Toei, i film crossover di Nagai, e non riesco ad apprezzare nessun loro remake.
Riguardando oggi quelle vecchie serie, è impossibile non riscontrare un certo fascino retrò (fatto di immagini e situazioni, ma anche di musiche caratteristiche!) assolutamente irriproducibile con i remake moderni di oggi, ovviamente per quanto riguarda la sensazione che trasmettono.
Secondo me la risposta è che Goldrake (ma pure gli altri robot di Nagai di allora) era più vicino ad un supereroe imbattibile inteso "all'americana anni '70", senza nulla togliere a tutte le proprie caratteristiche giapponesi.
E forse i ragazzi e i bambini di allora avevano bisogno di questo tipo di supereroe, la quale controparte moderna ha subito una evoluzione (evidente gia con Dragonball Z e Sailormoon) come è giusto che sia.
Ed per questo motivo che i bambini di oggi non riusciranno mai ad apprezzare Goldrake quanto noi. Come noi non riusciremmo mai ad apprezzare allo stesso modo gli "eroi di fantasia" dell'infanzia dei nostri genitori.

Azz...son stato un pò prolisso. :?

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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 16:02 
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Località: Siena
Goldrake era già un antico mito nel 1982 per noi bambini...
quindi rappresenta l'icona più importante di un'epoca.

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"Torniamo all'antico e sarà un progresso.."


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E' difficile trovare parole per dire cosa invece ha rappresentato Goldrake per me. Mi ricordo che quando lo vidi per la prima volta nel lontano 4 aprile di ormai trent'anni fa, non capivo bene il cartone a cosa si riferiva. Però quando lo guardavo era come se riusciava ad ipnotizzare, sarà stato per la bellezza dei colori per i bellissimi paesaggi non lo so. Ma mano a mano che lo vedevo mi entusiasmava sempre di più, prima di Goldrake io come molti altri bambini di allora eravamo abituati a vedere i cartoni di Hanna e Barbera, Tom e Jerry e così via dove la vita scorreva tranquilla. Ma Goldrake per me fu come un fulmine a ciel sereno. Lui mi ha insegnato molto, mi ha insegnato l'importanza dell'integrità razziale, l'importanza del sacrificio, e ho capito che anche gli eroi dei cartoni animati possono soffrire, gioire e morire. Io ad ogni personaggio di Goldrake sono particolarmente legato, quando vedevo Actarus che soffriva io soffrivo insieme a lui, e mi ricordo che avevo pianto insieme a lui quando trasmiero l'episodio dove muore Naida un vecchio amore di Actarus, per me la scena dove Actarus quando Naida muore e lui piangendo li sparge sul corpo dei petali di rosa è una delle scene più belle dell'intera puntata, e subito dopo sentire il grido disperato di Actarus per la morte del suo amore mi ricordo che il cuore mi si era stretto. Poi a scuola con i miei compagni giocavamo sempre a Goldrake durante la ricreazione, io ero invaghito di Maria e cercavo sempre tra le mie compagne quale potesse assomigliarle di più. A me Goldrake ha dato tanto, mi ha visto crescere e di questo non lo ringrazierò mai abbastanza. Ogni tanto mi piacerebbe possedere una macchina del tempo per poter ritornare indietro e riprovare tutte quelle emozioni che ho vissuto all'epoca.

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Eccoli, eccoli Astro robot robot!


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atlas ufo robot... a me mi piace! g:shine:

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Io ve lo dico con un breve raccontino che ho scritto al volo oggi.
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Ricordo che quel 4 aprile era un giorno come un altro per me e per il mio amico Gianmarco. Avevamo appena finito di attraversare il castagneto che in paese chiamiamo “Macchiarella”, ovvero piccola macchia, bastone alla mano, intenti a setacciare il sottobosco in cerca di gnomi e fate. L’avevamo percorso in lungo e in largo più volte, con attenzione, non volevamo certo lasciare qualche cespuglio inesplorato; proprio lì magari, si nascondeva una famiglia di gnomi e noi eravamo pronti a catturarne qualcuno e riporlo nel cestino della merenda che avevamo portato con noi all’insaputa dei nostri genitori. O proprio lì giù, ne eravamo certi, a far muovere le fronde dei castagni non era il vento crepuscolare, ma qualche fata che si divertiva a prenderci per il naso.
- E’ inutile che continuiamo – disse Gianmarco deluso – tanto non esistono, sono cavolate
Si accovacciò sopra le radici nodose di un grande castagno e iniziò a dondolare le gambe. Ogni tanto scalciava qualche riccio sopravvissuto all’autunno e all’inverno.
- La tv dice cavolate, altro che storie di gnomi e fate! – continuò arrabbiato, poi spezzò in due il ramo che aveva usato per rovistare tra le foglie di cardo e tra i rovi.
- Cerchiamo ancora. Da qualche parte devono essere – ribattei io brandendo il mio bastone in aria come una spada
- Non mi va, basta! Fra poco fa buio e me ne voglio andare. E poi ho fame, e poi non esistono ti ho detto e non voglio passare un altro pomeriggio a cercare quei cosi
- Io rimango qui – dissi convinto. Se non me ne fossi andato pensai, Marco avrebbe fatto altrettanto, non mi avrebbe lasciato solo. Invece mi guardò di sbieco e lanciò in aria i due pezzi di ramo.
- Me ne vado, ciao
Vidi le sue spalle allontanarsi lentamente e scendere attraverso un viottolo coperto di foglie morte.
Lo seguii con gli occhi mentre zigzagava tra gli alberi, e la sua figura, che già era piccola di per sé avendo appena quattro anni, divenne sempre più minuscola.
- Che fai? – urlò una volta arrivato al cancello.
- Resto qui a cercarli – risposi io.
Rimasi solo ad ascoltare i passeri frullare lontani e le prime rondini, pioniere della primavera, avvicinarsi e poi scappare via. La luce del giorno nel frattempo si stava spegnendo sempre più velocemente e lo stomaco prese a brontolare.
- Esistono – sussurrai ancora una volta per convincermi – Gianmarco sbaglia a pensare che quello che dice la tv è falso!
Erano le 18 e 15 del 4 aprile 1978 e il mio stomaco era un’orchestra che avrebbe fatto impallidire qualunque compositore. Rovistai nelle tasche e trovai, immersa a numerosi involucri di gomme da masticare, una moneta da 100 lire che reputai sufficiente per un ghiacciolo “Coda di tigre”. Strinsi la preziosa moneta nel pugno e mi avviai verso l’uscita del boschetto. Stavo gettando via il ramo quando sentii mia madre chiamare:
- Mirco, dove sei? E’ pronta la merenda
Mi voltai per cercarla, ma intorno c’erano soltanto alberi e ombre. Non poteva essere lei pensai, ero ad almeno due chilometri da casa e mia madre mi chiamava sempre affacciandosi dalla ringhiera del balcone convinta che rimanevo sempre nei paraggi a giocare a nascondino con Marco, Andrea e gli altri amici del vicinato. Sentii ancora la voce e riconobbi la sua tipica cadenza di paese. Mi strinsi nelle spalle e mi convinsi che pur essendo lontana, aveva sentito il lamento del mio stomaco e mi aveva quindi preparato pane e Nutella come faceva ogni giorno.
Ci sarebbero voluti almeno venti minuti per tornare a casa. Diedi un ultimo furtivo sguardo tra i castagni: non vidi nessuno gnomo e mi avviai sconsolato verso il cancello del boschetto.
- Da oggi non crederò mai più a quello che dice la tv – sussurrai tra i denti – Mai più!
Un attimo dopo qualcosa oscurò il cielo e coprì quel poco di luce che filtrava tra gli alberi. Alzai il naso e vidi una grande sagoma rotonda passare lentamente come un grande nube oscura. Ai lati aveva come due ali, piccole e sottili alle cui estremità erano appesi dei dischi. Davanti sembrava che avesse una testa con delle corna grandi e voluminose.
- Che strano aereo – pensai correndo verso casa sempre più affamato.
Quando arrivai le fette di pane e Nutella erano sul tavolo ad aspettarmi e accanto ad esse erano rimaste le due vaschette vuote. Le leccai avidamente fin quando fui certo che non era rimasto neanche un po’ di cioccolato, poi presi la prima fetta e la mangiai in pochi bocconi. La tv era rimasta accesa in un angolo del salotto. Una donna minuta e graziosa stava annunciando l’arrivo di un nuovo cartone animato.
L’attimo seguente iniziò e riconobbi il corpo rotondo del disco volante, le ali lunghe e sottili, i dischi appesi alle estremità e le due fila di corna che mi ricordavano gli elmi da guerra dei vichinghi.
Rimasi a bocca aperta per i successivi venti minuti, con una fetta di pane in mano e in testa la voce di Gianmarco che gridava arrabbiato: non è vero niente!

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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 20:06 
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Località: Rieti
Goldrake ha segnato indelebilmente la mia infanzia :roll: la mia e di tutti i ragazzini che nell'anno 92/93 ebbero modo di vederlo su T.R.E :roll: ricordo i pomeriggi a giocare riemulando la puntata della sera precedente e le liti continue su chi doveva fare la parte di Vega(odiata da tutti :lol: ).Oggi dopo Trent'anni ci rendiamo conto che Goldrake è stato qualcosa di importante per due e più generazioni di bambini....è questa la sua magia..forse anche più potente di un ragio antigravità :roll: :wink:

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Per chi vuole discutere di anni 70 e 80 è nato il Forum http://anni70e80.devil.it/index.php Vi aspettiamo numerosi!!


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 20:13 
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Iscritto il: mar 8 giu 2004, 13:38
Messaggi: 7787
Località: Genova
freinkie ha scritto:
Io ve lo dico con un breve raccontino che ho scritto al volo oggi.
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[CUT]


CAZ...pita :o

Favoloso

E pensare che io cercavo tra le nuvole, che Goldrake facesse capolino, e tu invece ce lo hai beccato senza fatica

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, ed in effetti non ne vedo in giro.

Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 20:19 
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Messaggi: 2702
Località: lungo la Senna
Ero solo una bimbetta che guardava i cartoni (anche quelli dei maschi), innamorata di Goldrake.

E lo sono ancora...

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<<...e la notte, confidenzialmente blu, cercare l'anima...>> Immagine


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Tarrasque ha scritto:
E' impossibile spiegare cosa ha rappresentato Goldrake per chi c'era quel giorno di 30 anni fa a chi è arrivato dopo.

Tutto qua. E' un po' come per lo sbarco sulla Luna. L'uomo ci è andato altre volte, ma non sarà mai più la stessa sensazione che ha provato chi ha seguito la prima volta in TV.

Goldrake è stato l'inizio di tutto. Non è possibile spiegare a chi è nato dopo cosa vuol dire essere bambino e giocare in cortile o nell'intervallo a Goldrake e litigare per chi fa Actarus e chi Alcor.

Ecco questo è Goldrake per la mia generazione.


Non posso che quotare tutto cio' condito con una lacrima d'emozione..

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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 21:27 
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Località: Velletri RM
freinkie ha scritto:
Alzai il naso e vidi una grande sagoma rotonda passare lentamente come un grande nube oscura

bravo! :cry:

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Messaggi: 4124
Località: Pianeta Terra
Diamine, davvero commovente.

Bisogna dire: Goldrake, per me e, leggo, per tutti noi, significa tuttora tantissimo :D

Oggi io e T. Aku abbiamo celebrato così la giornata: abbiamo visto la Prima puntata di Goldrake nell'orario in cui lo trasmisero 30 anni fa.
Dopodiché, (il resto del post non è per il debole cuore d'acciaio di Hiroshi, che non potrebbe reggere allo strazio subito dal suo caro vinile) abbiamo ascoltato in un vecchio giradischi i 45 giri di Ufo Robot e Shooting Star (in effetti, gracchiavano un po'...)

La cosa che mancava era il ciucciotto di Tommy Aku, a dire la verità, per il resto, le emozioni erano le stesse...

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Messaggi: 9081
Località: Zena, belandi !
Magenta ha scritto:
freinkie ha scritto:
Alzai il naso e vidi una grande sagoma rotonda passare lentamente come un grande nube oscura

bravo! :cry:


ora ho letto tutto.
quoto magenta, bravo !


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MessaggioInviato: ven 4 apr 2008, 23:47 
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Messaggi: 1392
Località: Luino (Varese)
Non so bene cosa dire, ci sono cose così grandi che non possono essere messe in parole...
Ho avuto il dono di essere grande a sufficienza ma ancora bambino abbastanza quel giorno lontano (sono del 64, fate voi i calcoli) e ho quindi vissuto l'eccitazione, la fantasia, e ne ho compreso i valori consciamente. E mi porto ancora tutti e due questi aspetti dentro, ogni minuto della mia vita. Mi guidano, mi sostengono, sono parte di me.

E' tutto troppo grande, non posso metterlo in parole, mi dispiace. Mi dispiace anche per me stesso, perchè vorrei poterlo gridare al mondo quello che sento, e invece è lì, come intrappolato nella mia incapacità di esprimerlo...
Grazie Goldrake - quante volte l'avrò detto oggi? Non abbastanza, forse.


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MessaggioInviato: sab 5 apr 2008, 2:59 
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Iscritto il: ven 18 mar 2005, 2:54
Messaggi: 2579
Località: Firenze
Quoto tutto il post di Tarrasque.
Per me ha rappresentato forse il passaggio dall'infanzia "ingenua" all'infanzia "consapevole". Ovvero vedendo Goldrake ho capito che la vita è fatta anche di violenza, di soprusi, di morte.
A questo la serie contrapponeva i valori che guardacaso sono diventati miei, come l'amore, l'amicizia, l'onestà, il rispetto della natura, la determinazione, il sacrificio.
In breve, quello che sono ora lo devo anche a quel 4 aprile di trenta anni fa.

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Messaggi: 1426
Località: romagnarulezZz
Pernino mi hai fatto commuovere :( che bel post...
Inutile dire che in quanto femminuccia (seppur maschiaccio) non ho mai degnato la serie di molta attenzione quanto in realtà avrebbe meritato... E la cosa mi dispiace, perchè ovviamente non avrebbe senso riguardarla adesso.. MA penso che Goldrake rimarrà sempre nel cuore di tutti come simbolo di tutti i cartoni animati. Goldrake è IL cartone animato.

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Località: Bassano del Grappa
è stato il preambolo dell'inizio....


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E' stato il secondo cartone animato che mi ha emozionato. Il primo è stato Heidi (il cui compleanno non ha ricordato nessuno :twisted: )


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Località: Pianeta Terra
Desty Nova ha scritto:
E' stato il secondo cartone animato che mi ha emozionato. Il primo è stato Heidi (il cui compleanno non ha ricordato nessuno :twisted: )


Vero, ma sai com'é... Heidi è tratta da un romanzo europeo, ne sono stati fatti dei film, ma soprattutto la trasmettono in continuazione ... e non è stata ridoppiata... :wink:

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Aprirsi alla vita con purezza di cuore, costruire insieme un mondo migliore dove regni la felicità per tutti, amare con sincerità...questo è Goldrake


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MessaggioInviato: sab 5 apr 2008, 13:38 
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Considerando che al tempo della prima messa in onda avevo giusto una decina di mesi di vita all'attivo, non posso dire che per me Goldrake abbia avuto un significato particolarmente sconvolgente.
Forse come impatto sono stati altri i robottoni che ricordo come i primi ad aver visto e di cui mi ricordo più o meno il momento della prima visione.
Penso per esempio al Grande Mazinga, o Jeeg (che mi è rimasto impresso per anni come robot fighissimo) e poi Mazinga Z e Daitarn III.

Però ricordo molto bene di aver visto spesso Goldrake negli anni dell'asilo e che passavo lunghi pomeriggi con mia sorella e mio cugino a impersonare i protagonisti della serie (io ero il più piccolo e quindi facevo sempre Alcor... :lol: ) e soprattutto ricordo che rispetto ad altri robottoni mi era sembrato più complesso come storia, mi piacevano molto i disegni e andavo matto per il robot.
Per non parlare della sigla!

Negli anni ho pian piano riscoperto questo cartone e ne ho colto meglio alcuni aspetti. Ha preso il posto di Jeeg come robot fighissimo (Jeeg è stato declassato a "robot divertentissimo, ma tamarro" :lol: ) e di fatto è un mito per noi "ragazzi" italiani perchè ha aperto a suon di alabardate una via importante nel nostro immaginario e nella cultura italiana.

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