guida alla lettura tratta da una conversazione su MSN:

Wally scrive:
ho letto la prima pagina, e ciò conferma la mia teoria: quel cartone una troiata,
Wally scrive:
non mi puoi pretendere di fare un cartone che per essere capito bisogna essere laureati in antropoligia o esperti di religione ebraica
Wally scrive:
per poi magari lamentarti perchè non ti hanno capito
Wally scrive:
non dico nemmeno che m devi are uncartone con una trama per imbecilli, ma una giusta via di mezzo era così impossibile'
Wally scrive:
?
Fabio (il mio nick più originale ) scrive:
su questo hai pienamente ragione... in realtà la prima pagina va riassunta così: è un cartone che lo possono capire in 5 e questo fa comodo a me che, mentre non trovo un lavoro post-laurea a tempo pieno, posso passare il tempo ad analizzarlo ricavandone una pubblicazione che fa curriculum (sulle riviste va però usato un altro linguaggio )
Wally scrive:
hahahaha

non ho capito che l'ha scritto ( ) ma l'ho letto tutto d'un fiato e quale appassionato di NGE e di Kabbalah ho goduto nel leggerlo! sopratutto ho trovato molto curato il modo, l'uso della lingua; un testo per nulla superficiale e approssimativo. Complimenti!
PS una cosa ho capito poco nel finale : i due cherubini a guardia dell' Eden, che appaiono all'inizio della serie sarebbero Rei e Shinji....giusto?

Per esperienza personale posso al contrario sostenere che Evangelion è stato l'unico cartone moderno che tra i miei amici non appassionati di animazione ha riscosso più successo di tutti. E non ho certo dei premi Nobel come amici.

prima di riportare tutto qui potevi almeno correggere i miei errori di battitura, sembro un analfabeta

Al giovane rabbino

anzi mi permetto di aggiungere a quanto da scritto, ed è una mia considerazione, che gli Eva fossero di fatto così grandi proprio perchè rispecchiassero i giganti citati nella bibbia (o nei testi apocrifi, non ricordo), i Nephilim appunto.

ma infatti, non si tratta di essere premi nobel o meno... alla fine evangelion può piacere per molti motivi tipo la caratterizzazione psicologica dei personaggi, le situazioni ammiccanti e la vena di mistero che si respira (tutti elementi che ti tirano dentro la storia). quello che volevo è dire è che sono d'accordo con wally, ossia che non ha senso fare un anime con riferimenti così complessi. questo spiega pure la genesi dell'articolo, dal momento che la rivista in questione mi aveva proposto un articolo sull'animazione e io ho colto la palla al balzo, sfruttandola per capitalizzare il fatto che di NGE non ci stavo capendo una sega. ho iniziato quindi a studiare le fonti da cui potevano essere tratti i riferimenti, ma solo perché sapevo che ci avrei guadagnato una pubblicazione. altrimenti non ci avrei impiegato tutto il tempo che ci ho messo, cosa che a mio parere non si può chiedere agli spettatori che vedono la serie per semplice piacere estetico

E non ho certo dei premi Nobel come amici.

I tuoi amici saranno contenti di leggere questa frase...

Che hai capito? I voglio bene ai miei amici!
Ma tanto non leggeranno mai il forum di SigleTV...

Mi complimento per il lavoro, innanzitutto.

Il finale mi ha soddisfatto. La scena finale mi ricorda il film di Woody
Allen "decostruction Henry", in cui i personaggi che lui aveva creato gli
tributano un applauso.
loro sono soltanto tanti frammenti dell'io dell'autore, come le persone
che stavano vicino a Shinji erano i frammenti dell' io che Shinji
rifiutava , almeno fino all'ultima scena, in cui finalmente dichiara di
aver accettato la propria condizione, e accetta quindi di essere uno
nessuno e centomila.

l'autore ha scelto
il genere fantascienza, ma avrebbe potuto scegliere qualsiasi altro
genere per rappresentare sulla pellicola i suoi dubbi metafisici.