Sigletv.Net / KBL Forum http://forum.sigletv.net/ |
|
[WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre http://forum.sigletv.net/viewtopic.php?f=1&t=16732 |
Pagina 1 di 1 |
Autore: | MarMa [ mer 29 lug 2009, 14:38 ] |
Oggetto del messaggio: | [WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre |
Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre «Heidi, Heidi, ti sorridono i monti! (…) Le caprette ti fanno ciao!» (…) «Si trasforma in un razzo-missile, con circuiti di mille valvole» (…) di Fabio Cassella Vi ricordate della piccola orfanella delle alpi e dell’imbattibile Goldrake? Chi di noi non ha mai intonato almeno una volta, queste canzoni? Ho provato a redigere una classifica con le più note sigle italiane dei cartoni animati degli anni ‘70 e ’80. La scelta di così pochi brani a scapito di altri, di sicuro scontenterà qualche lettore, visto che ognuno di noi ha una propria sigla del cuore. In effetti sono molti gli assenti, ma per individuarne solo dieci ho dovuto dare spazio a alle sigle più «mitiche di sempre», quelle entrate nell’immaginario collettivo. Attendo, quindi, i vostri commenti! Conan, l’Uomo Tigre, Jenny, Carletto, Mazinga Z, Mimì, Arale, Creamy, Lulù, Yattaman, Georgie, Bia, Sampei, e tutti gli altri eroi della nostra infanzia faranno quindi da cornice a questa Top Ten, la quale non costituisce una classifica di merito ma segue semplicemente un ordine alfabetico. Pronti? Partiamo con la prima sigla! Via! CANDY CANDY di: L. Macchiarella, M. Fraser-Kobra, D. Meakin (RCA Records) Interprete: Rocking Horse Sigla della serie “Candy Candy” – Titolo originale (id.) “È un mondo di pensieri e libertà. È un fiore delicato e felicità, che a spasso col suo gatto se ne va”. Candy è, ancora oggi, la più celebre orfanella dei cartoni animati giapponesi. Le adolescenti (e non solo) degli anni ‘80 impazzirono completamente per questa ragazzina intraprendente e dal temperamento un po’ «femminista». Il testo italiano della sigla elenca i vari aspetti positivi della protagonista, oltre ad essere blandamente incoraggiante e consolatorio nei confronti della stessa, riuscendo tuttavia a non cadere nello sdolcinato grazie all’accattivante musicalità e all’accurato arrangiamento da ballata in stile «country». Le sequenze animate delle sigle originali bene si armonizzavano con il brano italiano. Numerose sono le canzoni realizzate in Italia per Candy e Co. Inizialmente furono inserite nella collana Candy Candy col disco, una serie di fascicoli illustrati accompagnati da 45 giri con una sintesi degli episodi più significativi. I dischi si avvalevano delle voci dei doppiatori della serie e di musiche e canzoni inedite in tv. In seguito queste canzoni saranno racchiuse nel 33 giri: Le più belle canzoni di Candy Candy. Nelle ultime repliche della serie, la sigla dei Rocking Horse è stata sostituita dalla nuova e un po’ meno coinvolgente «Dolce Candy» di Cristina D’Avena. DAITAN 3 di: L. Albertelli, V. Tempera, (RCA Records) Interprete: I Micronauti (i fratelli Balestra) Sigla della serie “L’invincibile Daitarn 3” – Titolo originale “Muteki kojin Daiturn 3” (Daiturn 3, l’invincibile uomo-metallico) “Arriva! C’è il nemico! Scatta! Ma tu ci sei amico Daitan, evviva Daitan 3!”. Un serial robotico distante dai modelli di Nagai proposti allora in tv e che poteva vantare diverse soluzioni originali. Peculiare era il suo attacco solare, così come il pilotaggio effettuato da un ragazzo, Aran Banjio assistito da due avvenenti ragazze, Reika e Beauty e dal piccolo Toppy e, non ultima, un tipo di caratterizzazione dei personaggi allegra e giovane. In particolare, fra i membri del sopraccitato quartetto, sussiste un legame saldo eppure giocosamente conflittuale. Il taglio della serie era, allo stesso tempo drammatico e umoristico. Viene, infatti, lasciato ampio spazio a molteplici e spassose gag che vedono coinvolti tutti i personaggi, robot incluso, il quale sembrava, in tali occasioni, provvisto di un’autonomia propria. Alberelli - Tempera firmano, con «Daitan», un inarrivabile trionfo nel campo delle sigle: equilibratamente enfatica e dotata di una verve inalterata, a distanza d’anni. Il testo è attraente e il ritmo “prende”. Impossibile non cantare durante l’ascolto. Nella memoria di tutti i fan, il robot Daitarn 3 e la sua sigla occupano un posto d’onore. GALAXY Autori e interpreti: Oliver Onions (RCA Records) Sigla della serie “Galaxy Express 999” – Titolo originale “Ginga Tetsudo 999” (Linea ferroviaria galattica 999) “Corre il treno, corre nella notte e va, e volerà fra lune e stelle. Un ragazzo coraggioso partirà e troverà la verità…”. Insieme a Captain Harlock, quella del treno spaziale Galaxy Express 999 è l’opera di fantascienza del giapponese Reiji Matsumoto che maggiormente ha fatto breccia negli spettatori italiani. Un anime di qualità che affronta tematiche universali assai significative, come la ricerca che l’uomo fa della giovinezza eterna, attraverso «il viaggio», interno ed esterno a se stesso. Anche la nostra sigla, qualitativamente parlando, si mostra come un prodotto sopra la media del periodo. Artefici di tutto ciò sono i fratelli Guido e Maurizio De Angelis in arte «Oliver Onions». La canzone è un rifacimento del pezzo «Fantasy» sempre degli Oliver Onions, inserito nella colonna sonora del film Bomber con Bud Spencer e Jerry Calà. Nella riedizione per il cartone acquistò un potere evocativo più ampio e un ben più meritato gradimento. Il testo è coinvolgente ed il ritmo incalzante. Un brano capace di non annoiare mai. Ad ogni nuovo ascolto vi sembrerà di volare nell’universo stellato a bordo del Galaxy. HEIDI di: F. Migliacci, Bruhn, Weizierl, Wagner (RCA Records) Interprete: Elisabetta Viviani Sigla della serie “Heidi” – Titolo originale “Alps no shojo Heidi” (Heidi la bambina delle Alpi) “Heidi, Heidi, ti sorridono i monti. Heidi, Heidi, le caprette ti fanno ciao! Neve bianca, sembra latte di nuvola…”. Primo shojo-anime qui in Italia, la sigla della pastorella svizzera è una canzoncina dal testo ingenuo che spesso rasenta il ridicolo, ma che ha saputo entrare nell’immaginario collettivo e si è trasformata, col passare degli anni, in un tormentone. La famosa sigla balzò ai vertici dei 45 giri più venduti nel biennio 1978 – 79. Questa sarà l’unica sigla di un cartone eseguita dall’allora show-girl e attrice Elisabetta Viviani. La sua notorietà giungerà fino ai giorni nostri soprattutto per merito di questa sigla. Nel 2001 E. Viviani farà ritorno alla musica per bambini, incidendo diverse cover di celebri sigle di cartoni animati. A distanza di anni, la piccola Heidi e la sua sigla, è nota e amata da almeno tre generazioni. Un must senza età. JEEG ROBOT di: M. Watanabe, P. Moroni, P. Lepore, M. Casco Interpreti: Fogus (CLS Cam Records) - Superobots (RCA Records) Sigla della serie “Jeeg Robot d’acciao” – Titolo originale “Kotetsu Jeeg” (Jegg d’acciaio) “Corri ragazzo laggiù, vola tra lampi di blu, corri in aiuto di tutta le gente dell’umanità!”. Jeeg, famoso qui da noi allo stesso livello di Goldrake, è anch’esso un robot creato dalla geniale mente di Nagai, che forse ha riscosso molto più successo in Italia che in terra d’origine. Quello di Jeeg è uno di quei casi di sigle italiane, non rari all’epoca, in cui è stata utilizzata la base musicale dell’opening giapponese, (con la sola aggiunta di tastiere), e l’inserimento di un testo in italiano (si è verificato anche con «La canzone di Doraemon», «Ryu» sempre cantata da Fogus e con molti altri anime). Un testo veramente indovinato che, assieme all’assenza dei cori dei bambini presenti nell’originale, rendono la versione italiana di Jeeg ancora più attraente e trascinante. Fogus è il nome d’arte del maestro Roberto Fogu. Esiste anche una versione completamente risuonata e cantata dai Superobots, mai apparsa in tv. KISS ME LICIA di: A. Valeri Manera, G.B. Martelli (Five Records) Interprete: Cristina D’Avena. Sigla della serie “Kiss me Licia” – Titolo originale “Ai shite knight” (Amami mio cavaliere) “Poi Mirko, finita la pioggia, incontra e si scontra con Licia e così, il dolce sorriso di Licia, nel loro pensiero ora c’è!”. Una serie, quella di Kiss me Licia, che, nel 1983 in Giappone, riscosse una tiepida accoglienza, ma che da noi spopolò letteralmente dando il via al “fenomeno Licia”. L’esito positivo italiano del cartone, ha fatto sì che si producessero diversi seguiti sottoforma di telefilm con interprete principale la D’Avena nei panni della leziosa Licia. Questa sigla diventò il 45 giri più venduto di Cristina D’Avena e restò primo in classifica per moltissimo tempo. Il long playing Kiss me Licia e i Bee Hive, tratto dalla serie animata, fu Disco di Platino nel 1986. Il più grande trionfo della cantante ma non per questo il suo migliore pezzo: la melodia è poco originale, il testo è mieloso, l’arrangiamento povero. A dispetto di ciò è un brano che entra in testa con una facilità non comune. Pur non brillando per nessun aspetto, Kiss me Licia resta ad ogni modo un classico, una pietra miliare nel mondo delle sigle da ricordare con affetto. LADY OSCAR Autore: Riccardo Zara Interpreti: I Cavalieri del Re (RCA Records) Sigla della serie “Lady Oscar” – Titolo originale “Versailles no bara” (La rosa di Versailles) “Grande festa alla corte di Francia, c’è nel regno una bimba in più. Biondi capelli, rosa di guancia, Oscar ti chiamerai tu”. Lady Oscar, un’armonia dal sapore squisitamente settecentesco, è il cavallo di battaglia dei Cavalieri del Re. L’androgina soldatessa Oscar Francoise de Jarjayes, dal cuore impavido e fragile insieme, ha conquistato migliaia di telespettatori, così come la sigla italiana che ne illustrava le gesta e le virtù, rimanendo, a lungo, nel 1982 prima in classifica. Arpe e clavicembali uniti al dolce e insolito timbro, quasi antico e adattissimo a questo tipo di sigla, dell’interprete Clara Serina, evocano efficacemente l’ambientazione del cartone servendosi di una rivisitazione dei minuetti di quel tempo. Il testo, soprattutto durante il ritornello è, a tratti, un po’ ingenuo. La canzone fu scelta dalla RCA fra ben ventiquattro provini. Il 45 giri vendette 500.000 copie. I Cavalieri del Re hanno dedicato altri motivi a Madamigella Oscar, presenti nei 33 giri I Cavalieri del Re e La storia di Lady Oscar. Lady Oscar dei «Cavalieri» è, e resterà un classico intramontabile e insostituibile. Negli anni 90, subentrerà la nuova e fluente Una spada per Lady Oscar interpretata da Vincenzo Draghi e, in un secondo, tempo da Cristina D’Avena. Altro brano degno di nota. LUPIN di: F. Micalizzi, F. Migliacci (RCA Records) Interprete: Irene Vioni dell’orchestra Castellina – Pasi Sigla della serie “Le nuove avventure di Lupin III” – Titolo originale “Rupan sansei” (Lupin terzo) “Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è? Tutti sanno che si chiama Lupin…”. Lupin III, discendente del ladro gentiluomo Arsenio Lupin, è senza dubbio il personaggio giapponese più simpatico e conosciuto in Italia. «Lupin» dell’orchestra Castellina – Pasi è la sigla della seconda serie tv del 1978, quella cosiddetta con “la giacca rossa” ed è, altresì popolare tra i fans sotto il nome di «Lupin – fisarmonica». Per anni, molti hanno creduto, erroneamente, che Castellina Pasi fosse il nome di una cantante, mentre invece era quello di un gruppo di musica da ballo liscio fondato negli anni ’60 in Romagna da Giovanni Pasi e Roberto Giraldi, in arte Castellina. I Cavalieri del Re composero anch’essi una sigla per la seconda serie di Lupin, dal titolo «Il fantomatico Lupin», tuttavia la RCA diede la preferenza al brano di Castellina – Pasi. Un valzer come sigla di un cartone animato, poteva rivelarsi una scelta azzardata ma il pubblico mostrò di apprezzarla soprattutto per la sua originalità, in riferimento ad un cartone. La canzone mette in primo piano la fisarmonica e la voce della cantante, che encomia il furbo ladro Lupin con dolcezza e sensualità e descrive il loro rapporto, non senza un pizzico di velato sarcasmo. Un pezzo di grande eleganza. OCCHI DI GATTO di: A. Valeri Manera, N. Carucci (Five Recor- ds) Interprete: Cristina D’Avena. Sigla della serie “Occhi di Gatto” – Titolo originale “Cat’s Eye” (id.) “Ecco ha colpito là di soppiatto, fuggendo poi con un agil scatto! Occhi di Gatto, un altro colpo è stato fatto!”. Le tre sinuose sorelle Kelly, Sheila e Tati, ladre d’opere d’arte, create da Tsukasa Hojo, possono vantare una gradevole sigla italiana alla pari con l’originale giapponese per impatto e orecchiabilità e può inoltre essere inserita tra i brani più interessanti di Cristina D’Avena. Se non fosse per la presenza del coro di bambini, la sigla è strutturata in maniera meno infantile di altre, figurando come un ottimo esempio di canzone pop anni ‘80. Non per ultimo, a renderla più matura è il sensuale suono del sax, utilizzato, probabilmente, per avvicinarsi al tono e al target a cui il serial era destinato, adolescenti e ragazzi. Questo brano vede l’esordio del maestro Ninni Carucci nelle sigle dei cartoni Fininvest. Recentemente Occhi di Gatto è riproposta anche in discoteca, sia in versione originale, sia “dance”. Piacevolissima sempre. UFO ROBOT di: L. Albertelli, V. Tempera, A. Tavolazzi (Fonit Cetra Records) Interprete: Actarus (Michele Tadini) Sigla della serie “Atlas Ufo robot” – Titolo originale “Ufo Robot Grendizer” (id.) “Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica e a giocar su Marte va”. Atlas Ufo Robot alias Goldrake è il primo robot trasformabile, ideato da Go Nagai ad essere trasmesso in Italia sulla RAI nel 1978, che segna, insieme ad Heidi, l’inizio dell’«Anime Boom». Goldrake realizzava un’audience incredibile. Avviò inoltre un vasto merchandising e una serie di diatribe su scala nazionale che coinvolsero genitori, psicologici, sociologi, ecc. sulla dose di violenza che costoro si ostinavano a voler individuare nel cartone. Il disco ha venduto un numero di copie inimmaginabili per l’epoca. La Fonit Cetra stampò anche un LP contenete nuovi brani, completamente made in Italy, dedicati al robot e agli altri personaggi. Ufo Robot di Albertelli-Tempera possiede una carica epica non indifferente sebbene i testi fossero decisamente puerili. Musicalmente è un pezzo eccellentemente eseguito ed è dotato di una variegata e pomposa strumentazione dell’ orchestra di Vince Tempera. Nel coro cantava addirittura un giovane Fabio Concato. Conosciutissimo da chiunque, appassionati e non, questo brano è, a tutti gli effetti, «la sigla per eccellenza» e, anche per i motivi di cui sopra, può essere posto a rappresentanza dell’intero panorama delle sigle italiane dei cartoni animati degli anni ’70 e ‘80. http://www.komix.it/page.php?idArt=8493 |
Autore: | manuele [ mer 29 lug 2009, 16:00 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: [WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre |
Trovo abbastanza interessante questa recensione Sigla per Sigla di questa classifica e mi complimento con il suo Autore ![]() ![]() |
Autore: | Magenta [ mer 29 lug 2009, 17:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: [WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre |
Carine le recensioni, un solo appunto: Fantasy è venuta dopo, non prima |
Autore: | *PIGO* [ mer 29 lug 2009, 21:14 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: [WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre |
Le sigle più amate da chi? Il mercato discografico si è evoluto (retrocedendo) ma è ovvio che allora che c'erano i primi anime in TV la sigla era tutt'uno col cartone e rimaneva impressa nella mente! Oggi gia è tanto se le trasmettono le sigle! |
Autore: | Annunziato [ mer 16 set 2009, 14:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: [WEB] Le dieci sigle di Anime più amate e mitiche di sempre |
Uno degli articoli più puntigliosi che abbia mai letto. E infatti è unicamente disponibile sul web. Complimenti vivissimi all'estensore. |
Pagina 1 di 1 | Tutti gli orari sono UTC + 1 ora |
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group https://www.phpbb.com/ |