Da martedì 1° febbraio -dal lunedì al venerdì- alle 07:45 (lunedì 31 gennaio in onda l'ultimo episodio di Ascolta sempre il cuore Remì) su Italia 1, Mediaset riporta in vita una bellissima serie storica, che fa parte del progetto WMT (World Masterpiece Theater) della Nippon Animation e da tempo assente dai teleschermi italiani: Marco dagli Appennini alle Ande.
L'anime conta 52 episodi, trasmessi per la prima volta da Rai 1 all'inizio degli anni 80, e vanta la regia di Isao Takahata, il layout di Hayao Miyazaki e il character design di Yoichi Kotabe, già famoso per aver curato la serie Heidi. L'anime verrà riproposto con la sigla italiana storica dal titolo "Marco", composta da Vince Tempera e Luigi Albertelli e cantata da "I ragazzi di Marco".
In questa WMT (la seconda, nell'ordine di produzione originale) il protagonista è Marco Rossi, ragazzino genovese di 10 anni molto sveglio e intelligente. Un giorno, la mamma di Marco (Anna) è costretta ad emigrare in Argentina a causa delle difficoltà economiche familiari, lasciando al padre il compito di gestire la clinica medica da loro gestita e aperta dopo molti sacrifici. Marco soffre molto l'assenza della mamma e comincia a stufarsi dei comportamenti del papà e del suo fratello maggiore (Tonio): i due, vista la lontananza di Anna, cominciano a prendere decisioni importanti senza prima avvisare la diretta interessata. Anna scrive puntualmente a tutta la famiglia, tuttavia dopo un anno le lettere smettono di arrivare: vedendo che il padre e il fratello sono indifferenti a questa situazione, nel preoccupatissimo Marco matura l'idea di andare a trovare la mamma in Argentina...
Oltre a confermarci la partenza di Marco, Fabrizio Margaria (responsabile fascia ragazzi Mediaset) ci anticipa la futura messa in onda de Il cuore di Cosette e di Jewelpet, ambedue in programma (con molta probabilità) nella mattina di Italia 1 prossimamente. Vi terremo naturalmente aggiornati.
Iscritto il: mar 20 feb 2007, 18:37 Messaggi: 2590
ma è ottimo XD questa era da un po' che non passava a differenza dei vari Heidi, Anna dai capelli rossi, Annette e company (che sper ed immagino avranno ancora vita lunga in tv) ma almeno così si varia un po'.
Miyazaki e takahata vennero personalemente a genova nel 1977 per trarre ispirazione e i primi 13 episodi sono ambientati in una genova che, per quanto di fantasia, è PERFETTAMENTE riprodotta
Vi assicuro, quando ho rivisto gli episodi mi sono accorto della cura straordinaria con cui avevano cattirato la "personalità" della città e sono rimasto piacevolmente sconvolto
Sono davvero contento di questo ripescaggio, e anche per la presenza della sigla storica, ovviamente
_________________ Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori. Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, ed in effetti non ne vedo in giro.
Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"
E' del 1976 l'anime "genovese" del maestro Hayao Miyazaki
Curato e sceneggiato da Hayao Miyazaki, Marco è liberamente ispirato dal racconto Dagli Appennini alle Ande di De Amicis. Ambientato in larga parte a Genova, come si vede nella vecchia sigla del cartone, ha fatto piangere tanti bambini degli anni '70
Di Eugenio Ruocco
Si chiamava Marco Rossi. Non aveva la maglia numero 7 e i colori rossoblù ma correva all’ombra della Lanterna già nel 1976. Fu dalla passione di Hayao Miyazaki, maestro dell’anime giapponese, per il racconto Dagli Appennini alle Ande tratto da Cuore di Edmondo De Amicis, che nacque la serie TV Marco, splendido e sottovalutato cartone animato ambientato in larga parte tra i vicoli di Genova. La storia narra le avventure di Marco Rossi, ragazzino genovese di dieci anni che intraprende un lungo viaggio tra Brasile e Argentina alla ricerca della madre Anna, emigrata nella terra del fuoco per sopperire alle difficoltà economiche della famiglia, composta, oltre a Marco, dal padre Pietro e dal fratello maggiore Tonio. Il lieto fine prevede il ritorno di Marco e la madre a Genova.
Nella sigla iniziale del cartone, visibile qui, non mancano i luoghi classici della topografia genovese: la Lanterna, i vicoli, con addirittura un cammeo dell’ Abbazia di San Fruttuoso di Camogli. La regia fu affidata a Isao Takahata, mentre Miyazaki firmò la sceneggiatura e il layout. Nei personaggi del cartone, infatti si ritrova la cifra stilistica che ha caratterizzato Heidi e Anna dai capelli rossi, ben più famosi anime firmati Miyazaki, che peraltro ha vinto un Oscar nel 2003 con il lungometraggio La città incantata e un Leone d’Oro alla carriera nell’ambito Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2005). Poi ci sono Il Porco Rosso, Il castello errante di Howl, Lupin III e Ponyo sulla scogliera.
Insomma, tra la miriade di capolavori sfornati dal creatore dello studio Ghibli, noi di Vivere Genova ci sentiamo in dovere, un po’ per campanilismo, un po’ per la reale bellezza della storia, di inserire Marco: quanti di voi, oggi quarantenni, hanno pianto davanti alla televisione al termine di ogni puntata? Nel 1999 è stato prodotto un re-make, purtroppo inedito in Italia, dal titolo Marco-The Movie. 3000 leagues in search of mother (Marco - il Film. 3000 leghe alla ricerca della madre), dove Genova appare ancora più dettagliata, con scorci di Porta Soprana, Piazza De Ferrari e del porto. Per chi ama il giapponese sottotitolato in inglese, può trovarlo qui.
Genova, 1 febbraio 2011
_________________ 4 aprile 1978: io c'ero. 26 aprile 2009, Marnate: c'ero anche lì !