Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44 Messaggi: 14589 Località: Base Antiatomica
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Ho appena letto una bella recensione del CD e del libretto, scritta da Mario Ruggeri su WUZ cultura & spettacolo. Fra le altre cose si afferma pure anche che io e OFM siamo autori di un "libretto informativo meraviglioso, che è pura sociologia pop"! Sarà un complimento? Sigle Cartoni Animati: Pinocchio perché no? compilation
Le più belle sigle dei cartoni animati raccolte in una compilation: Pinocchio Perché No?, Il Grande Mazinger, Lady Oscar, Ken Il Guerriero, L'Ape Magà, L'Uomo Tigre, Candy Candy, La Fantastica Mimì, Lupin, Belle Et Sebastien, Ransie La Strega, Lulù, Anna Dai Capelli Rossi, Pat, La Ragazza Del Baseball, Jeeg Robot. Il cd è accompagnato da una bellissima introduzione di Luigi Lopez (autore della storica Pinocchio perché no?)
In realtà la scusa è avere una piccola creatura alla quale consegnare i ricordi, la gioia, la leggerezza della nostra infanzia. Ma la verità è che Pinocchio, perché no? è un cd che vogliono i grandi, per riappropriarsi del loro tempo lontano. Eppure, al di là della ratio che spinge all’acquisto, Pinocchio perché no? E’ una bellissima testimonianza storica. Più di tantissime altre compilazioni, racconta una storia (tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta) che ha profondamente influenzato la cultura popolare dell’Italia del dopoguerra. L’Italia che entrava prepotentemente nel mondo televisivo, aprendosi alla televisione commerciale e modificando gli aspetti ludico culturali delle nuove generazioni. L’Italia delle sigle dei cartoni animati, non è solo un puro dato musicale: anzi, la musica è forse l’aspetto più marginale. L’Italia dei cartoni è l’Italia della grande rivoluzione pubblicitaria, della massificazione del commercio, è l’Italia del grande sogno, è l’Italia del cambiamento culturale. Criticabile o meno, letta con l’esperienza di oggi, era un’Italia profondamente diversa, in cui le sigle dei cartoni animati assumevano il valore di “colonna sonora” della spensieratezza e, insieme, di hit single antesignano. La miglior risposta all’importanza delle sigle dei cartoni animati degli anni ’80 la si ha negli anni ’90, quando il movimento neopunk si appropria di esse per stravolgerne i contenuti e farne inno anthemico collettivo. La cultura punk, da sempre meccanismo di rottura tra la cultura dominante e quella alternativa, ha scelto le sigle dei cartoni animati come linguaggio, dimostrandone la pienezza e il valore assoluto. Musicalmente, le sigle dei cartoni animati sono state figlie del loro tempo ma anche prototipo sul quale si sono sviluppati “minor hit” casalinghi, entrati poi incredibilmente nelle classifiche di vendita. Diffondendo, e questo va ricordato, in modo esponenziale, la cultura (ancora una volta) del 45” e aprendo incredibilmente il mercato discografico alla vendita di massa. Accompagnato da una bellissima introduzione di Luigi Lopez (autore della storica Pinocchio perché no?) e corredato da un libretto informativo meraviglioso, che è pura sociologia pop, Pinocchio Perché no? non deve passare come operazione di marketing, non deve essere sminuito il suo importantissimo retrogusto popular: deve essere valutato come un cd che racconta una storia, molto importante, del nostro paese. Assumendo dignità e forza culturale.
26 agosto 2011 Di Mario Ruggeri http://www.wuz.it/articolo-musica/6168/ ... imati.html
_________________ Cuore d'acciaio, mente geniale e rischio da affrontare, ma chi non ha coraggio non può sfidare il cielo come noi!
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