Magari sono sempre le stesse cose, ma mi trovavo a pensarlo tra me e me, e mi fa sempre piacere discorrerne con esperti.
Qualche giorno fa sono andato a vedere il film di TinTin. Carino, ben fatto, godibile, non c'è che dire.
Tuttavia, a differenza degli amici (una francese ed un tedesco che parlavano tra loro italiano... ci mancava solo il fantasma formaggino
) con cui sono andato a vederlo, io... beh, non sapevo assolutamente nulla di TinTin.
Cioè, ovviamente sapevo che è un grande classico del fumetto belga, etc. etc. e conoscevo le caratteristiche grafiche di lui e del cane, ma non ne avevo mai letto un fumetto, né sapevo di cosa trattavano le storie.
La cosa, in realtà, non è sorprendente, anzi si spiega benissimo: io ero un bambino che impazziva per eroi di sangue e acciaio e per semidei in tecno-armatura. Le storie di TinTin erano così 'classiche' da risultare vecchie ed di conseguenza per me erano molto poco attraenti.
Non so, magari vale lo stesso anche per alcuni di voi. Avrei avuto bisogno di una mediazione, ma i miei genitori non collezionavano fumetti. E del resto, i fumetti che leggevo io erano il Topolino degli anni d'oro (cioè fino a tutti gli anni '80), mentre, tanto per fare un esempio, trovavo Tex Willer estremamente noioso.
Per cui la mia reazione di fronte al film è stata molto diversa rispetto a quella dei miei amici. L'ho trovato una bella storia, ma alla fine abbastanza tradizionale, semplice. E soprattutto non era "mio".
Facendo un paragone irriverente, trovo i film di Doraemon molto più avvincenti!
Tutto questo mi ha fatto riflettere, perché mi è venuta in mente una cosa detta, se non erro, tanti anni fa da Bozzetto: e cioè che l'arrivo degli UFO Robot ha mandato in soffitta e contemporaneamente ha devastato completamente la produzione animata italiana.
Io e tutti quelli come me potevamo anche vedere Supergulp ed amare Tofffsie, ma quando c'era Goldrake o Mazinga cambiavamo subito canale senza neanche pensarci (e lo stesso valeva per Candy Candy o Mimì).
Beh, oggi a malincuore devo riconoscere che Bozzetto aveva ragione. Cioè, l'Italia aveva una produzione abbastanza affermata in Europa, ma quando incontro stranieri coetanei che mi parlano del "Il signor Rossi" devo spiegare loro che non l'ho mai visto. Figuriamoci, potevo vedere Lamù!
Soprattutto questo mi ha fatto pensare - ma forse già ne abbiamo discusso altre volte - a quando noi ci lamentiamo del fatto che oggi ci sia una tendenza a buttare via tutto quello di adattamento e di lavoro si sia fatto negli ultimi venti anni del secolo passato. È la stessa cosa che si ripete, no?
In effetti sembra davvero che nel nostro paese le cose vadano e vengano, sulla base della moda, in piena anarchia...
p.s.: resta naturalmente sempre il fatto che le generazioni passano, le televisioni mutano, le mamme invecchiano, ma Goldrake non muore mai, sia chiaro...