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Oggi su "Pubblico" in edicola, il quotidiano di Luca Telese, un articolo su Cristina D'Avena, con richiamo un po' da "megalomane" anche in prima pagina: "D'AVENA Con i puffi ho cambiato un'epoca".

Ecco l'articolo:

http://imageshack.us/photo/my-images/832/pubblicop.jpg/

Grazie

"La voce non cambia con il tempo" non l'ho molto capita... Ha avuto fasi così diverse la Cristina negli anni. Non intendo sempre in peggio: a metà degli anni 2000 per esempio ha avuto un peggioramento da cui ultimamente si è ripresa (forse per la nuova esperienza professionale degli ultimi anni con i Gem Boy).

sulla stessa frase ho avuto un sobbalzo.
la voce cambia, eccome. è naturale e fisiologico.
a meno che, volendo proprio fare i don quixotte, non volesse intendere il "timbro" (anche se...)

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4 aprile 1978: io c'ero.
26 aprile 2009, Marnate: c'ero anche lì !

Articolo carino, si vede che il giornalista è un fan o uno che si è informato. La battuta su Puffo Precario è fantastica

Può darsi che intendesse proprio dire che, come accennato più sopra, il timbro rimane tutto sommato riconoscibile nel corso degli anni (anche se qualche variante c'è). Ma, quando sento cantare Cristina oggi, si sente che è lei. Non viene da dire: "ma è Cristina D'Avena a cantare? Non l'avrei mai detto... pensavo fosse Amanda Lear"

...a parte quando le applicano l'effetto slow!

Mi era venuta in mente lo stesso pensiero, anche se poi non l'ho scritto

Infatti l'avevi servita su un piatto d'argento, diciamolo

Comunque l'articolo è stato pubblicato anche nella versione online del giornale, sta in homepage ed è raggiungibile a questo indirizzo: http://pubblicogiornale.it/cultura-2/cristina-d-avena-anni-80-puffi/
E ci stanno pure un po' di commenti...

Visti, e risposto a tono a più di qualcuno. Non so come si faccia a dire che le canzoni che canta lei inneggino al fascismo o chi la ascolta è fascista (O_O Si si...certo) o che è colpa sua se in Italia c'è una cultura che vede gli anime per bambini (-_- quando la maggioranza degli anime per cui ha cantato la sigla, sono destinati primariamente ai bambini prima di tutto in Giappone) ed è colpa sua se ci sono le censure (che ci sono in mezzo mondo, purtroppo... sta storia dell'Italia come l'unico censuratore, inizia anche a seccarmi quando gli USA sono ben peggio ma sono tutte cose già discusse.). Come se lei, poi, curasse gli adattamenti Italiani! Vabbè... non tutti i commenti sono così... ma la madre dei cretini è sempre in cinta, putroppo!

Giusta la considerazione tecnica, ma perché scrivere "Quixote" all'inglese quando dovrebbe scriversi, volendo citare l'originale, "Quijote"? Al limite, dato che stiamo in Italia, meglio scrivere "Chisciotte", no?
Opinioni, eh, nient'altro...