Finalmente ho la giornata giusta per scrivere e siccome ho "parecchia roba", dividerò in più parti perfacilità di lettura.
1. VECCHI SUGGERIMENTI E PARTIcOLARI TRASCURATI
Spesso mi sono conto che noi stando le poche informazioni in nostro possesso siamo fuorviati da come le cose sono arrivate a noi. E, almeno per quanto mi riguarda, dalla scarsa conoscenza di come funzionasse la distribuzione dei programmi televisivi prima del 1983. Ad esempio se è vero che Cadueri gestiva la Econ per conto dei Gagliardo non è detto che la realtà non fosse così semplice.
Comincerei dalla questione TBS.
pag.19
GEN ha scritto:
Oscar Leon ha scritto:
GEN ha scritto:
Hai controllato se nella sigla finale di queste puntate compare ancora il logo TBS? .
Ho controllato, La sigla (fortunatamente tutta completa) l'ho solo nella prima puntata che ho registrato (composta da due episodi) e la scritta TBS non compare, i successivi episodi gli ho per cosi dire 'attaccati' iniziavo la registrazione quando appariva il titolo dell'episodio in giapponese.
Ti ho fatto questa domanda perche' diverse utenti di questo forum che hanno la fortuna di avere registrazioni dell' epoca hanno confermato che nei primi passaggi televisivi delle prime 43 puntate di Lamu' (quelle doppiate nell' 83), il logo TBS nella sigla finale non c' era.
Le successive 43 fino ad arrivare alla 86 sono state doppiate nell' 85 (
http://members.tripod.com/~inuyaksa/seyuu.htm) e infatti si notano alcune differenze: a doppiare Ataru c' e' Manfredi Fabrizio al posto di Riccardo Rossi, la voce di Mendo, Onofri Stefano, passa a Megane e cosi' via.
Il mio sospetto e' che la TBS al massimo abbia importato in Italia la seconda trance di 43 puntate di
Lamu' la ragazza dello spazio (quelle dall' 44 alla 86) nell' 85. Le prime 43 puntate probabilmente sono state importate in Italia da un' altra azienda nell' 83 (primo passaggio televisivo su Euro TV) che poi e' anche quella che ha commissionato a chissa' chi la sigla storica.
GEN
pag. 14
Enciclopedia ha scritto:
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Essendo di BARI posso dirvi che LAMU è arrivata dalle mie parti su una rete locale del circuito EURO TV, cioè Telenorba, insieme alla seconda serie di Lupin.
Posso affermare con CERTEZZA che il marchio "TBS" in coda agli episodi (e se fosse TELECAPRI BROADCASTING SYSTEM o SOCIETY?) all'epoca NON era stato inserito, anche perchè venivano distribuite le pellicole in 16mm presso le televisioni locali! Nei vari passaggi da televisione a televisione le pellicole si sono ROVINATE (non vi siete accorti che nelle VHS Yamato in alcuni episodi mancano i finali?).
Posso affermare inoltre con certezza che l'esclusività della DISTRIBUZIONE TELEVISIVA della serie TV di LAMU la RAGAZZA DELLO SPAZIO non era di EuroTV, che ne aveva solo acquistato i diritti di messa in onda, ma di TELECAPRI stessa, per mezzo della sua società di distribuzione, chiamata appunto TBS (che nulla aveva a che vedere con la società giapponese omonima, dato che Lamu era sotto i diritti della Fuji TV - Kitty - Studio Pierrot).
La TBS in quegli anni aveva anche i diritti di GACKEEN ROBOT MAGNETICO (che infatti è stata replicata per anni su Telecapri insieme a Lamu ed a Jeeg Robot che probabilmente era rimasta nei loro scaffali dato che l'AB, distributore originario, era un po' fallito).
Sono sicuro che il marchio computerizzato della TBS è stato aggiunto in seguito alla RIMASTERIZZAZIONE su NASTRO della serie, che deve essere avvenuta alla fine degli anni '80 (credo con la nascita di Odeon TV).
Posso inoltre dirvi che le due puntate ridoppiate dalla YAMATO, che sono sulla videocassetta 11 della vecchia serie (che in questi giorni godrà dell'uscita in DVD per DeAgostini ed inoltre viene passata su SKY con le sigle -ahimé- in giapponese), erano state doppiate anche dalla RICMON SOUND, dato che io le ho registrate e sono sane e salve con il vecchio doppiaggio su un paio di videocassette XHQ.
Non mi stupisce il fatto che la Yamato, non potendo risalire agli autori della sigla di testa, l'abbia dovuta sostituire con quella originale (se qualcuno di voi ha comprato la vecchia edizione da edicola della Hobby & Work vedrà che sin dalla prima puntata le canzoni sono quelle originali e portano il copyright del 1997, mentre la prima edizione VHS Yamato -ovvero la prima botta di 10 VHS- portava la sigla "storica" ed il copyright del 1996).
Alla Yamato peraltro sono stati dati per la pubblicazione proprio i master magnetici di Telecapri, che erano facili da riconoscere perchè CONSUNTI dal troppo uso! (righe, raschi spesso si mostravano sulle immagini)
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pag. 14
Enciclopedia ha scritto:
Cita:
Piuttosto mi risulta difficile credere che allora una normale emittente locale si importasse da sola i cartoni dal Giappone quando grandi circuiti come Canale 5, Italia 1 e la stessa Euro Tv si rivolgevano regolarmente alle varie ITB, Olympus M., VID...
Verissimo, ma non dimenticare che Canale 5 e gli altri all'epoca non erano ancora il colosso dell'epoca e che i distributori per le reti private nascevano come funghi; quelli che tu stesso citi, AB, VID, Olympus, che certo non erano "giganti del settore" (la stessa ITB lo è diventata, acquisendo i cataloghi di tutte le "cadute sul campo") ma piuttosto dittarelle arrangiate nate per approfittare della situazione. Pochi soldi, doppiaggi scadenti. Telecapri all'epoca era una grande rete; se le altre ditte sono riuscite a fare contratti con il giappone (e questo è tutto da dimostrare), perchè non lei? Evidentemente anche Telecapri voleva (e lo ha fatto) entrare più che nel circuito delle emittenti private in quello dei distributori. E credo che con Lamù ci abbia campato un bel po'...
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pag. 14
GEN ha scritto:
Secondo il mio modesto parere, visto che la pista di Telecapri almeno finora non ha portato a niente, occorrerebbe accertarsi di chi abbia effettivamente importato in Italia la prima serie di Lamu'.
A tal proposito riporto uno spezzone di una bella intervista a Giuseppe Giacchi presa da Tivulandia.
"Sa nulla della VID (Video International Distributors)?
Stesso discorso. Non mi ricordo davvero. Ricordo un certo Mauro Bolognini, importatore dall’estero che aveva altri due fratelli (Pietro e Manolo), che si occupava di questo settore ma non so per quale ditta lavorasse. Dovreste controllare l’Annuario del Cinema Italiano, è una pubblicazione. Se andate a vedere il lavoro fatto in quegli anni potreste risolvere i vostri interrogativi. E’ all’ANICA."
Consultando questo annuario all ANICA nel periodo attorno all' 82/83, si dovrebbe risalire con certezza a chi ha veramaente importato Lamu' in Italia e cosi' saremo sicuri che le successive ricerche andranno nella giusta direzione.
GEN
[/quote]
A parte il discorso ANICA, già battuto, terrei presente alcuni aspetti:
- Molte serie arrivate a noi in mano alla MondoTV ovvero Doro TV/ITB, precedentemente erano state distribuite da altri soggetti poi acquisiti dalla stessa.
- La prima parte di episodi girò inizialmente su 16mm
- Il doppiaggio in due tempi: quando Federico Costantino ha parlato di “pacchetto chiavi in mano” probabilmentte si riferiva al doppiaggio del 1983, quando invece Rosalinda Galli affermava che “si occupava di tutto Federico Costantino” probabilmente si riferiva al doppiaggio del 1985
- TeleCapri aveva acquisito i diritti di Gackeen (doppiato nel 1980)
A parte che la notizia su Gackeen potrebbe essere non del tutto esatta, esistono delle analogie con Lamu:
- prima TV su reti private
- nessun credit nella sigla
A questo punto mi sono chiesto se a partire da questi elementi si potesse arrivare delineare un modus operandi che permettesse di individuare un soggetto che:
- creasse pacchetti chiavi in mano o che distribuisse anch’esso serie televisive destinate a tv private locali
- gestisse le cose in economia e in fretta, da cui la mancanza di credit nei titoli
- operasse a Roma
- Avesse contatti con distributori internazionali
- Che in qualche caso commissionasse i doppiaggi non per intero ma per lotti (ad es. 26 episodi su 43 di Gackeen, i primi 26 episodi di Mimi, i primi 43 di Lamù)
Guardando Gackeen con quel titolo fermo in sovraimpressione, cosa viene in mente? Uno dei primi grandi colpi in fatto di anime su reti locali: “Jeeg L’uomo d’acciao” (così era titolato all’epoca, anche se il titolo non era un cartello fisso) e anche qui coincidenza mancano del tutto i credits nella sigla.