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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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 Oggetto del messaggio: Cosa proviamo oggi?
MessaggioInviato: sab 11 mar 2006, 21:23 
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Iscritto il: mer 5 mag 2004, 19:05
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Località: Velletri RM
Si è parlato tante volte dei vari motivi che ci portano ad ascoltare le sigle, tra cui uno è la nostalgia.
Però continuando a sentirle frequentemente come facciamo noi, penso che si perda un po' quest'emozione. Ricordo la sera di qualche anno fa che Fre mi diede il cd con le sigle, che mentre ero in chat (ho ancora il log) mi commuovevo con Gatchaman e Galaxy, che non sentivo da anni e anni.
Ora queste due non mi commuovono più, anche se sono tra le mie preferite, e quasi nessuna mi commuove più.

Oggi ho risentito per la prima volta "Marco" dopo più di 20 anni, e ho "fiottato" (come dice un amico mio) come una fontana. Eppure non è una gran sigla (nemmeno me la ricordavo), né era un gran cartone. Però la "distanza", quelle due decine di anni, hanno prodotto questo effetto. Ed è stato bello poterlo provare ancora, ed anche per questo motivo centellino la ricerca di alcune sigle, per poterne godere ancora.

A voi emozionano ancora in questo modo quelle ormai sentite e risentite? O, come me, oggi le apprezzate ma non arrivate più a commuovervi? Ricordate come un gioiello la 'prima' volta che le avete riascoltate, le sensazioni provate?

(ciò non vuol dire che non provi una bella sensazione e una forte emozione, soprattutto quando metto il volume al massimo e le canto a squarciagola)

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 0:09 
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Iscritto il: lun 22 set 2003, 23:04
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Località: Bossa Nova-rese
Non provo più quell'emozione che provai 10 anni fa con il primo Tivulandia, quando riascoltai per la prima volta su cd tantissime sigle che avevo ormai rimosso o che conoscevo solo in versione tarocca.
Per esempio ricordo che l'intro di "Mimi e le ragazze della pallavolo" mi fece emozionare non poco, questo perchè pur avendo seguito poco la serie, mi rimase in testa sempre la sigla, per tanti anni, così quando la riascoltai per la prima volta in versione integrale, provai un'emozione forte.

Ora come dici tu magenta, questa emozione non la provo più, ma la sigla di Mimì, rimane ancora una delle mie preferite....

Comunque visto che si parla di emozioni, io provo ancora più emozione quando guardo l'espressione della gente che riascolta una vecchia sigla dopo tanto tempo....non c'è gioia più grande de vedere un coetaneo che ti ringrazia per avergli fatto riascoltare una sigla che lo riporta indietro nel tempo...adoro quando gli amici mi chiedono questa o quella sigla...anche se si tratta delle solite "Heidi" o "Ufo robot"....



avrò fatto sicuramente un macello con i verbi...perdonatemi....

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 4:16 
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Iscritto il: ven 18 mar 2005, 2:54
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Località: Firenze
Anni fa quando mi fu data una cassetta con la registrazione della sigla di Jeeg ero emozionatissimo e non riuscivo a smettere di ascoltarla!!! Diciamo che l'avrò sentita a ciclo continuo per qualche ora... Il giorno dopo un po' meno e così via, fino ad arrivare a questo periodo che l'ascolto ogni tanto. Ovviamente non mi commuovo più come le prime volte, ma ancora oggi avverto sempre il bisogno di ascoltarla. Credo che questo valga per tutte le cose della vita, perchè purtroppo o per fortuna gli esseri umani si abituano a tutto. Soprattutto se te ne fai una indigestione per molto tempo.
Comunque un'emozione simile la provo ancora oggi ai concerti, quando venni a Genzano al concerto dei Superobots e da fuori il locale sentii l'inizio di Babil Junior ero veramente al settimo cielo...

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 8:23 
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Iscritto il: mer 8 mar 2006, 18:49
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Località: Vercelli
Golgo13 ha scritto:
Credo che questo valga per tutte le cose della vita, perchè purtroppo o per fortuna gli esseri umani si abituano a tutto.
Appunto. Con questo hai risposto al posto mio.
L'assuefazione non è indice della scomparsa di una cosa, ma dell'abitudine che si ha alla stessa.
E' difficile a spiegarlo, Magenta, ma anche ora che "la fontana non gronda lacrime" ad ogni riascolto di quella canzone, le emozioni sono le stesse di quando lo facesti per la prima volta dopo tanto tempo.
Solo che l'impatto è + lieve.
E lo sarà sempre +.
Un altra difesa del corpo umano al dolore.

Io, purtroppo, ancora non provo nostalgia per queste cose, forse perchè la mia parte di fanciullo è ancora dentro me...
A dire il vero mi è capitato soltanto una volta: un groppo in gola dopo tanto tempo che non risentivo la canzone del mio cartone preferito (che oramai non specifico neanche + per non risultare monotematico...)
Ma ho mandato subito giù per lasciar spazio alla voce.
E cantai il dolce risveglio di un ricordo che era rimasto sopito in me...


Vincio

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 12:08 
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Il discorso di Magenta racconta una sensazione che provo anche io.
Per quanto riguarda le canzoni di Cristina è così, perché quelle le ascolto sempre e da sempre, anche se mi sono emozionato il 19 Giugno 2005 quando Cristina ha cantato L'incantevole Creamy senza base (viste le richieste insistenti del pubblico), e mentre echeggiava la sua voce che intonava la canzone il pubblico era emozionato!!!

Mi sono poi emozionato ad ascoltare alcuni brani, diciamo, un po' meno facili da reperire :roll: e quando una mia amica anni fa mi registrò in una cassetta Bem e Astroganga...

Ma man mano che si recuperano pezzi del passato che diventano apparteneti al presente tutto cambia... :?


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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 12:35 
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Località: Velletri RM
Golgo13 ha scritto:
Comunque un'emozione simile la provo ancora oggi ai concerti, quando venni a Genzano al concerto dei Superobots e da fuori il locale sentii l'inizio di Babil Junior ero veramente al settimo cielo...

Sì, il concerto dei SR è stato da batticuore, e a proposito, vi ricordo che una buona percentuale di noi aveva gli occhi lucidi e/o la pelle d'oca a sentire Cuore dal vivo al pranzo coi Cavalieri... :wink:

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 15:08 
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Io quattro anni fa, al Fumettopoli, sentii provenire da uno stand la sigla di Judo Boy. Bè, mi fermai per qualche secondo. Vent'anni e più che non la ascoltavo, e sebbene più o meno la ricordassi, risentirla e poi così all'improvviso fu proprio bello. Probabilmente è nata quel giorno lì la mia intenzione di recuperare più videosigle possibili degli anime di quand'ero bambino.

Ovvio che ai primi ascolti, dopo anni di astinenza, le canzoni emozionino assai di più che successivamente. E comunque io le riasscolto sempre più che volentieri, uno perchè in fondo ci sono legato, due perchè in fondo sono proprio belle.
E poi aggiungo una cosa. Ci sono sigle di cartoni che guardavo, che riascoltando dopo anni non mi hanno detto alcunchè. Ed invece ci sono sigle di cartoni che non mi piacevano (ed anche la sigla mi piaceva il giusto), che adesso, riascoltate ad anni di distanza, mi piacciono, anche se non mi emozionano particolarmente perchè non sono legate a particolari ricordi.
Esempi. Da piccolo guardavo Superauto Mach 5. Dopo anni ho riascoltato la sigla, e niente.. Anzi, dopo la prima volta, non l'ho più riascoltata per intera.
Invece Ransie la strega non lo guardavo, e la sigla non mi diceva granchè. Invece oggi è tra le mie preferite.

Poi c'è il caso di sigle che non ricordo. Ma proprio per niente. E poi mi capita di ascoltare doppo anni i primi sei-sette secondi, e bam! mi torna in mente tutta la canzone (il cervello è proprio strano, chissà dove si era nascosta quella canzone fino a quel momento). Un caso del genere m'è capitato giusto pochissimo tempo fa con le sigle di Superbook, Spazio 1999 e Temple e Tam Tam (tra l'altro, Spazio 1999 io pensavo di non averlo manco mai visto, e invece a questo punto pare proprio che ricordassi male).


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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 20:51 
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Località: lungo la Senna
E' vero quello che dite. Che l'abitudine spegne l'impatto emotivo con le sigle della nostra infanzia. Vero.
Però... ci sono sigle, x me, o meglio frasi in esse, che evito di ascoltare quando sono in compagnia, xchè mi portano alle lacrime. Il bello è che cerco di restare fredda nell'ascoltarla, ma quando arriva al punto della frase incriminata, non riesco a fare a meno di commuovermi.
Sono un caso patologico! Non faccio testo :P

Poi, vabbè, qui si parla di riascoltare le sigle a casa propria.
Sentire/vedere i Superobots sul palco è tutt'altra emozione!

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 21:17 
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Iscritto il: gio 21 ott 2004, 16:54
Messaggi: 6816
Località: Milano-->Pontevico
Per me la situazione è un pò diversa perchè le sigle non le ascolto così spesso; questo perchè ho tanta (troppa!) musica di ogni genere da ascoltare...quindi? mi capita spesso di emozionarmi! ( l'ultima volta è stato al concerto dei beehive con ufo diapolon... :oops: )

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MessaggioInviato: dom 12 mar 2006, 23:20 
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Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44
Messaggi: 22202
Località: Busto Arsizio (Side3)
Simone ha scritto:
ci sono sigle, x me, o meglio frasi in esse [...] mi portano alle lacrime. Il bello è che cerco di restare fredda nell'ascoltarla, ma quando arriva al punto della frase incriminata, non riesco a fare a meno di commuovermi

seppur in modo meno romantico, posso quotare 'sta cosa... un esempio è la voce di clara che parte solista subito dopo un tipico coro dei cdr: è un contrasto che mi dà sempre la pelle d'oca... g:smile:
un po' come a sentire la voce di louis armstrong... g:smile:

per il resto, le sigle dei robottoni riescono sempre a farmi sentire gasato! g:-)

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MessaggioInviato: lun 13 mar 2006, 4:50 
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Iscritto il: gio 10 mar 2005, 13:25
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Località: Napoli
Anche a me capita la stessa cosa, sia che si tratti delle canzoni, sia che si tratti delle immagini. Eppure una soluzione l'avevo trovata.
Ricordo che la prima volta che rividi la video sigla del Grande Mazinga mi commosssi tanto, ma che poi -rivedendola spesso -mi ci sono assuefatto.
Ho provato a non guardarla per un paio di anni e quando l'ho rivista era come se fosse di nuovo una scoperta, era come se tornassi indietro al giorni in cui l'avevo riscoperta.
di recente ho riascolato Jet Robot che per vari motivi nn ascoltavo da un annetto ed anche lí mi sono emozionato tanto...

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力が 正義ではない 正義が 力だ!
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MessaggioInviato: lun 13 mar 2006, 12:38 
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Iscritto il: gio 24 giu 2004, 17:49
Messaggi: 7208
Località: Padova
Sì Magenta, ci ho pensato molte volte anch'io, anche ad aprire un topic sull'argomento ma l'hai fatto prima tu :)

5-6 anni fa, quando ho s*******o col modem a 56Kb le mie prime 2 sigle (Mila e Shiro e Galaxy), dopo decenni che non le sentivo, l'emozione è stata esplosiva! E lo stesso è stato con le successive, man mano che le riscoprivo, alcune anche molto recentemente.
Poi con l'abitudine questa sensazione è scomparsa e ogni tanto mi chiedo se è un bene o un male, ma forse è solo normale che sia così... (ehm non riesco a dis-contorcere il discorso perché sto contempor. lavorando :P)


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MessaggioInviato: lun 13 mar 2006, 19:55 
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Iscritto il: dom 12 dic 2004, 19:41
Messaggi: 4124
Località: Pianeta Terra
Bellissimo topic!

E' vero, un po' di assuefazione si verfica, a furia di ascoltare le sigle, rispetto all'emozione della "prima volta", quando, all'improvviso, nel mentre che ascoltavi le prime note, le parole ti sgorgavano inconsapevolmente dai meandri dell'animo.. come se le avessi sempre ascoltate e ripetute..

Ma, devo dire, che per le canzoni che vedevo da piccolo (e, nel caso mio, vuol dire quasi tutte! :D ) , «si può ripetere il miracolo»:
semplicemente lasciando riposare, ogni tanto, le varie sigle, come dice T. Aku, ma anche con un particolare accorgimento: pensare alle immagini del cartone nel bel mentre che scolti la sigla!
Durante il concerto dei SuperRobots, ad esempio, ogni tanto mi giravo a guardare il filmato con le immagini anche se si trovava alle mie spalle, quasi a cercare ispirazione, e.. beh, funzionava benissimo!

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Inchinatevi di fronte al simbolo dello Shogun Mitsukuni Mito. Inchinatevi!


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MessaggioInviato: mar 14 mar 2006, 2:16 
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Iscritto il: mer 8 mar 2006, 18:49
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Località: Vercelli
Molto bello leggere emozioni di altre persone...
Ecco xkè mi è venuta in mente una cosa.
Un quesito. Ed ora lo dividerò con voi in questo topic, anche se centra (voce del verbo centrare, fare centro) poko il tema originale.
O meglio, gli passa soltanto vicino...

Tutti noi ci siamo emozionati riascoltando vekkie canzoni che "rievocano" i nostri ricordi. Questo è il succo del succo del succo (del succo) di questo Topic.
Ma è capitato percaso di piangere x una canzone senza aver dei ricordi legati ad essa?
Oppure, vi è capitato di piangere per una sigla di un cartone tanto da nn vedere + il cartone stesso?

A me capitò...
Da piccolo non riuscivo a vedere il cartone di Milly perchè la canzone mi faceva piangere. Ancora adesso mia madre mi ricorda che da pikkolo lei doveva stare kol telecomando in mano perkè molte canzoncine mi facevan scoppiar in lacrime...
(Dovevo essere stato un bambino proprio difficile. Strano ke i miei nn abbian usato la lupara giù in cantina. Da buoni calabresi quali sono non possono non averne una ihihi...)

Invece un anno fa mi capitò di sentire la canzone Lovely Sara (sì, quella ke inizia con il motivetto dell'orologio del collegio) e mi emozionò molto anche se io, Lovely Sara, non credo di averlo mai visto... o non me lo rikordo.

Voi? Ke dite? E' normale?
E' speciale?
E' folle?
Un altro saluto a tutti voi e scusatemi della parentesi.


Vinc

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MessaggioInviato: mar 14 mar 2006, 10:23 
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Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44
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Località: Base Antiatomica
In un qualche messaggio sepolto in questo forum (o nel suo archivio storico) gia' mi lamentavo della mia assuefazione alle sigle, del continuo logorio del loro potere evocativo.

Quando agli inizi degli anni '90 riascoltai le mie prime sigle, fui colto alla sprovvista e, senza che fossi minimamente preparato, fui travolto dall'arrivo di Goldrake e Capitan Harlock, che assieme giunsero a prelevarmi e riportarmi la', proprio la', quando ero solito trasformarmi in Jeeg. Quando i cartoni, le loro sigle, e io che giocavo ai cartoni erano un'unica inscindibile cosa. Quando ero Jeeg!
Molto presto pero' dovetti constatare che ogni sigla ha un potere limitato che si consuma con l'ascolto. E cosi', anche per questo motivo, soprattutto per questo motivo, la mia ricerca non si limito' alle sigle piu' famose, come ingenuamente progettai all'inizio. La ricerca continuo' senza tregua. Doveva essere ritrovata ogni sigla della mia infanzia che possedesse anche solo un decimo della potenza sprigionatasi col primo riascolto di Ufo Robot!
Quando si esauri' il potere di tutte le sigle della mia infanzia, queste conservarono pero' una dolcissima doppia bellezza che continuo' a farmele ascoltare, e che mi convinse a scoprire anche le altre sigle, quelle di cartoni mai visti da piccolo, che tuttavia condividevano lo spirito delle mie sigle.

Poi, quando ero ormai rassegnato al presente, per la seconda volta cogliendomi di sorpresa, ecco Ken Falco e Kimba a prelevarmi e riportarmi la', proprio la'! Era la prima NDS e le voci originali di quegli sconosciuti beniamini risprigionarono lo stesso potere della puntina posata sul 45 di Ufo Robot qualche anno prima. E la stessa cosa si ripete' alla NDS2 e alla NDS3!!! Ora pero' neanche i concerti riescono piu' a riportarmi la', proprio la'...

Rimangono credo le videosigle, che non ho praticamente mai rivisto. L'ho infatti quasi sperimentato a Genzano, quando nella confusione ad un certo punto Belle arrivo' scondinzolando, offrendomi di salirle in groppa... ma so che si tratterebbe dell'ultimo viaggio, e capirete anche voi che non ho nessuna fretta di partire. Penso sia questo il motivo per cui non ho mai raccolto videosigle e aspetto con pazienza il progetto 999, senza affrettare l'ultima partenza.

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Cuore d'acciaio, mente geniale e rischio da affrontare, ma chi non ha coraggio non può sfidare il cielo come noi!


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MessaggioInviato: mar 14 mar 2006, 12:13 
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Località: Velletri RM
@Eternalcrisis: sì, mi è successo, ad esempio con Caro fratello e Ufo Diapolon.
Com'è possibile? Forse le sigle più belle hanno un potere intrinseco che va al di là del cartone? Mi sa di sì. Sarebbe interessante analizzare questa cosa.


Un po' triste invece il post di Hiroshi, ma realistico. Cmq penso che sia un lato proprio della vita, è come la differenza tra innamoramento e amore, che dopo un po' non provi più quei batticuori e sudori freddi, o non li provi più così spesso, ma ci sono comunque altre belle emozioni che sostituiscono quelle travolgenti degli inizi.

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MessaggioInviato: mar 14 mar 2006, 19:25 
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Località: Repubblica Popolare Democratica Autonoma di San Miniato
L'ascolto delle sigle veicola, per me, il periodo più intirgante della vita, laddove la scoperta era avventura di ogni giorno, laddove l'aneddotica rappresenta, ancora oggi, un insieme sempre vivo di brividi.
Benchè io mi trovi in linea con molte delle osservazioni presentate da Hiroshi su questo argomento, il mio vissuto è un po' diverso dal suo. Sarò banale, ma anche quando un po' della nostalgia va perdendosi, basta un ascolto particolare in un momento particolare di una qualsiasi sigla (magari una di quelle che amo maggiormente) che tutto un mondo si risveglia. E' lì che si aprono le stanze della mente, è lì che la nostalgia ritrova spessore si anima, è lì che la nostalgia, che spesso è considerata avere un alone negativo, diventa lietezza. Io adoro la mia nostalgia, e innamorato come sono, poi, di qualche mia solitudine, ho le mie sigle a darmi controno e colonna sonora... La colonna sonora della mia vita, perchè primo tratto di melodico richiamo e, pian piano, un mescolarsi di fantasie e ricordi che solo la nostra generazione ha avuto. Per prima. Per prima... Noi l'invasione di sigle l'abbiamo vissuta in pieno. Ci è stato scaraventato addosso un Univesro di cui ancora oggi, in tutti i minuti della vita, traggo spunti di divertimento, solidarietà, accesa confusione. E mi chiedo dove sarei senza la possibilità di acceedere con il ricordo ai Raggi Delta, al Pulsante Rosso o alla Formazione Sigma...
Istantanee di una vita? Proviamoci un po'...
Se dovessi fare un video sulla mia vita, di sicuro vorrei che ci fosse "Goldrake" come canzone di fondo...
Se dovessi andare da Marzullo a essere intervistato, chiederei di eseguire "Gundam" o "Daitarn III" a Giovanna Bizzarri...
Se dovessi riprendermi da un periodo difficile, vorrei "Ken Falco", "Jeeg Robot" o "Trider G7", per darmi forza...
Se dovessi ribadire a me stesso qual è la mia natura più vera, vorrei "Teppei" o "Sasuke"...
Se dovessi o volessi sognare, vorrei "Capitan Harlock", oppure "Tekkaman", o anche "Kyashan", per inchinarmi davanti alla lucentezza della forza che ne proviene...
Se volessi un compagno di lotta nel pensiero, vorrei sentire le note imponenti e le parole tuonanti di "Mazinga Z" o di "Devilman"...
Se voglio, invece, sorridere alla vita col disincanto di chi sol col disincanto sorride, vorrei "Lo scoiattolo Banner" o Belfy e Lillibit", o anche ... Se voglio ricordarmi qualcosa di non particolare, vorrei "Forza Sugar", se magari il ricordo da cercare è più netto, allora vado a "Pat la ragazza del baseball"...
Come mi accade per Francesco Guccini (presente in qualsiasi brano di mia vita con i suoi testi, le sue ballate malinconiche e la sua musica) m'accorgo, lieto e trasognato, che c'è una sigla per ogni momento dell'esistenza. Ogni convinzione di idea ha la sua protesi in una sigla, e le divien quasi lineare, naturale, ovvia... C'è ovunque un personaggio (che questi pezzi celebrano) che rimane. Rimane... Le sigle rimangono, già. E divengono il tessuto base di crescita da cui sono partito, da quando ebbi la felicità di capire (senza saperlo) che quei 45 giri erano a misura di bambino e mi sarebbero stati addosso per una vita intera. E quando ognuno di noi parla di vita intera, si riferisce alla propria accidentale eternità. Quando Actarus gridava <<Alabarda Spaziale!>>, io lo sapevo che era per me, che lo diceva per me; e le sigle del cartone animato non facevano che sottolineare quella sicurezza che noi bambini riuscivamo a percepire, di questo cosone armato e bellissimo. Quando vedevo Teppei che chiudeva gli occhi in montagna, nella videosigla, mi piaceva pensare teneramente a lui come un terremoto di ragazzo nell'improvvisa quiete di ciò che lo rende quieto, e lì mi sentivo pieno di quietezza pure io... Quando, ancora oggi, vedo il Cammello del Tempo farmi l'occhiolino nella videosigla favolosa di "Calendar Men", non posso ritrovarmi il sorriso sulle labbra... Quando vedo Kento, Mita, Tanosuke, Shiro, Dani, Manabù, Sanae e il maialino Jimmy ballare sul mondo nella videosigla di "Daltanious", la nostalgia mi ritorna... Ed è quella che voglio.
E' quella, la nostalgia che voglio...
E non la lascerò mai andar via...
WATTA Old Style TAKEO

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<<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"


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Watta sei stato estremamente diretto e romanticamente chiaro.
Sogni molto e lo fai senza la paura che questi ti abbandoneranno, perchè non succederà.
Forse perchè ti piace cullarti in essi, per rendere tutto più saporito...

Se non è così per te, beh questo sono io...

Come ho detto precedentemente, la sigla di un cartone non mi da nostalgia (per ora), ma penso che non mi succeda perchè i cartoni che adoro, o che ho adorato, li tengo ancora vivi in me e non ne sento la mancanza...

Lo ammetto: ancora adesso mi ritrovo certe sere a fissare le trasformazioni di Sailor Moon e, ogni volta, noto dei particolari che non notavo tempo fa.
E ricordare i punti salienti del cartone mi riporta in quell'angolo della mia fantasia dove questi pensieri si fondono con la realtà degli eventi che sono passati.
Mi immedesimo anche in certe situazioni; tipica è la frase "Se fossi stato al posto di Bunny, probabilmente anche io avrei fatto così"...
Oppure...
"Caspita, mio fratello è impulsivo e sportivo, io invece son quieto e ho gusti + ricercati, proprio come Terry e Maggie"
Oppure ancora...
"Se potessi io girare e sperare ke un mio desiderio si avverasse, cosa diverrei?"
E così via altri mille e mille pensieri...

E cullarmi in questa visione + zukkerosa della vita è il mio vizio; forse non una necessità, vivrei lo stesso anche senza sognare, ma sicuramente non sarei io...


Vincio

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Eternalcrisis ha scritto:
Watta sei stato estremamente diretto e romanticamente chiaro.
Sogni molto e lo fai senza la paura che questi ti abbandoneranno, perchè non succederà.
Forse perchè ti piace cullarti in essi, per rendere tutto più saporito...

Se non è così per te, beh questo sono io...


Sì, sì, ho capito... Ma la premessa che hai fatto, quella che qua sopra riporto, mi appariva poco chiara, nella trama di fondo... Ci ho messo un po' a coglierne il senso (alla fine ci son riuscito, eh... :wink: )
Ci tengo tu sappia, comunque, che mi fa estremamente piacere tu abbia letto attentamente le mie parole. E' sempre fonte di gaudio, ma sì... :P
Ad ogni modo, non definirei le mie parole (e beninteso: i miei pensieri) di tessuto <<romanticamente chiaro>>. E questo perchè? Beh, perché io mi avvicino assai poco a qualunque cosa della vita sia romantica, nell'accezione del termine, ovviamente, che tanta controletteratura ha affidato alla dimensione interiore dell'umana specie. Ci sono le cose che amo, che mi piacciono e a cui mi affido sempre. I cartoni animati, l'eclissi della tristezza sovrastata dal ricordo. Ogni volta. E un mare di aneddoti di pensiero che mi fanno dar l'addio alle gesta consuete della schizofrenia quotidiana, fatta di lavoro, cazzate, tensioni varie, debiti da pagare, TG4 e così via... Quel mondo fatto di personaggi che mi hanno fatto crescere sano e forte insieme a qualche zuffa, al mio pallone da rincorrere, alle manifestazioni studentesche da poveraccio Rivoluzionario, eccetera; personaggi di superba stima dentro di me; personaggi che, bene o male, non mi lasceranno mai. Quella è la nostalgia che mi piace conservare, anche perchè divien risorsa quando il pensiero se ne va verso tristi presagi o destinazioni sgradite... :)
MARCO

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MessaggioInviato: dom 19 mar 2006, 12:40 
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dancasti ha scritto:
Simone ha scritto:
ci sono sigle, x me, o meglio frasi in esse [...] mi portano alle lacrime. Il bello è che cerco di restare fredda nell'ascoltarla, ma quando arriva al punto della frase incriminata, non riesco a fare a meno di commuovermi


seppur in modo meno romantico...


hey, tu... io non sono mica una sentimentale :P

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Ciao Watta...
romantico non è soltanto qualcosa che riguarda l'amore...
e nemmeno (a parer mio) colui che prova dei sentimenti perchè credo che tutti proviamo sempre qualkosa dentro di noi...

Secondo me una persona è romantica se da importanza ai sentimenti che ha e sa esprimerli arricchendoli di qualkosa di speciale.
E quel "qualkosa di speciale" l'ho trovato anche nelle parole che hai scritto.

Per questo motivo scrissi "romanticamente chiaro".

Ad ogni modo grazie per aver dato peso alle mie parole...


Vincio

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MessaggioInviato: lun 3 apr 2006, 3:06 
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Era da un paio di giorni che vedevo questo topic ma, non so perche', non ci sono entrato fino a questo momento.
Inutile dire che ho letto tutti i vostri commenti e ho apprezzato particolarmente la malinconia di Hiroshi e mi ha quasi commosso la descrizione de "il fantastico mondo di Watta" (non ti far invadere dalla boria ora, quella e' prerogativa d'altri :P).

Sono Romantico
Sono romantico (*)
Sono sentimentalmente nostalgico

Ancora oggi un nodo mi stringe la gola mentre ascolto gli archi in "Conan" e la voce di Clara in "Cuore" o quella di Cristina in "Piccoli problemi di cuore"
Un sorriso con gli occhi umidi mi coglie ascoltando "Gli gnomi delle montagne" e "I bon bon magici di Lilly"
Quasi scoppio a piangere con "Ufo Diapolon" e con i cori di "Superobot 28"

Sono anni, anzi, ormai potrei dire che e' piu' di un decennio, che ascolto le sigle, le raccolgo, tento di recuperarne su vinile, recupero videosigle, spezzoni, serie complete e non ma ancora adesso, anzi, in questo preciso momento che sto ascoltando "Kyashan", sento che il mio cuore sta anomalmente pulsando nel ricordo legato a questa sigla e quasi mi manca il fiato... tanto come quando l'ho risentita nei primi anni '90 (e' stata una delle prime che ho trovato, registrata su una vecchia cassetta con un microfono appoggiato alla televisione).

Io sono questo... sono quello che ride come un bambino di 6 anni ai concerti dei Poveri di Sodio per un suono improvvisamente uscito fedele all'originale, che abbassa lo sguardo sul mixer per non far vedere gli occhi arrossati da un pianto che a stento trattengo durante l'esecuzione di "Sampei" (c'e' poco da fare, quel flauto messo li' cosi' mi fa morire...) o del gia' citato "Conan".

Io son cosi' e mi auguro che il tempo non riesca mai e poi mai a smorzare queste mie emozioni legate alle sigle.


(*) ho volutamente distinto le due parole in modo da comprenderne l'originale accezione e l'odierno signficato che si da' al romanticismo.

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Prova un po' a cliccare qua se ti va:http://www.knightfight.it/?ac=vid&vid=64003398 :wink:


"Ares, te si sta brao ma te gh'e' steca' un par de olte"
cit. colorito indigeno veronese


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