Kanjar ha scritto:
Mi sento di appoggiare il tuo discorso, perché è serio ed approfondito.
E però si deve ricordare sempre che purtroppo l'ideologia porta a distorcere la percezione del reale: una persona che appartiene ad una ideologia (di destra, di sinistra, religiosa) è a quasi incapace di intendere e di volere e si lascia guidare dal suo gruppo o dal suo leader.
Ciò purtroppo porta anche a travisare le opere d'arte: se io fossi un autore, non potrei riuscire a sopportare l'idea che dei cretini acerebrati (fascisti, comunisti, musulmani, figli dell'ammore eterno o che altro) possano strumentalizzare le mie creazioni.
Poi che la cultura della destra italiana sia solo quella, rispetabilissima e condivisibile, dei campus naturalisti, non è purtroppo del tutto vero. Forza Nuova, Alleanza Nazionale, dove le mettiamo? I black block che a genova distruggevano ed imperversavano per la città e che, guarda caso, erano organizzati cogli autobus di Forza Nuova? (e, guardacaso, si fermavano a chiacchierare coi carabinieri, indisturbati?).
Possiamo davvero dire che la cultura di estrema destra sia solo una cultura positiva come tante altre? Io credo invece che sia purtroppo, troppo spesso, votata al cameratismo, all'ideologismo, alla massificazione (come d'altronde tutti i movimenti culturali odierni) ed alla violenza: soprattutto c'è un culto dell'ignoranza, della non-conoscenza, della disinformazione, che considera grande e buono chi urli "me ne frego" e batta i pugni come un bimbo (violento) per ottenere ragione.
Insomma, ci sono sempre due facce della medaglia.
Ti diró.
Sono pienamente d'accordo sul ruolo massificante che hanno avuto molteplici movimenti del secolo passato - cioé del 900 - e oggi credo che questo ruolo sia di fatto raccolto dall'integralismo islamico. E questo é stato il limite del secolo cosiddetto secolo "breve", come tutti sappiamo.
Credo peró che nn esistano culture positive in sé, non solo a destra. Ogni cultura é positiva quando assume la capacitá di critica permanente dei propri atteggiamenti, senza per questo perdere i propri fondamenti. Certo ci sono culture asolutemente erronee, ma non mi pare questo il caso.
Non condivido invece l'idea secondo cui l'ideologia distorce necessariamente. O meglio, l'ideologia distorce quando non c'é logos -cioé ragione - nell'idea. E questo, certo, può capitare ed é capitato, ma esistono anche movimenti politici ideologici che hanno donato senso alla vita di molti uomini e persone.
Ed é questo che volevo dire: per questi giovani di destra capitan Harlock é il simbolo di una scelta libera di lotta, della difesa della propria patria dalle mazoniane (che sono stranieri che attaccano, un'altro mito tipico del mondo della destra) etc...
Se pensi a questo capisci come, per esempio, una figura come quella di Mononoke può piacere ad un giovane ecologista no global nemico della moderna tecnicizzazione del mondo, mentre un guerriero che combatte da solo per difendere la sua terra da un altra popolazione che la invade e contro i governanti della terra ormai corrotti, possa piacere ad un giovane di destra. Lo stesso si può dire per Sandokan o il corsaro nero.
Il discorso é che, se si va a vedere bene, dal punto di vista ideologico, ci sono anche affinitá tra le idee della destra e quelle di una certa sinistra. E la cosa si complica. Per questo dicevo che Harlock é figura anarco-socialista Wagneriana. Ci sono molte destre e molte sinistre nella storia del nostro paese.
La destra che a scuola ci hanno mostrato é quella nostalgica del fascismo storico che non é ne il fascismo nella sua genesi e origine, né la destra dei giovani degli anni '70. A questo proposito consiglio il libro di Mellone "Dì qualcosa di destra", uscito di recente, che mostra l'intera galassia della destra italiana.
Per questo non mi scandalizza che la politica si rifaccia a certe figure, anche perché si tratta di giovani, non di politici usi alla conquista del potere e dei proprio interessi meschini.
Aggiungo, e concludo, che il padre di Harlock, era un pilota della Luftwaffe come si evince dall'"Arcadia della mia giovinezza" e che la fiugura rappresenta autobiograficmante qualla del padre di Matzumoto, pilota di aerei giapponesei nella seconda guerra mondiale. E se da un lato, appare la critica alla guerra nella sua dimensione distruttiva e nichilista, dall'altro appare chiaro un valore come l'onore. Ora se tu chiedi ad un giovane di destra un valore, lui ti parla - a torto o a ragione - di onore. Uno di sinistra - a torto o a ragione -di uguaglianza. Questa, ad esempio, é una differenza. Un giovane liberale ti parlerá di libertá economica.
E quindi, ripeto, non c'é da scandalizzarsi, se giovani che, come noi, hanno amato Capitan Harlcok, lo assimilano alle proprie idee.
Che poi le idee dovrebbero essere sempre sottoposte al vaglio critico della ragione, é cosa che condivido e che gli appartenenti a questi gruppi nella maggior parte dei casi evitano di fare, ma si sa che le persone avvezze al ragionamento critco sono poche perché i più ignorano...