Visti tutti
A livello grafico li adoravo per l'enorme cura nei disegni e negli sfondi, la profusione di fantasia anche nelle piccole cose (ricordate gli alberi di Eternia? sembravano abeti, ma non erano proprio abeti, con quelle foglie disposte a spirale attorno al tronco); i meravigliosi effetti speciali, la bellezza delle bestie aliene, così massiccie ma eleganti (ricordate i draghi?) l'epicità della trasformazione che era, poi, solo una spada tenuta in altro e abbassata poco dopo a livello del petto
E che dire di Greyskull?
Un castello, ma anche il teschio di una bestia ciclopica
Ricettacolo di potere, ma anche luogo misterioso e ancestrale
Da qualsiasi parte fosse inquadrato era sempre bello, sinistro, massiccio, maestoso
Odiavo le trame da cerebrolesi, avrei voluto cattivi davvero pericolosi e situazioni davvero terribili
Gli Horde non erano altro che una versione fantascientifica dei nazi-fascisti, ma facevano meno danno di Gambadilegno sotto Natale
Purtroppo questo è colpa delle associazioni dei genitori che pretendevano per i figli storie calme e rassicuranti, non certo di Lou Sheimer
Il fondo si toccò con i "Ghostbusters", una serie nata da dei telefilm ani '60 (sempre Filmation) che poteva essere notevole, invece era strutturata per bambini delle elementari
Però anche lì adoravo Malefix e il suo "trono malefico", le inquadrature così maestose e mai banali, i design dei personaggi.
Altro discorso per Blackstar, nato tre anni PRIMA dei Masters e abbastanza cupo, nonostante le influenze disneyane e tolkieniane (adoro ancora oggi il design della "Stella del Potere", è un capolavoro di sintesi)
"Bravestarr" non mi piaceva, ma solo perchè odio il genere Western, anche lì il connubio west-fantascienza era stato curato in modo maniacale ed era davvero notevole
Il tutto, senza dimenticare che erano produzioni televisive, dove la Filmation aveva MENO mezzi economici di Hanna&Barbera.
Quindi ancora più meritori per il lavoro fatto