Beh, come faccio a non dir nulla in questo post...
Sarebbe come se a un tifoso del Milan chiedessero chi è per lui Rivera...
I cartoni animati... Mannaggia... In questo post dovrò parlare all'indicativo imperfetto perchè ci si rivolge al passato, ma tengo a precisare che da adulto, anche negli ultimi tempi, io amo scrivere delle poesie fingendomi ora Alcor, ora Conan, ora Teppei, ora Pat Mitswara... Chiunque ha avuto un fascino da seguire, da inventarmi in testa, da immaginare e testimoniare ai miei ricordi
Ho sempre bramato avere a disposizione un robot gigante come Babil Junior, o potermi trasformare come George che entrava in Pegas e diveniva Tekkaman... Peter Rey aveva Gundam...
E Capitan Harlock, Dio mio come mi piaceva... L'Arcadia, quel mantello, quei colori scuri imbarazzati dallo spazio bellissimo e dal rosso acceso dei controcampi... Assurde (ir)realtà.
Ogni personaggio, o almeno tantissimi, dei cartoni animati hanno fatto breccia nel mio cervello, prima ancora che nell'albergo cardiaco delle emozioni: Shingo Tamai perchè ho sempre giocato a calcio; Teppei per la sua libertà anarchica, maleducata, irriverente e ribelle; tutti i piloti di robot; Lupin perchè rubava ai ricchi; Banner perchè lo adoravo e basta, Ken Hayabusa perchè era lui; Hurricane Polimar perchè l'idea dell'eroe dalla personalità segreta mi faceva venire i brividi e nei miei sogni trasognati di bambino mi veniva il pensiero che con quel casco avrei potuto essere una specie di liberatore di schiavi... E così via...
E così via...
Tanti saluti, e per letto una luna di raso
WATTA TAKEO
_________________ <<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"
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