Come vi son sembrati finora gli Europei?
Postate qui i vostri commenti inerenti durante il corso della competizione.
Per il momento, io vado a fare una breve analisi di ciò che è accaduto...
GRUPPO A
Pronostici rispettati in entrambe le gare. La Repubblica Ceca (squadra con margini di miglioramento, ma sempre ottima) ha dovuto faticare non poco per piegare le resistenze di uno dei due padroni di casa (ossia la Svizzera); per arrivare a questo risultato, s’è affidata ad un attaccante pressoché sconosciuto, cioè Václav Svěrkoš del Banik Ostrava. Un pari che, a dir la verità, sta un po’ stretto alla nazionale elvetica, che ha avuto da recriminare per un presunto rigore non dato su fallo del giocatore fiorentino Ujfalusi. Importante segnalare l’infortunio capitato, poco prima dell’intervallo, a Frei, attaccante principale della nazionale dalla mucca Milka; inoltre, ricordo anche la sfortuna capitata all’attaccante della nazionale dalla croce bianca Vonlanthen, che vede spegnersi sulla traversa una sua correzione a rete su tiro di Barnetta.
Nell’altra gara del girone, pronostico ben più che rispettato! Il Portogallo entra di diritto tra le favorite del torneo subissando una Turchia ben più del semplice risultato finale (2 – 0). I lusitani dimostrano come la finale raggiunta (poi però persa contro la Grecia), all’Europeo giocato in casa 4 anni prima, non sia stata casuale. Un Portogallo che ha dimostrato essere una vera squadra, la quale, però, bisogna riconoscere possedere un valore aggiunto, ossia quel Cristiano Ronaldo, attualmente miglior giocatore del 3° pianeta del sistema solare! I gol sono comunque venuti prima dalla retroguardia (l’1 – 0 del difensore Pepe), e poi dalla riserva Meireles. Risultato che sarebbe potuto esser stato ancor più rotondo, se Cristiano Ronaldo non avesse preso il palo interno, e se Nuno Gomes non avesse centrato un palo ed una traversa!
La 2° giornata propone delle interessanti gare: Portogallo – Repubblica Ceca è scontro da vertice, e chi dovesse vincere tra le 2, potrà concentrarsi sul prossimo turno; Svizzera – Turchia, oltre ad essere la gara del “dentro o fuori”, è anche un incontro ricco di tensione visto che, nel 2005 ad Istanbul, si giocò lo spareggio – qualificazione per gli ultimi Mondiali, e la gara terminò, oltre che con la qualificazione a favore della compagine dalla mezza luna, anche con una bella maxi rissa! Si prospetta quindi un bel lavoro per la polizia locale…
GRUPPO B
E’ il girone definito “quello della Germania” dai più, perché, almeno sulla carta, non dovrebbe risultare proibitivo per la squadra del Kaiser (che non è una parolaccia!). E’ anche il girone dell’altra nazionale padrone di casa che, come i coinquilini svizzeri, termina la prima giornata con una battuta d’arresto. Dalla nazionale croata, capace di eliminare l’Inghilterra nelle qualificazioni ci si aspettava di più, ed invece il gol vittoria è arrivato solo su rigore (da parte di Modric dopo soli 4 minuti). Gli austriaci ci mettono impegno e carattere, ma è tangibile la mancanza di qualità tecnico – tattiche, necessarie per riuscire a dirigere la partita nella propria direzione. Al 93°, in pieno recupero, un colpo di testa di Kienast aveva fatto gridare al pari, ma per pochi centimetri il pallone è terminato fuori. Per la Croazia, che non ha mai spinto realmente per tutta la gara, è proprio il caso di dire che ha ottenuto il minimo risultato col minimo sforzo…
Diverso è stato invece l’approccio che i Kaiseriani hanno avuto durante la gara contro la Polonia, come a dimostrare che la loro presenza in questo Europeo non è casuale. La Germania, dopo le vittorie del ’72, dell’’80 e del ’96, ci tiene particolarmente ad arrivare al poker di vittorie nella Coppa Europea. C’è da segnalare una curiosità extra calcistica: lo stesso giorno di questa partita, per la prima volta nella storia, un pilota polacco (Kubica) vince un gran premio di Formula 1 pilotando una macchina tedesca (la BMW). Ciò sembrerebbe di buon auspicio… ma le cose vanno in direzione diversa. Anzi! A voler continuare ad analizzare la gara sotto l’aspetto delle curiosità e delle coincidenze, verrebbe da domandarsi se i 2 gol della vittoria, segnati da Podolski, ed i 2 assist che hanno permesso all’attaccante tedesco di segnare, effettuati da Klose, siano stati solo una caso o meno che siano venuti dai piedi di giocatori naturalizzati tedeschi… ma nati in Polonia! La Polonia non s’è mai arresa durante la gara, ed è stato proprio grazie a questo atteggiamento che nella ripresa, quando la Germania ha tirato i remi in barca, ha rischiato di raddrizzare la gara, …e se ciò non è avvenuto, parte del demerito sembra essere anche dell’arbitro norvegese Ovrebo che, tradito dal guardialinee, segnala un fuorigioco (sembrerebbe inesistente) a Smolarek. Nonostante ciò, il risultato dei Kaiseriani è stato ampiamente meritato.
Nella 2° giornata, il girone propone la fotocopia di quello che accadrà nel gruppo A: si scontrano infatti le prime della classe, e le nazionali dal “dentro o fuori”. Le capoclasse Germania e Croazia si troveranno di fronte per l’8° volta nella loro storia; finora, oltre a 2 pareggi, la Croazia è riuscita ad ottenere un’unica, ma pesantissima, vittoria, cioè la gara durante la quale, con un rotondo 3 – 0, eliminò i tedeschi ai quarti di finale del Mondiale francese del ’98. I coinquilini austriaci devono invece vedersela con la Polonia, nella gara da ultima spiaggia… In quello che è il girone delle “curiosità”, ne segnalo un’altra: il signor Menz, proprietario della fabbrica di birra “Ottakringer” ha promesso che regalerà 108 litri di birra ogni anno per tutta la vita, al giocatore austriaco che riuscirà a segnare un gol nelle ultime 2 gare contro Germania e Polonia. Cin cin!
GRUPPO C
Militarmente parlando è stato definito il “girone di ferro”: Francia, Italia ed Olanda, alle quali va ad aggiungersi una Romania che, nonostante considerata la squadra materasso, ha comunque le potenzialità per poter quantomeno impensierire un poco le altre 3 compagini.
Nella prima gara, ci si aspettava un successo scontato dei cugini transalpini contro la nazionale dell’est, ed invece Romania – Francia è risultata gara alquanto deludente.
Bisogna riconoscere che i galletti non erano al livello dei loro soliti standard: hanno deluso ampiamente la coppia d’attacco Anelka – Benzema (sostituiti entrambi verso il finale da Gomis e Nasri); se poi a questo ci si aggiunge l’infortunio di Vieira che non gli ha permesso di essere della partita, l’opaca prestazione di Henry (che era comunque acciaccato), e la mancata convocazione di Trezeguet, che l’allenatore francese a preferito lasciare a casa, …si potrebbe pensare che forse lo 0 – 0 ottenuto, sia stato addirittura un ottimo risultato. …Che sicuramente lo è stato per la nazionale rumena! È soddisfacente a prescindere imbrigliare una nazionale vicecampione del mondo, ed ancor più lo è facendo vedere sprazzi di buon gioco. Certo… proprio di sprazzi si deve parlare… visto che nei primi 45 minuti va segnalato solo il colpo di testa di Anelka, con palla terminata alta. Più che una partita di calcio, è sembrata una partita di scacchi infatti. Entrambe le formazioni (a torto o a ragione) hanno cercato di non farsi male, e di dosare le proprie energie. Sul fronte rumeno, anche il fenomeno della Fiorentina Adrian Mutu ha deluso, e questo ha aiutato ancor più la partita ad incolonnarsi sui binari di una gara scapoli – ammogliati… Uno 0 – 0 che, ai fini della qualificazione, ha scontentato un po’ tutti… …fino al termine della partita tra i tulipani e Garibaldi però!
Difficile stabilire se la nazionale olandese abbia dominato o meno, però è logico dire che un 3 – 0 fa sempre male, specie se ad incassarlo è la nazionale campione del mondo; è però fortemente ingiusto addossare tutte le colpe di questa gara sull’allenatore italiano, o sulla scarsa forma di qualche elemento: l’Olanda ha giocato un’ottima gara, e la sua vittoria è stata ampiamente meritata! Molto s’è discusso sul primo gol olandese, che molti reputavano fuorigioco, mentre altri no; fatto sta che, se ad un gol avvenuto dopo 25 minuti, nei restanti 65 minuti di gioco ne seguono altri 2, non ci si può appellare all’eventuale irregolarità della prima rete.
La seconda giornata, in virtù dei risultati sopraelencati, offre degli incontri veramente ma veramente interessanti… Contro la Francia, l’Olanda, se dovesse ripetere la prestazione giocata contro la nazionale italiana, potrebbe festeggiare con una gara d’anticipo la qualificazione. Certo che, se la nazionale francese dovesse essere quella che ha giocato contro la Romania, per gli arancioni la gara non dovrebbe riservare alcuna sorpresa…
Al bivio è invece la nazionale italiana: ha 2 risultati su 3 per continuare a sperare, mentre con una sconfitta, i giocatori potranno cominciare a riporre i propri indumenti nella valigia… Visto quanto mostrato dalla nazionale rumena, per l’Italia lo scoglio non dovrebbe essere insormontabile, ma va anche detto che, proprio a causa di quella scialba prestazione nella prima giornata, la Romania ha potuto dosare le forze e mantenere le energie in vista di questa gara.
GRUPPO D
Visti i risultati ottenuti nella prima giornata, sembrerebbe tutto già scritto…
La prima partita ha dato l’impressione che tutta la penisola iberica approderà al turno successivo, poiché, dopo l’ottima prestazione del Portogallo contro la Turchia, dà spettacolo la Spagna contro la Russia. I tempi dell’Unione Sovietica e del mitico portiere Lev Yashin sono lontanissimi, e ciò s’è ampiamente visto. C’è poco da dire quando una gara termina 4 – 1, soprattutto quando 3 dei 4 gol vengono messi a segno da un solo giocatore. La Spagna è la classica nazionale che parte sempre favorita in tutte le competizioni (forse perché spesso vive della luce riflessa del Real Madrid…), ma che poi tende a perdersi; stavolta però, sembrerebbe essersi stufata di possedere in bacheca, come unico trofeo conquistato finora, la coppa degli Europei vinta nel ’64 in casa. Se Villa è stato el matador dell’incontro con la sua tripletta, Fernando Torres è stato il direttore d’orchestra della prestazione del suo compagno di squadra. Gli altri 2 giocatori che sono ovviamente da citare sono Paylychenko, che realizzando il 3 – 1 ha illuso la compagine russa, e Fabregas, che con il 4 – 1 ha spazzato via tutte le suddette illusioni…
Nell’altra gara, ci si domandava quanto il miracolo si sarebbe ripetuto! La Grecia, 4 anni prima in Portogallo, era riuscita miracolosamente ad imporsi in Europa, dopo un torneo alla Holly & Benji, durante il quale ha prima sorprendentemente avuto la meglio nel proprio girone contro Portogallo e Spagna, per poi mettere in fila Francia, Repubblica Ceca ed ancora Portogallo in finale. Stavolta, però, sembra che i miracoli non siano stati ordinati dalla squadra ellenica, perché al primo scoglio, franano contro la nazionale svedese. Per la squadra scandinava la gara non è stata semplice, ma non per le alte capacità degli avversari, al contrario: l’arrendevolezza dei greci è stata quantomeno imbarazzante. E’ probabile che abbiano cercato di dosare le proprie forze, cercando la zampata vincente, e per ¾ di gara c’erano anche riusciti, ma poi, un siluro dalla distanza di Zlatan Ibrahimovic, ha annichilito la compagine ellenica; ovvio che, a quel punto, la Grecia s’è trovata costretta ad attaccare, e questo l’ha portata a scoprirsi ancor di più, fino a prendere il 2° gol da parte di Hansson.
Nella seconda giornata la corazzata spagnola se la giocherà contro gli svedesi, in una gara senz’altro complessa. Se la Spagna è sembrata superiore alla Svezia, è anche vero che la compagine scandinava ha in Ibrahimovic un giocatore che in qualsiasi momento potrebbe tirar fuori il coniglio dal proprio cilindro. Nell’altra gara, è arrivato il momento per la Grecia di dimostrare contro la Russia se vuole veramente difendere il titolo conquistato 4 anni prima, oppure no; e forse, quella contro la Russia è veramente la gara del riscatto, perché, se la Grecia dovesse andarsi a giocare la qualificazione in base alla differenza reti, sarà difficile portare quest’ultima dalla propria parte incontrando nell’ultima giornata la Spagna vista nella gara con la Russia…
E questo è quanto!
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