KBL ha scritto:
tu però stai paragonando due categorie di diritti completamente diversi (diritto di proprietà e diritti su opere di ingegno)
beh, l'esempio del quadro però non riguarda la proprietà. E poi, aldilà delle definizioni legali, è esattamente la stessa cosa: se io possiedo una casa, posso viverci, oppure affittarla, o lasciarla marcire, come mi pare. Se io possiedo i diritti su una mia opera, posso tenermela, pubblicarla, buttarla via, quello che mi pare. Alla fine sempre di proprietà si tratta, cambia solo il tipo di oggetto posseduto - materiale o immateriale.
KBL ha scritto:
del resto se qualcuno dicesse che il diritto su una casa lo si perde trascorsi 70 anni dalla morte del primo proprietario non sarebbe comunque assurdo?
Certo, sarebbe assurdo, infatti viene passata con l'eredità, a meno che gli eredi non ci siano. Il modo in cui funziona il diritto di autore non va bene, e su questo sono assolutamente d'accordo con te. Pensa però questo:
Diciamo che la tua capacità è quella di mettere in piedi una ditta, con cui riesci a comprarti una casa. Quando muori, questa casa la puoi lasciare alle tue persone amate, moglie/figli/nipoti/quello che è, insieme alla ditta che potranno - se vorranno - tenere in funzione e ricavarne un sostentamento. Il frutto di quello che eri lo potrai lasciare in dono ai tuoi cari, per sollevarli un pò dalle difficoltà della vita quando non ci sarai più. Se invece quello che eri produceva opere artistiche/d'intrattenimento/culturali/altro, niente, non hai il diritto di lasciare nulla ai tuoi cari, muori col pensiero che le loro difficoltà saranno le loro e si arrangiano, l'amore che avevi per loro non conta nulla, quello che eri come persona non conta nulla. Questo è quello che succederebbe se non venisse garantita la proprietà dei diritti almeno per la durata naturale della vita dell'autore.
Sono sicuramente il più anzianotto in questo forum, ma credo che la maggior parte di voi sia comunque abbastanza "grande" da poter iniziare a pensare alla vita in questi termini, probabilmente la maggior parte di voi ha una famiglia, del resto.
Poi certo, i 70 anni a prescindere dopo la morte sono un assurdo (come tantissime cose legate al diritto d'autore). Secondo me dovrebbe funzionare come qualsiasi altra cosa, ovvero è roba dell'autore fino alla morte, dopodichè passa agli eredi se ci sono. Se gli eredi non ci sono o non vogliono il materiale, un'organo apposito si occupa di renderlo di dominio pubblico (nessun autore vorrebbe che le sue opere giacessero dimenticate da tutti in un cassetto). Questo avrebbe un senso.
La verità è che da tutti questi bei discorsi che la cultura e l'arte sono di tutti, perchè sono dei diritti, perchè arricchiscono l'umanità che non ne deve essere privata e blah blah blah, quello che esce è che i creatori di queste cose non valgono un ca**o, e che hanno meno diritti di uno schiavo in una piantagione due secoli fa.
L'esempio dei biscotti non l'ho capito, però non so perchè pensare ai biscotti piratati mi fa ridere un casino ;-P