Ciao a tutti.
Ho passato tutto il pomeriggio della Domenica a casa a cercare di risollevare l'umore del mio PC (infestato da virus e nefandezze varie) insieme a un mio amico, esperto del settore informatico, al contrario di me. Giunti alle ore 18.00, noi che siamo entrambi appassionati di calcio, ci siamo apprestati a guardare i gol del campionato di serie A, le cui immagini sono quest'anno appannaggio delle Reti Mediaset. Il prgramma che a Cologno Monzese hanno approntato per non far rimpiangere "90° minuto", lo saprete comunque tutti, si chiama "Serie A" ed è condotto niente meno che da Paolo Bonolis. Non so se a voi è capitato di guardare la trasnmissione, ma quel che ne posso dire io è che sono stato assalito da una tristezza enorme, davvero enorme. A parte ciò che posso pensare (anche a livello di terrorismo) di coloro che vengono pagati tanto, ma davvero tanto (come Bonolis, come i personaggi televisivi, come tutti i calciatori e come chiunque, da ricco, leva il pane di bocca alla povera gente, tanto per andare sul fiero qualunquismo spicciolo), questa è stata la goccia che ha fatto davvero traboccare il vaso... Per far passare a me, perfino a me, la voglia di calcio, le hanno combinate davvero tutte. Due-ore-due di trasmissione per raccontare una manciata di partite, quasi fosse un happening da convention... Sarò un inguaribile nostalgico ma io ho un'enorme malinconia ripensando a Palo Valenti, a Tonino Carino da Ascoli, a Luigi Necco da Napoli, a Ferruccio Gard da Verona, a Giuseppe Galeazzi (quand'era una ventina di chili meno) da Roma, a tutto quello che c'era prima, insomma... Fino a una dozzina di anni fa o quindici, "90° Minuto" se la cavava in 40 minuti, facendo vedere tutte le partite senza le televendite, senza spot, ma solo con un'asciutta e gradevole ridda di immagini, senza questi cazzo di dibattiti che oggi sembrano linfa necessaria a tutte le trasmissioni sportive. Prima c'erano le immagini, oggi i dibattiti. Cavolo, che bella fortuna... <<Madonna che troiaio...>> mi ha detto Fabio (il mio amico); <<Sì, sì, è inguardabile, pare "Domenica In..." con tutte 'ste parole fra una partita e l'altra...>>, ho risposto io. Chi ama veder giocare a pallone, chi lo ama davvero, detesta questi programmi che tendono tutti ad assomigliarsi, a definirsi come dei grandi contenitori di sorrisi strappati, pieni di imbonitori che scaturiscono simpatia e indiretto nervosismo, come lo statuto mai scritto di Mediaset recita... La RAI, dunque anche mamma RAI, mi sa che ha alzato davvero bandiera bianca, consegnandosi, anche lei, del tutto nelle mani del nuovo padrone. L'unico spunto tristemente positivo è stato quando, negli ultimi 20 minuti, si è inserita la Gialappa's Band a fare un piccolo intermezzo comico; ma, e lo dice uno che adora la Gialappa's, è stato soltanto un accrescere e un confermare la tristezza sdi cui dicevo prima.
WATTA Old Style TAKEO
<<Per strada certe facce non hanno un bel colore. Qui chi non terrorizza si ammala di terrore...>> (Fabrizio De Andrè, "Il Bombarolo")
<<Nessuna logica mi salva, sai, sono un fottuto nostalgico, non mi riprenderò mai...>> (Caparezza, "Limiti")
_________________ <<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"
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