Davide Z ha scritto:
Però che il cartone fosse conosciuto non ho mai avuto particolari dubbi, l'ho visto citare in più occasioni e poi ricordo che tanti anni fa ci fu pure un sondaggio su quale fosse la migliore serie anime di sempre e vinse proprio Cara dolce Kyoko.
Non sei il primo che parla di quel sondaggio.
Bisogna però prendere in considerazione dove è stato proposto.
Se l'utenza al quale il sondaggio era rivolto era formata in gran numero da appassionati di cartoni animati è facile che possa averla spuntata un cartone meno noto al grande pubblico.
Rimane comunque il fatto che nota, o meno, se la sigla di un cartone piace a tutta la band si può pensare di proporla (vedi Ulysse 31, che abbiamo in repertorio già dal primo concerto), ma come è stato già detto la scelta dei brani da portare cambia di volta in volta in base alle situazioni.
In quasi 6 anni credo ci sia capitato solo una volta di fare la stessa scaletta due concerti di fila.
Anche lo spettacolo con Omar su tre uscite non è mai stato lo stesso (e cambierà ancora...
).
Tornando a Maison Ikkoku, l'unica sigla che prenderei in esame per proporla live sarebbe Sunny shiny morning (quella che preferisco), ma come ho già detto non rientra nella lista delle probabili proposte, perchè personalmente ce ne sono molte altre che mi piacerebbe di più fare dal vivo.
Il fatto che la sigla sia in giapponese non è un fattore discriminante in assoluto.
Prendiamo ad esempio Tough Boy: è talmente nota al grande pubblico che la si può tranquillamente proporre, anzi, è una tra le più richieste e nei locali un po' più rockettari fa sempre la sua porca figura.
Maison Ikkoku invece è un po' meno conosciuto come cartone al di fuori della cerchia degli appassionati (e ha sicuramente avuto meno impatto di Kenshiro nell'immaginario "popolare") e ha cambiato molte sigle, quindi probabilmente sono rimaste meno impresse nello spettatore occasionale, o non assiduo. E allora qui il fatto di avere una sigla in giapponese gioca un ulteriore ruolo in negativo.
Almeno così la vedo io.