Nella soffitta della mia casa c'è un quadro, dipintomi molti anni fa da un amico pittore: è un ritratto a mia immagine e somiglianza. La soffitta è chiusa a chiave, nessuno può vedere il quadro, e quei pochi che hanno osato e insistito per vederlo, bhè... hanno fatto una brutta fine, non approfondiamo.
...E sapete qual'è il suo terribile segreto, legato alla insostenibile maledizione che accompagna la mia vita?
Che al passare di tutti questi anni, mentre il quadro è rimasto sempre uguale a se stesso (al massimo si impolvera), io sono invecchiato e imbruttito a vista d'occhio: MA VAFF*##@*!!#@, 'a 'Dorian Grè, nun ha funzionato manco per il cacchio!!!
Aggiungiamoci pure il fatto che la percezione temporale dell'avvicendarsi degli anni non segue certo una progressione lineare, immagino questo valga per tutti; credo che quando si è piccoli un anno ne duri in realtà circa cinque-sei, ora ho l'impressione che dal precedente settotttobre siano passati meno di tre quarti d'ora.
Ma non mi curo di ciò, sento tutto sommato di essere un ragazzo fortunato, come ha detto quello; lamentarsi fa aumentare le rughe e i capelli bianchi, non vorrei dunque me ne venissero uno o due. I ringraziamenti dal palco sembrano sempre 'mpò retorici; approfitterò quindi di questo spazio gentilmente da voi concessomi. Ed essendo voi sparpagliati un pò per tutto lo stivalone, come gesto simbolico di gratitudine abbraccerò stracciandola la cartina dell'Italia che tengo appesa in camera. Gongolandomi poi, nella folle idea di megalomane, immaginando il giorno in cui abbraccerò un mappamondo intero... HAHAHAHAH! (ehm - scusate).
In segno di ottimismo chiuderò citando uno dei miei maestri:
"La vita è brutta, ma non come ti credi tu. Un pò di meno". (A. Rezza)
Ah, forse non era chiaro.. Grazie di cuore a tutti!
ViK