Sabato e domenica scorsi, sono andata a vedermi le due tappe pugliesi del Dixan Tour (il 19 a Lecce, il 20 a Bari).
Lo spettacolo secondo me è stato molto carino.
Il team l'ho visto ben affiatato, ed in entrambi i casi ho trascorso 2 ore abbastanza piacevoli.
La cosa interessante è che con questi giochi di squadra che organizzano (tipo "il Musichiere"), sono in grado di coinvolgere sia piccini che adulti.
Ma andando con ordine..
Il centro commerciale Carreforur di
Lecce è abbastanza piccolo, ma il palco era piazzato in una posizione comoda, sia per il pubblico che per chi si doveva muovere dietro le quinte.
Il clima era molto 'familiare' e distensivo, poca gente, protagonisti principali i bambini, "privilegiati" e seduti a terra in prima fila per tutta la prima parte dello spettacolo (finché non son stati coinvolti a ballare).
Io, Primula e Simone ci siamo incontrate poco prima dell'inizio dello spettacolo ed abbiamo occupato una posizione centrale, sia per le foto che per le riprese.
Cristina credo abbia cantato gli stessi pezzi che aveva già fatto nelle altre tappe del tour, tra cui Mila e Shiro, Hamtaro, One Piece, Mirmo, etc.., con la sorpresa di una bellissima Happy Christmas, dato che oramai si comincia ad entrare in atmosfera natalizia.
Ha cantato bene e fondamentalmente è riuscita ad emozionarmi, tranne nell'interpretazione delle sigle più recenti tipo Mirmo, che a me non trasmettono nulla (però in compenso han fatto divertire mia sorella di 6 anni). Ma in ogni caso, ascoltare la sua voce, per quel che mi riguarda è sempre un piacere.
Cristina era Ok, disinvolta come al solito.
Si divertiva anche a ballare quando era giù dal palco, pur conoscendo già tutte le battute degli altri a memoria...
A spettacolo concluso, è stata accompagnata sul retro per firmare cartoline e autografi ad un piccolo mucchio di gente, poi è rimasta lì bella tranquilla e non ha esistato a concedere foto o a scambiare 2 chiacchiere con i pochissimi fan giunti lì di proposito per lei (forse eravamo solo in 3-5 ??).
Con me personalmente ha avuto modi gentili ed un sorriso abbastanza disteso.
Assolutamente nulla da ridire.
Due parole però le voglio spendere anche su Pietro Ubaldi.
Mi ha colpito molto vederlo al lavoro.
Ho sempre detto che oramai la sua voce mi ha stancato, il fatto di sentirla ovunque è diventata davvero una cosa insopportabile e su questo non ci piove.
Però ciò non toglie che ho una grande stima di lui dal punto di vista professionale "qualitativo".
Cioè, in poche parole secondo me il suo lavoro lo sa fare bene.
Credo di essermi fatta le migliori risate durante il Musichiere, assistendo allo spettacolo sulla linea di confine tra il palco e il retro-tenda (lol).
Ubaldi stava lì seduto alla sua bella sedia davanti al microfono e doppiava il pupazzo del Prof. Dix senza manco guardare cosa stesse succedendo sul palco.
E' vero che la tenda era cmq trasparente e lui intravedeva gli spostamenti del pupazzo, ma oramai credo che dopo 15 tappe e a furia di ripetere sempre le stesse cose, le battute oramai gli escano dal naso (..a tutti, non solo a lui..).
Però, cavolo... saltava sulla sedia per fare i suoi versi, si inventava delle risatine assurde, poi si girava verso di me che stavo lì a gustarmelo da dietro al recinto (eravamo 2 gatti:D), mi guardava, e contemporaneamente doppiava il prof. Dix.
Aveva quasi l'aria di un esaurito in certi istanti... io e Primula ci siam guardate con aria molto perplessa, poi, ridendo, abbiam riflettendo sul fatto che lui era completamente immerso nella parte del personaggio, come se in quel momento stesse su un altro pianeta di un'altra galassia.
Onestamente, mi è dispiaciuto vederlo in disparte dopo lo spettacolo; probabilmente nessuno lo aveva riconosciuto e la gente era tutta concentrata ad attanagliare Cristina.
Io cmq mi sono avvicinata per salutarlo e devo dire che è stato veramente
un gentiluomo.
Quindi adesso mi sta simpatico.
------------------------------------------------
Ben diverse son state le condizioni del giorno successivo a
Bari.
L'Auchan di Casamassima credo sia uno dei più grandi C.C. in Puglia e (forse a causa del Warner Village) vien preso di mira anche da chi arriva al di fuori della provincia; calcolando che era pure in apertura domenicale......il risultato di quel giorno è stato semplicemente una
bolgia di gente, di cui buona parte calamitata sotto il palco incuriosita dalla manifestazione in fase di svolgimento.
Tanti fessi, tutti lì accalcati come delle sardine..
Me compresa
Comunque...stesso spettacolo, stesso team, stesse canzoni, tutto uguale, ma in un contesto tutt'altro che rilassante.
Si soffocava dal caldo, mentre fuori c'erano -70 gradi.
Certo, la gente qui era + partecipe ed attiva, ed io mi sono goduta meglio Cristina che nei momenti di pausa stava giù dal palco proprio lì davanti a me (in prima fila però di lato).
Per dovere di cronaca, anche qui devo dire che è stata molto disponibile con tutti, anche se era un po' meno "avvicinabile" del giorno prima.
Quelli dell'organizzazxione erano molto fiscali, ma del resto mi è sembrato anche giusto.
Durante lo spettacolo, più persone (soprattutto bambini) le porgevano dei bigliettini per farli autografare, ma evidentemente loro avevano già deciso in partenza che gli autografi dovevano essere rilasciati
solo a fine spettacolo.
E così è stato per tutti...ai bambini ha sempre risposto "dopo, adesso devo cantare.." con molta dolcezza e non si è mai girata male.
Unica concessione 'extra', una foto con in braccio un bimbo di pochi mesi, sempre mentre era giù dal palco e non era il suo turno.
Ciò che però mi ha lasciata molto perplessa, è stato il fatto che a fine spettacolo, dopo aver firmato non so quante cartoline (Clarissa che era lì vicino, ha detto "Chi non l'ha avuta?"...porgendone una ai pochi rimasti...) lei è stata letteralmente agganciata sottobraccio da due tizi della sicurezza e portata via a passo svelto senza nemmeno concedere 1 foto ad alcune persone che gliel'avevano chiesta al posto dell'autografo.
In realtà è stata una delle sue "bodyguard" a girarsi con aria molto ferma verso 2 ragazze : "No, niente foto."
Mah... forse era stanca. O doveva andare al gabinetto, amleno voglio sperare per lei

..vista la fretta di correre via.
Cmq...la cosa non poteva tangermi più di tanto in quel momento, ma io per dovere di cronaca riporto tutto lo stesso.
Nel mentre i ragazzi dello staff smontavano il palco, e la calca oramai era definitivamente smaltita, io giravo lì attorno e mi riguardavo il solito Pietro Ubaldi da solo (non se lo cagava proprio nessuno), che nel vedere uno dei ragazzi spostare un peso abnorme, gli si avvicina con molta semplicità dicendo: "vuoi una mano?".
Questa è la conferma di ciò che avevo già da tempo realizzato: il mestiere del doppiatore è un po' come un'arma a doppio taglio: tutti conoscono la tua voce, ma nessuno sa come sei fatto.
Peccato.