Negli ultimi giorni ho finalmente visto i dvd italiani di
Mazinkaiser, la serie OAV che inaugura la linea dvd della d/visual e che riporta in auge il mito dei Mazinga, vi posto le mie impressioni con particolare riferimento alla parte tecnica. Procedo punto per punto:
1) L’anime. L’avevo già visto in giapponese, di solito questi remake non mi piacciono, ma
Mazinkaiser fa eccezione, perché mantiene l’ingenuità delle serie passate e la coniuga con la spettacolarità odierna. Grazie a questo forum scopro che scene come il Barone Ashura che fa la doccia sono prese dal manga, per me restano uno dei punti più bassi della storia, ma a parte gli episodi 4 e 5 troppo ridanciani, per me l’anime è stupendo.
2) La confezione: diversamente dall’andazzo corrente, che vuole le serie anime divise in volumi, ognuno dei quali è racchiuso in una confezione amaray, qui si è pensato a una soluzione salvaspazio (ottimo proposito!). Come purtroppo accade spesso nel settore la cura è peggiore del male perché si è scelto di raccogliere i dvd in un box arancione da 8 dischi che ha almeno tre grandi difetti:
- è anonimo, a personalizzarlo c’è soltanto una striscia avvolgente di cartone, soluzione preferibile alla prima, ovvero degli adesivi che facevano troppo “sorpresina dell’uovo Kinder”, ma è comunque un box senza personalità. In realtà tutto nasce dal fatto che questo box è pensato anche per il trasporto dei dvd e in Giappone, dove si preferisce non farsi notare è richiesto proprio un tipo di confezione che non identifichi il contenuto (per lo stesso motivo i fumetti hanno la sovracoperta, così uno se lo legge mentre è in treno o in strada la toglie, la copertina è bianca e non fa capire che manga è). Ma l’Italia non è il Giappone e questo l’editore dovrebbe saperlo.
- apparentemente è poco resistente e poco pratico, per togliere i dvd bisogna fare una manovra più complicata del dovuto
- è disomogeneo rispetto alle confezioni correnti, le dimensioni sono quelle di un porta cd e per questo non si può impilare con le altre serie lanciate sul mercato.
Questo senza considerare che se uno vuole prendere una serie che ha un numero di dvd inferiore o superiore si ritrova poi con spazi vuoti o mancanti (infatti
Mazinkaiser è considerato la prima parte di un ciclo denominato "Super Robot Wars", che proseguirà con i nuovi Oav di Getter Robot, e se uno non vuole prendere questi ultimi?).
Mi chiedo come mai nessuno abbia mai pensato alla soluzione più semplice: allegare al primo dvd una confezione digipack (stile
Spazio 1999 per capirsi) che è omogenea agli standard di mercato per quanto riguarda le dimensioni, è salvaspazio, è personalizzata ed è pratica. Eliminerebbe amaray infiniti, box cartonati e portadvd arancio.
3) Il booklet. Bello e lussuoso, ma il 90% dello spazio è dedicato a cose di poca importanza, pagine e pagine e pagine di storyboard, eccessivo. Le interviste (soprattutto quelle al regista) sono comunque molto interessanti. In realtà il difetto del book è amplificato dalla mancanza di extra, vedere al punto 6.
4) La qualità video: buono il master, ma c’è un po’ troppa compressione e per un prodotto così recente è difficile da accettare. E’ invece impossibile da accettare considerando che questo dvd è il frutto di una label che pontifica sempre sugli standard di mercato e getta spesso discredito sulle case rivali.
5) La qualità audio: la divisione fra traccia audio “nostalgica” e “purista” trova il mio consenso e mi pare la soluzione più sensata alle barricate innalzate negli ultimi anni dai differenti appassionati. Ad esempio io a sentir dire “greitmazingher” mi viene l’orticaria quindi ho il mio bravo audio con “grande mazinga”. La qualità del suono (sul televisore) mi è parsa molto buona, soprattutto nella traccia LPMC. Niente upgrade multicanale secondo una usanza del mercato nipponico, io che non sono un audiofilo ho poco da obiettare.
Sul doppiaggio val la pena spendere qualche parola: tutto sommato non è male anche se in alcuni punti (soprattutto le puntate iniziali) è smorto e il paragone con la strepitosa versione giapponese è improponibile. Rispetto alla storica serie tv di
Mazinga Z (e del
Grande Mazinga) l’unica voce rimasta è quella di Boss (il mitico Gil Baroni) che si riconferma perfetto, per il resto sono tutti doppiatori nuovi. Alcuni restano completamente stritolati dal confronto con le voci d’epoca (esempio Domitilla D’Amico non potrà mai essere Sayaka che era e resta Liliana Sorrentino), in altri casi non si poteva fare niente perché o il doppiatore storico è scomparso oppure ormai è inadeguato (Giuliano Bonetto su Tetsuya non è il massimo, ma Piero Tiberi oggi sarebbe fuori tempo massimo, come già avevano dimostrato i film cross-over pubblicati da Dynamic nel 1998). Una bellissima sopresa è Carlo Marini sul dottor Hell (il dottor Inferno) che riesce nel compito apparentemente impossibile di non far rimpiangere il grandissimo (e compianto) Lino Troisi. Delude il bravo Luca Biagini sul Barone Ashura: di solito è molto bravo, qui l’ho trovato sotto tono. La voce di Koji è di Fabrizio Vidale, non male, bisogna un attimo abituarsi al fatto di sentire il pilota di Mazinga Z con la voce che per anni abbiamo associato all’Holly di
Holly & Benji
Nota a margine sugli arbitrari cambiamenti nei nomi italiani delle armi, assolutamente e totalmente inaccettabile per quanto mi riguarda. Che roba è “inferno di fuoco”? Ma per piacere, ridatemi il Raggio Termico e il Raggio Gamma! Questo è IL vero punto controverso sulla questione (senza considerare che a volte gli adattatori fanno confusione e scambiano i nomi delle armi fra i vari robot).
6) Gli extra. Non pervenuti, solo le sigle in versione karaoke nel secondo dvd. Male, molto male. Considerando quanta roba c’era nelle videocassette di
Getter Robot the Last Day è difficile pensare che anche in questo caso non ci fossero materiali da proporre al pubblico, spot, trailers, conferenze stampa. E’ vero che molto è finito nel booklet ma la mancanza si sente perché gli extra sono un utile compendio a una migliore comprensione del film e accontentano anche l’animo del collezionista.
7) I menù, lo tengo per ultimo perché penso interessi meno: sono statici e personalmente la cosa mi va bene, ma spiace la mancanza di qualsivoglia musica in sottofondo. All’inizio del primo disco bisogna sciropparsi l’immancabile (e inutile e noioso) trailer antipirateria (non è quello che si vede sugli altri dvd comunque).
In definitiva? Restano dei rimpianti, ma non è un totale disastro come avevo letto altrove, però si può e si deve migliorare la qualità video e una serie di aspetti collaterali. Spero di aver reso l’idea e di aver fornito critiche costruttive, in attesa di vedere i futuri sviluppi. Comunque per i mazingofili un acquisto imprescindibile.