Virgo ha scritto:
...credo sempre più che ogni male sia dentro noi...i disagi nascono laddove il senso di unità..di moralità e giustizia sono vacillanti...così poi difficilmente ci si attiene a svolgere il proprio compito nel rispetto delle persone e della vita...
Dove da piccolo l'unico ideale che ti vien trasmesso è l'odio, la violenza...la disaffezione...difficilmente cresci poi con ideali forti e sani..fondati sull'amore..sulla giustizia...
La cultura ricevuta, assimilata, così come i valori sani se vengono a mancare difficilmente li ritrovi da adulto...la giustizia attuale è una giustizia adatta alla nostra società, molto poco profonda e poco riflessiva, dove l'interesse si ferma al fatto contingente, per cui un omicidio atroce di un bambino fa solamente pensare a "uccidiamo il bastardo".....almeno non lo ripeterà...questa sarebbe la soluzione per la stragrande maggioranza degli italiani...
Magari, e probabilmente, lo stupratore era un bambino disadattato, cresciuto nel dolore e nell'odio, tra botte quotidiane e violenza continua...ovvio che non si scusa l'uccisione di un bambino ma non si vuol vedere la realtà, si è padroni delle proprie scelte...ma limitiamoci sempre a valutare il fatto specifico, e non avremo mai giustizia, non la possiamo neppure concepire un'idea di reale giustizia, perchè diversamente dovremmo sbatterci per evitare che un bambino cresca nel dolore...e che tutti possano vivere una vita che parta dalle stesse condizioni..ed è impossibile, perchè le differenze esisterano sempre.
........mi son perso, e forse son andato fuori topic...HO FAMEEEEEEEEEE
Fabrizio
Vabbè è scritto un po' contorto, ma sono d'accordo con te. Il succo è che ciò che una persona diventa da adulta dipende moltissimo dal'ambiente in cui è vissuta e dalle esperienze che ha avuto.
Più volte mi sono ritrovata a pensare che io sono sempre stata estremamente serena in famiglia e ho sempre considerato casa mia il posto in cui essere tranquilla e al sicuro.
E a pensare invece che ci sono bambini (ma anche adulti eh, ma parliamo dei bambini) per cui nemmeno la propria casa/famiglia è un'oasi, un'isola felice, che in pratica non hanno un luogo in cuoi possono stare tranquilli.
Come può venire su una persona che vive così?
Credo anch'io di essere andata un po' OT, in effetti questo mio è un discorso del tutto generale, non entro nel merito di questa vicenda...