dancasti ha scritto:
Harlock ha scritto:
se avessi un figlio sarei io a non permettergli di vedere qualsivoglia programma che ritengo inadatto per lui
ma tanto poi va sempre a finire che i bambini vengono piazzati davanti alla tv, per lasciare gli adulti in pace quella mezz'oretta in più...

e, invece di guardare i programmi
insieme per commentando le
cose strane, ci si limita a dare la colpa a chi la tv la fa...

è molto più comodo così...

Non so voi ma forse, visto che io sono cresciuto in una famiglia che si preoccupava di quello che vedevo in TV, ho avuto dei divieti.
Non voglio commentare se erano corretti o insensati i divieti imposti dai miei genitori (poi andava a finire che comunque io e mio fratello riuscivamo a farglela sotto i baffi e a vedere quello che volevamo) però credo che il loro modo di fare era quello giusto.
E' vero che essendo nato nel 1974 si tratta di un'altra epoca in cui la società era molto più rilassata, in cui i genitori avevano più tempo per controllare i figli (adesso quasi la totalità delle donne - giustamente - lavora avendo poco tempo per verificare se il pomeriggio i loro figli guardano un programma in linea con il proprio pensiero).
Mediaset rimane l'emblema della censura, però ho superato il periodo in cui odiavo l'operato di
Alessandra Valeri Manera.
Le censure, anche se non mi vanno giù, non credo siano mai state gratuite, a volte sono state attuate in corso d'opera (vedi l'ultima serie si
Sailor Moon) contro voglia propria dai vertici.
Il meccanismo della censura manierista ha fatto lievitare i costi di adattamento che sono stati ammortizzati solo con la distribuzione nei paesi in cui l'azienda era presente con altri network (
Tele 5,
La Cinq) in cui venivano trasmesse le serie già tagliuzzate in
Italia. Ma credo che ad un'azienda che perseguita il guadagno avrebbe certamente fatto a meno di queste spese aggiuntive.
Credo che l'errore più grande - ma allo stesso tempo un pregio - è quello di aver importato anche serie che poco si amalgamavano con la linea editoriale dell'azienda - o con le menate che le associazioni genitori e di vigilanza muovevano - così da trasmettere cartoni over 14 in una fascia ragazzi contepita per gli under 14.
Avrebbero fatto meglio a non trasmettere serie come
E' quasi magia Johnny?
Occhi di Gatto?
Il mistero della pietra azzurra?
Georgie?
Kiss me Licia?
Sailor Moon?
Una porta socchiusa ai confini del sole?
Forse...
Ma probabilmente quelle serie degli anni '80 sarebbero rimaste a noi sconosciute e noi, appassionati del nuovo millennio, adesso non andremmo a recuperare serie il cui titolo giapponese non ci direbbe nulla... Quelle serie sono miti poiché le abbiamo viste durante l'infanzia...
Forse qualcuna delle serie recenti avrebbe goduto comunque della versione home video trainata dal successo dei manga.
Ma anche tanti manga, importati perché trasmessa la serie TV, non sarebbero stati pubblicati (
Curiosando nei cortili del cuore, Piccoli
problemi d cuore).
Ovviamente tutti questi
forse rimarranno senza risposta.
Comunque
AVM non è certo la causa ma solo un ingranaggio del meccanismo, che è diventato sempre più spietato nel corso dei decenni (ricordo che molte censure sono state apportate solamente nelle repliche)...
A noi rimane solo combattere per la questione di principio, per cui nessuna opera dell'ingegno umano debba essere censurata, ma incanalata in una fruizione corretta.
Comunque rimane un'utopia quella di pretendere che le censure non debbano esistere, poiché in senso lato le nostre civiltà sono improntate sulla censura: negli USA non puoi avere idee comuniste, in Italia vieni attaccato se pretendi uno stato laico in cui la chiesa cattolica non si intrometta (e se pretendi che non si intrometta è comunque censura operata ai danni del clero), non si può fare umorismo su alcune categorie perché se no si viene accusato di razzismo-insensibilità-ignoranza. Spesso veniamo censurati nei nostri post su questo forum. Vanno contro ad un regolamento? Non sempre. A volte perché possono urtare la sensibilità di un singolo moderatore. Allora che facciamo?
Le regole fanno paura? Sono necessarie?
C'è anche il buon senso, ma quello - ripeto - debbono averlo le famiglie e non incaricare la TV di questo delicato compito. Preferisco una sana limitata educazione familiare a quella di chi che sia che cerca di manipolare le menti sin dall'infanzia.