Rookies ha scritto:
credo che se una serie è bella lo sia a prescindere dall'adattamento.
Purtroppo non è vero. L'adattamento è la cosa fondamentale per garantire la qualità di una trasposizione di un 'opera.
Mentre ovviamente sarò sempre contrario a cambiamenti artificiosi di nomi dei personaggi e cose del genere, si può sopravvivere anche se Yaeko si chiama Licia e Koji si chiama Alcor.
Se però l'adattamento, cioè il processo di traduzione dell'intero copione è fato con cura, rispetto e professionalità. Che mai può limitarsi ad una traduzione pedissequa del materiale originale, anzi tutt'altro, e per cui sarà sempre in qualche misura discutibile.
Per fare degli esempi: la decisione di far "parlare" il gatto Giuliano a mio parere è stata eccellente, perchè ha permesso il comunicare al pubblico i pensieri del personaggio, che altrimenti sarebbero stati incomprensibili essendo relegati agli ideogrammi che apparivano quando apriva bocca, senza appesantire il cartone o apportare modifiche al materiale video.
Per citare lo stesso cartone ad esempio, assolutamente PESSIMA, come sempre, la scelta di italianizzare i nomi dei personaggi (per qualche incomprensibile motivo però lasciando inalterato quello di Satomi. Mah. Non mi risultava essere un nome italiano...), perchè totalmente inutile.
Rookies ha scritto:
Ovvio, se l'adattamento include tagli su tagli e censure come è successo a metà anni 90 da Sailor Moon in poi allora no, ma negli anni 80 Fininvest non mi pare abbia fatto tante porcherie: i doppiatori erano validi, censure pochissime e puntate trasmesse con regolarità e precisione. Poi che sia un caso o altro non lo so, però i cartoni animati Fininvest negli 80 erano guardabili.
Siamo già d'accordo sulle censure e i tagli.
Sul fatto che i cartoni anni ottanta della fininvest fossero guardabili prò qualche riserva ce l'avrei.
Io ho smesso quasi del tutto di guardarli proprio dalla seconda metà degli anni ottanta. Per vari motivi, tra cui il crescere e derivati, ovviamente, ma è proprio in quel periodo che il trend "mi butto sui cartoni per bambine, anzi se non lo sono taglio cucio e rimonto" è iniziato, fino a diventare la prassi.
Accoppiato alle sigle poppettine che mi rifiuto di ascoltare a Sanremo figuriamoci se le ascolto in tv come sigla di un cartone... la spinta è stata a rivolgermi verso le piccole private che proponevano Kenshiro ed altro.
Rookies ha scritto:
Infine non capisco perchè salti fuori la D'Avena ogni volta che si parla di AVM.
Su questo non so darti torto.
Rookies ha scritto:
Cristina D'Avena è una cantante bravissima,
Su questo avrei invece miriadi di critiche da fare. Le cantanti BRAVISSIME abitano da un'altra parte...
Rookies ha scritto:
ha cantato sigle stupende (n.b. stiamo parlando sempre DEGLI ANNI 80) e, fino a quando non ha iniziato a ricantare le vecchie canzoni non le si può dire proprio nulla. Lei con gli adattamenti, scelte delle serie ecc. non c'entra niente. Se poi a voi non piacciono le sue sigle è un'altra storia, ma non è che questa dev'essere la legge universale che la D'Avena = merda. La D'Avena negli anni 80 ha cantato dei capolavori che voi forse eravate troppo grandi per giudicarli con la stessa innocenza e felicità di come avete 'accolto' Ufo Robot ecc.
Ho già espresso il mio parere sulle sigle della D'Avena, che comunque sono personali e come già fatto notare esulano dal topic corrente.
Rookies ha scritto:
Infine, visto che ho parlato di robot, vorrei ricordare che è vero si che AVM ha sempre preferito evitare cartoni animati con combattimenti e scene d'azione troppo crude (risultato: un buon 75% dei cartoni degli anni 80 era 'roba per femminucce') però molti dimenticano che anche in Giappone le serie robotiche 'andavano' SOLO negli anni 70, perchè negli 80 sono calate sempre di più fino a scomparire, quindi non è colpa esclusivamente di Canale 5 se i robot sono spariti anche dai nostri teleschermi.
E qui finalmente si arriva al punto
Punto primo: è FALSISSIMO che i cartoni robotici andavano solo negli anni 70.
Ideon
Xabungle
Dairugger
Acrobunch
Srungle
Dunbine
Votoms
Sasuriger
Orguss
Mospeada (in realtà conglobato in Robotech)
Vifam
Galvion
L-Gaim
Laserion
Gorg
God Mazinger
Southern Cross (anch'esso conglobato in Robotech)
Lensman
Dancougar
Layzner
Cronos
Dragonar.
Tutte serie robotiche realizzate negli anni OTTANTA e da noi inedite (non ho elencato quelle che da noi sono arrivate tipo Arbegas, Macross, Gotriniton se no sarebbero state molte di più)
Se poi aggiungiamo le serie della saga di Gundam, che sono inedite per ben altri e tristemente famosi motivi, si può tranquillamente affermare che le serie di robot ci SONO.
Semplicemente si sono evolute col tempo, e si sono trasformate seguendo le mode e gli stili, diventando da "cloni Nagai" a "cloni Sunrise", "cloni Gundam", "cloni Macross" e così via.
Si sono inoltre affiancati altri generi che hanno portato via il posto di spicco del filone robotico, tipo Ken il Guerriero, Dragonball e relativi cloni, certo. I gusti cambiano col tempo. Da Evangelion c'è stato un ritorno di interesse sul genere con relativa nuova evoluzione naturalmente.
La colpa della scomparsa dei robot, ovviamente non è stata solo di Mediaset. Però mi si permetta di obiettare che nel suo caso è stata diretta conseguenza di una politica commerciale che io trovo personalmente aberrante.
Il rendere la tv, soprattutto quella per bambini, un mezzo per liberarsi di quei nanetti che camminano per casa rompendo le palle dandogli un qualcosa colorato che inibisca il pensiero.
Perchè questo è il deturpare delle opere artistiche o dell'ingegno per cercare in tutti i modi e chissà per quale diritto "adatte ad un pubblico di bambini che GIAMMAI deve essere scioccato!!"
Perchè un bambino rimane permanentemente sfigurato se vede due persone camminare mano nella mano. O se i personaggi acquistano delle cose in Yen invece che in Lire. O se mangiano sushi invece di spaghetti, se ci sono dei cartelloni scritti in giapponese o se portano dei nomi giapponesi (mentre, si badi bene, nomi come Johnny, Bunny o Rubber sono ASSOLUTAMENTE accettabili, tanto tu vo' fa' l'americano...)
Forzare un'opera ad essere adatta per un pubblico a cui essa non è stata rivolta equivale a tagliare le dita di una persona affinchè le vadano bene le scarpe nuove.
"Adattando" (virgolette volute) si può fare diventare anche Arancia Meccanica idoneo a dei bambini. Basta tagliare praticamente tutto.
E di questa politica perversa, mi spiace dirlo, AVM è stata, se non artefice, per carità, c'è sempre qualcuno più in alto che detta legge, quanto meno complice.
Perchè era lei la faccia pubblica di questo meccanismo. Se non era d'accordo poteva tranquillamente cambiare lavoro.
La scusa di "io eseguivo solo gli ordini" è vecchia. Era vecchia a Norimberga. E' vecchia per i soldati che fanno foto dei prigionieri di guerra seviziati.
Se ad una cosa moralmente non ci stai, non la fai. Se no sei colpevole tanto quanto ti ordina di farla.
Ovviamente, my 2 c.