Allora... apro questa sorta di "psico-thread" per condividere alcune sensazioni che mi sono venute l'altro ieri ascoltando-riascoltando-ririascoltando e così via per mezz'ora la sigla (originale, non la cover) di Jeeg.
Premetto che non sono assolutamente esperto/conoscitore di musica (soprattutto a livello teorico), quindi quelle che seguono sono + che altro
sensazioni da profano (lungi da me l'idea di cimentarmi in una critica/analisi musicale

).
E già che ci sono vi faccio qualche domanda di carattere più generale...
Partiamo dalle sensazioni: non so come spiegarlo... ma la sigla di Jeeg mi pare - soprattutto se comparata con molte altre sigle dei principali robottoni, che sono molto più "semplici e lineari" - un vero e proprio capolavoro strumentale!
In Jeeg non ci sono solo il classico basso, la batteria a tenere il ritmo e i "soliti" strumenti classici, ma è condita da tutta una serie di "perle" che si intrecciano tra di loro a dare un risultato finale assolutamente notevole!
(sarà che questa sensazione è dovuta anche al ritmo assai sostenuto ed alla velocità con cui si sviluppa la base musicale, ma a risentirla di continuo mi sembra di percepire nuove sfumature ad ogni ascolto).
Della sigla di Jeeg trovo irresistibili in particolare 4 aspetti:
- le trombe (se trombe sono

) iniziali, così come quelle che scandiscono lo stacco tra i primi versi (per intenderci: quelle dopo il primo "Corri ragazzo laggiù" e dopo "vola tra lampi di blu")
- il tamburo (se un tamburo è

) che da un senso assolutamente "tribale" e molto "Aniba/Yamatai" a tutta la sigla (per intenderci: quello che si sente dopo il "corri in aiuto di tutta la gente")
- il "suono" in stile "trapano del dentista" (ahahaha... mamma mia quanto sono niubbo

) che si sente all'inizio
- lo stridio tutto tremolii (che fa molto tecnologico

) che accompagna un po' tutta la sigla (ma secondo voi che strumento hanno usato per farlo? Immagino sia tutto synth...)
Cmq da notare una cosa... tutti gli elementi che mi rendono Jeeg così unica e particolare mancano praticamente TUTTI nella cover dei SR (che infatti IMHO non regge proprio il paragone, ma nemmeno alla lontana

): sarà un caso? Troppo "particolari" e/o difficili da riprodurre? Mah...
E a partire da tutte queste "seghe mentali" su Jeeg mi sono chiesto...
1) ma quante menti ci sono di solito dietro alla stesura della musica di una sigla? Leggo spesso che Zara dei CdR si è trovato a buttare giù musica e testi di molte delle sue sigle in 2-3 gg e a tempi da record, ma non ci credo che una sola persona possa mettere insieme una tale complessità di base con tanti strumenti ed effetti perfettamente "incastonati" tra loro...
2) ma come cavolo fate voi di solito a distinguere, ascoltando una sigla, gli strumenti "reali" (come ottoni o archi) da quelli "riprodotti" col synth?
3) esiste un qualche progetto/archivio/raccolta di SOLE basi senza la traccia della voce o addirittura (vabbè, questa mi rendo conto che è un'ipotesi azzardata/assurda) un formato audio in cui le classiche "piste" sono ascoltabili separatamente (un po' come le tracce audio dei divx insomma...) per poter apprezzare in pieno e sviscerare gli aspetti caratteristici delle basi musicali?
Ok... finito!
Via con commenti, pareri e opinioni!

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Ultimo aggiornamento (25/12/2008):
Buon Natale a tutti!