siglomane ha scritto:
sandy ha scritto:
se tu hai comprato la tua mountain bike (e quindi puoi dimostrare che è tua)
Eh no, il fatto che io l'abbia comprata non significa che io possa dimostrarlo. Soprattutto se sono passati anni e, per esempio, il negozio in cui l'acquistai ha chiuso. E, d'altro canto, se io possiedo un brano (inedito o no, poco conta), chi potrebbe venire a dirmi che non lo possiedo legittimamente?
Due esempi random:
1) Se molti di noi hanno scaricato i brani che Draghi elargiva via internet è colpa nostra? Eppure, ti assicuro, la RTI se la prenderebbe con noi, che non potremmo dimostrare di averli scaricati dal suo sito.
2) Come può la BMG sapere (e verificare, soprattutto) se un bel giorno un suo anziano autore, prima di morire, ha regalato brani a un suo fan?
Insomma: la questione della
legittimità del possesso è davvero ardua da dirimere...
Difatti lascerei anche io da parte per semplitità il fatto che uno possa provare o meno i suoi diritti.
Io potrei essere diabetico ed avere diritto all'esenzione ai ticket. Però se quando vado a prenotare un esame dimentico il tesserino, non posso far valere questo diritto. Ciò non vuol dire che non abbia questo diritto. Solo che in quel momento non posso provarlo.
Assumiamo che "la parola d'onore" sia inoppugnabile, quindi, e che non servano documenti e prove scritte.
Semplifichiamo anche il discorso riguardo ai diritti d'autore: molto spesso vengono confusi i "diritti d'autore" con quelli che più propriamente sono detti "diritti accessori del diritto d'autore", cioè sfruttamento commerciale, duplicazione, diffusione in pubblico, trascrizione su spartito, ecc.
Per evitare lungaggini e confusioni d'ora in poi nel discorso chiamerò PATERNITA' il VERO diritto d'autore, cioè il diritto di scrivere il mio nome di fianco al brano, cioè il fatto che il brano l'ho scritto IO. Questo è e sarà mio per l'eternità. Chi detiene questo diritto di paternità è L'AUTORE.
Chiamerò invece semplicemente DIRITTI D'AUTORE i diritti accessori. Questi possono essere ceduti, tramite accordo con l'autore, di solito per un certo periodo di tempo, e se l'autore conviene così, anche eventualmente essere ceduti a loro volta ad altri.
Resta quindi il fatto: chi ti ha dato il CD TI HA ESPLICITAMENTE ANCHE AUTORIZZATO A DIFFONDERNE I CONTENUTI, A RIPRODURLO IN PUBBLICO O A DUPLICARLO?
Se così non è, non possiedi i diritti d'autore. Punto. Anche ammettendo che chi prima di te li possedesse, tu non li possiedi se non c'è stato un accordo in questo senso. E a cascata fino all'autore.
Come capirai, questo generalmente esclude tutti i casi di download dal mulo, dischi ritrovati in una cassapanca di un autore messa all'asta e tutti gli altri casi fortuiti.
Per quanto riguarda il sito di Draghi, dici la cazzata sapendo di dirla, perché visto che li hanno fatti rimuovere pure a LUI, il che vuol dire che forse neppure LUI aveva i diritti per diffonderli (avendo magari ceduto questi diritti a terze parti, pur rimanendo l'autore: vedi spiegazione precedente), con che diritto puoi farlo TU?
A meno che un sito non indichi esplicitamente che sei autorizzato a scaricare il brano e diffonderlo, direi che si possa affermare che il download è consentito solo per uso PERSONALE, esattamente come se avessi comprato un "invisibile CD che risiede nel tuo PC.