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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 20:10 
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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 20:22 
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Non avete ancora risposto alla domanda. Che è semplicissima.
Perché mai così tanti gay italiani adorano visceralmente Cristina D'Avena?
Io continuo a non capirlo.

Quello che non riesco ad associare è:
cantante femmina di sigle x bambini = pubblico gay
Non trovo il nesso.

Del resto i gay non hanno una particolare adorazione per la Viviani, la Lepore, Clara e Guio dei Cavalieri del Re, ma neppure Heather Parisi o Lorella Cuccarini.

Arrivo a pensare che c'entri qualcosa il fatto che la cantante in questione non abbia avuto figli. :roll:

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Fra' Siglo, il missionario delle sigle tv


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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 20:31 
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Io una ipotesi, per il caso "D'Avena" l'avevo avanzato nella prima pagina
Fa.Gian. ha scritto:
Bah, senza voler essere assolutista io ho pensato solo al fatto che la Cri si rivolge a un fandom abbastanza "appiattito"

I CdR hanno fatto sigle "femminili" (la fiabesca "Lo Specchio magico" ad es.) e "Maschili" ("Superauto Mach 5 GOGOGO", tanto per fare un esempio di sigla al testosterone), in questo modo i bambini erano "divisi" dalle bambine, per gusti e target.
Come giocare coi soldatini o con le bambole

Con la Cri questo non succedeva (e non succede nemmeno adesso)
Fin dai tempi di "Creamy" le sue canzoni andavano bene per entrambi, con il non trascurabile fatto che il buonismo e il politically correct hanno appiattito tutto verso visioni più edilcorate, verso atmosfere dolciastre e zuccherose, senza impennate adrenaliniche

Può darsi che sia un fattore (ma non certo il solo e tantomeno il più importante) per cui riesca a colpire maggiormente l'immaginario gay

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
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Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 20:32 
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più o meno è lo stesso processo che porta alla nascita di leggende metropolitane.
un piccolo episodio da nulla, che poi si trasforma in una mega diceria di massa.
roba da gossip

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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 20:46 
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Iscritto il: ven 4 ott 2002, 10:00
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Località: Firenze
siglomane ha scritto:
Non avete ancora risposto alla domanda. Che è semplicissima.
Perché mai così tanti gay italiani adorano visceralmente Cristina D'Avena?
Io continuo a non capirlo.

Quello che non riesco ad associare è:
cantante femmina di sigle x bambini = pubblico gay
Non trovo il nesso.

Del resto i gay non hanno una particolare adorazione per la Viviani, la Lepore, Clara e Guio dei Cavalieri del Re, ma neppure Heather Parisi o Lorella Cuccarini.

Arrivo a pensare che c'entri qualcosa il fatto che la cantante in questione non abbia avuto figli. :roll:


Siglo una risposta esatta non c'è ognuno può avanzare le sue ipotesi :) io ti ho detto la mia da diretto interessato del settore per il resto ognuno la pensa a modo suo come hai visto dai commenti successivi. Il motivo per cui la Viviani, la Lepore e Clara e Guio non lo siano è specificato.


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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 21:29 
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potrebbe essere solo un caso statistico

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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 21:40 
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Iscritto il: mer 5 mag 2004, 19:05
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Tarrasque ha scritto:
Molto interessante e, almeno per me inaspettato, il riferimento all'icona di San Sebastiano nella versione inglese della pagina.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gay_icons

Beh, San Sebastiano è sempre raffigurato come bello ed efebico, penso sia questo.

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 21:46 
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Località: Siglandia
OFM ha scritto:
Siglo una risposta esatta non c'è ognuno può avanzare le sue ipotesi :) io ti ho detto la mia


Sì, ho letto la tua risposta, anche se non credo che la soluzione stia lì. Soprattutto, non mi pare che la D'Avena abbia quella personalità molto forte di cui parli.
Io comincio invece a pensare che possano facilmente diventare icone gay (per lo più involontariamente) tutte quelle donne famose che non hanno figli e non si sono mai sposate, oppure hanno avuto una vita privata molto anticonformista (guarda caso Carrà, Mina, Pravo, ecc.).
Viceversa esempi celebri di mogli e madri (Parisi, Cuccarini, Milly Carlucci) non attirano i gay.
Qualcosa mi dice che se la D'Avena avesse avuto un marito e tre pargoli, i gay non l'adorerebbero affatto.

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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 22:31 
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Località: Firenze
siglomane ha scritto:
OFM ha scritto:
Siglo una risposta esatta non c'è ognuno può avanzare le sue ipotesi :) io ti ho detto la mia


Sì, ho letto la tua risposta, anche se non credo che la soluzione stia lì. Soprattutto, non mi pare che la D'Avena abbia quella personalità molto forte di cui parli.
Io comincio invece a pensare che possano facilmente diventare icone gay (per lo più involontariamente) tutte quelle donne famose che non hanno figli e non si sono mai sposate, oppure hanno avuto una vita privata molto anticonformista (guarda caso Carrà, Mina, Pravo, ecc.).
Viceversa esempi celebri di mogli e madri (Parisi, Cuccarini, Milly Carlucci) non attirano i gay.
Qualcosa mi dice che se la D'Avena avesse avuto un marito e tre pargoli, i gay non l'adorerebbero affatto.


Mi spiace deluderti Siglo ma dubito che troverai qualche Gay che sposerà la tua idea in merito al criterio con cui alcuni personaggi del mondo dello spettacolo diventano icone gay e/o comunque seguitissime ed appassionatissime. Anche Heater Parisi, Lorella Cuccarini hanno un loro ottimo stuolo di appassionati ed aggiungo anche Moira Orfei (non nel mondo della canzone) e Madonna ? dove la mettiamo ? che ha 3 figli :) ?


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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 22:34 
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Mah, io ci ho provato.
Possiamo anche metterla così: le donne poco materne e molto indipendenti attirano di più i gay. Per me è vero.

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MessaggioInviato: lun 3 set 2007, 22:38 
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Località: Firenze
siglomane ha scritto:
Mah, io ci ho provato.
Possiamo anche metterla così: le donne poco materne e molto indipendenti attirano di più i gay. Per me è vero.


Le donne da una personalità Forte o facilmente delineabile (Cristina è più in quest'ultima possibilità direi) sono più facilmente "amate" da un pubblico gay :)


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MessaggioInviato: mar 4 set 2007, 9:29 
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Magenta ha scritto:
Tarrasque ha scritto:
Molto interessante e, almeno per me inaspettato, il riferimento all'icona di San Sebastiano nella versione inglese della pagina.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gay_icons

Beh, San Sebastiano è sempre raffigurato come bello ed efebico, penso sia questo.


Secondo l'articolo di Wikipedia e i link segnalati è stato, un po' come sempre avviene in casi di mitizzazione, di "una cosa tira l'altra".

La rappresentazione "classica" di San Sebastiano, appunto giovanile, efebica, nel mezzo del martirio, ecc. ha in qualche modo colpito l'immaginario di più di un artista gay, che ha provveduto a "calcare" sempre di più la dose e così via.

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: mar 4 set 2007, 10:02 
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Più volte sulle pagine di questo forum si è cercato di dare una risposta a questo interrogativo, senza per altro giungere ad una conclusione abbastanza convincente.
Io non sono assolutamente d’accordo con quanto sostiene OFM:
Cristina non è affatto un’icona gay.
Io ho una mia personale visione che spiega il perché i gay, e un certo tipo di pubblico, siano la fetta più consistente dei fan adulti della cantante.
Nel periodo dell’infanzia questa distinzione non sussiste, la differenziazione comincia a delinearsi durante l’adolescenza, età in cui i ragazzi cominciano a prendere coscienza di se stessi.
Non voglio fare un trattato di psicologia ma credo sia facile intuire che un bambino che si scopre gay affronta l’adolescenza con più interrogativi di un suo coetaneo etero. Il processo della presa di coscienza certo può variare nei tempi e nelle modalità.

Magicamente questi ragazzi trovano un mondo fatato nel quale una cantante sembra cantare le grandi verità della vita. Dei versi che sembrano capire i turbamenti, gli stati d’animo che nascono nello scoprirsi diversi dai loro coetanei:

“A te piace stare solo con te stesso… Tu parli di tranquillità ma lo sai che non è la verità… La solitudine è un’abitudine e quando c’è guarda dentro di te…”

“Che segreti hai che puoi sbirciare solo tu? Forse fai così solamente perché hai paura di te!!

“Sogni un mondo perfetto senza impurità dove ognuno abbia sempre un’opportunità, ma accampata alle porte della società rende cupo il tuo sogno l’aspra verità…”

“Noi vorremmo tutti un’opportunità… Che la pace arrivi a chi non ce l’ha…”


Ricordatevi inoltre che AVM gestiva una fascia ragazzi a 360°. Che aveva la piena consapevolezza delle problematiche dei ragazzi monitorando la posta che arrivava in azienda.
Che sia stata sincera o furba non importa, e non è importante a questo punto, fatto sta che ha saputo incanalare queste problematiche nei suoi testi, e non solo quelli dei telefilm.
Ha rassicurato i ragazzi diversi.

Ai concerti spesso ci scappa anche qualche risatina per il cosiddetto lazzaretto presente: ragazzi con grandi problemi di socializzazione, ecc…

Cristina ha solo veicolato il messaggio lanciato da AVM. Ovvio che lei, ha contribuito e amplificato tutto, forse si è trovata legata ad un ruolo suo malgrado o forse lo ha sentito suo (a prescindere dai ritorni economici).

Se è problemi ce li hanno tutti gli adolescenti, è anche vero che la d’Avena è stata un ricettacolo per gli adolescenti per due decenni che trovando appoggio nel suo personaggio sono rimasti fedeli a lei anche nell'età adulta.


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MessaggioInviato: mar 4 set 2007, 10:19 
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Tarrasque ha scritto:
La rappresentazione "classica" di San Sebastiano, appunto giovanile, efebica, nel mezzo del martirio, ecc. ha in qualche modo colpito l'immaginario di più di un artista gay, che ha provveduto a "calcare" sempre di più la dose e così via.

Anche perchè, nei primi tempi della cristianità, Sebastiano era rappresentato come vecchio pelato e con la barba bianca patriarcale, tipica dei santi, saggi e vetusti
La raffigurazione di giovane strafigo risale all'epoca più recente, neoclassica o comunque illuminista

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MessaggioInviato: mar 4 set 2007, 10:39 
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MessaggioInviato: mar 4 set 2007, 10:45 
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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 12:35 
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Località: Fivelandia 7 - Roma
Non avendo più seguito questo thread e leggendo solo ora le risposte, espongo anch'io la mia teoria :)
A mio parere ha detto giusto chi ha fatto la distinzione tra icone gay e donne con un pubblico, piccolo o grande, costituito fondamentalmente da gay.
La mia teoria, essendo un amante della musica al femminile italiana e avendo seguito molti concerti e il lavoro di numerose artiste, è che praticamente TUTTE le cantanti donne abbiano uno zoccolo duro di fans costituito da gay (con alcune eccezioni certo). Perché il discorso che facciamo su Cristina vale anche con nomi tipo Milva, Jo Squillo, Rossana Casale, Grazia Di Michele, Paola Turci, Marina Rei, Ivana Spagna, Marcella Bella (candidata con AN) ecc ecc Insomma TUTTE. Conoscendo un po' tra il pubblico i loro fans, si è sempre trattato di omosessuali. Magari ad alcune gliene sono rimasti 4 in croce, ma quei 4, se uomini, sono quasi sempre gay. Ho conosciuto anche l'unico fan, probabilmente, di Iva Zanicchi, ed era frocio anche lui :)
Ciò nonostante si può dire che queste siano "icone gay". Le "icone gay" sono un discorso diverso: diventano una specie di simbolo di un'epoca o di un modo di affrontare la vita o il palcoscenico. Icone gay sono appunto Madonna, che ha sempre lavorato in questa direzione con i suoi "travestimenti" e gli pseudo-scandali, con il suo sviluppato intuito. Non significa che piaccia a tutti i gay: ci sono gay che non la sopportano; ciò nonostante è diventata un simbolo di "trasgressione", di trasformismo tra le mille immagini e identità, di forza femminile, di donna emancipata e "mascolina" per la sua forza (almeno quella esibita) nonostante la femminilità spiccata del look... E poi i giochetti piuttosto banali e stupidi ma in realtà di enorme impatto mediatico tipo il bacio con Britney Spears...
Un'icona gay italiana è Donatella Rettore; ormai i suoi fans non sono certo numerosi, ma è stata un simbolo degli anni 80, con le sue canzoni ambigue, e tale è rimasta. Altra icona gay è Loredana Berté, e in questo caso il motivo è la grinta, il forte carattere. "Quasi-icona gay" è Anna Oxa, tipico caso di artista molto amata da un pubblico gay ma che non ha fatto il "salto", non avendo un tratto caratteristico molto sviluppato... I primi tempi, forse, quand'era simil-punk; ma in seguito si è troppo "normalizzata" per diventare un vero "simbolo collettivo".

A mio parere Cristina non è ancora un'icona gay, non ho mai sentito parlare di lei tra gay come si può parlare di Loredana Berté o di Madonna; la maggior parte dei gay oggi la ignora o è addirittura infastidito quando se ne parla, la deride; anche se magari se si esponesse un minimo di più, se si esibisse in posti come il Gay Village, penso che potrebbe rapidamente cambiare, avendone le caratteristiche, essendo il simbolo dell'infanzia, degli anni 80 per chi era bambino, di una donna che è "rimasta bambina" dal punto di vista dell'immagine, di una donna molto decisa sicuramente, e la "rappresentante" delle varie maghette tanto amate, della "magia" insomma... Per questo ho aperto il thread, mi piacerebbe vederla non solo nei vari concerti che fa in giro per l'Italia ma anche in uno spettacolo in posti tipo Gay Village, perché sarebbe qualcosa di diverso, e sono sicuro che avrebbe successo, visto che quasi tutti i fans sono gay. E a questo pubblico farebbe piacere ogni tanto una parola sull'argomento, e non che invece rimanga un "tabù" perché "sono pur sempre la cantante dei bambini" (non è più vero), come ripete spesso. Paola e Chiara oggi non sono icone gay ma poco ci manca, e questo solo perché hanno deciso di esibirsi spesso in locali gay, di inaugurare Gay Pride, di prendere posizione politicamente. Insomma si sono avvicinate e hanno coltivato questo loro pubblico che già in precedenza era costituito essenzialmente da omosessuali.

Per chi faceva il discorso su Mino Reitano, a me non sembra molto azzeccato; che Mino Reitano abbia fans in maggioranza etero è ovvio in quanto gli etero sarebbero il 95% della popolazione; che invece queste cantanti abbiano un pubblico costituito al 100% da gay, ossia pescano tutti i loro ammiratori in quel piccolo 5%, è invece un dato significativo. Per questo si parla di "icone gay" e non di "icone etero". Il dato significativo, dal punto di vista statistico, si ha solo in caso di icona gay :)
Scusate la prolissità...


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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 13:01 
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Paola e Chiara non sono icone gay???? Ma stai scherzando?? Cos'altro dovrebbero fare per convincerti? Comunque penso che Cristina incanti molte perse per le sue movenze, il suo modo di sorridere, le sue smorfie..Insomma, e' sempre stata magica, una sorta di Creamy Mami dal vero. Inoltre come ha detto Dani, le sue canzoni portano in un mondo incantato.


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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 14:12 
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Giorgio Hullweck ha scritto:
Paola e Chiara non sono icone gay???? Ma stai scherzando??

Non "sto scherzando", sto esprimendo la mia opinione e credo che meriti rispetto come le altre.
Per me Paola e Chiara hanno un forte sostegno dai gay ma non sono "icone gay", hanno solo un ottimo rapporto con questo pubblico. Non sono ancora emerse come una Berté o una Rettore in questo senso; quando parlo di loro con amici gay la maggior parte se ne frega, mentre della Carrà, della Berté o anche della Rettore interessa un po' a tutti. L'espressione "icona gay" oggi si è inflazionata, la si usa troppo spesso, la si allarga un po' a tutte le stelline varie che campano sui gay. Ma una vera "icona" è ben altro, ha una storia più significativa e un'immagine ben più forte.


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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 14:20 
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Cuorforte ha scritto:
L'espressione "icona gay" oggi si è inflazionata, la si usa troppo spesso, la si allarga un po' a tutte le stelline varie che campano sui gay.

... e di questo sono responsabili i cosiddetti "media gay" tipo www.gay.it che appena intervistano uno di questi personaggi, subito la definiscono "icona gay"... Insomma, ormai lo attribuiscono un po' a tutte le cantanti seguite da omosessuali, mentre originariamente questa espressione si usava solo per chi emergeva particolarmente in questo senso.


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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 15:54 
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Messaggi: 9814
ho cercato gay icon su google ed è uscito questo:

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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 16:31 
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Località: Velletri RM
Cuorforte ha scritto:
L'espressione "icona gay" oggi si è inflazionata, la si usa troppo spesso, la si allarga un po' a tutte le stelline varie che campano sui gay

Ora che mi ci fai pensare, è vero

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MessaggioInviato: dom 16 set 2007, 17:18 
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freinkie ha scritto:
ho cercato gay icon su google ed è uscito questo:
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Magari è l'equivalente inglese di Floradora, il cane gay di Paolo Limiti :lol:


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