Non avendo più seguito questo thread e leggendo solo ora le risposte, espongo anch'io la mia teoria
A mio parere ha detto giusto chi ha fatto la distinzione tra icone gay e donne con un pubblico, piccolo o grande, costituito fondamentalmente da gay.
La mia teoria, essendo un amante della musica al femminile italiana e avendo seguito molti concerti e il lavoro di numerose artiste, è che praticamente TUTTE le cantanti donne abbiano uno zoccolo duro di fans costituito da gay (con alcune eccezioni certo). Perché il discorso che facciamo su Cristina vale anche con nomi tipo Milva, Jo Squillo, Rossana Casale, Grazia Di Michele, Paola Turci, Marina Rei, Ivana Spagna, Marcella Bella (candidata con AN) ecc ecc Insomma
TUTTE. Conoscendo un po' tra il pubblico i loro fans, si è sempre trattato di omosessuali. Magari ad alcune gliene sono rimasti 4 in croce, ma quei 4, se uomini, sono quasi sempre gay. Ho conosciuto anche l'unico fan, probabilmente, di Iva Zanicchi, ed era frocio anche lui
Ciò nonostante si può dire che queste siano "icone gay". Le "icone gay" sono un discorso diverso: diventano una specie di simbolo di un'epoca o di un modo di affrontare la vita o il palcoscenico. Icone gay sono appunto Madonna, che ha sempre lavorato in questa direzione con i suoi "travestimenti" e gli pseudo-scandali, con il suo sviluppato intuito. Non significa che piaccia a tutti i gay: ci sono gay che non la sopportano; ciò nonostante è diventata un simbolo di "trasgressione", di trasformismo tra le mille immagini e identità, di forza femminile, di donna emancipata e "mascolina" per la sua forza (almeno quella esibita) nonostante la femminilità spiccata del look... E poi i giochetti piuttosto banali e stupidi ma in realtà di enorme impatto mediatico tipo il bacio con Britney Spears...
Un'icona gay italiana è Donatella Rettore; ormai i suoi fans non sono certo numerosi, ma è stata un simbolo degli anni 80, con le sue canzoni ambigue, e tale è rimasta. Altra icona gay è Loredana Berté, e in questo caso il motivo è la grinta, il forte carattere. "Quasi-icona gay" è Anna Oxa, tipico caso di artista molto amata da un pubblico gay ma che non ha fatto il "salto", non avendo un tratto caratteristico molto sviluppato... I primi tempi, forse, quand'era simil-punk; ma in seguito si è troppo "normalizzata" per diventare un vero "simbolo collettivo".
A mio parere Cristina non è ancora un'icona gay, non ho mai sentito parlare di lei tra gay come si può parlare di Loredana Berté o di Madonna; la maggior parte dei gay oggi la ignora o è addirittura infastidito quando se ne parla, la deride; anche se magari se si esponesse un minimo di più, se si esibisse in posti come il Gay Village, penso che potrebbe rapidamente cambiare, avendone le caratteristiche, essendo il simbolo dell'infanzia, degli anni 80 per chi era bambino, di una donna che è "rimasta bambina" dal punto di vista dell'immagine, di una donna molto decisa sicuramente, e la "rappresentante" delle varie maghette tanto amate, della "magia" insomma... Per questo ho aperto il thread, mi piacerebbe vederla non solo nei vari concerti che fa in giro per l'Italia ma anche in uno spettacolo in posti tipo Gay Village, perché sarebbe qualcosa di diverso, e sono sicuro che avrebbe successo, visto che quasi tutti i fans sono gay. E a questo pubblico farebbe piacere ogni tanto una parola sull'argomento, e non che invece rimanga un "tabù" perché "
sono pur sempre la cantante dei bambini" (non è più vero), come ripete spesso. Paola e Chiara oggi non sono icone gay ma poco ci manca, e questo solo perché hanno deciso di esibirsi spesso in locali gay, di inaugurare Gay Pride, di prendere posizione politicamente. Insomma si sono avvicinate e hanno coltivato questo loro pubblico che già in precedenza era costituito essenzialmente da omosessuali.
Per chi faceva il discorso su Mino Reitano, a me non sembra molto azzeccato; che Mino Reitano abbia fans in maggioranza etero è ovvio in quanto gli etero sarebbero il 95% della popolazione; che invece queste cantanti abbiano un pubblico costituito al 100% da gay, ossia pescano tutti i loro ammiratori in quel piccolo 5%, è invece un dato significativo. Per questo si parla di "icone gay" e non di "icone etero". Il dato significativo, dal punto di vista statistico, si ha solo in caso di icona gay
Scusate la prolissità...