Due righe da semplice appassionato (spero di non esagerare con le castronaggini assortite).
L’aspettativa per questi concerti era piuttosto alta, almeno da parte mia: dopo l’evento dei Cavalieri dell’anno scorso, speravo davvero in qualcosa di epocale. E in un certo senso sono stato accontentato, con gli opportuni distinguo.
Partiamo con i Superobots: purtroppo causa traffico sono arrivato a Lucca con almeno 2 ore di ritardo su quanto avevo preventivato, ergo sono riuscito ad ascoltarmi solo un paio di canzoni o poco più.
Comunque l’impressione è stata più che positiva, altroché! E poi a me Douglas fa proprio schiantare!! E’ un vero animale da palcoscenico!! Peccato solo che sia arrivato troppo tardi: di sicuro la mia gola ne ha tratto giovamento, visto che avrei urlato tutto il tempo. Uhuhuhuh!
Per quanto riguarda Fidenco e Oliver, devo ammettere che, a prescindere dalle performance ho apprezzato molto di più il primo per vari motivi.
Innanzitutto ho ammirato la capacità di quest’uomo (a 70 anni e passa) di rimettersi in gioco su un terreno non congeniale, di fronte ad un pubblico che non è il suo e che, in preda ad attacchi di nostalgia canaglia, avrebbe potuto non perdonargli le inevitabili e grossolane gaffe a cui sarebbe potuto andare incontro.
Ok, diciamocelo, oggettivamente l’interpretazione è stata per certi versi imbarazzante: fuori tempo, fuori tono, fuori tema, fuori pagina. Aspettavo solo che finisce fuori dal palco!
Però, altrettanto oggettivamente, rispetto ai colleghi Oliver Onions partiva decisamente svantaggiato, riuscendo a gestire il poco materiale a disposizione in maniera più che egregia.
Le canzoni del suo repertorio sono poche, “strane”, di cartoni animati per nulla famosi e, in qualche caso, pure brutti: ho parecchi amici della mia età che manco sapevano chi fosse Hela o i Microsupermen!
Fare breccia nel cuore dei non appassionati era davvero difficile!
Però, dai, ce l’ha messa tutta e, almeno per l’impegno messo, mi sento di promuoverlo a pieni voti.
Resta l’amaro in bocca per le numerose sbavature, ma forse di più non si poteva chiedere.
Apro una piccola parentesi sugli intermezzi che Fidenco ha snocciolato tra una canzone e l’altra: roba da scompisciarsi!!
Sembrava di avere davanti un novello Mike Buongiorno, con tanto di gaffe (il “negretto”), di battute raggelanti (gli applausi sono le ultime cose fatte a mano), e di marpionerie varie (mi hanno mandato dei collaboratori, invece delle collaboratrici! un applauso alla corista! Ha 17 anni! Ah, quando avevo io 17 anni quanto ne castigavo! (beh, questa non era proprio così, ma il senso era quello)).
E poi tutti quei riferimenti alla bella vita in Brasile (uahahahah!): giuro, per me avrebbe potuto proseguire per ore!
Eheheheh, il bravo Fidenco ha trovato il tema che fa da ponte tra tutte le generazioni: la gnocca!
Un “bravo” a Gianluca, comunque, che è riuscito più di una volta a riportarlo sui binari giusti!
Ah, un “bravissimo” invece al gruppo che l’ha accompagnato (il più delle volte “letteralmente”) nell’esibizione, dando gli attacchi giusti, suggerendo le parole e cambiando al volo ritmi, accordi, strofe e ritornelli: dei veri equilibristi del pentagramma. Bravi, bravi.
Per quanto riguarda gli Oliver, invece, mi aspettavo davvero di più.
D’accordo che erano anni che non si esibivano in pubblico, d’accordo pure che ormai il loro lavoro è un altro, però non sono riusciti a darmi quelle emozioni che mi aspettavo.
Boh, forse il repertorio, in inglese e sbilanciato sulle colonne sonore di film e telefilm, difficilmente poteva coinvolgere in maniera attiva il pubblico, che il più delle volte si trovava a gridare le parole di frase (istubi ubi, scialalallalà lallà Zorro is bec! °_°) oppure a battere le mani.
Forse le immagini che scorrevano sullo schermo attiravano lo sguardo e distraevano.
Forse il duo Spencer-Hill è così profondamente inciso nel nostro DNA che una sola immagine richiamava un fiume di ricordi che dovevano essere immediatamente verbalizzati (insomma, è ovvio che appena partano le note di Dune Buggy il pensiero vada SUBITO alla sfida a birra e salsicce! Ed è altrettanto ovvio che voglia di raccontarlo a tuo vicino, anche se non l’hai mai visto prima, il quale sta pensando la stessa identica cosa).
Non so cosa sia stato, però alla fine mi è sembrato un po’ sotto tono. Nulla da dire sulla performance e sulle doti canore dei De Angelis. E nemmeno sull’entusiasmo con cui hanno accettato la sfida, però, considerando quello che poteva essere il concerto, i risultati mi sono parsi davvero modesti.
Nei miei sogni erotici più estremi avrei desidrato un Coro dei pompieri fatto cantare al pubblico a due voci (maschi e femmine) o un bis di Galaxy o un tris di Doraemon!
Sicuramente volevo troppo.
Oh vabbè, chiudo qua che mi sono dilungato abbastanza.
Ultima cosa: i miei sono commenti di un non addetto ai lavori. Di uno che si diverte a casa a strimpellare con la chitarra gli assoli dei cartoni e che di tecnica ne sa meno di zero. Nulla da dire sugli organizzatori degli eventi che, a prescindere dai vari ed inevitabili casini, ci avranno messo sicuramente l’anima,
Sono semplici sensazioni, cose che sento e che volevo fissare su carta virtuale prima che l’oblio senile mi colga! °_°
Per questo, a conclusione di tutto, vorrei comunque ringraziare tutti coloro che, nelle maniere più disparate, hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno.
Ciauzzz!
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