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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 14:14 
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Le trasmissioni di culto (cioè quelle che tra 15-20 anni saranno di culto) esistono anche oggi. Solo che, essendo attuali, non ce ne rendiamo conto. Sono certo molto meno di un tempo, e su questo concordo, ma l'attuale tv italiana non è assolutamente tutta da buttare. Se volete vi faccio un elenco chilometrico di programmi e serie tv da salvare...

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 14:20 
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Sulla sostanza sono d'accordo con Gojira, ma certamente per la forma (almeno della seconda affermazione) mi trovo d'accordo con Siglomane e invito a commentare senza far uso di turpiloquio, anche se certamente rende meglio la dovuta enfasi di determinati concetti.

Per quanto riguarda la lista delle cose ben fatte in TV adesso, io davvero la vorrei vedere, non per alimentare le polemiche, ma proprio per curiosità, dato che non potendo stare troppo davanti alla TV molte cose sicuramente me le perdo.

Mi piacerebbe però che tale lista partisse da una base qualitativa e non di successo.

Io personalmente ho sempre apprezzato "Per un pugno di libri"

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 14:28 
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Località: Il mondo!
Perchè un programma sia di culto bisogna lasciar passare come minimo vent'anni. Gli ascolti si fanno adesso, un cult lo si vede nella distanza. Al di fuori dei mezzi tecnici e dell'epoca della prima trasmissione.
Tornando ad Elisa di Rivombrosa in specifico: il problema non sta tanto nella prima serie (godibilissima e che ha avuto il merito di ritirare fuori la fiction in costume dopo anni di latitanza) il vero problema per me sono le riprese di serie che hanno avuto successo. La prima serie di Elisa ha avuto successo? Sì, bene, quindi via a sfruttarla fino all'osso con il seguito e poi con la vita di Agnese la figlia! Questo è un problema della televisione attuale, sfruttare un buon prodotto fino a mercificarlo (anzi forse meglio: marcificarlo).

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 14:40 
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Magenta ha scritto:
Avete mai visto Padre Brown con Rascel?
Io ho visto una replica su tv locale qualche tempo fa, e sono rimasta sbigottita: 10 minuti di dialogo filosofico sulla teologia! ma in modo comprensibile!


I racconti di Padre Brown. Li ho visti in notturna quando su rai 3 venivano trasmessi prima di Spazio 1999. Mi pare la notte di lunedì, e iniziavano verso l'una.
A me sono piaciuti, però io sono venuto su anche con gli sceneggiati degli anni '70 e non posso paragonarmi a chi oggi ha 20 anni e non è abituato a quei ritmi.
Perché francamente chi è cresciuto con i telefilm di oggi rischierebbe il collasso nervoso nell'aspettare la fine di un dialogo o per vedere cosa deve succedere, magari con la mano in preda a convulsioni per evitare di cambiare canale in continuazione :)
Un altro splendido telefilm oggi improponibile ai più è Maigret con Gino Cervi. Anche li i ritmi sono soporiferi.


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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 14:41 
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Località: Siglandia
Akane Tendo ha scritto:
Perchè un programma sia di culto bisogna lasciar passare come minimo vent'anni. Gli ascolti si fanno adesso, un cult lo si vede nella distanza. Al di fuori dei mezzi tecnici e dell'epoca della prima trasmissione.
Tornando ad Elisa di Rivombrosa in specifico: il problema non sta tanto nella prima serie (godibilissima e che ha avuto il merito di ritirare fuori la fiction in costume dopo anni di latitanza) il vero problema per me sono le riprese di serie che hanno avuto successo. La prima serie di Elisa ha avuto successo? Sì, bene, quindi via a sfruttarla fino all'osso con il seguito e poi con la vita di Agnese la figlia! Questo è un problema della televisione attuale, sfruttare un buon prodotto fino a mercificarlo (anzi forse meglio: marcificarlo).


Ah, ma su questo siamo d'accordissimo!
Io infatti, parlando di Elisa, mi sono sempre riferito alla prima serie. Mi risulta infatti che quella prima serie sia considerata uno dei migliori sceneggiati degli ultimi 20 anni.

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 15:17 
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Lunlun ha scritto:
siglomane ha scritto:
Gojira'54 ha scritto:
E il fatto che quella cosa abbia vinto un lercissimo telegatto non fa che accreditare la mia ipotesi.


Quale ipotesi? L'ipotesi che sei un maleducato e che è inammissibile che su un forum pubblico vengano scritte certe cose? Mi spiace Gojira, pensavo di aver conosciuto un ottimo ed educato appassionato...

Non mi sembra che abbia scritto nulla di trascendentale, il telegatto è un premio dato sugli ascolti, non sulla qualità, che tendenzialmente premia i programmi mediaset, così come i premi non-mi-ricordo-il-nome che vanno in onda sulla rai premiano tendenzialmente programmi rai, sono un po' una autocelebrazione e basta. Da quando poi hanno premiato Grande Fratello come programma culturale... no proprio no, hanno perso quel po' di prestigio che avevano. :|


L'autocelebrazione è logica! Il problema del Telegatto dato per il Grande Fratello 1 (voglio specificarlo, Grande Fratello prima edizione) è che è stato il primo reality a giungere in Italia e l'apripista di questa categoria che poi nel bene e nel male ha fatto successo. L'idea era innovativa: per la prima volta si filmavano degli sconosciuti costretti a vivere uno accanto all'altro ventiquattro ore al giorno. Valeva la pena premiarlo... ma non con il Telegatto sulle trasmissioni culturali! Probabilmente gli autori non sapevano in che categoria metterlo, ma ripeto un Telegatto (magari non culturale :wink: ) doveva in ogni caso vincerlo per tutte le innovazioni (sia belle che brutte) che ha portato alla nostra televisione.
Fra l'altro io parlo da non guardante reality.

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 15:38 
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Akane Tendo ha scritto:
il vero problema per me sono le riprese di serie che hanno avuto successo. La prima serie di Elisa ha avuto successo? Sì, bene, quindi via a sfruttarla fino all'osso con il seguito e poi con la vita di Agnese la figlia! Questo è un problema della televisione attuale, sfruttare un buon prodotto fino a mercificarlo (anzi forse meglio: marcificarlo).


quoto assolutamente

questo avviene non solo nelle seconde, terze, quarte... produzioni della stessa serie
ma anche per quanto riguarda nuove produzioni 'concorrenti' che vanno a ricalcare la traccia segnata dal primo che fa successo
col risultato che tutti i programmi si assomigliano per un certo periodo
salvo poi venire completamente abbandonati quando non fanno più ascolto

nel marasma generale di una programmazione del genere
pochi sono le produzioni qualitativamente buone

la concorrenza viene gestita secondo me in modo sbagliato.
Per fare un esempio (esempio stupido o paradossale ma conta il concetto):
buona domenica e domenica in sono diretti concorrenti e propongono
più o meno le stesse cose e fanno (ipotesi) 4 milioni di ascolto ciascuno
Paradossalmente se uno dei due venisse trasmesso in un altro giorno
avrebbero ognuno dei due 8 milioni di spettatori
dato che non si dovrebbe scegliere fra i due

ripeto: è paradossale ma spero sia chiaro cosa intendo :wink:

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 16:15 
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Località: Siglandia
Akane Tendo ha scritto:
L'autocelebrazione è logica! Il problema del Telegatto dato per il Grande Fratello 1 (voglio specificarlo, Grande Fratello prima edizione) è che è stato il primo reality a giungere in Italia e l'apripista di questa categoria che poi nel bene e nel male ha fatto successo. L'idea era innovativa: per la prima volta si filmavano degli sconosciuti costretti a vivere uno accanto all'altro ventiquattro ore al giorno. Valeva la pena premiarlo... ma non con il Telegatto sulle trasmissioni culturali! Probabilmente gli autori non sapevano in che categoria metterlo, ma ripeto un Telegatto (magari non culturale :wink: ) doveva in ogni caso vincerlo per tutte le innovazioni (sia belle che brutte) che ha portato alla nostra televisione.
Fra l'altro io parlo da non guardante reality.


Quoto Akane in toto.

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 16:40 
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Località: Padova
Comunicazione di servizio:
alla fine abbiamo optato per spostare tutti i post non attinenti al topic in questa posizione
http://forum.sigletv.net/viewtopic.php?t=11994
lasciando quindi aperta la discussione. Chiaramente quel topic è un sorvegliato speciale, si raccomanda quindi di rimanere entro i confini di una discussione civile.


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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 18:28 
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Località: Busto Arsizio (Side3)
siglomane ha scritto:
Le trasmissioni di culto (cioè quelle che tra 15-20 anni saranno di culto) esistono anche oggi. Solo che, essendo attuali, non ce ne rendiamo conto

guarda che io mi rendo perfettamente conto che boris è una serie da culto! g:shine:

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 19:38 
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Iscritto il: sab 18 dic 2004, 13:23
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Località: verona
dancasti ha scritto:
siglomane ha scritto:
Le trasmissioni di culto (cioè quelle che tra 15-20 anni saranno di culto) esistono anche oggi. Solo che, essendo attuali, non ce ne rendiamo conto

guarda che io mi rendo perfettamente conto che boris è una serie da
culto! g:shine:


La migliore che abbia visto negli utlimi anni e non ha certo avuto bisogno di chissà quale impiego di mezzi.
In questo caso la fa da padrone la bravura degli autori e degli interpreti.

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MessaggioInviato: mer 7 nov 2007, 19:43 
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Messaggi: 7164
Località: Repubblica Popolare Democratica Autonoma di San Miniato
Quoto in toto! :D

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<<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"


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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 9:01 
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Località: fra milano e pavia
dancasti ha scritto:
guarda che io mi rendo perfettamente conto che boris è una serie da culto! g:shine:


assolutamente d'accordo

il 'problema' sarà fra 20 anni
In percentuale, quanti si ricorderanno di Boris
rispetto ad un 'Elisa' qualunque?

Per dire che ciò che col tempo diventa cult
non necessariamente è un prodotto di qualità

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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 10:02 
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a me elisa di rivombrosa piace

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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 10:04 
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grezza ha scritto:
In questo caso la fa da padrone la bravura degli autori e degli interpreti.


la cosa geniale e divertente è che qui la bravura degli attori consiste nel recitare da cani


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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 10:17 
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Beh una delle cose grandiose di Boris è l'attore che interpreta Stanis: lui viene dal mondo delle fiction (Un medico in famiglia, e proprio Elisa di Rivombrosa)... ecco, lì è grande nel prendere in giro se stesso! :D

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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 10:17 
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Iscritto il: dom 12 dic 2004, 19:41
Messaggi: 4124
Località: Pianeta Terra
eh eh..

Comunque, io andrei piano nel dire che tra venti anni queste serie saranno considerate cult.

Ho come l'impressione che il rapporto affettivo che noi abbiamo avuto con la televisione degli anni della nostra infanzia sia particolare.

In Germania, tanto per fare un esempio, non esiste qualcosa di paragonabile nemmeno per quelli della nostra generazione.

E' chiaro che ci sarà sempre una fetta di persone che ricorderanno piacevolmente i programmi migliori (e talvolta anche i peggiori), ma le giovani generazioni, così mi sembra di vedere, fanno molto meno uso di tv e molto più di internet.. (o di home video: all'epoca nostra non c'era... come avremmo potuto vedere le opere più vecchie?)

staremo a vedere..

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Inchinatevi di fronte al simbolo dello Shogun Mitsukuni Mito. Inchinatevi!


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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 11:33 
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Iscritto il: gio 3 nov 2005, 23:11
Messaggi: 1772
Località: BARI
dancasti ha scritto:
siglomane ha scritto:
Le trasmissioni di culto (cioè quelle che tra 15-20 anni saranno di culto) esistono anche oggi. Solo che, essendo attuali, non ce ne rendiamo conto

guarda che io mi rendo perfettamente conto che boris è una serie da culto! g:shine:


Sono d'accordo...
Mi sono piegato in due quando ho visto la fiction "CAPRERA"...

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http://www.stanlioollio.blogspot.it


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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 11:51 
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Iscritto il: gio 13 feb 2003, 10:26
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Secondo me non c'è bisogno necessariamente che passino decenni perché una cosa diventi di culto.

I "semi" del culto sono nella genialità dell'opera originale, e qualcosa si avverte subito. Al limite può esserci una riscoperta successiva.

Ma per fare un esempio, il Rocky Horror Picture Show, Guerre Stellari, Indiana Jones, Goldrake, Bud Spencer & Terence Hill, Clerks, Frankenstein Jr., per fare qualche esempio misto, non hanno dovuto aspettare molto per diventare fenomeni di culto.

Piuttosto, il tempo a volte fa giustizia di cose che erano in realtà mode passeggere, e la nostalgia ne fa risorgere altre che non erano poi sto gran che, ma è un'altra storia...

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: gio 8 nov 2007, 12:15 
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Iscritto il: lun 26 mar 2007, 17:58
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Località: fra milano e pavia
Tarrasque ha scritto:
Secondo me non c'è bisogno necessariamente che passino decenni perché una cosa diventi di culto.

I "semi" del culto sono nella genialità dell'opera originale, e qualcosa si avverte subito. Al limite può esserci una riscoperta successiva.

Ma per fare un esempio, il Rocky Horror Picture Show, Guerre Stellari, Indiana Jones, Goldrake, Bud Spencer & Terence Hill, Clerks, Frankenstein Jr., per fare qualche esempio misto, non hanno dovuto aspettare molto per diventare fenomeni di culto.

Piuttosto, il tempo a volte fa giustizia di cose che erano in realtà mode passeggere, e la nostalgia ne fa risorgere altre che non erano poi sto gran che, ma è un'altra storia...


in parte sono d'accordo

gli esempi citati sono perfetti
ma quale 'genialità' c'era nei film di lino banfi (per fare un esempio)
oggi considerati da molti* un cult ?

*ecco forse l'errore sta nel fatto che molti definiscono un 'cult' in maniera
molto più generalizzata, non intendendo una qualche qualità/particolarità/idea originale
ma semplicemente una riscoperta legata alla nostalgia e che
come dicevo qualche post fa, ti fa ricordare magari il bel periodo
in cui questi film/trasmissioni venivano visti

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MessaggioInviato: ven 9 nov 2007, 1:11 
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Iscritto il: mar 4 nov 2003, 0:00
Messaggi: 2938
Località: Alessandria
una cosa fastidiosa delle fiction italiane è che gli attori/attrici gira e rigira sono sempre gli stessi, si mischiano tra i vari Vivere, Cento latrine, Rivombrosa, un posto al sole ecc.....SEMPRE i soliti! gente che si improvvisa attore/attrice il più delle volte! i veri talenti sono altri, e lo dico con cognizione di causa dal momento che vivo il mondo dello spettacolo da 15 anni :|


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MessaggioInviato: ven 9 nov 2007, 13:31 
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Iscritto il: lun 2 dic 2002, 13:10
Messaggi: 314
Località: Siena
Non sò se vi ricordate... ma Goldrake era già un mito nel 1980 (a 2 anni di distanza dall'uscita italiana)... aveva già nell'immaginario collettivo quel qualcosa in più degli altri...
Così come i film di Bud & Terence erano già MITO al momento dell'uscita...

La cosa che non sopporto negli sceneggiati moderni è il recitare quasi sottovoce con quelle vocine assurde che parlano di problematiche del cacchio...

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"Torniamo all'antico e sarà un progresso.."


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MessaggioInviato: ven 9 nov 2007, 13:38 
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Iscritto il: mar 8 giu 2004, 13:38
Messaggi: 7787
Località: Genova
IL GABINETTO CHIMICO ha scritto:
a me elisa di rivombrosa piace

"Cesso" di considerarti un utente degno :?

Cita:
La cosa che non sopporto negli sceneggiati moderni è il recitare quasi sottovoce con quelle vocine assurde che parlano di problematiche del cacchio...

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, ed in effetti non ne vedo in giro.

Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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