grezza ha scritto:
Secondo me il discorso di Ivan (quello sul prepararsi meglio) è valido un po' per tutti gli interpreti originali (Superobots esclusi, visto che han fatto un gran lavoro negli ultimi anni), soprattutto se sanno di doversi confrontare con un pubblico vasto e appassionato come quello di Lucca.
Tante cose vengono perdonate perchè ci si rende conto dell'età, del tempo passato e del fatto che in molti casi si tratta di un'esperienza diversa.
Nel caso di Cristina ci si aspetta un pochino di più perchè in effetti non ha mai smesso di fare sigle e già da tempo sento molti che si lamentano della mancanza di alcuni brani anche quando canta sulle basi.
Secondo me un fan, pur apprezzando le esibizioni live e la volontà di riproporsi in nuovi modi, dovrebbe sempre spronare l'artista a migliorarsi con critiche puntuali, costruttive e mai gratuite.
Insomma, vista l'esperienza degli anni passati, io mi aspetto sempre di più sia dall'organizzazione di Lucca, sia dagli ospiti, che ormai dovrebbero aver intuito l'importanza di un evento simile.
GIUSTISSIMO!!!La D'Avena però,a mio parere,non ha la stessa valenza di altri artisti legati al mondo delle sigle,nonostante sia la più "inflazionata" e abbia comunque dei meriti INDISCUSSI.Ha interpretato belle sigle a cui sono legatissimo,ma quella vocina forzatamente infantile in molti pezzi,il "marketing" Mediaset che la accompagna da sempre(compreso l'aspetto ODIOSO di sostituire sigle bellissime di altri artisti con pezzi aberranti dell'ultima ora),la rende più "antipatica".Questo almeno ai miei occhi...
Non dimentichiamoci poi che Cristina( al contrario di C.del Re,O.O.,Fidenco,Superobots,ecc,ecc..) è una INTERPRETE e non un AUTORE.Di questo ,in una valutazione obiettiva che non tenga conto solo dell'aspetto nostalgico, bisogna tenerne conto.
Resta il fatto che OVVIAMENTE il mondo delle sigle non possa prescindere da Cristina d'Avena.
Penso che qui concordiamo tutti

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