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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 11:16 
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stavo sentendo su radioanimati Tanto Tempo Fa Gigi, di Cristina D'avena.
Pensavo una cosa: ma non si rende conto che queste canzoni sono totalmente inadeguate per un cartone animato? Sono dei pezzi di musica leggera non da sigla, anzi direi talmente "musica leggera" da essere sanremesi (e non so se è un complimento).
Quindi mi chiedo: ma che c'azzeccano canzoni così con i cartoni animati?

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 13:51 
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freinkie ha scritto:
stavo sentendo su radioanimati Tanto Tempo Fa Gigi, di Cristina D'avena.
Pensavo una cosa: ma non si rende conto che queste canzoni sono totalmente inadeguate per un cartone animato? Sono dei pezzi di musica leggera non da sigla, anzi direi talmente "musica leggera" da essere sanremesi (e non so se è un complimento).
Quindi mi chiedo: ma che c'azzeccano canzoni così con i cartoni animati?


Hai centrato al millimetro quello che penso.

Ci sono canzoni che sono tagliate perfettamente come sigle. Una Hamtaro, una Calimero, una Tamagon, saranno stupide e bambinesche, ma sono perfette per un cartone da bambini.

Altre non saranno capolavori, ma per lo meno hanno un ritmo ed un brio adeguato ad un cartone, tanto che, volenti o nolenti, ti entrano in testa, vedi Dragonball o All'arrembaggio.

Molte produzioni affibbiate alla D'Avena dagli anni 90 circa in poi saranno anche tentativi di canzoni adulte, ma in tutta franchezza mi sembrano insipide, "sanremesi", come le definisci (secondo me giustamente) tu, come se fossero, toh, le canzoni scartate da un album della Pausini, e poi riciclate.

Se per fare una canzone adulta devo farla anche sciapa, preferisco allora una roba ritmata alla Vanni, anche se unza.

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 13:54 
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Tarrasque ha scritto:
Se per fare una canzone adulta devo farla anche sciapa, preferisco allora una roba ritmata alla Vanni, anche se unza.



no.. l'unza-tunza noooo
:(

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4 aprile 1978: io c'ero.
26 aprile 2009, Marnate: c'ero anche lì !


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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:20 
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Tarrasque ha scritto:
preferisco allora una roba ritmata alla Vanni, anche se unza.


unza pauaaaaaaaaaaaaaaaar!

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Tarrasque ha scritto:
freinkie ha scritto:
stavo sentendo su radioanimati Tanto Tempo Fa Gigi, di Cristina D'avena.
Pensavo una cosa: ma non si rende conto che queste canzoni sono totalmente inadeguate per un cartone animato? Sono dei pezzi di musica leggera non da sigla, anzi direi talmente "musica leggera" da essere sanremesi (e non so se è un complimento).
Quindi mi chiedo: ma che c'azzeccano canzoni così con i cartoni animati?


Hai centrato al millimetro quello che penso.

Ci sono canzoni che sono tagliate perfettamente come sigle. Una Hamtaro, una Calimero, una Tamagon, saranno stupide e bambinesche, ma sono perfette per un cartone da bambini.

Altre non saranno capolavori, ma per lo meno hanno un ritmo ed un brio adeguato ad un cartone, tanto che, volenti o nolenti, ti entrano in testa, vedi Dragonball o All'arrembaggio.

Molte produzioni affibbiate alla D'Avena dagli anni 90 circa in poi saranno anche tentativi di canzoni adulte, ma in tutta franchezza mi sembrano insipide, "sanremesi", come le definisci (secondo me giustamente) tu, come se fossero, toh, le canzoni scartate da un album della Pausini, e poi riciclate.

Se per fare una canzone adulta devo farla anche sciapa, preferisco allora una roba ritmata alla Vanni, anche se unza.


In effetti non avete tutti i torti... Curiosando nei cortili del cuore, per esempio è una canzone alla Tatangelo (come tema) ed ha una sonorità importante, non bambinesca.
Ciò nonostante questa (come altre sigle un po' melense) la reputo adeguata all'anime e al suo target (le quattordicenni al loro primo amore.). Quindi se ci sono sigle tunz tunz per maschietti, non vedo perchè non ci possano essere anche queste...
Il discorso può andare bene per anime per treenni (infatti i cartoni che Tarrasque ha nominato che hanno una sigla da bambini, sono per questa fascia di età.), ma per gli altri penso che un po' di varietà non sia un male...

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:27 
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Tarrasque ha scritto:
Ci sono canzoni che sono tagliate perfettamente come sigle. Una Hamtaro, una Calimero, una Tamagon, saranno stupide e bambinesche, ma sono perfette per un cartone da bambini.

Parlano il MoIGE e Vera Slepoj? :D
Gran parte dei cartoni degli anni '90 non era per bambini; da anni si combatte per farlo capire, ma pare che ancora non sia chiaro.
Una sigla come Hamtaro su Touch quanti polli avrebbe fatto ridere? Una sigla come Touch su un cartone come Hamtaro quanti altri polli avrebbe fatto schiattare dalle risate?
Ogni cartone ha un target e va rispettato e su questo c'è sempre stata una perfetta corrispondenza, almeno negli anni '90. Se infatti alcune serie hanno avuto (per cause di forza maggiore) uno stravolgimento di target, il target della sigla (guarda caso) è sempre stato rispettato.
Questo era esattamente quello che avveniva in Giappone e se anche in originale la sigla era un pezzo di musica leggera, non vedo perché in Italia avrebbero dovuto stravolgere la corrispondenza facendo diventare la sigla un pezzo per bambini come Tamagon.

E questo è assolutamente un merito, è un pregio (fortunatamente riconosciuto dai più)... non un difetto come sembra che stiate dicendo. :wink:
Il ritornello di Hamtaro va bene per un cartone di questo target, non può andare bene per Marmalade Boy solo perché trattasi di sigla; fortunamente la sigla italiana di MB è un pezzo di musica leggera, come in originale. E fortunamente questo è avvenuto anche per Hyatari Ryoko, Rayearth, Gokinjo Monogatari, Wedding Peach, Rayearth, Slayers, Trapp Ikka monogatari, Mizuiro Jidai etc., proprio come in originale. :wink:


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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:29 
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Quali cartoni che ho citato sarebbero per trentenni?

Hamtaro o Calimero? :P:P:P

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:33 
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Akane Tendo ha scritto:
Il discorso può andare bene per anime per treenni

Esatto Akane, è proprio questo.
Una sigla di un cartone animato non deve essere costruita come pezzo per bambini, solamente perché sigla di cartone animato. Gli anni '90 specialmente hanno visto cartoni animati di target molto diversi e fortunatamente Pani, Carucci e Fasano (e AVM con i suoi testi) hanno saputo creare una certa varietà musicale, lodevole e rispettosa dell'idea originale.
La sigla italiana di Gokinjo Monogatari (un gioiellino) calza a pennello. Sarebbe stata ridicola per Doraemon. :wink:


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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:35 
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Yusaku ha scritto:
Tarrasque ha scritto:
Ci sono canzoni che sono tagliate perfettamente come sigle. Una Hamtaro, una Calimero, una Tamagon, saranno stupide e bambinesche, ma sono perfette per un cartone da bambini.


...

Ogni cartone ha un target e va rispettato


E io che ho detto?

Il mio punto era:

Preferisco una BUONA canzone per bambini su un cartone per bambini che una SCARSA canzone per adulti su un cartone per adulti.

... che anche sul "per adulti" ci sarebbe da dirne. Il fatto che i fan vogliano a tutti i costi definire che i cartoni giapponesi sono per adulti (per giustificare le proprie passioni con chi li ritiene dei nerd) è più che altro un meccanismo di difesa.

I cartoni giapponesi, come tutte le forme di intrattenimento, libri e fumetti inclusi, sono ovviamente realizzate per target differenti (ad onor di cronaca i giapponesi sono sicuramente più attenti a questa cosa degli occidentali).

Comunque la stragrande maggioranza degli anime è indirizzata all'adolescente, al massimo al giovane adulto (porno esclusi ovviamente).

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 15:37 
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La sigla italiana di Gokinjo Monogatari è l'esempio principale di canzone insipida e scarto di pop italiano sanremese che avrei portato nel post precedente.

Ovviamente sempre IMHO ;)

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Tarrasque ha scritto:
E io che ho detto?

Scusami se ho travisato, dal tuo discorso sembrava volessi dire che le sigle come Hamtaro sono perfette per i cartoni di quel genere, mentre le sigle più adulte (come Marmalade Boy, Gokinjo Monogatari, Touch, Wedding Peach... insomma quelle di Pani e Fasano) non lo sono per questi altri cartoni. :)
Quindi, considerando che anche in originale (e questa è la cosa più importante) la sigla è un pezzo di musica leggera per queste serie, che tipo di pezzi avrebbero dovuto realizzare? :?:

Tarrasque ha scritto:
Preferisco una BUONA canzone per bambini su un cartone per bambini che una SCARSA canzone per adulti su un cartone per adulti.

Scarsa vallo a dire a Franco che per scrivere (e arrangiare) pezzi come Gokinjo e Slayers c'ha messo più di un mese, poi vediamo. :D
Gokinjo è, oltretutto, una delle sigle più curate (musica, arrangiamento, cori, interpretazione) e d'effetto dell'intero panorama siglesco (ti credo che c'è voluto più di un mese per realizzarla), in cosa sarebbe scarsa? :?:


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Yusaku ha scritto:
Scarsa vallo a dire a Franco che per scrivere (e arrangiare) pezzi come Gokinjo e Slayers c'ha messo più di un mese, poi vediamo. :D


Che vuol dire? Al Milgrom ci metteva magari anche 2 volte tanto a fare lo stesso numero di disegni che faceva Jack Kirby.

I suoi facevano schifo. Quelly di Kirby no.

Yusaku ha scritto:
Gokinjo è, oltretutto, una delle sigle più curate (musica, arrangiamento, cori, interpretazione) e d'effetto dell'intero panorama siglesco (ti credo che c'è voluto più di un mese per realizzarla), in cosa sarebbe scarsa? :?:


Mah, a me fa schifino. Se fosse un pezzo che sento in radio, senza sapere che è un pezzo di Cristina. Senza sapere che è una sigla di un cartone animato.

Cambierei stazione.

Insignificante. Insulso.

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Tarrasque ha scritto:
Yusaku ha scritto:
Scarsa vallo a dire a Franco che per scrivere (e arrangiare) pezzi come Gokinjo e Slayers c'ha messo più di un mese, poi vediamo. :D


Che vuol dire?

Se penso a un pezzo scarso mi viene in mente un pezzo fatto in quattro e quattr'otto, con una melodia poco convincente, con una musica poco elaborata e con un'interpretazione vocale scadente.
Al contrario la sigla di Fasano è estremamente articolata, elaborata nell'arrangiamento e negli effetti sonori (dal bumbum del cuore agli incastri vocali), con un'interpretazione degna e emotivamente convincente, insomma curata in ogni minimo dettaglio. Non è oggettivamente scarsa, anzi... e questo termine non può riferirsi a un pezzo così.

Può farti cambiare stazione o no, ma non è un pezzo scarso, sono poche le sigle italiane ad essere così elaborate.
A me fanno schifo diverse opere letterarie di diversi autori (che non cito), ritenuti capolavori, e se ci fosse una radio che passasse audiolibri anche io cambierei stazione, ma non vado di certo a dire che sono opere scarse, perchè obiettivamente non è così, sarei ridicolo nel dirlo. :wink:


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Ci puoi girare intorno quanto vuoi.

Per me rimane scarsa.

E già che ci siamo anche questa melodia convincente ed interpretazione degna ed emotivamente convincente non ce le vedo.

A te piace, buon per te.

Se non basta neanche mettere un "secondo me" per esprimere le mie opinioni, beh la discussione è chiusa.

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Tarrasque ha scritto:
Quali cartoni che ho citato sarebbero per trentenni?

Hamtaro o Calimero? :P:P:P


Ho scritto treenni... :roll:
Comunque chi ha la certezza che pure i trentenni non li seguano?! :P

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Akane Tendo ha scritto:
Tarrasque ha scritto:
Quali cartoni che ho citato sarebbero per trentenni?

Hamtaro o Calimero? :P:P:P


Ho scritto treenni... :roll:
Comunque chi ha la certezza che pure i trentenni non li seguano?! :P


Allora ho letto male!!!

Mi scuso... ;););)

P.S. sicuramente ci saranno molti trentenni che li seguono. Il fatto che un prodotto sia fatto PER bambini non vuol dire che anche un adulto non possa apprezzarli, magari in maniera diversa. ;););)

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Tarrasque ha scritto:
Se non basta neanche mettere un "secondo me" per esprimere le mie opinioni, beh la discussione è chiusa.

Ma figurati, puoi esprimere tutte le opinioni che vuoi, finché rimangono opinioni. :D
Perché obiettivamente non è scarsa. Questo termine non è un'opinione e non può avere un secondo me, esprime al contrario una realtà tecnica e contenutistica.

E questo vale per decine di altri pezzi, sarebbe ossimorico associarli al termine scarso.

Poi ripeto che possono piacere e non piacere per dieci mila altri motivi (e non è mia intenzione far cambiare idea... mi scoccia quasi doverlo ripetere per l'ennesima volta :D , ma ogni volta che prendo posizione io sembra che lo voglia fare solo per far piacere una sigla a qualcuno. Peccato che di questo non mi importi un fico secco. :wink: Mi importa invece quando vengono dette cose non vere e mi premeva quindi puntualizzare sui termini usati. Chi legge scarso potrebbe veramente pensare che questa sigla sia un pezzo scarso; la sigla di Magà di Levy, per citarne una, è scara, non questa).

E tra la sigla di Magà di Levy e la sigla italiana di Gokinjo tecnicamente c'è un abisso di qualità, è la realtà, non un'opinione.
Ti faccio un esempio... qualche anno fa scrivesti che le sigle di Hilary, Johnny e Occhi di Gatto sono del tipo finto-pop-con-finto-sax. Chi legge cosa capisce? Che sono pezzi di finto pop, con il sax finto. Ma quando mai? :D
Il sax è più vero che mai.
Quello che voglio dire è che rispetto nel miglior modo possibile le tue opinioni Tarras, so che gran parte del repertorio di sigle fine anni '80/inizio '90 non ti gusta e lo rispetto ovviamente, però evita di esprimere giudizi tecnici (scarsa, finto sax) su pezzi che probabilmente non hai mai ascoltato nemmeno fino alla fine (e su Gokinjo è tosta visto che dura più di 5 minuti :lol:), altrimenti come faresti a dire che il sax di Hilary è finto?

La mia puntualizzazione è solo su questo.
La discussione non può chiudersi per così poco, no? :wink:
Anzi, bisogna dargli un bel titolo, magari il nuovo topic può essere un spunto per nuove riflessioni.

Ps. Non far caso al fatto che abbia ripescato un topic di 4 anni fa, c'ero capitato per caso l'altro giorno e avevo riletto quel tuo intervento. :lol:


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io ho citato quella di Gigi perché proprio perché non c'entra niente col cartone. Francamente ritengo che la sigla debba avere una sua identità. Queste canzoni leggere di Cristina non ce l'hanno, saranno anche arrangiate bene ma sono assolutamente anonime. E questo si vede dal fatto che dopo venti anni ci ricordiamo di Mila e Shiro e La stella della senna e fra venti anni nessuno si ricorderà la canzone di Gigì

Ps: a Sanremo sarebbe stata scartata subito

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Yusaku ha scritto:
Tarrasque ha scritto:
Se non basta neanche mettere un "secondo me" per esprimere le mie opinioni, beh la discussione è chiusa.

Ma figurati, puoi esprimere tutte le opinioni che vuoi, finché rimangono opinioni. :D
Perché obiettivamente non è scarsa. Questo termine non è un'opinione e non può avere un secondo me, esprime al contrario una realtà tecnica e contenutistica.



OK, però spiegami.

Perché TU puoi permetterti di dire che obiettivamente questa canzone NON E' scarsa, mentre IO devo limitarmi a dire le mie opinioni?

Per quanto mi riguarda la canzone è obiettivamente scarsa tanto quanto per te obiettivamente non lo è.


E questo vale per decine di altri pezzi, sarebbe ossimorico associarli al termine scarso.

Yusaku ha scritto:
Poi ripeto che possono piacere e non piacere per dieci mila altri motivi (e non è mia intenzione far cambiare idea... mi scoccia quasi doverlo ripetere per l'ennesima volta :D , ma ogni volta che prendo posizione io sembra che lo voglia fare solo per far piacere una sigla a qualcuno. Peccato che di questo non mi importi un fico secco. :wink: Mi importa invece quando vengono dette cose non vere e mi premeva quindi puntualizzare sui termini usati.


Piacere e non piacere sono poi due altre cose.

Perché "cose non vere"? Perché lo dici tu?

Per me è vero che è scarsa. Se non ti va bene o non sei d'accordo, sono fatti tuoi.


Yusaku ha scritto:
Chi legge scarso potrebbe veramente pensare che questa sigla sia un pezzo scarso; la sigla di Magà di Levy, per citarne una, è scara, non questa).


Che è proprio quello che volevo scrivere e comunicare.

Nota bene: la sigla di Levy non è scarsa, fa proprio schifo.

Yusaku ha scritto:
E tra la sigla di Magà di Levy e la sigla italiana di Gokinjo tecnicamente c'è un abisso di qualità, è la realtà, non un'opinione.


Ci sono diversi livelli di qualità, indubbio, dallo schifo, allo scarso, al sufficiente, al bello, al magnifico...


Yusaku ha scritto:
Ti faccio un esempio... qualche anno fa scrivesti che le sigle di Hilary, Johnny e Occhi di Gatto sono del tipo finto-pop-con-finto-sax. Chi legge cosa capisce? Che sono pezzi di finto pop, con il sax finto. Ma quando mai? :D
Il sax è più vero che mai.


Vero, i sax sono veri, peccato che le sonorità che hanno in quei pezzi me li abbiano fatti classificare in tale gruppo.

Nota che ho usato un modo di dire, abbastanza supponente lo concordo, "tipo finto-pop-con-finto-sax", il che pensavo fosse chiaro che significasse "simile a", "assimilabile a", un po' come se dicessi una canzone "tipo Vanni", in che non vuol dire necessariamente che ci sia di mezzo davvero Vanni, ma non mi sembra il caso di insistere in questo discorso.

Yusaku ha scritto:
Quello che voglio dire è che rispetto nel miglior modo possibile le tue opinioni Tarras, so che gran parte del repertorio di sigle fine anni '80/inizio '90 non ti gusta e lo rispetto ovviamente, però evita di esprimere giudizi tecnici (scarsa, finto sax) su pezzi che probabilmente non hai mai ascoltato nemmeno fino alla fine (e su Gokinjo è tosta visto che dura più di 5 minuti :lol:), altrimenti come faresti a dire che il sax di Hilary è finto?


E qui ti sbagli. Per diversi motivi ormai una buona parte di sigle (soprattutto RTI) fino a fine 90 ho DOVUTO sentirle, e anche diverse volte.

Sottolineo dovuto perché difficilmente si è trattato di un piacere.

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freinkie ha scritto:
io ho citato quella di Gigi perché proprio perché non c'entra niente col cartone. Francamente ritengo che la sigla debba avere una sua identità. Queste canzoni leggere di Cristina non ce l'hanno, saranno anche arrangiate bene ma sono assolutamente anonime. E questo si vede dal fatto che dopo venti anni ci ricordiamo di Mila e Shiro e La stella della senna e fra venti anni nessuno si ricorderà la canzone di Gigì

Quotissimo, prova per esempio con La spada di Lady Oscar a sostituire Oscar con D'Artagnan, la canzone fila via benissimo (anche molto meglio che per Oscar)...

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d'accordissimo con tarra... g:smile:
ma aggiungo che, per lo stesso motivo, non mi piacciono nemmeno le sigle moderne jap a base di finto metal-rock (che non sarà finto, ma è l'idea che mi dà)... g:-?
che poi siano decisamente meglio delle sigle pseudo metal, rispetto alle migliori sigle tunztunz è un altro paio di maniche... g:tongue:

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Ma che è successo?

Vado sul "mio" :lol: topic unofficial di Radioanimati per leggere cosa hanno scritto i miei amati forumisti... e mi ritrovo in questo dove si parla addirittura di Giorgino? :o

Ma che è... 'no scherzo di Carnevale in anticipo? :?


Comunque... avrei voluto leggere bene tutti i vostri interessantissimi interventi, ma, nonostante la fama di Spic & Spam me la stiano affibiando a me, pure voi mica scherzate... :wink: Ma quanto scrivete? :lol:


Vabbè... tanto più che ormai sto qui dentro... :roll:


Quoto chi pensa semplicemente che le sigle si siano adeguate ai generi musicali che vanno per la maggiore in questi anni (principe dei qualie è il tunzi tunzi...).

Che dire... ai nostri tempi c'era più cultura musicale... :wink:

chiedo a Gohan di dare un assaggio in merito! :wink:


P.S. Non posso quotare nessuno perché nessuno ha pensato quel che ho detto? Meglio! Vuol dire che c'ho pure i poteri (senza leggere tutti gli interventi... sono riuscito a scrivere qualcosa di diverso... :lol: ).

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dancasti ha scritto:
d'accordissimo con tarra... g:smile:
ma aggiungo che, per lo stesso motivo, non mi piacciono nemmeno le sigle moderne jap a base di finto metal-rock (che non sarà finto, ma è l'idea che mi dà)... g:-?
che poi siano decisamente meglio delle sigle pseudo metal, rispetto alle migliori sigle tunztunz è un altro paio di maniche... g:tongue:


Una quotazione particolare a te ci sta tutta, perché:

1) Solo tu meriti sempre e comunque d'essere citato... :wink:


2) Hai parlato di sigle Jappiche... e per questo meritevole obbligatoriamente d'essere citato! :lol:

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2008, 23:50 
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freinkie ha scritto:
io ho citato quella di Gigi perché proprio perché non c'entra niente col cartone.

Cominciamo a chiarire:
quando prima ho citato (accomunandole a Tanto tempo fa Gigì) altre sigle come Piccoli problemi di cuore, Prendi il mondo e vai o Curiosando nei cortili del cuore, volevo intendere sigle con un testo che potrebbe (e dico potrebbe) essere quello di una canzone qualsiasi di musica leggera.
Ma mai e poi mai volevo intendere testi che non c'entrassero niente col cartone, perché invece è l'esatto opposto: tutti questi testi calzano a pennello.
E Gigì più che mai. Non so Freinkie se tu abbia avuto la fortuna di alzarti alle 6 del mattino nel 1995 per vedere l'unica messa in onda di Tanto tempo fa Gigì, evidentemente no se dici proprio perché non c'entra niente col cartone, perché la sigla non fa che raccontare la storia del cartone animato.
Mi permetto di citare un vecchio post di cavaliere:
    (...) trovo invece senza senso le critiche e le affermazioni nei confronti della terza sigla (rimasta per anni inedita) : non è pessimista o mielosa, ma ritrae soltanto la trama dell'anime! il cartone parla di un mondo "pulito" e positivo poi, non ricordo le motivazioni, il mondo della fantasia (quello governato dalla famiglia di Gigì) si distacca per colpa degli umani e compito di Gigì e far in modo che questi due mondi tornino a coesistere :wink:
    (...) la trama del cartone (e quindi della sigla) fa riferimento a una storia del mondo "fantastica", in pratica una specie di Eden :wink: non infognatevi in discorsi sul dopo guerra o come si stava 50 anni fa. la trama del cartone parla di un mondo fantastico in cui tutto era positivo, magari camminavano pure sull'acqua :lol: al quel passato (inventato) fa riferimento e non al nostro mondo o a come lo intendiamo noi. un regno magico nel vero senso della parola.
Ecco tutto.

freinkie ha scritto:
Francamente ritengo che la sigla debba avere una sua identità.

Come scritto sopra l'identità di Tanto tempo fa Gigì è chiarissima, il testo è la trama del cartone animato, la musica fu scritto da Enzo pensando al cartone animato.
Tralasciando Gigì che quindi non rientra in questa categoria, il discorso che fai sull'identità non pregiudica il successo di una sigla.
Secondo te allora la maggior parte delle sigle degli anni '80 non avrebbero identità? La vera identità di Yattaman sarebbe Tom Story? E l'identità di Candy sarebbe Lassie? Non parliamo di Chappy, che è stata riciclata da Banner lo scoiattolo, due serie che non hanno niente a che fare tra di loro.
Anche se l'identità di certi pezzi è stata venduta, il successo di quella nuova non è stato pregiudicato.

freinkie ha scritto:
E questo si vede dal fatto che dopo venti anni ci ricordiamo di Mila e Shiro e La stella della senna e fra venti anni nessuno si ricorderà la canzone di Gigì

Ti credo! :o Il tuo paragone non sta né in cielo né in terra.
Tanto tempo fa Gigì è una serie trasmessa nel 1995 solo una volta alle 6 del mattino, la sua sigla non fu nemmeno pubblicata in disco se non dopo 10 anni; come puoi pretendere che qualcuno (oggi, domani, fra 20 anni) si possa ricordare di questa sigla come invece si ricorda di Mila e Shiro, una serie replicata annualmente in orario di punta?

Vuoi fare un paragone obiettivo con una di quelle sigle che giudichi anonime? Prendi allora Piccoli problemi di cuore, questa serie è stata addirittura replicata molto meno rispetto a Mila, ma in quanto a successo siamo lì. Grande, grandissimo è il successo di questa sigla (e serie), ormai simbolo di una generazione. E tra vent'anni ti posso assicurare che questa sigla/emblema sarà ancora amata e apprezzata da molti.

Quindi il tuo discorso sulla presunta anonimia di queste sigle (quelle citate da me, non Gigì che non rientra in questo genere di sigle) non regge. Altrimenti Piccoli problemi di cuore sarebbe rimasta nell'anonimato, Planet O oggi non sarebbe ricordata da nessuno e nessun giapponese si ricorderebbe delle (eccelse) sigle di Maison Ikkoku.
E ti prendo come esempio queste ultime sigle. Lunlun dice che la base di Oscar potrebbe andare bene per D'Artagnan. Ora, tralasciando il discorso dei riciclaggi anni '80 e di quelli esteri, una qualsiasi delle sigle di Maison Ikkoku sarebbe potuta essere sigla di una qualsiasi di queste serie:
· E' quasi magia Johnny
· Kiss me Licia
· Piccoli problemi di cuore
· Curiosando nei cortili del cuore
· Le situazioni di Lui e Lei
ceteraque ceteraque ceteraque.
E quindi la risultante sarebbe che Suki sa è una sigla anonima? La sigla italiana di Piccoli problemi di cuore e la sigla giapponese Suki sa di Maison Ikkoku sono della stessa pasta, per testo e musica.
E questo è un merito.

Tarrasque ha scritto:
OK, però spiegami. Perché TU puoi permetterti di dire che obiettivamente questa canzone NON E' scarsa, mentre IO devo limitarmi a dire le mie opinioni?

In realtà l'ho già detto, ma lo ridico volentieri.
La sigla italiana di Curiosando nei cortili del cuore, scritta da Franco Fasano nel 1998, è obiettivamente un'ottima sigla perché è estremamente curata e elaborata in ogni minimo dettaglio, dall'arrangiamento abbastanza ricco e d'atmosfera, alla melodia ben studiata (intro, strofe, ritornello, ponti vari), dalla linea vocale principale ai vari cori e controcori in tonalità diverse, dagli intrecci vocali dell'interprete con le bambine all'assolo di sax verso il finale, dai particolari d'effetto (il battito del cuore incastrato con il sax all'inizio) alla performance dell'interprete, che usa una voce sensuale e pulita dai virtuosismi che spesso fa.
Era per questo che prima ho sottolineato che la composizione di questo pezzo è avvenuta in un lasso di tempo non breve, perché serviva il tempo materiale per elaborare tutti i particolari citati sopra.
Un pezzo con queste caratteristiche non può obiettivamente essere definito scarso, perchè mentre mi fa schifo è un'opinione, scarso è un giudizio tecnico.
Un pezzo può essere o elaborato o scarso (dal dizionario: che è o appare in quantità o in misura inferiore rispetto alla norma o a quanto è necessario o desiderabile; insufficiente, limitato), non può essere tutt'e due.
Se particolari citati prima (arrangiamento ricco; melodia abbastanza intricata tra intro, strofe, ritornelli e vari ponticelli; intreccio tra linee vocali di varie tonalità; cori e controcori; effetti sonori d'impatto; assolo strumentale; interpretazione pulita priva di squittii), che non sono una mia opinione ma ci sono realmente, lo rendono un pezzo elaborato, allora, obiettivamente, non è scarso.

Ecco perchè questo pezzo non può essere definito obiettivamente scarso.
Quando ero piccolo lo odiavo, non l'ho mai considerato (se è per questo detestavo anche la serie, i cui disegni mi facevano letteralmente paura), quindi non mi stupisco che pezzi di questo genere musicale non piacciano, visto che fino a 4/5 anni fa lo detestavo anche io (seppure ora l'opinione si sia ribaltata); ma non mi sarei mai e poi mai azzardato di definirlo scarso, perché sarebbe stata una non verità e avrebbe mancato di rispetto al lavoro dell'autore, lavoro che, vista la particolare e curata elaborazione del pezzo, non è stato scarso, anzi.
È il termine che non va bene.

Se a Franco gli vai a dire che (per vari motivi) la sua sigla ti fa schifo rispetterà con serietà la tua opinione, se gli dici che questa sua sigla è scarsa probabilmente ti riderà in faccia.
E' solo questione di onestà riguardo certe sigle di un certo periodo storico e il lavoro di certi autori.

Per quanto mi faccia schifo L'isola dei Robinson (che proprio non sopporto) non potrei mai dire che questo pezzo di Zara sia scarso, perché so riconoscere che musicalmente non lo è e lo ammetto senza difficoltà. Gli effetti usati, l'atmosfera cupa, la melodia stessa (troppo campagnola) e l'arrangiamento mesto non mi attirano, anzi mi sono (in questo caso) insignificanti. Ma come potrei dire che è una sigla scarsa? Non sarei affidabile né obiettivo.

Sarebbe ora di riconoscere l'ottima fattura (questo non vuol dire che debbano piacere) di molti pezzi coevi a Gokinjo; non può essere all'occhio comune sempre e solo Slayers (che manco mi piace tanto) l'unica sigla decente di quel periodo storico, la maggior parte dei pezzi di Franco è obiettivamente della stessa fattura e qualità artistica della sua Slayers e su questo non ci sono dubbi né artistici né qualitativi né tecnici.
Non metto in dubbio che tu Tarras abbia avuto il dispiacere di ascoltare tutte le sue sigle, ma mi risulta assurdo che tu possa spendere parole buone per la sua Slayers, mentre il resto sarebbe scarso. Visto che la maggior parte dei suoi pezzi è qualitativamente la stessa, o anche Slayers è un pezzo scarso o gli altri non lo sono. Ci deve essere qualcosa che non va.
Se il tuo ascolto, però, ti ha fatto dire che il sax di certi pezzi è finto, allora la risposta ce l'ho, non so come e cosa tu abbia ascoltato.

Non sarebbe meglio non addentrarsi a esprimere giudizi tecnici su questi pezzi ascoltati male? Non mi sognerei mai di esprimere un giudizio tecnico su un pezzo ascoltato mezza volta (con esito emotivo negativo), perché così facendo anche la miglior sigla potrebbe risultare una ciofeca.
Questo (conoscere bene prima di permettersi di dare giudizi) bisognerebbe farlo sempre (per rispetto in primis) e i giudizi dati dovrebbero essere ben giustificati (sempre per rispetto del giudicato).
Ma pare che riguardo questi pezzi nessuno lo faccia mai e molti si divertano a uniformarli all'unisono sotto un giudizio negativo.
Ti voglio ricordare Tarras che i voti agli alunni si mettono a fine anno scolastico, non dopo il secondo giorno di scuola, neanche dopo il terzo. :wink: :wink: :wink:


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