riguardo la questione salgari protofascista provo a dire la mia.
premetto che non conosco salgari ma il tipo della sua opera e l'epoca in cui scrisse mi danno coordinate tali per provare a dare una spiegazione. il fatto è che i romanzi di salgari sono tipica paraletteratura, catalogabbili in quei romanzi d'appendice il cui scopo è principalmente vendere andando il più incontro possibile ai gusti e alle aspirazioni del pubblico (casomai è dopo che divengono classici apprezzati per il loro valore intrinseco). salgari scrisse i suoi romanzi in piena era coloniale, quando l'esotico "tirava" e quindi si potevano benissimo utilizzare stereotipi che si riferissero a quell'atmosfera per solleticare la fantasia del lettore medio, a cui di certo non fregava una mazza andare a verificare l'effettivo grado di "civilizzazione" (che è tale solo se occidentale, ovvio, si pensi anche alla questione del "fardello dell'uomo bianco" di kypling...) dei popoli oggetto delle fantasie della borghesia di allora (e non ne aveva nemmeno i mezzi, suppongo).
detto questo, a me sta cosa (già evidenziata in questo thread) di appioppare a opere partorite in contesti e ere diversi da quelli che offrono i parametri per giudicare mi sembra un errore piuttosto grossolano (perché se è così sono fascisti tutti quelli nati prima della rivoluzione francese

).
p.s.: watta, se vuoi mi farebbe piacere sapere che non approvi di quello che abbiamo scritto io e tommy aku perché il tuo parere mi interessa
