Giorgio Hullweck ha scritto:
La cosa triste, che ho sottolineato anche altrove, e' che le case editrici per certe serie, tipo Goldrake, fanno quasi resuscitare i doppiatori morti, pur di soddisfare i fans, mentre per altre chissenefrega. Chi se ne importa, per esempio, se per un decennio molti fans di SailorMoon hanno amato la serie con la voce azzeccatissima di Elisabetta Spinelli? E chi se ne frega se in Slayers tutti avevano apprezzato la Pacotto e Sabre come protagonisti? Perche' per Yamato Video (per fortuna) i doppiatori dei Cavalieri dello Zodiaco vanno ancora bene dopo vent'anni, mentre quelli di Maison Ikkoku della prima parte no perche' son passati troppi anni?
E perche' non entra in testa che certe imperfezioni alla fine restano nel cuore del fan?
Non voglio difendere nessuno, ma sono casi molto diversi, che fanno capo a realtà editoriali diverse. Seguite il ragionamento
1) Caso Goldrake. Qui c'è dietro d/visual, che ha optato per la versione a ridoppiaggio ibrido nella convinzione (a mio giudizio errata) di poter così accontentare tutti. In questo caso il richiamare i doppiatori storici è stato un gesto dettato da una politica editoriale precisa: lo volevano fare, anche se (parere mio ovviamente) quei doppiatori non ci stavano più bene.
Posso inoltre ipotizzare che lo potessero fare anche perché, essendo, de facto, una costola della Dynamic Planning, avevano un budget tale da potersi permettere un doppio ridoppiaggio fatto spendendo tempo e denaro (e, ipotizzo, ma potrei sbagliare, minimizzando i costi dei diritti, chissà).
Inoltre d/visual, lavorando con un direttore di doppiaggio come Fabrizio Mazzotta che è stato parte in causa nel DS è stata anche facilitata nel richiamare i doppiatori storici romani.
2) Caso Sailor Moon: qui l'editore è Shin Vision, la cui politica editoriale fino a qualche anno fa non era soltanto incentrata sul ridoppiaggio delle serie storiche, ma anche sulla presunta superiorità del doppiaggio romano rispetto a quello milanese, tesi fra l'altro sostenuta dal direttore editoriale stesso della casa, Francesco Di Sanzo (che più di recente pare aver cambiato idea.
L'argomento è stato ed è lungamente dibattuto fra gli anime fans e fra gli appassionati di doppiaggio in generale. Personalmente penso che la regola Shin Vision un tempo fosse valida, oggi il gap è in molti casi quasi inesistente.
Fermo restando se la teoria fosse comunque giusta o no, si capisce come, data una tale regola editoriale, un ridoppiaggio fosse per loro da fare a Roma.
Di qui l'accantonamento del cast storico che era di Milano.
3) Caso Maison Ikkoku. Yamato Video non ha il potere contrattuale (soldi) per ridoppiare una serie così lunga sfruttando solo il ritorno economico della vendita dei DVD. Inoltre si tratterebbe per lei anche di un doppiaggio fuori sede, perché la sua piazza principale è Milano, mentre il doppiaggio di Kyoko era romano. Di qui la scelta di mantenere solo il DS senza ritocchi. Certo in passato ha doppiato anche a Roma, ma oltre a essere una fase chiusa dopo l'apertura dello Studio Raflesia, si era trattato di doppiaggi fatti molto alla buona.
Non è un caso che anche il ridoppiaggio di
Cagliostro sia stato fatto a Milano, con i doppiatori romani che hanno dovuto fare trasferta. Ed è un'operazione messa in pieda per l'approdo nelle sale, non soltanto per il DVD. Quindi un'eccezione.
Possibile comunque aggiungere che forse non c'è stata nemmeno la voglia, anche perché pesa il caso dei
Cinque Samurai, dove gli OAV nonostante siano stati doppiati a Milano NON usano il cast storico (cosa a mio parere gravissima). Comunque questa è stata la posizione di Yamato sulla serie.
4) Cavalieri dello Zodiaco. Qui è molto più facile perché c'è stata la petizione e perché la serie l'ha comprata Mediaset che doppia a Milano dove era già stato fatto il DS.
Cosa voglio dire con tutto questo? Che non esiste una "regola universale", né purtroppo si può pretendere che esista, perché basta leggere una qualsiasi discussione tra anime-fans: è difficile capire i gusti della massa perché ogni volta le critiche non mancano.
Infatti non a caso sebbene queste che ho elencato siano situazioni diverse, realizzate da realtà editoriali diverse, TUTTE hanno ricevuto delle critiche.
Purtroppo anche l'utenza è molto immatura e non è capace di fornire risposte univoche.