Carissimi, con troppo ritardo, finalmente posto il mio 'resoconto' dell'ormai leggendario concerto del 20 luglio.
Ho avuto un po' da fare, e poi alla fine anche la connessione ad internet ha fatto le 'bizze'. Non ho avuto neanche il tempo di leggere tutti i vostri commenti.
Sono giorni però che sento il bisogno di raccontare uno dei più bei concerti cui ho assistito!
Già le aspettative erano tante: ero convinto, come tutti, del resto, che sarebbe stato un evento importante.
Ma è stato di molto, ma di molto superiore alle stesse aspettative: tutti i piccoli difetti, inevitabili in manifestazioni del genere, si sono rivelati irrilevanti e sono stati rapidamente dimenticati rispetto alla grande emozione dei passati due giorni.
Vado con ordine.
1. Il
Cartoon-Village:
complimenti agli organizzatori. Davvero. Tutto il paese è stato mobilitato. Addirittura il sindaco (ah, per chi interessa: di una lista civica di centro-sinistra) si è mostrato felice dell'evento. E la mobilitazione ha dato i suoi frutti, dato che tutto è stato all'altezza, e l'atmosfera era del tutto accogliente.
2. Il concerto dell'
Arcadia Wind Orchestra. A me è piaciuto, e non poco, ma MOLTO.
L'unica vera pecca sono state le videosigle proiettate, dato alcuni errori dovuti all'inesperienza: hanno abbinato le immagini del Grande Mazinga mentre eseguivano Mazinga Z. Lupin III ha avuto lo sfondo della sigla (inedita del resto in Italia) della 3ª serie (e che ha una musica diversa). Anche le immagini scelte degli episodi di Goldrake non erano le più significative.
Tutte cose però perfettibili, soprattutto se chiederanno aiuto ad alcuni espertissimi e disponibilissimi toscani di questo forum (ogni riferimento a Watta Takeo è puramente casuale).
Ma l'idea in sé è stata, a mio parere, ottima. Versione orchestrali delle sigle più classiche e, soprattutto, e aggiungo, finalmente, di alcune BGM. Non tutte le sigle in realtà si prestano alla versione orchestrale, ma riproporre le musiche (giapponesi) di sottofondo è una cosa che va lodata e, soprattutto, incentivata. Anche perché le bgm sono un po' il "vero motore" dello spirito di alcune serie e della nostalgia ad esse connessa.
Così è stata suggestiva l'idea di introdurre Goldrake sigla iniziale, una voce narrante che raccontava (con un po' troppa emozione probabilmente) la storia, e alcune delle eccelse bgm (purtroppo solo quella della partenza di Goldrake e quella della preparazione al combattimento, entrambe variazioni del tema iniziale), infine sigla finale.
E' stato un omaggio davvero gradito. Tra l'altro, è vero che c'erano molte altre bgm che potevano essere riprese (e lo stesso vale per Lupin), ma ben comprendo la fatica del Maestro che, senza disporre degli spartiti originali, ha dovuto decodificare nota per nota la partitura delle musiche nipponiche.
Soprattutto, rivedo nell'iniziativa uno spunto iniziale per una futura manifestazione ancora più completa: già vedo serate "a tema" (ad esempio: le serie di Mazinga o di Lady Oscar) con le voci dei doppiatori originali che fanno una specie di 'drama' (ed è possibile, considerato che molti doppiatori potrebbero essere disponibili).
Immaginatevi la poesia nel sentire la musica della partenza di Goldrake, le immagini giuste abbinate, e un Malaspina dal palco che urlava… Goooldrake!
Gli alti pezzi sono stati anche belli, con qualche incertezza. Forse, la voce di commento sulle altre sigle era un po' troppo retorica. Ma, come sapete, io apprezzo e lodo ogni forma di passione per i nostri amati cartoni, e capisco l'emozione nell'organizzare una cosa del genere. Emozione che mi è stata comunicata.
3. Il concerto del 20 pomeriggio.
Un momento di visibilio. Un vero '
giorno delle sigle'(TM).
Dopo aver visto Oliver Onions e Fidenco a Lucca l'anno scorso, mi ero erroneamente domandato: che altro desiderare di più?
Beh, ad Abbadia San Salvatore ho avuto la risposta. Questo!
Ripetere cronologicamente il concerto mi è difficile, tanto che è stato emozionante. Il ritardo di un'ora sulla scaletta è stato dimenticato fin dalle prime note delle esecuzioni.
3.1 Tra i suoi innumerevoli personaggi,
quel gran pezzo dell'Ubaldi (da allora in poi io lo chiamo ormai così) è stato davvero simpatico, ed è stato gustosissimo quando, impersonando (o meglio, 'ingattando', si è presentato in palco con un foglio su cui era disegnato il gattone della serie Kiss me Licia) Giuliano, ha introdotto… i
Beehive! O meglio, ha introdotto un Raggio Fotonico (Mirko, naturalmente) travestito da Mirko (appunto), con seguito di Licia e Satomi, mentre la vera voce orginale dei Beehive cantava «Baby, I love you» e «Freeway».
3.2. Chi era la vera voce originale dei Beehive? Che vergogna, l'ho scoperto solo allora:
Enzo Draghi!
Un vero - mi si permetta il gioco di parole -
Un vero drago: un professionista completo. Interpretazioni sicure, precise, coinvolgenti, piene. Non solo sui Beehive, ma su Lady Oscar (sua la versione originale della seconda sigla) e, soprattutto, su L'incorregibile Lupin. Davvero bella.
La cosa simpatica è stato vedere che tutto l'uditorio più giovane (e per più giovane intendo i bambini o i ragazzini meno attempati) è stato colpito soprattutto da questo momento. Si tratta delle loro sigle, ovviamente, e si tratta della ancora viva 'tradizione' Fininvest ora Mediaset. Ma ci stava bene davvero, e ha meritato una grande, grandissima ovazione. Poteva fare di più! Voglio tute le sue sigle!
3.3. I Raggi Fotonici. Non conoscevo le loro canzoni, ma sono stati bravi. Li rimprovero solamente per non aver speso qualche secondo in più per spiegare il problema della sigla di Lamù, che hanno eseguito. Tutto il forum ci teneva. Ma vabbeh.
Il momento più divertente? Quando, dopo aver eseguito L'invincibile Dendoh, hanno chiesto ad un bambino (il vero protagonista del Cartoon Villane, senza dubbio) quale fosse la sua sigla preferita. E lui, sicuro: «La mia sigla preferita è stata proprio l'invincibile Dendoh, perché quando andavo all'asilo, la mattina vedevo sempre quel cartone». E questo ha commosso – ben potete immaginare – noi, i più vecchietti girellari. Quando si dice "un bambino dai sani principi"!
3.4. I Superobot: mitici! Douglas era davvero "caricatissimo". Non l'avevo ancora visto così grintoso, e la selezione di pezzi che ha fatto sono stati eseguiti goduriosamente bene. Come sempre, lo ringrazio per la sua esistenza.
3.5. I Balestra. Anzi, i Balestri.

Grandi. Solo un'incertezza su Koseidon (c'era una chitarra che non mi convinceva), e la mancanza di un'altra decina di pezzi che avrei volentieri riascoltato. Ah, no, dimenticavo…: il buon Claudio (è lui vero? io confondo i nomi...) non ha perso il vizio, eh, di 'spoilerare' il pezzo successivo… cacchio, ha distrutto tutta la suspance nella performance finale Jeeg Robot, annunciandola prosasticamente («ed ora facciamo jeeg robot…») mentre tutti cercavano di soprendere il pubblico suonando le prime note…
Una sola domanda: quando, quando UFO Diapolon??
3.6. Il mitico, leggendario, inatteso
Silivo Pozzoli!
Il suo nome è stato storpiato in tutte le più possibili varianti (è mancato solo Pozzuoli, cittadina vicino Napoli), ma, al di là del suo improbabile Look, è stato un musicista con i fiocchi.
Non è un grande oratore, quando commentava si limitava a spiegazioni scarne. Ma appena ha cominciato a cantare, ci ha catturato completamente.
E' probabilmente il cantante di sigle che ho visto interpretare le sigle di un tempo con più passione e bravura. E che sigle: due erano di quelle che tutti noi ex-bambini che abbiamo cominciato a suonare ammiravamo da sempre dal punto di vista musicale: Huck e Jim e Astrorobot. In più, una ottima principessa Zaffiro.
In Huck e Jim, credetemi, Pozzoli ha fatto rivivere tutto il «cuore caldo del profondo sud»: alle prime parole, ci siamo guardati tutti tra noi, e ci siamo detti: «è lui. E' davvero lui!». E chi sa cosa intendo, sa che questa è una delle cose più belle che può succedere in un concerto di sigle (e non solo).
Con l'esecuzione di Astrorobot si è raggiunto, per me, il momento più coinvolgente. Erano anni che desideravo stare sotto un palco, e gridare «Eccoli, eccoli, Astrorobot» mentre il giusto timbro di voce intonava quel pezzo quasi punk…
Ma c'è stato un tocco di classe: a gridare l'altrettanto mitico «no, non c'è forza nella galassia che possa fermare l'anima di Astrorobot…» hanno scelto… Fabrizio Mazzotta!
Che con la sua r arrotolata già di suo ricorda lo spirito dei cartoni fine '70 inizio '80, ma che nella fattispecie, avendo doppiato proprio Yita in Astrorobot, ci stava tutto!
3.7.
I Corsari delle stelle. Ragazzi, vabbeh, che siete in larga parte espressione del forum più bello che c'è, ma siete stati perfetti. Come già vi dissi al concerto con i Balestra a gennaio.
Stavolta mi siete piaciuti ancora di più: aggiungo che la presenza scenica è, a mio parere, il, vostro forte (simpatica, e al tempo stesso senza strafare).
In particolare, devo dire:
complimenti Aletta! Bravissima davvero: ottima voce, ottima interpretazione! Giacché la sezione "Cavalieri del re" era affidata interamente ai Corsari, c'era bisogno di una voce che sostenesse degnamente e… in Go Go Mach 5 e Lady Oscar, Aletta è stata veramente notevole (anzi, se posso permettermi, in alcuni punti di Mach 5 addirittura superiore)!
4. Finisco: Insomma, il concerto mi ha riconciliato con l'esistenza. E ne avevo forte bisogno.
Per tutto questo però, devo ringraziare soprattutto tutti VOI.
Siamo amici "dalle sigle uniti", e questo è già di per sé bello. Ma tutti uniti formiamo davvero un robot, pardon, un gruppo INVINCIBILE…