Ciao a tutti,
ho letto con interesse il dibattito finora su Lucca-ospiti, dopo che l'amico Alpisio - futuro autore Tunué, con grande probabilità! - mi ha segnalato che aveva aperto un thread in tema dopo che mi aveva domandato info sulla mia presenza a Lucca (e io mi ero trovato, un po' imbarazzato, a dovergli dare delle brutte notizie - brutte per me, cioè). Mi fa piacere leggere i post di questo forum, mi ritrovo a leggere considerazioni interessanti in generale sull'umore generale relativo alla situazione delle fiere in Italia; sono considerazioni che, in gran parte, condivido.
Scusate per la lunghezza del post e per l'"egoismo" dei suoi contenuti. Alla fine del post cerco di recuperare segnalando alcune fonti saggistiche che possono risultare di una qualche utilità.
Entro nel merito per dire che io non avevo richieste nei confronti di Lucca... ad aprile è Lucca che mi ha invitato (c'ho le mail!), assicurandomi il viaggio e l'albergo.
Quando sono stato invitato, una volta assodato che Lucca mi avrebbe ovviamente pagato il viaggio e l'ospitalità (guardate che Colonia da Roma non è lontana: facendo il biglietto per tempo non costa più di 200 euro a/r, più il modesto biglietto in treno Roma-Lucca-Roma), ho fatto una proposta: potevo intervenire in un dibattito/tavola rotonda o in una conferenza, gratuitamente e per ringraziare per l'invito, oppure avrei potuto presentare una vera e propria relazione strutturata, con un congruo numero di diapositive in PowerPoint, con immagini, testi, teoria, schemi, dati, notizie. L'avrei preparata ad hoc per Lucca e quindi per questo lavoro ho chiesto una cifra cifra simile o inferiore a quella che io stesso e le altre persone del mio campo riceviamo normalmente per conferenze/seminari in biblioteche o scuole.
Quando mi è stato detto che per l'onorario non c'erano fondi, non ho battuto ciglio; erano grandi l'entusiasmo e l'orgoglio per essere stato invitato a Lucca, e siamo allora passati a lavorare sul piano B, quello della conferenza/tavola rotonda gratis (su cui comunque da lavorare ci sarebbe stato, ma l'avrei fatto volentierissimo per questioni di zelo mio personale e per il piacere di condividere dei contenuti interessanti con altri; dal dibattito intelligente ci si accresce sempre, io per primo; sono certo che le osservazioni dal pubblico sarebbero state estremamente informate e approfondite, quindi avrei visto l'occasione come un momento di mia crescita personale). Chi mi conosce sa che sono molto preciso e professionale e anche senza le slide la conferenza alla fine sarebbe stata comunque ben strutturata e ricca di contenuti innovativi e solidamente riferiti a fonti, a fatti ecc.
Aggiungo una informazione, e spero che la cosa non venga presa con spirito polemico, ma, dato che nel thread sono state scritte molte considerazioni, bisogna comunque prenderne atto: l'addetto del padiglione Japan mi aveva scritto, nella sua mail del 30 maggio, "per viaggio e ospitalità confermiamo praticamente tutto." Il 26 agosto, cioè tre mesi dopo, invece ha detto che i commercialisti avevano autorizzato solo l'esborso per l'ospitalità.
L'effetto, dall'esterno, è come se Lucca Comics prima mi avesse invitato e poi avesse ritirato l'invito. In realtà sono convinto che ci sia solo stato un vizio burocratico.
Non ho recriminazioni contro la persona che ha avuto direttamente a che fare con me; sono certo che dal suo punto di vista ha fatto tutto in buona fede e cercando di essere preciso al massimo; si è pure scusato. La colpa probabilmente è stata di una maldestra gestione della sequenza procedurale. Cioè prima si devono bloccare delle somme, poi si deve invitare una persona; non l'inverso.
Io quindi sono ciecamente convinto della buona fede di tutti, a Lucca Comics. Ritengo che questo errore di percorso sarà loro utilissimo per la prossima edizione.
Poi se mi invitano bene, riaccetterò con piacere; se non mi invitano più, pazienza. Ad ogni modo d'ora in poi di trentennali di personaggi-simbolo ce n'è a bizzeffe.
Posso fare pubblicità regresso? (ah ah)
Colgo l'occasione per segnalare che a Napoli il 3 ottobre all'università "L'Orientale" (dove mi hanno pagato il viaggio a/r e mi ospitano in albergo, senza compenso ma si tratta di una conferenza accademica e in questo caso - purtroppo... - usa così) c'è un convegno sulla cultura giapponese, "Wabi Sabi Cyber", e io presento dei dati comparativi Italia-Germania-Francia-Svizzera sui lettori di manga (basati su indagine campionaria, la prima in Europa, in collaborazione con SciencesPo, il CERI, la Japan Foundation).
Il 5 ottobre alle ore 16 presento il libro "Il Drago e la Saetta" a Romics.
A Lucca forse sarà già disponibile la terza edizione di "Mazinga Nostalgia", edita da Coniglio. E' un libro a cui sono affezionato, ovviamente, e che ritengo ancora abbia una sua utilità; però è chiaro che le mie attenzioni sono rivolte per lo più a "Il Drago e la Saetta".
Fine post egoistico.
Infine, sperando di fare cosa gradita, segnalo alcuni testi che potrebbero interessare: sono di recente pubblicazione.
Watanabe Yasushi and David L. McConnell, eds., Soft Power Superpowers: Cultural and National Assets of Japan and the United States (New York: M.E. Sharpe, 2008).
Allison, Anne. J-Cool and the global imagination. Critique Internationale, 38.
Ando, Satoshi. Regaining continuity with the past: Spirited Away and Alice's Adventures in Wonderland . Bookbird: A Journal of International Children's Literature, 46(1), 23-29.
Caffrey, Colm. Viewer perception of visual nonverbal clues in subtitled TV anime. European Journal of English Studies, 12(2), 163-178.
Sorensen, Lars-Martin. Animated animism - the global ways of Japan's national spirits. Northern Lights, 6(1).
Stein, Wayne & Browning, John Edgar. The Western Eastern: De-coding hybridity and CyberZen Gothic in Vampire Hunter D (1985). In Andrew Hok Soon Ng, (Ed.). Asian Gothic: Essays on Literature, Film and Anime. Jefferson, NC: McFarland.
Saluti a tutti,
Marco
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