Iscritto il: dom 11 giu 2006, 15:28 Messaggi: 1387 Località: Reggio Calabria
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Rosario ha scritto: L'articolo, pubblicato su Avvenire del 10 settembre a pag.31, non è completo e prosegue così Le schede non contengono osservazioni critiche. Simion avverte, e pare uno scherzo, di avere coniato quattro aggettivi: stracult cult cotto stracotto, per definire a spanna la bontà o meno dei singoli prodotti. Con segnalazione della fascia di età cui, a suo parere, i film sono destinati. Le compilazioni sono asettiche: dati essenziali su titoli, autori e autori, trama note e talora curiosità. A coronare cotanto lavoro, tante informazioni ' tecniche' e storiche nonché notizie preferenziali sulla piccola rosa di autori ( per l’Italia c’è ovviamente Bruno Bozzetto) da lui considerati indiscussi maestri. Liste pignole con le varie categorie di premi a partire dagli Oscar, di titoli e registi e produzioni. E un indice che purtroppo non rende immediata ( come dovrebbe necessariamente essere) la consultazione. Altra cosa sono le Storie del cinema di animazione, quelle italiane firmate da Gec ( Enrico Gianeri), Walter Alberti, Gianni Rondolino, Giannalberto Bendazzi. E il divertente e preciso Dizionario dei cartoni animaLi di Marco Giusti.Douglas ha scritto: Rispolveriamo questo vecchio thread dato che a quanto pare i mesi trascorrono, le stagioni passano, ma il massacro continua!!! Avvenire - Il casoQUANTE LACUNE NEL NUOVO DIZIONARIO DEI CARTONI ANIMATIdi Piero Zanotto Decisa la Creazione, predisposto il piano di lavoro in sei giorni, Dio dà origine alla luce, al cosmo stellato, alla terra, all'acqua, alle montagne, alle piante, agli animali. Ogni volta un malizioso demonietto vi ci mette la coda: vulcani, alluvioni, spine alle rose, sale nel mare, zizzania nel frumento. Nel sesto giorno, il Creatore forma l'uomo, «a propria immagine e somiglianza». Cercherete inutilmente questo sunto di soggetto appartenente a un film animato degli anni cinquanta chiamato nella sua dizione originale La Creation du Monde, dovuto al boemo Eduard Hofman sui disegni del francese Jean Effel (raccolti in precedenza in un delizioso libro intitolato Jénesis), nel mastodondico Dizionario dei cartoni animati, edito da Anton (pp. 984, euro 42,50), autore Daniel Valentin Simion, nella vita di professione grafico. Eppure il film di Hofman è un lungometraggio di tutto rispetto, in opposizione, all'epoca, alla migliore produzione disneyana. Premio speciale alla Mostra del cinema di Venezia per il «miglior soggetto». Poi distribuito nella pubblica sala, con il titolo - ahinoi banalizzante - La Bibbia secondo Pierino. Ed è un vero peccato, non soltanto perché La Creation du Monde è forse l'unico, importante, film in disegni animati di contenuto religioso, sia pure di taglio particolare (rivolto ai bambini, con un umorismo lievissimo porta il piccolo lettore ad affrontare il mistero della Creazione come un simpatico gioco tutto da scoprire). Perché la sua assenza porta a spulciare l'immenso materiale catalogato col risultato che dal mare in piena di schede escono altre lacune: ad esempio manca quasi interamente quanto è stato prodotto in animazione nell'Est europeo, salvo la citazione di quel raffinato film verniano del maestro cecoslovacco Karel Zeman dal titolo La diabolica invenzione, dal romanzo Face au drapeau, che riesce a ricreare la sensazione visiva delle stampe ad incisione dell'Ottocento. Nelle pagine di Simion, frutto di un lavoro di ricerca iniziato quando l'autore era ancora infante, troviamo invece tutto quanto è stato prodotto in Occidente e in Giappone. Fino alla pignoleria, al punto di elencare i nomi, uno per uno, dei 612 Puffi: inventati sulla carta prima di passare sul nastro di pellicola dal cartoonist e giornalista belga Peyo (Albert Culliford). E perfino di passare in rassegna l'intera vita dei Beatles sul pretesto di quell'altro originalissimo cartone animato ' lungo' Yellow Submarine dell'inglese George Dunning. Di converso, alla voce Corto Maltese (tutta una serie, ancora recente, dai fumetti del Veneziano, di produzione francese), sunti evasivi, quasi niente... In effetti, a leggere l'articolo integrandolo con quanto riportato da Rosario, l'estensore non è tenero con Simion... e di Zanotto tenderei, così a naso, a fidarmi.
_________________ Il vostro RAIologo e RCAologo di fiducia.
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