Forse un po' OT, ma il dibattito tra babil. e Neron è molto bello e ricco di giustisisme considerazioni.
L'Uomo Tigre è uno dei cartoni più educativi in assoluto, su questo, a parer mio, non c'è dubbio.
Anzi, per me, per la tematica particolarmente 'umana', è un'anomalia nel contesto stesso della animazione giapponese. È intriso di religiosità (buddhista, ovviamente), presenta uno dei personaggi umani "perché capace di sbagliare" più credibili di tutta la storia della narrativa, e sviluppa un personaggio che cerca gradualmente di costruire la sua vita. Ed anche se non ci riesce, lo si ama lo stesso per quello che ha fatto rappresentando una "maschera".
Cosa volere di più? Chiunque di noi si può ritrovare in questo schema, basta che abbia un animo gentile ed cuore puro, essere insomma un "atatakai hito", come dice la sigla finale giapponese, un "uomo dal cuore caldo".
Il motivo, però, per cui secondo me è particolarmente educativo, è proprio perché tutta questa tematica è completamente immersa in una violenza al limite dell'incredibile. È il mondo e la vita ad essere fatte così, e la violenza nel cartoe è metafora di questo.
Ma nel cartone non è possibile in nessun momento equivocare tra i due tipi di violenza, quello di Naoto e quella di Tana delle Trigri.
Vedendo ed appassionandosi a tutta la serie lo si capisce ancora, non c'è da temere che un bambino fraintenda.
Diverso, ovviamente, se si vede una puntata a caso senza conoscerlo:
La puntata più drammatica in assoluto (prefigurazione dell'ultima violentissima puntata) quella della morte di Daigo, è più atroce della finale, perché non solo Daigo viene assassinato sul ring con armi vere e proprie, ma perché muore dopo essersi dichiarato "immortale", ed il cadavere viene portato all'obitorio mentre naoto sta pensando "daigo, insieme a te sconfiggeremo tana delle tigri".
Da bambino piansi per giorni. Ma non ho mai percepito qualcosa di insano.
Provate a far leggere queste righe che ho appena scritto in questa piccola descrizione a qualunque coetaneo che abbia dei bambini ma che non si ricorda l'uomo tigre e vedrete che inorridisce.

Piuttosto, ad un bambino può sembrare "vecchio", e quindi il buon Naoto può sembrare immerso in un mondo che ormai non c'è più.
Anche la violenza dell'uomo tigre, infatti, è un tipo di violenza 'tradizionale', che si ritrova in qualsiasi telefilm giapponese storico di samurai.
E giacché i tempi cambiamo, considerate che anche in giappone, quando la Toei decise di fare in animazione "Devilman" nel 1972, era in dubbio se affidare la serie allo stesso staff che aveva realizzato l'uomo tigre (come poi fu), perché avevano paura che sarebbe diventato "troppo violento". Devilman! capite

Con Nagai il rischio c'era, proprio per la violenza "non spiegabile" che si trovava nel manga (e che infatti non c'è nel cartone).
Ma... anche se Naoto poteva sembrare orami vecchio, c'è l'aggiornamento.
L'uomo tigre per la generazione post anni '80 c'è, ed è "l'uomo tigre II", ingiustamente sottovalutato.
Ora, dopo la crisi dei '90 anche l'uomo tigre II è superato.
Ed io lo dissi già un'altra volta: le giovani generazioni, ora, avrebbero bisogno di un "tiger mask sansei"...