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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 11:51 
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Mitokomon ha scritto:
Se c'è un popolo "apolitico", quello sono i tedeschi

??????????????????????????? g:shock: g:shock: g:shock:
ma che'te stai a di'?!? g:shock:
va' che ci sono stato pure io in germania, eh?!? g:shock:

Magenta ha scritto:
non mi pare che i genitori li educhino così male

se mio figlio prende un voto negativo e io vado a scuola a minacciare l'insegnante e il preside di cambiare scuola e portare i miei soldi altrove, quello non è certo un bell'esempio di buona educazione... g:-?
e sono più i genitori che si comportano così, che quelli che mettono in castigo i figli costringendoli a studiare, invece di giocare alla playstation... g:-?
senza voler generalizzare, ai miei tempi prendevamo tutti (con pochissime esclusioni) una marea di botte, una volta tornati a casa! g:-?
e c'era pure lo spauracchio del collegio! g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 12:02 
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dancasti ha scritto:
se mio figlio prende un voto negativo e io vado a scuola a minacciare l'insegnante e il preside di cambiare scuola e portare i miei soldi altrove, quello non è certo un bell'esempio di buona educazione... g:-?

D'accordissimo. Ai nostri tempi la colpa era sempre nostra, mai dei professori!

Io però dicevo questo: in biblioteca vengono delle classi della scuola media coi professori, e quasi tutti sono educati e rispettosi e leggono abbastanza. Una buona parte di questi, poi, tornano al di fuori della scuola per tesserarsi e prendere libri. Non mi sembra così male

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 12:16 
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ma non è che si sta generalizzando troppo da una parte e dall'altra?

è chiaro che queste due tipologie convivono
bisognerebbe capire quanto si bilancino
ed augurarsi che in futuro prenda il sopravvento quella con più senno
(utopia, naturalmente, perché buio e luce esistono in quanto uno sostanza dell'altro)

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 12:37 
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Iscritto il: mar 8 giu 2004, 13:38
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Magenta ha scritto:
Fa.Gian. ha scritto:
Una parola sola: "GUNDAM" :)

Famme capi'.
Mitokomon dice che i cartoni di guerra ci hanno insegnato a vedere personaggi complessi e positivi anche all'interno della guerra.
A cosa ci serve questo particolare insegnamento, visto che nella realtà questa cosa non esiste?

Significa che, quando tocca a te combattere la "tua" guerra (sia essa vera o solo ideologica), le scelte che compirai saranno dettate ANCHE dalla tua morale

Sapere che, se fai delle scelte affrettate o poco meditate, qualcuno o tanti potrebbero soffrire, può farti fare scelte migliori
Sei TU a dover essere la persona positiva dentro la guerra, sei TU a dover fare delle scelte che coinvolgono altre persone, e fare la scelta giusta fa di te la persona positiva di cui parliamo

E un anime come Gundam può darti questa base, per pensare che non tutto è manicheo e le decisioni vanno ponderate bene.

E comunque era solo un esempio

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
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Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 14:02 
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Iscritto il: dom 12 dic 2004, 19:41
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Fa.Gian. ha scritto:
Magenta ha scritto:
Fa.Gian. ha scritto:
Una parola sola: "GUNDAM" :)

Famme capi'.
Mitokomon dice che i cartoni di guerra ci hanno insegnato a vedere personaggi complessi e positivi anche all'interno della guerra.
A cosa ci serve questo particolare insegnamento, visto che nella realtà questa cosa non esiste?

Significa che, quando tocca a te combattere la "tua" guerra (sia essa vera o solo ideologica), le scelte che compirai saranno dettate ANCHE dalla tua morale

Sapere che, se fai delle scelte affrettate o poco meditate, qualcuno o tanti potrebbero soffrire, può farti fare scelte migliori
Sei TU a dover essere la persona positiva dentro la guerra, sei TU a dover fare delle scelte che coinvolgono altre persone, e fare la scelta giusta fa di te la persona positiva di cui parliamo

E un anime come Gundam può darti questa base, per pensare che non tutto è manicheo e le decisioni vanno ponderate bene.

E comunque era solo un esempio


esatto. Esattissimo. Vale in tutti i settori della vita.

E poi, scusa magenta, ma vale anche per la guerra "vera".
Mica hanno abolito l'esercito: ci sono un sacco di persone che ci "lavorano".
In attesa della pace del mondo dobbiamo dire loro "non esiste nessuna morale, macellate come volete" solo perché il contrario sarebbe una favola?

Ora, scusate l'OT:

dancasti ha scritto:
Mitokomon ha scritto:
Se c'è un popolo "apolitico", quello sono i tedeschi

??????????????????????????? g:shock: g:shock: g:shock:
ma che'te stai a di'?!? g:shock:
va' che ci sono stato pure io in germania, eh?!? g:shock:


uh.. la frase non è mia, ma è di un politico tedesco (e la contrapponeva proprio alla "passione politica" dei popoli mediterranei).
Ma pensavo di dire una banalità... scusa, ma, a parte i gruppi esplicitamente politicizzati, hai mai visto in Germania gente in una birreria scannarsi tra guelfi e ghibellini come facciamo noi (o come fanno gli inglesi)?
oddio, poi, chiaro, è un discorso di massima...

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 17:25 
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sarà che io non frequento esattamente le birrerie... g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 18:23 
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dancasti ha scritto:
sarà che io non frequento esattamente le birrerie... g:-?


ach, già, hai ragione!!! :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 19:35 
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Mi pare però ci sia un pò di confusione... si sta parlando di televisione o di vecchi anime? Se si parla di televisione, allora concordo chiaramente con Danca, ha portato un 90% di male e il resto fra il bene e il nulla (come tutto quello che fanno gli uomini), se parliamo di vecchi cartoni, allora hanno portato del bene (molti di noi) e per il resto nulla (a chi nulla è in grado di imparare). Le due cose sono però distinte...

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: ven 18 feb 2011, 21:02 
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Mac dei BIOnighT ha scritto:
Mi pare però ci sia un pò di confusione... si sta parlando di televisione o di vecchi anime? Se si parla di televisione, allora concordo chiaramente con Danca, ha portato un 90% di male e il resto fra il bene e il nulla (come tutto quello che fanno gli uomini), se parliamo di vecchi cartoni, allora hanno portato del bene (molti di noi) e per il resto nulla (a chi nulla è in grado di imparare). Le due cose sono però distinte...


Assolutamente di vecchi anime, ovvero la maggior parte (quasi esclusivamente) di quello che vedevo in televisione da piccolo. Per difendere la "televisione" avrei dovuto vederla negli anni '50 ;-)

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: sab 19 feb 2011, 16:24 
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Fa.Gian. ha scritto:
E un anime come Gundam può darti questa base, per pensare che non tutto è manicheo e le decisioni vanno ponderate bene.

E comunque era solo un esempio

Appunto, il mio "famme capi'" è dovuto al fatto che non conosco la trama di Gundam :D

Comunque:
che l'insegnamento ci sia stato, concordo;
che questo insegnamento sia stato recepito, dubito fortemente. Forse per avere effetto doveva essere accompagnato da un'azione educativa. Parlarne a scuola, magari.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: sab 19 feb 2011, 17:08 
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Magenta ha scritto:
Forse per avere effetto doveva essere accompagnato da un'azione educativa. Parlarne a scuola, magari.

Vedo che ami la fantascienza... :wink: :cry:

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Ultima modifica di Mac dei BIOnighT il dom 20 feb 2011, 15:00, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: dom 20 feb 2011, 14:32 
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Magenta ha scritto:
che l'insegnamento ci sia stato, concordo;
che questo insegnamento sia stato recepito, dubito fortemente. Forse per avere effetto doveva essere accompagnato da un'azione educativa. Parlarne a scuola, magari.

ecco cosa mancava al mio discorso per essere completo! g;-)
a scuola e/o, soprattutto, coi genitori... g:-?
grande maggie! g:smile:

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: lun 21 feb 2011, 19:00 
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mi stai prendendo in giro?

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MessaggioInviato: lun 21 feb 2011, 22:35 
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tutt'altro: hai focalizzato su un dettaglio non indifferente! g:-?
perchè poi prenderti in giro?!? g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: lun 21 feb 2011, 23:17 
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Località: Velletri RM
ok

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mar 22 feb 2011, 18:54 
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Iscritto il: gio 13 feb 2003, 10:26
Messaggi: 12887
Mah,buona parte della questione portata avanti dal topic d'apertura proprio non mi convince.

Mi sembra molto come la chiamano gli americani una "self-fullilling prophecy". In sostanza mi dà l'idea che più che costruire una tesi per dimostrare un'ipotesi, ci cerchi di mettere in piedi una ipotesi che giustifichi una tesi.

In particolare frasi come:

Cita:
É proprio il contrario. La nostra generazione è incapace di educare i propri figli "nonostante" abbia avuto i cartoni giapponesi. Senza di essi, sarebbe stata molto peggio.


Sono assolutamente tutte da dimostrare. In base a cosa dici questo? E' tutta dietrologia.

Poi leggo che "a casa mia non si leggevano fumetti". E quindi? Casa tua deve essee per forza l'emblema di TUTTE le case degli italiani? A casa mia quando ero piccolo i fumetti c'erano, e io sono cresciuto leggendo le storie di Topolino di Gottfredson degli anni '30/'40 e quelle di Paperino di Barks degli anni '40/'50 (ed ugualmente, la mia casa non era rappresentativa di TUTTE le case degli italiani).

E i valori e gli ideali in queste storie c'erano eccome.

Ovviamente sono il primo a riconoscere l'importanza che cartoni soprattutto quelli giapponesi hanno avuto sulla mia crescita culturale e morale, e di conseguenza su buona parte degli appartenenti alla mia generazione. Però da lì a ritenerci una sorta di "classe fortunata" bisogna stare un po' attenti. La fine che si fa di solito è ridursi a discorsi come quelli che ha sempre fatto mio padre, del tipo "eh, ma vuoi mettere i cartoni animati di quando ero piccolo io", oppure "sì, ma i film della Disney erano un'altra cosa, altro che 'sta roba giapponese". E così via...

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4/4/1978. Io c'ero.
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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 8:52 
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Iscritto il: lun 26 mar 2007, 17:58
Messaggi: 1640
Località: fra milano e pavia
quoto Tarrasque

data comunque la giusta rilevanza ai cartoni giapponesi

ogni generazione pensa sempre di aver vissuto il momento migliore
perché ci si basa sui propri ricordi e sensazioni positive, dettate soprattutto dall'eta in cui si affrontano
e soprattutto è IMPOSSIBILE fare confronti con le generazioni future

come dicevo già più sopra, la verità sta nel mezzo
ed è soprattutto soggettiva

così come nella nostra generazione ci sono molti che dai cartoni giappo non hanno recepito alcun messaggio positivo
così esistono ed esisteranno, generazioni successive che, anche senza cartoni giappo, avranno altri punti di riferimento da cui trarre messaggi positivi
(e viceversa per tutti e due i casi)

percui, ben venga l'analisi di Mitokomon, senza che diventi un karma
così come il pessimismo di Dancasti non deve essere applicato su larga scala

perlomeno, io la penso così

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 10:19 
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Località: Base Antiatomica
Mitokomon ha scritto:
2) La percezione della tecnologia. È assolutamente diverso il modo con cui ci si rapporta alla tecnologia. Noi siamo davvero abituati all'idea che una macchina guidata da un'intelligenza umana sia qualcosa di animato. E questo viene dal giappone. "Loro" (cioè i nostri coetanei di paesi che non hanno vissuto il nostro bombardamento) sono rimasti ad Asimov o alla fantascienza classica (ed infatti a Capitan Futuro ci arrivano). Ma per loro la macchina è qualcosa, in fondo, di disumano. Anche al viedogioco approcciano in maniera diversa! Meno "
Su questo ne parlai con Marco Pellitteri, che mi disse che c'era una tesi di dottorato proprio di una tedesca sulla percezione della robotica. Non sarebbe un cattivo argomento per Le Pillole di J-Pop-


Ottima idea, ma l'ha già avuta anche Marco usando l'argomento per una delle prime pillole di J-Pop :P

Riguardo invece la discussione... sto ancora cercando una mia sintesi fra le belle argomentazioni di Mitokomon e il pessimismo di dancasti.

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Cuore d'acciaio, mente geniale e rischio da affrontare, ma chi non ha coraggio non può sfidare il cielo come noi!


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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 17:00 
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ah... beati voi che vivete ancora nelle fiabe... ops, volevo dire cartoni jap!, nonostante lo schifo là fuori sia ben visibile a tutti... g:norm:

vi segnalo un link su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Pollyanna. g:tongue:

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 17:19 
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Sarà perchè ero più grandino della media, ma inizio ad avere il dubbio di aver vissuto un'adolescenza diversa da quella di molti qui sul forum...

Non credo sia un argomento che si può discutere, basandosi solo su esperienze personali, posso solo ribadire con assoluta fermezza: se Goldrake non fosse arrivato, io oggi sarei una persona diversa.
A tanti questo potrà sembrare poco, a me no.

Non ha salvato l'umanità in blocco e la società nel suo insieme è ancora una massa di idioti? Chi credeva che davvero avrebbe potuto farlo e adesso si sente deluso forse ha sofferto in modo anche più grave della sindrome di pollyanna :wink:

E ribadisco anche con altrettanta fermezza la mia convinzione che ogni goccia nel mare può avere la sua importanza. Ha cambiato dieci persone in tutto? Queste dieci potranno forse cambiarne altrettante a testa e via così, ma certo non con questo atteggiamento disfattista.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 17:37 
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Località: Busto Arsizio (Side3)
atteggiamento disfattista?!? g:shock:
sarò pessimista, ma credo che sia ben altro che forma davvero il carattere di una persona, piuttosto che i cartoni animati giapponesi! g:lol:
di certo non mi ero illuso nemmeno a 8 anni che goldrake avrebbe salvato il mondo dall'ipocrisia (facendomi sentire deluso)! g:lol:
e la visione romantica che quel (poco/tanto) bene che c'è in me/noi dipenda così tanto dai cartoni di goldrake mi fa ridere allo stesso modo... g:lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 22:18 
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Messaggi: 1392
Località: Luino (Varese)
dancasti ha scritto:
sarò pessimista, ma credo che sia ben altro che forma davvero il carattere di una persona, piuttosto che i cartoni animati giapponesi!

Questa è la cosa più sciocca che potevi dire. E' assolutamente OVVIO che è così, certo che se vivi in una gabbia dorata, senza un problema al mondo e senza mai guardare fuori dalla finestra, non c'è cartone o filosofia che può formarti. E' evidente che, per dirla come qualche canzonetta sanremese, quello che ti forma il carattere è la vita. Ma, come giustamente diceva Fagian, il ragionare - soprattutto ad una certa età - su una serie di cose della vita, farà si che quelle reali le vivrai e ne trarrai insegnamenti in modo diverso. L'avere qualcuno che ti aiuta a farlo è certamente una cosa preziosa.

dancasti ha scritto:
di certo non mi ero illuso nemmeno a 8 anni che goldrake avrebbe salvato il mondo dall'ipocrisia (facendomi sentire deluso)!

Scusa, ma sei tu che dici che nonostante i cartoni il mondo è una mer*a... questo mi sembra l'atteggiamento di chi si aspettava il contrario. Io non l'ho mai pensato, non vedo neppure perchè dirlo tanto è logico... personalmente, sono convinto che molti di noi sono migliori grazie all'influenza positiva esercitata - intenzionalmente o meno - da quei cartoni, e a ma non sembra affatto poco.

dancasti ha scritto:
e la visione romantica che quel (poco/tanto) bene che c'è in me/noi dipenda così tanto dai cartoni di goldrake mi fa ridere allo stesso modo...

Forse dovresti parlare per te e giudicare meno il prossimo. Certo, anche a me potrebbe far ridere, che so, che una persona si sia formata moralmente in base a qualche filosofia X, ma lui ha trovato dei valori oggettivi tramite quella strada, non vedo cosa ci sia da ridere. Io mi ritengo fortunato di essere inciampato in Ufo Robot e company, perchè hanno risvegliato e migliorato delle parti di me che forse avrebbero potuto restare sopite per tutta la vita. Non è Goldrake che come una fatina mette nel prossimo il bene, è chiaro che già uno deve avercelo, ma come uno può avere potenzialmente il fisico di un atleta e non arrivare magari mai neppure a saperlo, oppure ad usarlo poco e male, senza un allenamento ed una guida che gli faccia scoprire ed affinare le sue potenzialità (o almeno decidere di farlo, anche da solo), allo stesso modo il bene che uno ha dentro può venire usato poco, o male, o sparire del tutto senza una guida e un allenamento, senza una scintilla qualsiasi che lo metta in moto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sigle, cartoni e identità
MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 22:23 
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dancasti ha scritto:
ah... beati voi che vivete ancora nelle fiabe...

La cosa più spaventosa per me personalmente è questa frase, tale quale a quelle di mia madre :o :roll: Lei era convinta di vivere nella realtà perchè guardava il telegiornale e si crogiolava nella sofferenza, anzichè cercare di cambiare le cose e guardare quello che di positivo c'era nel mondo per metterlo a frutto. Mi auguro la tua scelta sia diversa :wink:

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MessaggioInviato: mer 23 feb 2011, 23:42 
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Mac dei BIOnighT ha scritto:
sei tu che dici che nonostante i cartoni il mondo è una mer*a

ti querelo! g:lol:
mai detto una cosa simile: il contesto è riferito ai ragazzetti di oggi non educati dai genitori della goldrake generation (visto che di quello si parlava)... g:roll:
e, bada, non escludo certo che ogni generazione di genitori abbia avuto le proprie fisse/incapacità, che sia chiaro questo... g:roll:

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MessaggioInviato: gio 24 feb 2011, 0:05 
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Appunto, non capisco questa necessità di sottolineare i fallimenti di questa, manco fossero causati dal fallimento dei cartoni!! :o

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