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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 16 apr 2013, 20:36 
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Iscritto il: ven 20 gen 2012, 18:40
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Allora,oggi sono stato al deposito...il responsabile non c'era,era fuori Bologna.
Siccome oggi avevo abbastanza tempo libero sono andato pure nella sede amministrativa della Cineteca,dove ho fatto presente la situazione(ossia che sono più di sei mesi che aspetto)e ho chiesto le motivazioni di tanta attesa.
In mia presenza il responsabile è stato chiamato telefonicamente da una dipendente della sede amministrativa:ha promesso che nei successivi giorni mi avrebbe contattato.Non cantiamo vittoria tanto:perchè,per ciò che riguarda le motivazioni...sono quelle che già conosciamo,e anzi mi hanno detto in maniera esplicita che devono dare priorità agli eventi organizzati.Quindi il fatto che il responsabile si farà sentire a giorni(ammesso che poi lo faccia davvero)non vuol dire,purtoppo,che a breve accederò,attendiamo ancora...


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 16 apr 2013, 20:49 
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@NesrednA:anch' io dico fuori,anche perchè credo che l' autore del testo abbia voluto adottare una figura retorica denominata chiasmo,che ha lo scopo di accostare due termini opposti(spiegazione,ovviamente,molto breve e generica).
Quindi:"...brucia FUORI e DENTRO,QUA e LA'...".
Insomma,in base a ciò cuori non avrebbe molto senso,secondo me.
E non dimentichiamoci ovviamente:" ...SCAPPO,RESTO,FUGGO,TORNO,chi lo sa..."


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 16 apr 2013, 20:57 
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micknuragos ha scritto:
Insomma,in base a ciò cuori non avrebbe molto senso,secondo me.


Cosa ha davvero senso, nel testo di una canzone, e cosa non ce l'ha? :wink:
Scherzi a parte, come ho detto, anche a me è sempre sembrato di sentire "fuori", anche se il dubbio mi è venuto... tra l'altro mi risulta che qualcuno sostenga la tesi del "cuori"... il che avrebbe senso, secondo la teoria che vi sottoporrò quanto prima. Sto riordinando la "documentazione" e preparando il post... certo, il particolare del "bruciare cuori" avrebbe costituito un ulteriore, possibile avallo.

Ciao!

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 16 apr 2013, 21:02 
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Pubblica pure,mi incuriosisce tutto su questa sigla...Ciao!


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 6:14 
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"sarà un amore strano questo quà che brucia cuori" potrebbe aver senso. Poi ascoltando la sigla dopo aver letto il messaggio che lo diceva, mi era sembrato di aver sentito veramente cuori.
Solo che non capisco che svolta potrebbe dare questa tesi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 7:06 
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In un OAV di Lamù c'è una scena in cui Ataru, mentre prepara la valigia per partire alla volta del pianeta di origine di Lamù, canticchia: "Sarà un amore strano questo qua che ruba cuori dentro qua e là, tu mi guardi sorridente e io parto per il pianeta...".

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 11:19 
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Iscritto il: sab 12 mar 2011, 16:27
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NesrednA ha scritto:
Ragazzi scusate - e lo chiedo anzitutto a mister k che, se non sbaglio, scrisse qualcosa al riguardo in un post risalente - il testo di "Lamù" dice "Che brucia Fuori, dentro, qua e là", oppure "Che brucia Cuori dentro, qua e là"? Perché a me, francamente, è sempre sembrato "Fuori" (e non "Cuori"), ma se invece fosse "cuori"... potremmo essere vicini a una scoperta potenzialmente importante. Scusate l'entusiasmo - e, sia ben chiaro, che nessuno si illuda - ma come avevo già preannunciato qualche giorno fa, la mia ricerca ha registrato una svolta negli ultimi giorni... è fondamentale che mi confermiate se il testo dice "brucia fuori" o "brucia cuori": nel primo caso falso allarme, nel secondo caso...

Ciao!


Dillo lo stesso!
Siamo curiosissimi. E io sto tornando ogni cinque minuti sul forum per leggere cos'hai da dire! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 13:16 
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Iscritto il: lun 4 mar 2013, 20:16
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Entro stasera dovrei postare tutto (si tratta di un post un po' articolato e sto finendo di lavorarci nei ritagli di tempo) ;) Però, sia chiaro, "Cuori" o non "Cuori", si tratta di una teoria basata su alcune evidenze oggettive e su qualche coincidenza, magari a molti di voi sembrerà perfino superflua... io qualche speranza ce l'ho, ma non illudiamoci... Just a little patience!

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 14:41 
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Iscritto il: mar 3 apr 2007, 17:41
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NesrednA ha scritto:
Ragazzi scusate - e lo chiedo anzitutto a mister k che, se non sbaglio, scrisse qualcosa al riguardo in un post risalente - il testo di "Lamù" dice "Che brucia Fuori, dentro, qua e là", oppure "Che brucia Cuori dentro, qua e là"? Perché a me, francamente, è sempre sembrato "Fuori" (e non "Cuori"), ma se invece fosse "cuori"... potremmo essere vicini a una scoperta potenzialmente importante.


Nella serie tv sembra dica "Fuori", ma siccome nell'OAV viene cantata chiaramente "Cuori", credo sia giusto quest'ultima parola.

Così ha più senso il testo, infatti l'amore che brucia i cuori e brucia dentro è giusto. L'amore invece non può bruciare fuori, non ha nessun significato.


Ultima modifica di Mister_k il mer 17 apr 2013, 14:56, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 14:54 
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Iscritto il: gio 14 feb 2013, 18:47
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Gohan ha scritto:
In un OAV di Lamù c'è una scena in cui Ataru, mentre prepara la valigia per partire alla volta del pianeta di origine di Lamù, canticchia: "Sarà un amore strano questo qua che ruba cuori dentro qua e là, tu mi guardi sorridente e io parto per il pianeta...".

Io ricordo una scena così nel primo lungometraggio di Lamù, "Only you". La cosa è riportata anche nella relativa pagina wiki.
Il doppiaggio dei film dovrebbe essere dei primi anni '90, visto che la Yamato li ha pubblicati in VHS in quel periodo.


Ultima modifica di nodisco il mer 17 apr 2013, 15:04, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 15:02 
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nodisco ha scritto:
Gohan ha scritto:
In un OAV di Lamù c'è una scena in cui Ataru, mentre prepara la valigia per partire alla volta del pianeta di origine di Lamù, canticchia: "Sarà un amore strano questo qua che ruba cuori dentro qua e là, tu mi guardi sorridente e io parto per il pianeta...".

Io ricordo una scena così nel primo lungometraggio di Lamù, "Only you". La cosa è riportata anche nella relativa pagina wiki.

Giusto, non ricordavo il titolo e sono troppo pigro per andarmelo a cercare ahahah Volevo comunque far notare che sull'OAV dice "RUBA CUORI" e non "BRUCIA CUORI".

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 15:23 
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Si, mi correggo, era un pò che non ascoltavo l'OAV, nel quale vengono volontariamente storpiate le parole in "ruba cuori", come ogni tanto si fa quando si canta qualche canzone...

"Ruba cuori" non c'è assolutamente nella sigla originale, dove al massimo si può sentire un "brucia cuori".

Se così fosse, la frase "brucia cuori dentro" (al posto di "brucia fuori dentro") sarebbe un gioco di parole che si chiama Calembour.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 16:27 
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Mister_k ha scritto:
"Ruba cuori" non c'è assolutamente nella sigla originale, dove al massimo si può sentire un "brucia cuori".


E chi può dirlo... magari un'ipotetica terza strofa ha questo cambio di parole :-)

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 17:06 
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NesrednA ha scritto:
Entro stasera dovrei postare tutto (si tratta di un post un po' articolato e sto finendo di lavorarci nei ritagli di tempo) ;) Però, sia chiaro, "Cuori" o non "Cuori", si tratta di una teoria basata su alcune evidenze oggettive e su qualche coincidenza, magari a molti di voi sembrerà perfino superflua... io qualche speranza ce l'ho, ma non illudiamoci... Just a little patience!


Io ho trovato questo:
http://www.sanihelp.it/forum/4-chiacchi ... apete.html
e questo:
http://www.fotolog.com/kabuto_koji/8374757/

Entrambi dicono "Brucia Cuori"


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 17:10 
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Iscritto il: lun 18 mar 2013, 15:18
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Aspettiamo questa teoria a questo punto.
Ma poi non credete che Yamato avrebbe avvisato se avesse avuto una fantomatica strafa extra? Dai...

PS: I Raggi Fotonici e Giorgio Vanni nelle loro cover cantano "fuori"...

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Sarà un mistero grande questo qua~
Che fugge fuori dentro qua e là~
Una sigla solamente e la fiamma è accesa già~
Cerco smetto indago torno chi lo sa~♫


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 17:16 
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@Gohan: "Ruba cuori" non c'entra con Lamù: solitamente il rubacuori se uomo è un Latin lover e se è donna è una Femme fatale e questa non è Lamù.
Più possibile invece la frase "brucia cuori dentro", ma ora NesrednA deve spiegare che importante scoperta ne deriva.

@Renzo: news sul Font, dopo la risposta del disegnatore?


Ultima modifica di Mister_k il mer 17 apr 2013, 17:30, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 17:25 
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Sentite, qui invece il professor Olsen, canta la sigla misteriosa, proprio con il testo vero (peccato che dice "fuori" e non "cuori"). Non so che OAV sia in esattezza.

Comunque non si può sapere con certezza se effettivamente viene detto fuori o cuori, perché non esiste un testo ufficiale della canzone, ma solo quelli scritti dai fans. Vorrei capire che "svolta" sarebbe sostituendo una semplice lettera...

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MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 21:12 
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greenyellowcable ha scritto:
Vorrei capire che "svolta" sarebbe sostituendo una semplice lettera...


La svolta potrebbe essere indipendente da quel "cuori/fuori"... ma se fosse "cuori", potrebbe trattarsi di un avallo ulteriore alla mia modesta teoria. Ciò detto, non aspettatevi niente di grandioso... solo uno spunto di riflessione. Mi scuso se il mio tono effettivamente un tantino "ottimistico" possa aver illuso qualcuno...

Ciao!

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 21:20 
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Iscritto il: lun 4 mar 2013, 20:16
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Convinto che qualche particolare importante potesse essermi sfuggito, spulciando daccapo gli interventi postati dai vari utenti nel corso degli anni, mi sono accorto di recente che a pag. 191 del thread su Lamù, tale “immergobollicine”, in data 3 giugno 2012 intervenisse nella discussione inserendo un messaggio tanto esplicito, quanto laconico: “Secretum relevatum...”. Seguiva il link a una pagina del network artistico “Soundcloud”, contenente i primi 29 secondi di un brano di pop religioso alzato di un semitono (Mib), dal titolo provocatorio: “Chi cerca trova”.
Rivelazione storica o semplice burla? Considerato probabilmente il genere musicale del pezzo linkato, si optò facilmente per la seconda. Nessuno, evidentemente, ha considerato “attendibile” una “fonte” tanto sibillina e sciatta, capace perfino di digitare scorrettamente quel participio, “revelatum”, storpiato – forse nella fretta – in un improbabile “relevatum”. Per pura curiosità, e per non lasciare nulla d’intentato, ho iniziato lo stesso ad ascoltare il repertorio del giovane e talentuoso cantante (nonché maestro di musica) interprete di quel “Gloria”... e ho cominciato a chiedermi: siamo sicuri che la sua voce non c’entri niente con “Lamù”?

Il poliedrico Brancucci... [i]“Le voci” e la voce[/i]
Il cantante in questione è il maestro Ernesto Brancucci. Nome che, in realtà, incuriosisce per due motivi: 1) perché si tratta (tra le altre cose, come vedremo) di un cantante di sigle; e 2) perché la voce particolare di cui è dotato merita un ascolto approfondito, tanto più ove si consideri che la sua carriera si estende per un arco cronologico molto ampio. E tuttavia, a parte un filmato e qualche foto recenti (cfr. http://www.youtube.com/watch?v=U7W1oA5w4FY e http://www.sonocoseserie.it/scs-goes-to ... ?nggpage=3), che lo immortalano nella sua attuale veste di direttore del doppiaggio cantato (vedi sotto), vi anticipo che di lui, in rete, si trovi davvero pochissimo.
Brancucci dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) aver cominciato a cantare professionalmente attorno alla seconda metà anni ’60 (insieme con le sorelle Maria Cristina e Margherita, cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Cristina_Brancucci).
Wikipedia consente se non altro di datare il suo ingresso sulla scena del pop religioso con una certa precisione, dal 1969; anno in cui il cantante dovrebbe essersi unito al “Clan Alleluia” (evoluzione dei precedenti “Alleluia”, formatisi nel 1967 per iniziativa del maestro Marcello Giombini sotto l’egida dell’etichetta musicale “Pro Civitate Christianae”, cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Gli_Alleluia), con cui realizzerà (fino al '74) ben tredici “LP” (cfr. http://www.discogs.com/artist/Clan+Alleluia). Ma si badi bene: gli esordi di Brancucci cantante sono certamente precedenti l’esperienza con il Clan e con lo stesso Giombini, dato che abbiamo notizia di un coro che lo vede protagonista in qualità di “prima voce” già intorno alla metà degli anni ’60, che non a caso portava il suo stesso nome (“Le Voci di Ernesto Brancucci” o, semplicemente “Le Voci”, o anche “Le Voci di Roma”, cfr. http://www.discogs.com/artist/%22Le+Voc ... Le+Voci%22). E questo, come vedremo, potrebbe rivelarsi uno degli aspetti salienti del nostro discorso...

Il poliedrico Brancucci: note sparse...
In parallelo a quella di cantante, EB svolge anche un’intensa attività di musicista: basta una scorsa all’archivio online della Siae per rendersi conto della prolificità di Brancucci autore. Oltre a “Happy Thrills” (firmato con L. Bergonzi; cfr. http://www.discogs.com/Ernesto-Brancucc ... se/2752552), va ricordato perlomeno “Moonshine” (firmato con lo pseudonimo di “Maloe”, cfr. http://www.discogs.com/Moonshine-Untitl ... se/1305087), due lavori piuttosto simili, apparentemente a metà tra l’elettronica e il synth-pop. Tornando invece all’attività primaria d’interprete, è da notare, nel 1968, la presenza di EB nel cast di doppiatori-cantanti di “Citty Citty Bang Bang” (cfr. http://www.youtube.com/watch?v=c9rFxhrZZCI), che potrebbe essere considerata la prima tappa di avvicinamento al magico mondo della cellulosa, cui non a caso seguirà, nel 1971, “I get you” (a firma B. Nicolai, inserita nel soundtrack di “La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, cheap-B-movie di E.P. Miraglia appartenente al filone italiano horror anni ’70 di matrice “artigianale”; cfr. http://www.youtube.com/watch?v=5qrwkFSIJmU). Nel 1972 – periodo che lo vede ancora intensamente coinvolto nella frenetica attività del Clan Alleluia – EB concede il bis interpretando la cupa e crepuscolare “La vita” (a firma R. Freda-S. Cipriani, questa volta per “Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale europea”, noto anche “Tragic Ceremony”, diretto dallo stesso Frida, 1972, cfr. http://www.youtube.com/watch?v=bEqqoKxiyuQ); mentre nel 1973 è la volta della demenziale “Strippo, strappo stroppio”, scritta da N. Fidenco per “Crash che botte! Strippo, strappo stroppio”, (cfr. http://www.youtube.com/watch?v=enCkWVpvqiQ), altra opera “low cost” a firma B. Albertini. Dalla seconda metà degli anni ’70, conclusa la lunga esperienza con il “vecchio” Clan, l’attività di performer di Brancucci sembra conoscere una stasi, almeno a giudicare dalle scarne notizie in nostro possesso.

Brancucci diventa Ermavilo, ovvero: l’arte di adattar(si)
L’incursione nel mondo delle colonne sonore, risalente come visto alla fine degli anni ’60, prelude a una “svolta” epocale che si concretizzerà nel corso degli anni ’80 con l’approdo nel fantasmagorico universo Disney. Dal 1984, a seguito della dipartita del celebre dialoghista R. De Leonardis (alias Pertitas), Ernesto Brancucci comincia a dedicarsi in pianta stabile al doppiaggio cantato e soprattutto alla difficile arte degli adattamenti italiani dei testi inglesi delle celebri “arie” cinematografico-televisive Disney (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_De_Leonardis). Sua figlia Lorena (classe ’77), che ne ha seguito le orme (ed è oggi un’affermata dialoghista e doppiatrice-cantante), sottolinea con belle parole nel proprio sito internet la complessità del “mestiere” di adattatore (http://www.lorenabrancucci.it/lavori.html); che è, in fondo, anche un “riscoprirsi” e, forse, un “sapersi adattare” ai tempi e alle mutate condizioni. In una sorta d'immaginario passaggio di consegne, il vecchio “Clan Alleluia” cede il passo all'artistico “clan” Brancucci”, ribattezzatosi per l’occasione “Ermavilo” (acronimo derivante dalle iniziali dei nomi di ERnesto, della sorella MAria Cristina e delle figlie VIrginia e LOrena, ma indicante quasi certamente il solo Ernesto: cfr. http://disneyvideo.altervista.org/forum ... pic=14866; http://tds.sigletv.net/dettaglio_artist ... a=ermavilo, anche per ulteriori riferimenti; e http://www.lorenabrancucci.it/index.html).
Rimandando a http://disneyuomomondo.forumcommunity.n ... 1922&st=15 (post n. 5) per la ricostruzione della sua carriera disneyana, ricordiamo in questa sede almeno le principali performance “ermaviliane” nella doppia veste di adattatore e cantante, dato che – è bene non dimenticarlo – sono le sue corde vocali a rivestire per noi precipuo interesse: Oliver and Company - Perché agitarsi (1988; http://www.youtube.com/watch?v=txzS6e6_jCg); Cip e Ciop Agenti Speciali (1989; http://www.youtube.com/watch?v=-wVdrN3DoZo); Duck Tales (1990; http://www.youtube.com/watch?v=FYsmaoQhBAg); Aladdin – Le notti d’Oriente (1992; http://www.youtube.com/watch?v=ABfIm1dp1zY).

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Ultima modifica di NesrednA il gio 18 apr 2013, 21:46, modificato 9 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 21:23 
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((( segue dal precedente)))

Somiglianze con la voce del “cantante misterioso”
Okay, dopo questo piccolo (ma, spero, non noioso) excursus nella carriera di Ermavilo/Brancucci, chiediamoci la cosa più ovvia: la voce del “cantante misterioso” potrebbe essere sua? Difficile stabilirlo sulla base di un semplice confronto “a orecchio”; inoltre, come già notato, il cantante di “Lamù” utilizza degli effetti che non facilitano un “riconoscimento sicuro”. Tuttavia... sulla base dell’ascolto ripetuto e di un’analisi il più possibile obiettiva, coadiuvato in ciò da un maestro di canto (gentilmente prestatosi alla causa, di cui non cito il nome per ovvie ragioni di riservatezza), mi pare di poter affermare, seppure con cauta prudenza, quanto segue:

1) Sulle note basse, considerato anche il discorso degli effetti, tra Ermavilo e il cantante “misterioso” vi è una certa somiglianza timbrica. Si confronti “Lamù”, versione abbassata di un semitono [Sib -> La naturale], da 0:14” a 0:38”, con questa “Duck Tales” (vers. cinematografica), http://www.youtube.com/watch?v=FYsmaoQhBAg, da 0:03” a 0:16”. Sentite il colore (e il tipo di “apertura”)?

2) Veniamo ora a una peculiarità riscontrabile nella voce del cantante di “Lamù”. A 0:28”-29”, il “solamente” udibile da una seconda voce (per me, senza dubbio, una sovraincisione dello stesso solista) è leggermente nasale (particolare su cui torneremo tra breve): si tratta in ogni caso di una caratteristica comune anche a Ermavilo, sin dagli anni ’60. Ascoltate http://www.youtube.com/watch?v=vpCu3gdkt6Q (il “famoso” Gloria...) a 1:22”-23” (“Signore Dio”)... notate una certa rassomiglianza?

3) Passiamo ora a un confronto sulle note alte (probabilmente il banco di prova più indicativo). Ascoltiamo ancora Lamù, da 0:40” a 1’:00 (dal Mi4 di “Com’è difficile stare...” al Fa#4 di “[io non me] ne andrò”); cosa notiamo? Rispetto alla parte iniziale, sembra quasi un’altra voce, molto più “stretta” e (soprattutto in alcuni punti) nasale. Ma si tratta di note “corte” (crome); poi, proprio sul notevole F#4 dell’ acuto “finale”, di nuovo una maggiore apertura: la voce sembra quasi allargarsi e riacquistare un po’ d’energia... attenzione, però! Si tratta di una nota lunga (lunga davvero, quasi quattro quarti...)... E ora prendiamo ad es. la “Cip e Ciop” cantata da Ermavilo, http://www.youtube.com/watch?v=-wVdrN3DoZo, da 0:28” a 0:34”... sentite, nelle note “corte”, la tipica risonanza nelle fosse nasali? Riscontrate una certa somiglianza con il “Com’è difficile stare...” di “Lamù”? E ora confrontiamo un altro importante Fa#4 “lungo”, toccato da EB, nel già citato “Gloria” http://www.youtube.com/watch?v=vpCu3gdkt6Q, 0:25”-0:26”: sentite, anche in questo caso, nella nota lunga (e nel vibrato), una certa somiglianza con il “Non me ne andròòòò” di “Lamù”? Si tratta della stessa nota avente (quasi) la stessa durata; il timbro sembra un po’ diverso, ma non dimentichiamo il fatto che tra le due incisioni ci siano (forse) dodici o tredici anni di distanza...

4) Le somiglianze non finiscono qua. Una delle cose che più mi ha colpito leggendo i commenti e le osservazioni di alcuni forumisti riguardo la voce misteriosa, è relativo al particolare accento che, in alcuni punti della canzone, il cantante di “Lamù” sembra avere, tanto da far sospettare che possa trattarsi di un interprete straniero (D. Meakin?). Mi riferisco, ovviamente, alla pronuncia della “r” nel famoso “Com’è difficile stare...” del chorus... indubbiamente particolare. Tuttavia, personalmente non ho mai creduto che il cantante misterioso potesse essere inglese. Bisogna distinguere tra accenti “naturali” e accenti “artificiali”... e direi che questo sia un tipico caso di “accento” (volutamente) alterato. Detto in parole povere: il cantante di Lamù, in quel punto preciso del brano, canta “all’inglese”... altra peculiarità di Ermavilo-Brancucci! Leggete il primo commento di un utente alla recensione in http://www.storiadeifilm.it/commedia/co ... field-1969).html, a proposito dello stile di canto di Brancucci: “[...] cantante che personalmente non apprezzo particolarmente a causa di un terribile accento pseudo-inglese difficilmente sopportabile (trattandosi degli anni ‘60, credo gli piacesse fare il Beatle...)”! E sentite con le vostre orecchie la pronuncia di EB in questo pezzo (“Svegliate le nostre chitarre”, sempre di Marcello Giombini) realizzato con il Clan Alleluia: http://www.youtube.com/watch?v=SLGzmGU_-Ho ... quelle “erre” anglofoni vi ricordano qualcosa? Altro esempio: http://www.youtube.com/watch?v=vT3K-C5w7lU Notate tra l’altro il particolare timbro di Brancucci... ci torneremo più sotto;

5) Concludiamo con un’altra piccola (ma forse non trascurabile) peculiarità del “cantante misterioso” che avevo già fatto notare in un post precedente: un lieve difetto di pronuncia sulle “c” e “g” dolci (affricate postalveolari sorde). Cfr. Lamù a 0’:21” “[…] che brucia...”; 0’:32-33” “[...] accesa già”; 1’:01” “[...] tanto già...”; 1’:03” “[...] vinci sempre...”; soprattutto: 1’:13-14” “[...] pace non ce n’è...” ). Indovinate un po’ chi altri pronunci le “c” e le “g” dolci in modo simile? ;) http://www.youtube.com/watch?v=vpCu3gdkt6Q, 0:13” (“...alto dei Cieli...”); 0:21”-22” (“... e Pace in terra...”); http://www.youtube.com/watch?v=FYsmaoQhBAg, 0:43” (“... personaggi strabilianti...”) ecc. ecc. ecc.
Consideriamo anche il fatto che Ermavilo, vocalist estremamente dotato, sia sempre stato capace di modificare (entro certi limiti, ovviamente) il proprio timbro. Caratteristica necessaria a chiunque si dedichi al “doppiaggio cantato” è, del resto, la versatilità. I personaggi dei film della Disney sono (quasi) sempre stati doppiati da due diversi doppiatori (uno per il parlato, uno per il cantato); com’è ovvio, al doppiatore-cantante si richiede comunemente di “avvicinarsi” quanto più possibile alla vocalità del doppiatore del “parlato”, onde evitare un’eccessiva disomogeneità timbrica (un personaggio non può avere nel parlato la voce di Glauco Onorato, e, nel cantato, quella dei Cugini di campagna...)... il che presuppone appunto notevole versatilità ed esperienza nella ricerca di sonorità “alternative”.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 21:27 
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Teoria del brano ispirato
Incuriosito dalla faccenda, terminata la fase della pura e semplice “comparazione vocale”, ho focalizzato la mia attenzione su altri aspetti. Ipotizzando che Brancucci possa essere il cantante misterioso (...), mi sono chiesto: è possibile trovare nella sua carriera tracce precise, magari isolate, che rimandino in qualche modo, seppure indirettamente, a... “Lamù”? E se l’avesse scritta lui?
Premetto che in rete, a parte un brano elettrico di “Happy Thrills”, non sia riuscito a reperire né ad ascoltare alcuna delle sue (tante) composizioni. I suoi vinili girano poco, sono quasi roba da collezionisti. Visitando l’archivio online Siae, tuttavia, ho potuto scoprire i titoli delle canzoni registrate a suo nome – nessuna delle quali apparentemente riconducibile a “Lamù” – ma, ovviamente, non i testi (ciò che sarebbe davvero dirimente). In particolare, un paio di brani (tra cui uno dal titolo “Amore nello spazio”) potrebbero forse meritare una verifica, per il resto... niente che abbia fatto suonare il classico campanello d’allarme.
A quel punto, data la scarsità di fonti online, ho cercato di ripercorrere alla buona la sua carriera di vocalist, considerando anche il periodo degli esordi (quindi, quello delle “Voci”) e le partecipazioni singole... e finalmente mi sono imbattuto in qualcosa di (potenzialmente) interessante.
Nel 1966, infatti, un anonimo complesso vocale femminile chiamato “Le Cugine” (di cui non resta praticamente traccia) pubblica con la “Vis Radio” un 45 giri che vede la partecipazione, tra gli altri, delle “Voci” di Brancucci. Il “lato B” contiene la cover di “Cheat and lie” di G.Cassia-M. Dallon (presumo che Cassia sia l’autore del testo in italiano), dal titolo “Chi non perdonerà”... dai cui crediti risulta appunto il coinvolgimento, in qualità di coro accompagnatore, del gruppo di Brancucci. Cerco dappertutto il pezzo in questione, ma invano; alla fine, riesco ad ascoltare l’originale cantato in inglese, e scopro che non c’entri niente con “Lamù”. Allora provo con il “lato A” (in questo caso dai crediti non risulta esplicitamente un coinvolgimento di EB, ma è plausibile che il suo gruppo abbia comunque preso parte alla registrazione, o perlomeno ne fosse al corrente), e scopro che si tratti di una cover di un altro brano straniero all’epoca piuttosto in voga in terra di Francia... “Love me, please love me” di Michel Polnareff (http://www.discogs.com/Le-Cugine-Love-M ... se/3784603). E qui la cosa si fa interessante.

Ecco il link di una versione live del brano in questione (peraltro quasi uguale a quella in studio): http://www.youtube.com/watch?v=zrlWXhSSgHk...
Vi ricorda qualcosa?

Ecco alcune “somiglianze” udibili a un primo ascolto:

– Struttura molto simile a “Lamù” (intro musicale, strofa, ritornello, strofa ecc.); e fin qui, niente di strano (vale per il 90% delle pop–song);

– Somiglianza armonica: Lamù, nelle parti delle strofe, soprattutto a livello dell’attacco, sembra quasi “Love me please love me” trasportata in tonalità di LA maggiore (o SIb, considerando l’ “edizione” del passaggio televisivo)! Per comodità d’esposizione, trasponiamo “Lamù” nella tonalità del pezzo di Polnareff (SOL maggiore). I primi accordi sono identici: SOL/SI7/Mimin. In “Love me...” cambia poi qualcosina (c’è un Mib che rappresenta quasi un orpello, un modo per aumentare la ricercatezza, la “classicità” del brano), poi l'armonia torna la stessa: DO, Mimin, SOL, RE, DO... Unite la prima e la seconda strofa di Lamù e provate a canticchiarle (da “Sarà un amore strano” a “...ed io tremo perché so...”) su “Love me please love me”, tra 0:54” e 1’:44... certo i ritmi sono leggermente diversi (nel brano francese ci sono le terzine), ma... ci riuscite, vero? E sul finale, prima del ritornello... da 1’40 a 1’:44... impressionante, non è vero? La somiglianza armonica è lampante.

– Somiglianze testuali: proviamo a scoprire di cosa parli il brano di Polnareff (il testo è di F. Gerald): http://www.angolotesti.it/M/testi_canzo ... 72037.html . Capito, no? Un amore difficile, una “lei” recalcitrante che non si lascia acchiappare ("matta come nessuna al mondo"?) dal “lui” protagonista del canto disperato... che, tuttavia, non rinuncia e decide anzi di giocare le proprie carte, dovesse “bruciarsi la vita”... Vi ricorda per caso il “destino senza pace”, o “l'amore strano” (nell’originale francese, un “amore povero”) di Lamù? Ovviamente, di testi su questa falsariga è pieno il pop, il rock, e pure il melodramma (sono una specie di canone universale)... ma teniamo nel giusto conto quel “bruciarsi la vita”, che nella versione italiana diventerà un più romantico “bruciarsi il cuore”. Già, perché di “Love Me, please love me”, Polnareff realizza più tardi anche una versione con testo italiano (scritto da H. Pagani, http://www.youtube.com/watch?v=AIWP75I1C0A), in cui il protagonista sottolinea di essere disposto a tutto pur di conquistare la bella, anche a “bruciarsi il cuore”... echi di Pagani, nel possibile “... Che brucia cuori dentro, qua e là” di “Lamù”? A pensarci bene, l’espressione in questione, “brucia cuori”, “bruciare il cuore”, non è poi così inflazionata...

Sia chiaro: più di qualsiasi altra considerazione, è proprio il “sapore” dei due brani, per certi versi così simile, a indurmi a sospettare che “Lamù” possa essere stata ispirata da Polnareff (sebbene, come risulta del tutto evidente, non si possa parlare di una cover, né di un “rifacimento”). Lamù è molto più moderno e "adattato" ai tempi, con una batteria bella solida, "rock"... ma il "sapore", a mio avviso, è simile.

Differenze
Naturalmente, tra i due brani vi sono anche delle macroscopiche differenze:

– Differenze melodiche: la linea melodica è molto diversa;

– Il ritornello, in particolare, non ha niente a che fare con quello di “Lamù”.

Conclusioni
Cerchiamo di tessere le fila di questo lunghissimo discorso. Abbiamo un cantante (Ermavilo) 1) la cui vocalità potrebbe essere compatibile con quella del “cantante misterioso”; 2) che potrebbe essere stato coinvolto nella realizzazione di una cover di un brano francese cui (quasi vent’anni dopo) Lamù potrebbe essere stata ispirata. In tale situazione, sarebbe molto utile ascoltare anzitutto la cover originale di “Love me , please love me” delle “Cugine”, e appurare se Ermavilo sia stato in qualche modo coinvolto.
Ed ecco qualche considerazione “finale” pro e contro la teoria dell’affinità tra “Love Me, please love me” e “Lamù”:

PRO
1) L’arrangiamento della parte di tastiera è molto simile (cfr. quello del pianoforte di Polnareff);

2) In entrambi i brani vi è la presenza dei due glissati di pianoforte, udibili in “Lamù” all’inizio e poco prima dell’attacco del ritornello; e, in “Love Me Please Love Me”, a 2:08". Di per sé la cosa più banale del mondo, se non fosse che va a sommarsi ad altri “punti di contatto”...

3) L'atmosfera dei due brani, al di là delle ovvie differenze, ha diversi punti in comune. E a questo proposito non si dimentichi un fatto. Ancora oggi non è raro che qualche ascoltatore di “Lamù” definisca il brano un “pezzo da orchestrina”; ricordo tale commento postato da un utente su una pagina di youtube (di cui purtroppo non ho salvato il link), come pure analoghi pareri espressi da altri cui ho fatto ascoltare il brano per ricavarne qualche utile indicazione. Una persona estremamente competente, per dirne una, al primo ascolto mi ha chesto: "Ma è francese?"! Definire "Lamù" un "pezzo da orchestrina" significa evidentemente esprimere un “parere” un po’ naif; ma tale realtà nasconde, a mio avviso, un “elemento” psicologico da non sottovalutare. La sensibilità musicale degli autori di tale giudizio è stata forse colpita dalla sonorità dall’armonica, che in “Lamù” la fa da padrona... e l’armonica è, in certa misura, parente stretta della fisarmonica e dell’organetto, strumenti abbastanza tipici della musica tradizionale francese. È un volo pindarico immaginare che l’autore di “Lamù”, qualora sia stato davvero ispirato da “Love me, please love me”, abbia anche deciso di richiamare sonorità in qualche modo “d'oltralpe”, forse per rendere “omaggio” alla cultura musicale dell’autore del pezzo “originale”?

4) Mi risulta che la Corona Cinematografica s.r.l. si sia spesso servita di canzoni francesi per realizzare adattamenti “siglistici” italiani di “anime”; cfr. http://www.youtube.com/watch?v=mbttWZt3PFs (il commento dell’uploader del brano, in “mostra altro”).

CONTRO
1) Ispirandosi a un brano per scriverne un altro (o, ancor più, plagiando: non sarebbe comunque il caso di “Lamù”) si tende a riprendere elementi melodici, più che semplicemente armonici;

2) L’autore del post a pag. 191 ha un nick piuttosto bizzarro (“immergobollicina”); questo, di per sé, non rileverebbe, ma considerando che in passato ci sia stato chi ha cercato di farsi beffe degli appassionati del “mistero” di “Lamù” con la pubblicazione del falso “video polacco”, per prima cosa ho provato ad anagrammare il "nome" in questione. Devo dire che il numero di combinazioni sia molto elevato; tra le altre, segnalo un “imbrogli al nemico”... questo forum, per caso, ha dei "nemici"? ;)

Al termine di tutto ciò, vi rendo edotti del fatto che su Facebook vi sia un account, forse riconducibile a Brancucci, che pare tuttavia “inattivo”. Una settimana fa gli ho mandato un messaggio, senza ottenere risposta (cosa che non mi ha stupito).

È evidente che la mia ricerca offra un semplice spunto di riflessione, che potrebbe forse essere raccolto per un’analisi ulteriore e più dettagliata. Inutile dire che, a questo punto, potrebbe comunque essere utile riuscire a parlare con il m. Ermavilo (Brancucci).

Scusate per la lunghezza oceanica del post, e per le mille imprecisioni che potrete riscontrare (ho scritto tutto in un paio d’ore).

Ciao!

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Ultima modifica di NesrednA il gio 18 apr 2013, 18:18, modificato 11 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 apr 2013, 22:00 
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Iscritto il: ven 20 gen 2012, 18:40
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Località: Bologna(ma Cagliaritano!)
@NesrednA:personalmente posso dirti solo grazie per questo intervento(che ti sarà costato non poco tempo!)e null' altro:non essendo esperto di musica "nel dettaglio" non mi esprimo in merito,lo faranno altri meglio di me.Comunque è ottimo che ci sia un minimo di collegamento con la Corona!
Mi ricordo dell' utente Immergobollicina e del brano postato:a quei tempi il topic era in stato "confusionale",si continuavano ad azzardare ipotesi a macchia di leopardo,senza essere approfondite,dopo tanti di anni di ricerche vane si cominciava insomma a perdere un pò la bussola...Comunque due o tre utenti confutarono abbastanza energicamente l' ipotesi che il cantante di Lamù fosse quello che indico Immergobollicina e la cosa morì lì,anche perchè l' utente in questione postò quella volta e mai più.
Grazie ancora!


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 18 apr 2013, 0:28 
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Iscritto il: lun 4 mar 2013, 20:16
Messaggi: 258
Figurati! E' la prima ricerca su una questione di cui, due mesi fa, non ero neppure al corrente! Spero solo di aver fornito qualche spunto di riflessione...

Ciao!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 18 apr 2013, 7:46 
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Messaggi: 7787
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L'unica cosa da fare è chiedere a Brancucci, quindi.

Chi si azzarda?

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MessaggioInviato: gio 18 apr 2013, 8:44 
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Iscritto il: mar 3 apr 2007, 17:41
Messaggi: 628
Fa.Gian. ha scritto:
L'unica cosa da fare è chiedere a Brancucci, quindi.

Chi si azzarda?


E' capitato molte volte che qualcuno abbia lanciato degli indizi in codice, possibilmente validi, e poi si sia misteriosamente dileguato.

Anche in questo caso secondo me vale la pena provare, per non lasciare nulla di intentato e perciò ho scritto alla figlia di Brancucci

Comunque:
- ascoltando le sigle contemporaneamente, ad esempio quella di Lamù con quella di "Cip e Ciop", non ho sentito una così netta somiglianza; certo, tutto può essere, ma ad orecchio sembrano più simili le voci di Meaking o dei Sorrisi.
- Il cuore che brucia è una figura retorica molto comune.
- "Love me, please love me" assomiglia a "Love me tender" di Elvis.


Ultima modifica di Mister_k il gio 18 apr 2013, 13:23, modificato 7 volte in totale.

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