Giorgio Hullweck ha scritto:
Insomma, si critica AVM perche' e' lei che importava il 60 % delle produzioni giapponesi fino a poco tempo fa! Se anche la RAI avesse fatto la stessa cosa, allora oggi si criticherebbe anche lei!
Una domanda a chi vuole i nomi italiani: ma come fate a vedere i film americani coi nomi americani??????????
Questo che dici è abbastanza vero. Non per tutti, però, e se ne è parlato moltissimo... Ammetto che ultimamente non ho seguito questo post, per cui rischio di ripetere cose già dette, ma cerco anche io di dire la mia; è l'ennesima volta, lo so, ma l'argomento mi appassiona. Io, tanto per dire, senza saper nè leggere nè scrivere, detesto Alessandra Valeri Manera poichè costei ha coscientemente fatto piazza pulita di quello che c'era prima, di quella tanto declamata "violenza" dei cartoni animati giapponesi che, a suo dire, è (era) diseducativa, negativa, pessima, sempre tesa a generare mostri, assassini, terroristi neri, rossi o di Al Qaeda... E' stata inoltre espressione di una quasi totale monoespsizione di prodotti per bambini appoggiandosi al marketing Fininvest/Mediaset, cosa che non me la rende più simpatica di certo. <<Ma si faceva anche prima!>> mi si dirà. Certamente, ma il valerimanersimo se ne è altamente fregato di tutte le serie del passato, tanto amate da gente come il sottoscritto, che adesso deve pagare (!) per procacciarsi alcune serie televisive in videocassette, quando non riesce a beccarsele in televisione. Basta così? Ma no, ci mancherebbe! A Mediaset (Valeri Manera in primis) spesso si sono affannati vagamente nel dire che la trasmissione di certe vecchie sigle era una cosa <<quasi impossibile da fare>> per via dei diritti scaduti, dei diritti che non ci sono, dei diritti umani in Cina e bla bla bla... Tutto questo quando, non più tardi di tre anni fa, è improvvisamente ricomparsa la sigla di "Lady Oscar" su Italia 1. Incredibile! Più recentemente, dalle ceneri di Cologno Monzese, è addirittura riaffiorata la "Lupin" dei Castellina Pasi! E tutto ciò per dir cosa? Che sarebbe bastato far convivere le due anime degli amanti del cartone animato, un processo tale da salvaguardare sia chi ha sempre fame di innovazione e di sapere o capire le novità dal Giappone o dall'America, sia chi (come me) avrebbe trovato sempre grato sentiero nel rivedere, rivivere e ovviamente registrare cartoni animati e videosigle più antiche. Mediaset (e quindi la cara Sandra) avrebbe potuto evitare di obbedire a questa istanza falsamente morale da Prima Repubblica, permettendo che sui teleschermi da lei curati potessero ancora rendersi realtà visiva serie vecchie senza nuove bastarde (e spesso orrende) sigle e nuovi (e spesso involontariamente comici) doppiaggi. Ma tutto questo, la cara Sandra, non l'ha fatto; e quindi per me può andare a sedersi "artisticamente" su di un cesto di rutti.
WATTA